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Fermate il test sul Big Bang o la Terra sparira' - Cern, alla ricerca del bosone di Higs -

Ultimo Aggiornamento: 28/06/2010 09:04
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Utente Senior
03/09/2008 15:46

Si teme che l'esperimento andrà ben oltre le aspettative, creando

effettivamente un mini buco nero, che crescerà di dimensioni e potenza

fino a risucchiare dentro di sé la Terra, divorandola completamente

nel giro di quattro anni...ovvero nel 2012!!



Da un po di tempo circolano in rete notizie inquietanti, circa i possibili “effetti collaterali” degli esperimenti effettuati al Cern con il nuovo accelleratore LHC (Large hadron collider) potrebbero teoricamente portare alla creazione di piccoli buchi neri, comunemente chiamati Worm Holes, che sucessivamente si ingrandirebbero fino ad inghiottire la terra stessa con tutti noi compresi. Un esperimento che quindi porterebbe alla creazione di piccoli collassi gravitazionali che a loro volta creerebbero dei piccoli STAR GATE o passaggi Dimensionali.

Da un articolo pubblicato su Repubblica del 1 settembre 2008 è stato scritto: per un gruppo di preoccupati ricercatori l'esperimento che dovrebbe cominciare tra dieci giorni in un immenso laboratorio sotterraneo, sepolto a un centinaio di metri sotto il confine tra Francia e Svizzera, comporta il rischio della fine del mondo, la distruzione e anzi la letterale scomparsa del nostro pianeta. Così, all'ultimo momento, gli oppositori del progetto hanno presentato un ricorso davanti alla Corte Europea dei Diritti Umani, che in teoria potrebbe bloccare il più grande, ambizioso e costoso test scientifico di tutti i tempi.

Oggetto della contesa è il Large hadron collider, un acceleratore da 6 miliardi di euro che, facendo scontrare particelle atomiche ad alta velocità e generando temperature di più di un trilione di gradi Celsius, dovrebbe rivelare il segreto di come è cominciato l'universo. Venti paesi europei, più gli Stati Uniti, hanno finanziato il progetto, che dopo anni di preparativi dovrebbe prendere il via il 10 settembre al Centro di Ricerche Nucleari di Ginevra.

un acceleratore da 6 miliardi di euro che, facendo scontrare particelle atomiche ad alta velocità e generando temperature di più di un trilione di gradi Celsius, dovrebbe rivelare il segreto di come è cominciato l'universo. Venti paesi europei, più gli Stati Uniti, hanno finanziato il progetto, che dopo anni di preparativi dovrebbe prendere il via il 10 settembre al Centro di Ricerche Nucleari di Ginevra.

Qualcuno, tuttavia, teme che l'esperimento andrà ben oltre le aspettative, creando effettivamente un mini buco nero, che crescerà di dimensioni e potenza fino a risucchiare dentro di sé la terra, divorandola completamente nel giro di quattro anni. Gli scienziati di Ginevra ribattono che non c'è assolutamente nulla da temere: ci sono scarse possibilità che l'acceleratore formi un buco nero capace di porre una minaccia concreta al pianeta, dicono, perché la natura produce continuamente delle collisioni di energia più alte di quelle che saranno create artificialmente dall'acceleratore, per esempio quando i raggi cosmici colpiscono la terra. Esperimenti di questo tipo, inoltre, sono stati condotti per trent'anni, senza avere risucchiato nemmeno un pezzettino della terra né causato danni di qualsiasi genere.

Vero è che il nuovo acceleratore ha suscitato attenzioni e polemiche perché è il più grande mai costruito, con una circonferenza di 26 chilometri e la possibilità di lanciare particelle atomiche 11.245 volte al secondo prima di farle scontrare una contro l'altra a una temperatura 100mila volte più alta di quella che esiste al centro del sole. La speranza è individuare, così facendo, le teoriche particelle chiamate bosoni di Higgs, giudicate responsabili di avere dato massa, ovvero peso, a ogni altra particella esistente. Ma gli scienziati ammettono che ci vorranno anni prima di arrivare eventualmente a un risultato del genere, per le difficoltà nel trovare particelle così infinitesimamente piccole nel caos primordiale post-Big Bang creato dentro l'acceleratore.

Abbiamo ancora dieci giorni per salvare la terra?, si chiede, con leggera ironia, il Sunday Telegraph. "I miei calcoli indicano che il rischio che un buco nero mangi il pianeta a causa dell'esperimento è serio", afferma il professor Otto Rossler, un chimico tedesco della Eberhard Karls University che ha presentato il ricorso alla Corte Europea dei Diritti Umani insieme ad alcuni colleghi. Replica James Gillies, portavoce del Centro Ricerche Nucleari di Ginevra: "Il ricorso non introduce nessun argomento che non sia già stato esaminato e respinto in passato, se questi esperimenti fossero rischiosi lo sapremmo già".

In ogni caso lo sapremo con certezza dopo il 10 settembre, se la Corte Europea, come sembra di capire, darà luce verde all'iniziativa: che non sarà la "fine del mondo", ma un po' di curiosità al di fuori dei confini della scienza, in questo modo, l'ha ottenuta.


Ma cosa c’è di vero?
Secondo la maggior parte degli scienziati (quelli del CERN - LHC), ci troviamo in presenza delle ipotesi possibili nella teoria, ma che poi in pratica non si verificheranno mai, malgrado altri scienziati ( quelli più...responsabili) abbiano citato il Cern alla stessa Corte europea dei diritti dell’uomo, perché l’esperimento con la sua pericolosità lederebbe diritti fondamentali di milioni di persone. Be...entrare dentro un Buco Nero non potrebbe ledere i diritti fondamentali di milioni di persone, ma altrettanto potrebbe ledere i diritti delle nostre cellule e particelle che incazzate potrebbero rivolgersi al Tribunale di Dio o delle Star Nations per chiedere il risarcimento Dimensionale dei Danni!! Ovvio che in questa circostanza si sdrammatizza un pochino, ma gli scienziati pazzi che si divertono a giocare con DIO, questo non fa piacere a nessuno. Sembra di tornare indietro nella storia, quando iniziarono a sperimentare la Bomba Atomica. Come molti ricorderanno, in quell'occasione iniziarono gli avvistamenti UFO. Sicuramente astronavi guidate da esseri più evoluti di noi in spiritualità e tecnologia, percepirono la minaccia di un pianeta abitato da esseri incoscienti e inconsapevoli dei danni che avrebbero prodotto con il passare del tempo. Quindi vennero sulla Terra ad ammonire i capi dei governi che diedero il via alla costruzione di mortali e inutili Armi Atomiche. All'epoca della Guerra Fredda tra USA e URSS alcuni dischi volanti volarono sopra i silos di lancio dei missili intercontinentali ICBM americani,facendo mancare la corrente alla base militare per alcune ore e quindi disattivando completamente i sistemi di lancio missilistico NORAD. Fu un grande successo per i pacifisti ma una grande sfida tra la CABAL- Opus Dei e le Star Nations (Popoli Stellari).

Ecco, ora mi domando perché non ci riuniamo tutti insieme e preghiamo che questi esseri di altri mondi (Star Nations) non protestino anche loro, cercando di mandare via la corrente elettrica a Ginevra il 10 Settembre 2008 presso l'LHC??

Ma se questa preghiera non avrebbe i suoi risultati, noi cosa possiamo fare? Dobbiamo rimanere impassibili, indifferenti davanti ad una possibile catastrofe? Oppure dobbiamo prendere Zichichi e legarlo al PALO davanti al CERN e protestare? Non me ne voglia il professore, ma la mia è stata una citazione spontanea e scherzosa, come per dire: anche noi quel giorno eravamo lì...

Quindi si teme, ripeto..SI TEME..(senza toni allarmistici), che l'esperimento andrà ben oltre le aspettative, creando effettivamente un mini buco nero o Worm Hole, che crescerà di dimensioni e potenza fino a risucchiare dentro di sé la Terra, divorandola completamente nel giro di quattro anni, guarda caso nel 2012..
Articolo scritto da Mssimo Frattini.
Non vorrai mica che ti lasci dormire tranquillo eee. [SM=g27834]
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