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Boeing X-37
Il Boeing X-37 è un spazioplano sperimentale destinato al volo spaziale, in grado di volare ed atterrare autonomamente. Il progetto è portato avanti dalla NASA in collaborazione con la Boeing.
Nel 2006 l’USAF ha annunciato lo sviluppo dell’X-37B, derivato dall’X-37A della NASA.
L’X-37B Orbital Test Vehicle (OTV) viene finanziato dalla DARPA, dalla NASA, dall’Air Force e dalla Boeing. La costruzione di questo velivolo è supportata dall’Air Force Rapid Capabilities Office, dalla NASA e dall’Air Force Research Laboratory, con la Boeing come principale appaltatore.
Questo velivolo è lungo 8.9m, alto 2.9m ed ha un’apertura alare di 4.5m. Il motore a razzo è un Rocketdyne AR2-3 capace di farlo volare a 28mila km/h.
L’X-37B potrà rimanere in orbita più di 270 giorni prima di rientrare nell’atmosfera e possiede un solo motore per affettuare le correzioni orbitali. Originariamente ideato per essere lanciato dalla stiva dello Space Shuttle, dopo l’incidente del Columbia si decise mandarlo in orbita attraverso il vettore Delta II e, poi, con l’Atlas V.
Il 22 aprile 2010 è stato effettuato il primo volo in orbita bassa partendo da Cape Canaveral ed il test ha avuto successo. Una volta in servizio, gli X-37B atterreranno, al termine di ogni missione, nella pista della base di Vandemberg, in California.
Un secondo velivolo di questa variante è attualmente in costruzione e si pensa di testarlo nel 2011.

Nella prima foto possiamo vedere una rappresentazione artistica dell'X-27; nella seconda foto, invece, vediamo l'X-37B (OTV-1) in preparazione per essere incapsulato nell'ogiva dell'Atlas V.


[Modificato da _Thomas88_ 22/06/2010 14:05]