La prima parte è quella che preferisco anche io, l'analisi della struttura della piramide di Cheope è fatta benissimo, non manca nulla. Le varie tesi sulla sua possibile costruzione da parte degli egizi come si è visto, è ancora molto dubbia e piena di ombre. In effetti io li mi fermerei francamente, almeno per ora, prima di andare avanti e ipotizzare a cosa servano e cosa significhino le piramidi. Certo è che ho sempre trovato curioso di come nessuna piramide dopo quelle della III ma soprattutto IV dinastia siano come queste ultime. Infatti le successive saranno tutte di gran lunga più modeste, costruite con capacità ingegneristica di molto più lacunosa, e chiunque le abbia fatte, e quindi gli egiziani, non hanno in alcun modo dimostrato di essere dei geni della costruzione come gli altri ipotetici egizi della IV dinastia. Curioso e paradossale poi che le tre famose piramidi di Giza, che sono le più antiche, sono anche quelle più sofisticate e gigantesche, e ad oggi, risultano in condizioni del tutto eccellenti. Ovviamente c'è poi il fatto che Cheope non mostra alcuna iscrizione, né la "firma" del suo reale costruttore. Fino a prova contraria Cheope non ha mai ospitato un faraone e non è mai stata concepita come tomba. Solamente le successive saranno piene zeppe di iscrizioni, ovvero quelle più piccoline e oggi in pessime condizioni. Gli egizi, quantomeno della V dinastia in poi, al massimo avranno messo mano a Cheope facendo delle piccole ristrutturazioni e mettendoci del loro, ma IMHO non c'entrano nulla con Cheope, Micerino e Chefren.
blocchi persino da 70TONS.
Blocchi di peso tra le 70 e le 80 tonnellate sono infatti serviti per la camera del Re, e come sappiamo si trova in un punto molto alto. Questo è assai notevole. Oggi per alzare carichi così pesanti e così in alto c'è bisogno di gru enormi, poiché quelle più comuni non riuscirebbero a sollevare più di 20 tonnellate.
3.Gli egizi non erano dei luminari in matematica, tantomeno in astronomia per quanto conoscessero la regola aurea del triangolo magico che ingloba praticamente il teorema di pitagora.
Appunto, il che ci porta a dubitare che il popolo egizio abbia costruito le tre famose piramidi, Cheope su tutte, con un livello di conoscenza matematica, ingegneristica e direi anche astronomica, così povera, se non altro perché gli egittologi classificano ufficialmente la nascita delle tre piramidi proprio agli albori della stessa civiltà egizia, il che rende tutto ancor più sorprendente. Seguendo un ragionamento invece molto più convenzionale, le cose sarebbero dovute andare in un altro modo. Gli egizi per circa un secolo costruiscono le prime piramide, tutte molto rozze, e crolleranno nel giro di poco, o comunque dopo secoli risulteranno di molto mal messe, appunto perché bisogna affinare la tecnica di costruzione-trasporto-lavorazione-organizzazione. Una volta che gli egizi hanno perfezionato la loro tecnica, iniziano una nuova fase, quella che vedrà piramidi sempre più
grosse, sofisticate e longeve nel tempo. Questo doveva accadere, come di solito accade per ogni evoluzione convenzionale in un popolo. Non è quello che è accaduto con le tre piramidi di Giza, dove furono le più vecchie e anche le più sofisticate sotto ogni punto di vista, quelle costruite per prima.
[Modificato da Ale-95 28/06/2014 21:16]