Celestis Pets: è il nome che è stato dato al servizio per spedire le ceneri di cani e gatti (e altri animali domestici) nello spazio. Per i padroni che vogliono pensare ai propri beniamini in viaggio perenne nel cielo. È l’idea venuta alla compagnia texana Celestis Inc. che già dal 1997 spedisce nel cosmo le ceneri dei defunti. Finora sono già stati eseguiti dodici lanci con le ceneri di centinaia di persone tra le quali quelle di Gordon Cooper, tra i primi astronauti americani del programma Mercury e Gemini, e di Gene Roddenberry, creatore della saga di Star Trek.
Ora però si apre un nuovo mercato, potenzialmente ancora più numeroso e redditizio. Il primo lancio dedicato agli animali è in programma martedì 7 ottobre con partenza da Spaceport America nel New Mexico. Sarà un lancio sperimentale con a bordo le cenere di Apollo, un cane pastore australiano. Celestis Pets prevede per i nostri amici animali tre tipi di volo. Il primo del 7 ottobre e il più semplice viene chiamato Earth Rise e costa da 995 dollari (circa 740 euro): il razzo non arriva in orbita ma si ferma a un’altezza dove comunque c’è assenza di gravità. Poi ritorna a terra e le capsule con le ceneri vengono recuperate e ridate ai proprietari.
Un viaggio nell’infinito
Ci sono poi altri due tipi di missione: Earth Orbit (prezzo 4.995 dollari, pari a 3.700 euro) in cui le ceneri restano in orbita terrestre finché il satellite rientra nell’atmosfera e brucia disperdendo le ceneri intorno al globo, e Voyager (al costo di 12.500 dollari, 9.260 euro), un vero e proprio viaggio nello spazio profondo con una navicella che lascia il sistema Terra-Luna e non prevede ritorno, quindi un vero viaggio nell’infinito. Il primo lancio Earth Orbit è previsto nell’autunno di quest’anno, mentre per Voyager occorrerà attendere fino ai primi mesi del 2017. Se però si prenota entro il 7 agosto si ottiene uno sconto del 20% su tutti i voli.
Precedenti
Gli animali nello spazio hanno una lunga (e non molto fortunata) tradizione a iniziare da Laika, spedita in orbita dai sovietici con lo Sputnik 2 il 3 novembre 1957, missione che non prevedeva ritorno a Terra. La povera cagnetta morì, secondo la versione ufficiale dell’epoca, quattro giorni dopo il lancio, ma nel 2002 nuove rivelazioni russe ipotizzano che Laika sopravvisse al massimo 5-7 ore dopo il decollo a causa degli sbalzi termici all’interno della capsula o per asfissia. Gli americani il 13 dicembre 1958 mandarono in missione la scimmietta Gordo: sopravvisse al ritorno a Terra ma la capsula andò perduta nell’Atlantico. Dopo vennero spediti in orbita animali di tutti i tipi: dai gatti ai tardigradi, dai batteri alle rane, fino ai gechi lo scorso 19 luglio in una missione russa la cui sorte però è molto incerta (eufemismo).
www.corriere.it/scienze/14_agosto_04/cani-gatti-ceneri-vostri-animali-spedite-spazio-0a2dbba6-1bb0-11e4-91c9-c777f3f2ed...
Fateci un pensierino
Io vedrei bene anche le mie ceneri nello spazio, così si risparmia anche sul funerale