Le rocce vulcaniche della regione della Cappadocia, in Turchia, sono particolarmente friabili: ciò ha consentito ad antiche popolazioni di scavare nel tufo vere e proprie città sotterranee, distribuite su più livelli. Mentre ai piani superiori erano collocate le abitazioni, quelli inferiori erano adibiti al deposito delle provviste e alle cerimonie religiose.
Anche i primi cristiani trovarono riparo alle persecuzioni in questi luoghi, dove costruirono anche piccole cappelle. A giudicare dalla scomodità dei passaggi e dalla forte oscurità, nella quale sarebbe stato impossibile vivere a lungo, si trattava comunque di sistemazioni provvisorie.
La forma a cupola dell’igloo è diventata talmente famosa che l’architetto finlandese Antti Lovag ne ha fatto il suo principale motivo ispiratore.
Una delle sue creazioni più importanti è lo Château Bulles, a Theoule Sur Mer, vicino a Cannes: la sua particolarità è che sembra un’esplosione di bolle di sapone. Anche gli arredi interni sono interamente dedicati al motivo circolare.
Forse i più golosi avrebbero preferito una casa con le pareti di cioccolato e marzapane, come quella di Hans e Gretel. Ma in mancanza d’altro dovranno accontentarsi di questa più sana abitazione interamente ricoperta di verdura.
Nella città di Lucban, nelle Filippine, ogni anno a maggio si celebra una festa in onore del santo protettore dell’agricoltura. Melanzane, foglie di palma, banane, fagiolini – e chi più ne ha, più ne metta – vengono appesi alle facciate delle case per propiziare l’imminente raccolto. E per completare l’opera, gli ortaggi vengono arricchiti da decorazioni di carta... commestibili. I sottili fogli sono, infatti, composti da uno speciale impasto di riso e acqua, colorati con tinte per alimenti.
Finita la festa, non si butta via niente. Basta staccare verdure e decorazioni dai muri e la cena è servita!
Fonte:focus.it
AURORA PILOT