00 26/09/2011 17:41
Re:
_INSIDER_, 26/09/2011 17.06:

Ops... giusto per inciso... le coordinate sono anche riportate nell'articolo di cui al topic... [SM=g6794] che spiega:

"Queste coordinate potrebbero localizzare l’isola Hy Brasil (dall’antico irlandese “Isola della bellezza”). Hy Brasil è una misteriosa isola, una sorta di paradiso terrestre alla stessa latitudine dell’l'Irlanda"



L'isola mitica che doveva stare a diverse miglia dall'Islanda, che Plinio il Vecchio battezzò Insulae Porporicae.

Il codice binario lo si deve a Juan Caramuel che lo pubblicò in un libro nel 1669 intitolato "Mathesis biceps. Vetus, et noua", ma se ne trova traccia anche in Nepero. Fu Gottfried Wilhelm Leibniz ne studiò per primo l'aritmetica e ne prese anche i meriti dell'invenzione.

Ma questa ben presto fu dimenticata per essere riscoperta nel 1847 dal matematico George Boole, questo aprì anche inconsapevolmente la strada alla futura informatica.


I microprocessori vengono programmati con degli impulsi elettrici che a seconda del voltaggio lasciano aperte o chiudono delle porte che incanalano i dati in determinate autostrade.

Quando premiamo un tasto ad esempio la lettera F (maiuscola), partono dalla tastiera al microprocessore del computer una serie di impulsi elettrici che per semplicità e per standard sono stati catalogati sotto combinazioni di Zero e Uno.

La tabella che contiene le conversioni dai nostri caratteri alfanumerici e gli zero e 1 del pc si chiama Tabella del Codice ASCII.

Essa fu inventata nel 1961 da un'ingegnere dell'IBM chiamato Bob Bemer, poichè ne esistevano diverse nel 1986 ne fu codificata una standard che comprendeva anche nuovi caratteri.

Attualmente usiamo la tabella codificata US ASCII, ANSI X3.4-1986 (ISO 646 International Reference Version) come dice la data dal 1986.

Strano che gli alieni conoscessero questa tabella prima della sua creazione e la abbiano usata per creare un messaggio.