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Fuochi di Canneto di Caronia a altri fenomeni a Messina e dintorni: un topic per capire

Ultimo Aggiornamento: 02/02/2017 13:30
13/02/2012 20:14

E' strano supporre di una base sottomarina nel Tirreno?

Posto l'articolo scritto da Lia Staropoli, che andò di persona a Caronìa.

Continuano gli incidenti a Canneto di Caronia

Il primo incendio spontaneo che atterrì gli abitanti di Canneto risale al Dicembre 2003 e, dopo anni di ricerche da parte di tecnici ed esperti, nessuno riesce a capire cosa origini le microonde elettromagnetiche che innescano gli incendi e distruggono o danneggiano ogni cosa.

Non si tratta solo di elettrodomestici che prendono fuoco, la lista di strani e spiacevoli incidenti è molto più lunga e complessa e gli ultimi eventi risalgono a qualche settimana fa. Allora, abbiamo raggiunto Caronia, abbiamo parlato per giorni con I suoi abitanti, persone straordinarie che ci hanno accolto con gentilezza e disponibilità spiegandoci tutto quello che è accaduto e che sta accadendo ancora oggi.

Oltre ad elettrodomestici che si incendiavano autonomamente liquefacendosi davanti agli occhi dei cittadini e delle forze dell´ordine presenti, si contano innumerevoli danni di natura diversa, ad esempio la foratura di tubi dell´acqua. I testimoni parlano di un foro perfetto, come prodotto da un laser, oltrepassando le strutture in muratura senza danneggiarle, un foro dello stesso diametro è stato trovato su un finestrino di una macchina. Inoltre, ad un autoveicolo di proprietà del signor Pezzino esplodeva continuamente un vetro, sempre lo stesso, per ben tre volte. Il proprietario parla di implosione, perché i frammenti di vetro si scagliavano verso l´interno del veicolo. La macchina fu oggetto di studio, ma non è stata riscontrata alcuna anomalia nella struttura. Il signor Pezzino decise comunque di vendere la sua auto, che adesso si trova ad Acquedolci, un paese poco distante da Canneto, e non ha più creato problemi analoghi all´attuale proprietario.

L´ultima relazione dei Consulenti Tecnici d´Ufficio, CTU, redatta il 24 Settembre 2007 enumera le seguenti segnalazioni:

- L´anomala, costante attivazione dei rivelatori di fumo situati in ogni stanza di ogni abitazione del paese.

- Dodici avvistamenti nell´atmosfera, ma specifica che sono tutte state segnalate dalla stessa persona, la stessa che nel periodo dal 15 Gennaio 2004 al 15 Marzo ha segnalato sei avvistamenti analoghi su nove.

- Anomalie su impianti elettrici interni.

- Anomalie su impianti citofonici.

- Anomalie sui telefoni cellulari.

- Malfunzionamento delle sbarre del passaggio a livello della ferrovia.

- Incendio di un terreno incolto tra i binari della ferrovia e il litorale.

- Anomalie su parti elettriche di un motore nautico.

- Anomalie sull´impianto elettrico di un´autovettura.

Durante la nostra permanenza a Canneto, per primi abbiamo avuto notizia di un guasto inspiegabile che interessa le parti elettriche di un ciclomotore di proprietà del signor Pezzino, mentre il veicolo era fermo.

Il meccanico parla di un guasto incomprensibile e non si spiega come a motore spento possa liquefarsene una parte che difficilmente si danneggia, anche se il motore è in funzione. Non è nuovo il signor Pezzino a questo genere di brutte sorprese. Recentissimo è il danno riportato dal motore del suo motoscafo che si è fuso da fermo. Il propulsore è stato inviato alla Johnson, la casa costruttrice, i cui increduli non sono riusciti a stabilire l´origine del danno.

I nuovi capri espiatori: gli abitanti

Nell´ultima relazione dei Consulenti Tecnici d´Ufficio nominati dalla Procura della Repubblica, si attribuisce la responsabilità degli incidenti, per esclusione, all´intervento umano locale, specificando che sul mercato sono facilmente reperibili, o costruibili artigianalmente, apparecchiature a microonde e a laser di piccola potenza e dimensioni. In alternativa viene persino presa in considerazione la possibilità che gli incendi si siano originati mediante il contatto diretto con la fiamma, sebbene la relazione del RIS di Messina escluda espressamente l´origine dolosa degli incidenti, non rilevando inoltre in nessuno dei materiali campionati la presenza di tracce riconducibili ai più comuni acceleranti.

Secondo il signor Pezzino, sono da escludere congegni tascabili costruiti dai cittadini stessi di Canneto, per una ragione fondamentale: non sarebbe sufficiente l´alimentazione a pile per generare l´energia tale da innescare incendi o a liquefare elettrodomestici. Infatti, secondo i periti coordinati da Francesco Mantegna Venerando, Canneto di Caronia è stata colpita da fenomeni elettromagnetici di origine artificiale, capaci di generare fasci di microonde ad "ultra high frequency" compresi nella banda tra 300 megahertz e alcuni gigahertz. Per produrre una simile quantità di energia una macchina dovrebbe raggiungere una potenza tra i 12 e i 15 gigawatt.

Le ipotesi più convincenti

Il signor Isidoro Pulvino, ci ha spiegato che tutti questi strani fenomeni secondo lui sono riconducibili ad esperimenti per il collaudo di armi ad impiego militare di origine satellitare. Qualcosa di analogo emerge anche dalla nostra intervista a Paolo Pizzuto e ad Antonio Pezzino. Quest´ultimo ci ha esposto la sua teoria in maniera dettagliata, innanzitutto parlandoci della natura varia dei guasti che non interessano solo congegni elettrici, ma suppellettili e tubature idriche che presentano dei fori perfettamente rotondi, come se un laser fosse penetrato nel cemento delle strutture e dopo averne individuato le tubature le avesse forate.

Non è una novità per gli abitanti di Canneto, visto che proprio all´interno delle pareti delle loro abitazioni ha avuto origine la maggior parte degli incendi.

Secondo il portavoce degli abitanti di Canneto, il collaudo di queste armi probabilmente è da imputarsi a forze armate straniere. Non sembrano delle ipotesi fantascientifiche, dato che già dal 1983 l´amministrazione Reagan istituisce un progetto finalizzato a creare un sistema di difesa spaziale dotato di satelliti per identificare e distruggere ogni minaccia sul territorio che si intende monitorare: la Strategic Defense Iniziative (SDI), seguita dal Global Protection Against Limited Strikes (GPALS) e dal 1999 il progetto NMD (National Missile Defense).

Con il tempo, questi progetti si sono ampliati notevolmente e diffusi ai governi degli stati partner, come Gran Bretagna e Italia, che contribuiscono al loro finanziamento. Sono in atto anche sperimentazioni del progetto dell´Aviazione: l´Airborne Laser è un congegno installato su un Boeing 747-400 che consente di individuare e neutralizzare i missili; ancor più innovativo è lo Space Based, una tecnologia Laser montata su un satellite spaziale in grado di intercettare e mettere fuori uso un qualsiasi bersaglio sia nello spazio sia sulla Terra. Inoltre il progetto System-Low-the missile-warning prevede l´impiego di satelliti a raggi infrarossi per inseguire la traiettoria dei missili. Nell´arco di questi decenni e dopo oltre di 130 miliardi di dollari profusi, alcuni di questi progetti probabilmente sono molto di più che un prototipo.

Gli impianti di sorveglianza e la diminuzione degli incidenti

«L´incendio più devastante risale a poco meno di otto mesi fa a casa mia!» afferma Paolo Pizzuto, consegnandoci le foto della sua abitazione distrutta e annerita dalle fiamme. «I fenomeni di autocombustione degli impianti elettrici - spiega Pizzuto - sono più sporadici da quando hanno istallato gli impianti e le videocamere per monitorare tutta la zona". Ma gli abitanti temono che possano riprendere con maggior frequenza, quando verranno rimossi tali sistemi che, stando alle relazioni tecniche, assolvono ai seguenti compiti: tele-sorveglianza, monitoraggio nell´infrarosso da terra e da piattaforma aerea, foto-rilevamento dell´area di Canneto e dintorni, misurazioni geomagnetiche dell´area di Canneto, rilevamento di misure magnetometriche, batimetriche, chimiche e fisiche nella parte di costa che va da S. Stefano di Camastra e Marina di Caronia, monitoraggio con georadar per l´individuazione di anomalie nel terreno e, infine, mappatura degli utilizzatori dello specchio radioelettrico.

Se queste attività di costante monitoraggio dovessero cessare, secondo gli abitanti di Canneto riprenderebbero anche gli incendi, perché ogni qualvolta gli impianti di sorveglianza vengono rimossi le cose ricominciano a prendere fuoco. «Una delle tante volte che c´era la marina militare qua, hanno operato, hanno fatto ricerche sul mare con le navi, con una nave oceanografica, una base a terra l´hanno montata qui, e non è successo nulla, se ne vanno ci salutiamo qui fuori, neanche a Barcellona erano arrivati che abbiamo preso fuoco un´altra volta. È come se fosse una cosa gestita, perché io in tutto questo tempo ho osservato. È come se ci fosse qualcuno che si diverte. Noi eravamo qui, bastava che qualcuno dicesse in quella stanza non è mai successo nulla, non finivi di dirlo che si bruciava qualcosa. Più di una volta» ricorda Antonio Pezzino, attorniato dai suoi familiari rattristati.

Per tutti loro è difficile ricordare quei momenti, quando avevano paura di morire bruciati... e anche se la paura non è stata ancora fugata, almeno di notte si dorme un po´ più tranquilli, dato che gli impianti di sorveglianza sono in funzione. E ne hanno trascorse tante di notti insonni, insieme ai Carabinieri della vicina stazione di Santo Stefano di Camastra che facevano turni di 24 ore per soffocare gli incendi insieme agli abitanti, appena si originavano. Più volte il signor Pezzino ringrazia le forze dell´ordine e sottolinea che è merito della loro rassicurante presenza se non hanno perso la calma e se sono stati sempre molto civili nell´affrontare la situazione. Pezzino racconta che per un po´, con la sua famiglia si sono dovuti adattare a dormire nella sala consiliare di Caronia, per poter avere qualche diritto, perché a casa non volevano più tornare... era troppa la paura di morire arsi vivi insieme ai loro figli. Per Pezzino è stato struggente vedere delle persone care che dormivano sul tavolo della sala del comune di Caronia, e si chiedeva come era potuto accadere dopo i sacrifici di una vita. Per più di tre mesi sono stati all´addiaccio con i bambini piccoli, e hanno fatto una vita da sfollati. «Siamo usciti da casa nel Febbraio 2004, siamo rientrati a Giugno 2004, poi siamo riusciti ad Ottobre 2004 e siamo rientrati ai primi del Luglio 2005" ricorda la moglie del signor Pezzino e spiega che, quando abitavano a casa propria, non avevano la corrente elettrica perché si pensava fosse un problema originato dagli impianti Enel, visto che gli incidenti inizialmente erano circoscritti ai soli elettrodomestici.

Stavolta però gli abitanti di Canneto si dicono pronti ad azioni dimostrative di protesta e non vogliono che le indagini vengano interrotte e gli impianti rimossi. È bene ricordare che sono stati stanziati cinquecentomila euro, duecentocinquanta mila per continuare la ricerca e quindi a finanziare i costi delle apparecchiature, gli altri duecentocinquantamila destinati come risarcimento immediato alle famiglie. Il criterio di distribuzione dei risarcimenti è un altro tasto dolente per le famiglie di Canneto. La non agevole procedura infatti ha finora prodotto come risultati cifre irrisorie e non ancora percepite per le famiglie coinvolte negli incidenti.

Inoltre, l´opinione pubblica resta molto scettica sugli episodi di Canneto. Alcuni fenomeni sono stati persino ripresi dalle telecamere di importanti Tg nazionali, divenute testimoni in diretta di assurdità quali solo per fare un esempio - la combustione di segmenti di fili elettrici disposti in direzione del mare, che iniziavano ad annerirsi dal centro per poi incendiarsi.

La salute delle persone

Le relazioni tecniche escludono il danno alle persone perché si sarebbe trattato di evidenti e gravi ustioni. Se però non vengono constatati immediati problemi di salute per la gente, l´esposizione costante e prolungata nel tempo, anche indiretta, potrebbe anche comportarne di più gravi. Gli abitanti di Canneto sono convinti che le microonde ci sono ancora adesso e lo confermerebbero gli incidenti continui come l´anomala, costante attivazione dei rivelatori di fumo situati in ogni stanza di ogni abitazione del paese.

Si sono mobilitati scienziati da ogni parte del mondo per cercare di dare una spiegazione al fenomeno, ma in tutti questi anni nessun ente si è preoccupato di monitorare lo stato di salute degli abitanti, nonostante recenti studi stiano a dimostrare che, anche se si tratta di ricerche in fase sperimentale, l´esposizione costante a 50Mhz risulta nociva. Immaginiamo infine quali effetti devastanti potrebbero avere fasci di microonde ad "ultra high frequency", compresi nella banda tra 300 megahertz e alcuni gigahertz, anche se indirette.

Gli episodi di Canneto di Caronia risultano ancora un capitolo aperto, e molte domande continuano a rimanere senza risposte. Dopo anni di investimenti , ricerche, indagini e commissioni d’inchiesta ci sono solo ipotesi, e nessuna certezza su quello che accade e continua ad accadere, sono evidenti gli effetti devastanti ma non si riesce ad individuarne la causa. Gli abitanti di quel piccolo paese si sentono abbandonati da un’opinione pubblica troppo disattenta e scettica e da uno Stato sicuramente impreparato a spiegare oltre che ad arginare dei fenomeni incomprensibili , che si manifestano solo a Canneto ed in nessun altra parte del mondo. Ma non si deve rinunciare alle indagini finché non si scopre cosa sta succedendo da dove provengono i fasci di onde, ma soprattutto perché.
C’ è chi crede che si tratta di esperimenti militari di innovative armi segrete, chi di esperimenti alieni segreti , chi di alieni e militari che collaborano per collaudare nuova tecnologia , c’è anche chi ipotizza che si tratta di fenomeni paranormali e tira fuori fantasmi e demoni, ma c’è anche chi crede che i responsabili siano gli stessi abitanti. Tra tutte queste ipotesi quest’ultima è la sicuramente la meno probabile e la più fantasiosa.

[Modificato da AlessandroCacciatore 13/02/2012 20:31]
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