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2 agosto 1990: l'Iraq invade il Kuwait. 25 anni fa cominciava la Guerra del Golfo



Il 2 agosto 1990 Saddam Hussein occupa il Kuwait: con un’invasione a sorpresa iniziava la Guerra del Golfo, in quasi sette mesi costata la vita a oltre 5mila civili, a 30mila soldati iracheni e a circa 500 militari della coalizione guidata dagli Usa. Fu la guerra in cui due piloti italiani, il maggiore Gianmarco Bellini e il capitano Maurizio Cocciolone, vennero catturati dall’esercito iracheno, rimanendo prigionieri per tutta la durata del conflitto. Il loro Tornado era stato abbattuto nella notte tra il 17 e il 18 gennaio del 1991.
La guerra del Golfo è anche passata alla storia per essere stato il primo conflitto trasmesso in diretta televisiva, in particolare dalla CNN americana. Le immagini che sugli schermi di tutto il mondo arrivavano colorate di un verde scuro, squarciato da lampi più chiari delle scie dei missili, erano quelle dei primi bombardamenti su Baghdad.

Il giorno successivo all’invasione il Consiglio di sicurezza dell’Onu emette la risoluzione 660 con cui ordina di lasciare i territori invasi con la forza. Seguono una serie di sanzioni economiche contro l’Iraq. Passano i mesi ma il raìs non rientra nei propri confini.

L’Iraq aveva invaso il Kuwait dopo aver per settimane minacciato una «ritorsione militare» all’estrazione «illegale» di petrolio da parte del piccolo emirato del Golfo da pozzi a ridosso del confine. Dopo aver ammassato uomini e mezzi dalla seconda metà di luglio, le truppe varcarono la frontiera di sabbia alle 3 di mattina del 2 agosto. Per gli Stati Uniti, sostenitori del Kuwait, era un atto di guerra.

Dopo l’invio di truppe USA, britanniche e francesi alle basi saudite, il Consiglio di sicurezza dell’Onu passò nel novembre la risoluzione 678, che imponeva a Baghdad la data del 15 gennaio 1991 come termine ultimo per ritirare le sue forze dal Kuwait.
Termine che non fu rispettato: il 17 gennaio cominciò l'Operazione Desert Storm ( Tempesta del deserto) con intensissimi raid aerei e condotta sotto la bandiera dell’Onu da una coalizione multinazionale composta da 33 Paesi. Il comandante è il generale Usa Norman Schwarzkopf.
Cinque settimane dopo, il 24 febbraio, prese il via l’operazione di terra, che in meno di quattro giorni costrinse l’Iraq ad accettare il cessate il fuoco.

La guerra vera e propria durò 42 giorni, dal 16 gennaio al 28 febbraio 1991. Si concluse con l’annuncio da parte di Bush senior della fine dei combattimenti, seguito all’ingresso vittorioso delle truppe alleate a Kuwait City il 27 febbraio.

In guerra persero la vita 3.600 civili iracheni, un migliaio di kuwaitiani e altri 300 uccisi di varie nazionalità. Non si hanno bilanci precise delle vittime militari irachene, stimate attorno alle 30mila unità. I soldati americani uccisi furono 292, la metà (145) da fuoco amico.


Fonte: Corriere della sera.it
[Modificato da _Thomas88_ 02/08/2015 20:19]