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Gli uomini in nero.La realtà è ancora più incredibile della finzione?

Ultimo Aggiornamento: 28/05/2012 21:20
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28/05/2012 18:52

I Men in Black sono tornati al cinema, per la terza puntata della fortunata saga cinematografica con Will Smith e Tommy Lee Jones. Ma i veri “Uomini in Nero” non se ne sono mai andati, almeno stando a quanto raccontano alcuni testimoni, oggetto delle approfondite attenzioni di individui strani nell’aspetto e nell’abbigliamento, molto somiglianti agli agenti a caccia di alieni del film.



Il personaggi hollywoodiani infatti non sarebbero altro che la trasposizione fantastica e divertente di una realtà da incubo vissuta da decine di persone, nel corso degli anni, la cui unica colpa è quella di aver visto degli Ufo. Storie agghiaccianti, iniziate a partire dalla metà del secolo scorso, subito dopo il moltiplicarsi di avvistamenti anomali nei cieli degli Stati Uniti.

Uomini vestiti con gli stessi, identici abiti neri, con cappelli e occhiali dello stesso colore, che si dichiarano agenti del Governo farebbero la loro comparsa- a bordo di auto ovviamente scure- nelle abitazioni o nei posti di lavoro di questi testimoni oculari. Con modi molto poco gentili ma convincenti, i Men in Black li minacciano e li spaventano invitandoli a non pensare più agli Ufo, insomma, a starsene buoni e zitti.

Perchè questo interesse a mantenere il silenzio sugli avvistamenti? E chi sono questi misteriosi MiB, riconosciuti di recente in un video diffuso sul web? ”Sono l’archetipo sinistro della persona che compare sulla soglia di casa per intimidirti“, dice Nick Redfern, autore del libro “I veri Men in Black”. Secondo l’autore, sono due le categorie di cittadini vessati da questi presunti agenti governativi: oltre ai testimoni di incontri del terzo (o quarto) tipo, anche i ricercatori che indagano su tali episodi.

Dopo aver scavato nei racconti di molte sedicenti vittime dei MiB, Redfern è convinto di aver capito cosa si nasconda sotto.”Abbiamo a che fare, ne sono quasi certo, con una sorta di dipartimento segreto, o magari un ufficio all’interno di una struttura riconosciuta. Ci sono persone che si vestono deliberatamente di nero e vanno in giro a minacciare le persone in determinate circostanze legate agli Ufo. E assomigliano davvero ai personaggi del film.”



Tra tutte, emerge per i dettagli impressionanti la storia che gli ha riferito il dottor Herbert Hopkins. Il fisico si trovava a casa da solo, a Old Orchard Beach, la sera dell’ 11 settembre del 1976. All’epoca era molto interessato ad alcuni avvistamenti di dischi volanti. Gli squillò il telefono e una voce si presentò come il rappresentante di un’organizzazione ufologica del New Jersey (che si rivelò poi immaginaria). “Voleva sapere se poteva venire a trovarmi per discutere di alcuni casi”, racconta Hopkins. “Mi chiese anche se ero solo. Gli risposi di sì.”

Non fece neppure in tempo ad abbassare le cornetta e l’uomo era già lì, sulle scale di casa. “Anche se mi avesse telefonato dall’altra parte della strada o dalla porta accanto, non sarebbe riuscito ad arrivare così in fretta”, prosegue. Quando lo sconosciuto entrò nell’appartamento, il fisico fu colpito dal suo aspetto. “Indossava un completo giacca e pantalone nero, scarpe nere, calze nere, camicia bianca con una cravatta nera ed aveva anche una bombetta nera. Non si vedono di frequente e pensai tra me e me < Questo tipo sembra un becchino>”.

“Si sedette, si tolse il cappello: era calvo come un uovo. Non aveva nè ciglia nè sopracciglia. Sembrava che avesse una pelle di plastica, come una bambola. Era bianco come un cadavere, ma le labbra erano rosso brillante e parlava con una voce monotona, inespressiva, scandita“. A ricordare quell’anomalo incontro è sempre Herbert Hopkins che continua: “Non costruiva subordinate, era tutta una sequenza di parole staccate. La voce era priva di intonazioni ed accenti, come se fosse una macchina.”

Durante il loro colloquio, i due affrontarono i casi sui quali il dottor Hopkins aveva investigato. Nel frattempo, l’uomo annotava mentalmente altri dettagli strani del suo visitatore. “Stava seduto senza fare il minimo movimento, portava dei guanti di camoscio grigo. Ad un certo punto, si è passato il dorso della mano sulla bocca, lasciando una traccia rossa sul guanto mentre il volto si era imbrattato, così ho capito che aveva un rossetto. Allora ho notato che la sua bocca era una fessura, senza delle vere e proprie labbra: sembrava la bocca del pupazzo di un ventriloquo.”



La storia va avanti e diventa ancora più surreale. Il tipo bizzarro infatti estrasse una monetina della sua tasca e tenendola nel palmo della mano disse al suo ospite:”Guardala” ed essa iniziò a cambiare aspetto, da color rame ad argento per poi diventare blu, fino a scomparire, a smaterializzarsi… Mentre stava osservando quel penny magico, ad Hopkins fu intimato di dimenticarsi di tutte le informazioni che aveva raccolto sull’incidente Ufo.

“Mentre diceva le ultime parole”, conclude il fisico “iniziò a rallentare. Parlava in modo sempre più lento. Piano piano si alzò in piedi e mi disse Proprio così!”. Il MiB, o qualunque cosa fosse, se ne andò, sparendo dietro l’angolo. Hopkins, invece, atterrito da quell’incontro, distrusse subito tutti i documenti che possedeva sugli Ufo. È una storia vera? Un sogno scambiato per realtà? Una pura fandonia?

Nel suo libro, Redfern presenta molte altre testimonianze, un po’ meno incredibili, ma altrettanto inquietanti. Come quella di Harold Dalh che nel 1947, dopo aver visto alcuni oggetti volanti in cielo, incontrò un tipo vestito di nero che gli ordinò di tacere se voleva conservare in vita la sua famiglia. O il caso di Robert Richardson che nel 1967 ricevette la visita di due Uomini in Nero, a bordo di una Cadillac scura. Gli fecero delle domande su uno strano metallo che aveva colpito la sua auto. Altri due, nei giorni seguenti, minacciarono di far del male alla moglie se non avesse consegnato loro il reperto.

Ma allora chi sono questi individui dalla fama sinistra e dai modi brutali che operano per la disinformazione sugli avvistamenti alieni? Ci difendono, con metodi coercitivi, dai cattivi, come fanno al cinema Will Smith e Tommy Lee Lewis, oppure i cattivi sono loro? Sempre ammesso- ovviamente- che i MiB non siano solo il frutto di fervide fantasie…

Non lo pensa lo scrittore-ricercatore che chiosa: ”I film sugli Men in Black sono divertenti, sono puro passatempo, ma aprono anche uno squarcio su un mistero che è duplice: da un lato, c’è il punto di vista della cospirazione governativa, ma dall’altro c’è anche un enigma arcaico che ha più a che fare con l’occulto e il paranormale, che non coi dischi volanti.”

SABRINA PIERAGOSTINI

Fonte: www.extremamente.it/2012/05/24/men-in-black-e-se-la-realta-fosse-piu-incredibile-della-f...
[Modificato da papero16 28/05/2012 18:53]
28/05/2012 19:34

(Già postato in "Stranezze Spaziali!")


Un avvistamento forse unico nel suo genere, almeno qui, in Italia.



INCONTRO RAVVICINATO DEL " III -TIPO..."

Cercherò di fare un sunto di questo avvistamento sul quale ho investigato ( tra l'altro pubblicato su UFO Notiziario N°68 ), usando soltanto le iniziali del mio collega: M/llo G.I.: la zona in cui avvenne fu quella della provincia di La Spezia, località Casoni; nel 1979 in pieno "flap" italiano... (Ma lui non era al corrente di nulla)
Da appassionato cacciatore stava andando con il suo cane a fare una battuta nei boschi, in collina ( zona Casoni ) verso l'alba, quando fu attratto da un improvviso bagliore proveniente dal cielo, appena illuminato dal primo chiarore dell'alba, venire verso di lui a velocità vertiginosa nel bosco sottostante, a pochi metri dal posto in cui si trovava, arrestandosi improvvisamente nel più assoluto silenzio! Gli venne subito in mente che poteva trattarsi di un aereo in fiamme che precipitava.... Ma tra il bagliore fuori del comune, la rapidità della “caduta” ed il silenzio assoluto dello svolgersi dell'azione, il suo cervello andava scartando a mano, a mano, in frazioni di secondo, tutte le possibili ipotesi che andava formulando per dare una spiegazione il più possibile razionale, per giustificare il tremolio che era subentrato alle sue gambe: il cervello cercava giustificazioni, mentre il corpo reagiva all'accaduto... Così si ritrovò senza...spiegazioni, per far posto invece a QUALCOSA di cui aveva sempre dubitato...
Rimase perciò come paralizzato per quell'evento straordinario ed inaspettato ma volle dare comunque un'occhiata la sotto, tra le foglie!
Cosa stava succedendo quella mattina? A circa 200 m. dalla sua posizione, forse anche meno, mi disse, i suoi occhi furono stravolti da uno spettacolo stupefacente : UNA GRANDE LUCE BIANCA dall'apparente dimensione di circa 10 m. di diametro sospesa a pochi cm. di altezza dal fogliame sotto stante che, puntualizzò, non illuminava la zona circostante come ci si aspetterebbe da una sorgente luminosa del genere! Qualcosa però poteva scorgere all'interno di quell'alone di luce.
Era una massa più scura di forma elissoidale; rimanendo ben nascosto tra la vegetazione e gli alberi, il testimone cominciava a ragionare, per quello che gli riusciva, sempre più in fretta... La prima cosa che però gli venne in mente fu quella di scaricare il suo fucile da caccia! Mi disse “per evitare eventuali equivoci di ostilità “ nel caso fosse stato rilevato visto cosa si presentava davanti i suoi increduli occhi... Anche il suo cane, istintivamente, gli si accucciò a fianco senza emettere nessun verso... Era un Sott/le dell'Aeronautica Militare, e ben sapeva cosa normalmente volava in cielo!
Vista l'ora del mattino, la solitudine del posto, la PRESENZA davanti a lui di qualcosa di insolito, possiamo immaginare, come poi disse, quante cose gli frullavano per la testa.
Mentre cercava di abituarsi all'evento, all'improvviso vide aprirsi come una porta dalla massa più scura di “quell'affare”, come lo chiamò lui; quindi sporse verso terra una specie di piano inclinato che andava a sfiorare la terra. Poco dopo vide apparire sull'uscio dell'Oggetto due figure alte all'incirca come uno di noi ( come disse, perché aveva già escluso trattarsi di umani! ), ma indossavano una specie di tuta di volo con due caschi rotondeggianti sul capo.
Quindi si posizionarono uno di fronte all'altro, sull'entrata, e subito dopo vide uscire una terza figura
in tutto simile a noi, vestita normalmente, con calzoni e giubbetto ( o una giacca, non vide troppo bene ) di colore scuro. Scese quasi subito da quello scivolo, o piano inclinato, passando tra gli altri due che al suo passaggio salutarono con un cenno del capo, “ma con una certa deferenza”, insistette a dirmi il testimone ; Quindi s'incamminò verso la piccola radura che aveva davanti, nel bosco, mentre gli altri due tornarono all'interno di ciò che assomigliava ad un boccaporto...
Dopo alcuni istanti il globo di luce s'innalzò lentamente per rimanere sospeso un attimo intorno ai 30 m. di altezza, quindi, senza emettere alcun rumore, sfrecciò via ,verso l'alto, più o meno dalla direzione da cui era provenuto...
Allora, il Sottufficiale, richiuse la bocca, rimasta aperta per lo stupore, e riprendendo coraggio e mosso dalla curiosità sopravvenuta, si mosse, quasi correndo, con il suo cane, nella direzione in cui si era incamminata quella “persona”per cercare di farsi raccontare qualcosa perlomeno...
Non era tanto distante da lui. Ma per quanto girasse tutt'intorno, quella mattina ( dimenticandosi naturalmente della caccia ), non riuscì a trovare nessuno; scomparso! “Impossibile” continuava a ripetermi... fissando lo sguardo davanti a lui, come a cercare ancora una spiegazione!
Questa scena mi fece venire subito in mente che il mio collega avesse assistito ad una scena
non di rilascio di uno di noi, dopo un rapimento alieno, come ne succedono in svariate parti del mondo, ma ad un'infiltrazione di uno di LORO in mezzo a noi....! Proprio per quello strano saluto ossequioso che fecero gli altri due... E' un particolare che colpì molto il testimone, da come continuava a ripetermelo.
Quindi un “man in black” ? Beh, cosa ne pensate voi?
Questa testimonianza me l'ha data tre anni fa... E non volle narrarla nemmeno al mio collega Ufologo, referente del CUN per La Spezia; si è fidato solo di me. Capita proprio così con molti testimoni! Poi, meno credevano a queste cose, più grande è il loro shock!
Il nostro testimone è stato protagonista di altri avvistamenti nei cieli di La Spezia, come ne avvengono frequentemente in quella zona, ma a livello di luci in cielo, nella notte.
Da notare che il 1978 fu un anno di avvistamenti in tutta la Penisola, in special modo nell'Adriatico.
Lui, la sua avventura la chiama “il sogno”, perché non si da pace; gli appare eccessivo quello che gli è capitato, e cerca di rimuoverlo, ma proprio non può...
La mia inchiesta durò circa un mese.

Si può comprendere benissimo la reticenza del testimone che dice la verità, poiché non lo racconta a nessuno; quindi non vedo cosa ci guadagni... Inutile aggiungere che nemmeno sua moglie sa dell'avvistamento! L'ho messo sotto torchio a lungo, con tanti altri particolari ( che ormai conosco solo io, rispetto a lui,riguardanti la casistica mondiale di cui lui non ne è affatto al corrente ) e non si è mai contraddetto.

("Stranezze Spaziali" pag.28)


28/05/2012 21:20

Ho scritto un articolo a proposito dei MIB. Bella leggenda nel mondo dell'Ufologia, però, forse, con un briciolo di verità in mezzo.

Massimo, forse caso unico nel suo genere, tuttavia ci fu un altro caso di IR-3 in Italia, quello di Carlo Rossi, nel 1952 a Lucca, Toscana. Anche qui si potrebbe parlare di MIB.



Pare che in quel caso uno strano personaggio, sconosciuto almeno al pescatore, si avvicinò al Rossi cercando di farsi raccontare meglio quanto aveva visto sul lago giorni prima. Pare che gli offrì anche una "strana sigaretta" che il teste accettò ma che poi il, chiamiamolo MIB, gettò poco dopo nel fiume. Mah, caso strano.
[Modificato da AlessandroCacciatore 28/05/2012 21:28]
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