kinaido, 01/03/2015 11:56:
Penso anche peró che per lo stesso motivo per cui una ricerca troppo fideistica porti ad una errata costruzione della realtà, anche un approccio troppo scettico e negazionista porti a dei risultati inconcludenti. 1) Perché se in cuor tuo non credi che gli alieni esistono davvero, non puoi nemmeno avere la speranza e il desiderio di trovarli. E' come se non credessi in quello che fai 2) essere troppo scettici porta ad escludere la validità di elementi di ricerca che un ricercatore equilibrato dovrebbe considerare.
Io penso che la virtú sta nel mezzo: non bisogna essere né troppo creduloni né troppo scettici. Bisogna essere scettici "al punto giusto". Solo cosí ci si può spogliare dei pregiudizi che condizionano la ricerca e le sue conclusioni.
Almeno questo è il mio parere, e non lo trovo cosí assurdo
Sono d'accordo anche lo scetticismo aprioristico fa molti danni, non solo in ufologia.
E' risaputo che nel corso della storia sia stato proprio un atteggiamento contro lo status delle cose a rallentare ancora di più il processo scientifico.
Però lo scetticismo vuol dire tutto e niente, Miro ha toccato il punto, si tratta di definire un approccio riconosciuto per l'ufologia. Non può essere lo scetticismo generalista, che è più una filosofia del pensiero, magari lo scetticismo metodologico dove la soluzione del problema è nell'evidenza.
Poi c'è tutta una parte ufologica più difficile da approcciare, (quella non tecnica e fotografica) fatta di teorie più o meno valide, multi universi, che entra nella metafisica di frontiera e li è una questione più fideistica. Sfrutta una falla oggettiva della scienza per contaminarla.
Sarebbe giusto non avere preconcetti in ufologia ma è impossibile perchè le esperienze ti formano un pensiero di base che non puoi depurare quando per anni si assiste allo sfascio totale della credibilità ufologica. Poi è difficile partire da zero e resettare tutto. Io lo dico perchè sono la prima vittima ogni tanto di questo modo di rapportarmi all'ufologia.