sono contento che vi interessi la questione
@X-721 tuttavia io ho parlato di approccio personale allo studio dell'ufologia, che può essere scettico, negazionista, o fideistico.
sono in parte d'accordo quando dici che l'approccio fideistico apre le porte ad una serie di convinzioni e costrutti mentali sbagliati e in molti casi ridicoli. Questo succede perché alla fede si unisce l'ignoranza. Quando invece alla fede si unisce la razionalità, la ricerca non può che diventare seria: 1) perché è la fede (e non il negazionismo) che ti dá la passione necessaria ad una incessante ricerca, 2) perché è la razionalità che ti permette di seguire un'indagine fedele al metodo scientifico e quindi difficilmente controvertibile.
Sant'Agostino e molti altri pensatori infatti dicevano sempre che bisogna saper coniugare le due cose, la fede e la razionalità.
Penso anche peró che per lo stesso motivo per cui una ricerca troppo fideistica porti ad una errata costruzione della realtà, anche un approccio troppo scettico e negazionista porti a dei risultati inconcludenti. 1) Perché se in cuor tuo non credi che gli alieni esistono davvero, non puoi nemmeno avere la speranza e il desiderio di trovarli. E' come se non credessi in quello che fai 2) essere troppo scettici porta ad escludere la validità di elementi di ricerca che un ricercatore equilibrato dovrebbe considerare.
Io penso che la virtú sta nel mezzo: non bisogna essere né troppo creduloni né troppo scettici. Bisogna essere scettici "al punto giusto". Solo cosí ci si può spogliare dei pregiudizi che condizionano la ricerca e le sue conclusioni.
Almeno questo è il mio parere, e non lo trovo cosí assurdo