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In soli 5 mosse il virus dell’aviaria può diventare super contagioso

Ultimo Aggiornamento: 22/06/2012 11:16
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22/06/2012 11:14

Esperti, prepararsi ad un’eventuale pandemia



Non servirà la mano di un bioterrorista per creare il ‘supervirus’ dell’aviaria capace di scatenare una pandemia: il virus A/H5N1 può fare già tutto da solo in sole cinque mosse, con cinque semplici mutazioni del suo codice genetico. Prevedere come e quando questo succederà è ancora impossibile, ‘’un po’ come prevedere un terremoto’’ dicono gli esperti, ma in ogni caso bisogna farsi trovare preparati.

A riaccendere il dibattito sull’aviaria è la pubblicazione integrale sulla rivista Science del famoso studio olandese sul ‘supervirus’ condotto presso l’Erasmus Medical Center dall’equipe di Ron Fouchier, da mesi al centro di polemiche e a rischio ‘censura’ da parte delle autorità di sicurezza statunitensi che chiedevano misure precauzionali contro il rischio di bioterrorismo.

Nei loro tanto discussi esperimenti, i ricercatori olandesi hanno introdotto tre piccole mutazioni nel codice genetico del virus H5N1 per aumentarne la capacità di infettare i mammiferi, e poi lo hanno inserito nel naso di alcuni furetti, animali modello per lo studio dell’influenza perchè dotati di un corredo di recettori per il virus identico a quello degli uomini.

Facendo passare il virus letteralmente di naso in naso, i ricercatori hanno potuto osservare la sua evoluzione, registrando così la comparsa di altre due mutazioni spontanee che hanno reso il virus ancora più capace di replicarsi nel naso e nella gola dell’ospite diventando trasmissibile per via aerea. Quattro di queste mutazioni interessano l’emoagglutinina, la proteina sulla superficie del virus che funziona come una chiave per accedere alle cellule dell’ospite da infettare, mentre la quinta mutazione riguarda la polimerasi 2, una proteina che serve al virus per replicare il suo genoma.

Lo studio sul ‘supervirus’ porta con sé altre due notizie. Quella buona è che i furetti contagiati per via aerea sono riusciti a guarire dall’influenza, e che i farmaci antivirali e i vaccini oggi disponibili rimangono comunque armi efficaci. La notizia cattiva, invece, è che in natura sono già stati identificati alcuni ceppi del virus H5N1 che presentano una o due di queste pericolose mutazioni: potrebbe quindi bastare il passaggio in un solo mammifero per arrivare alla temuta ‘cinquina’.

Anche per questo motivo, la stessa rivista Science dedica ampio spazio ai rischi di una futura pandemia da aviaria, con una sezione speciale che comprende altri otto articoli in cui viene sottolineata la necessità di ripensare alle contromisure per affrontare un’eventuale pandemia.

”Con le informazioni che abbiamo oggi a disposizione, è ancora impossibile dire esattamente quale sia il rischio che il virus si trasformi diventando trasmissibile per via aerea tra gli uomini, è come stimare il rischio di un terremoto o di uno tsunami”, commenta Derek Smith, infettivologo dell’università di Cambridge.

Quel che è certo è che grazie a queste nuove informazioni, pubblicate per la prima volta in totale trasparenza, i laboratori di tutto il mondo avranno nuovi e preziosi strumenti per monitorare meglio la situazione e per preparare gli strumenti necessari per affrontare questo potenziale pericolo.

Fonte: ansa.it/scienza/notizie/rubriche/biotech/2012/06/21/virus-aviaria-puo-diventare-super-contagioso-5-mosse_7076...
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