00 16/08/2014 10:58
Re:
goldrake62, 15/08/2014 15:56:

All'incirca nel 1986 n compagnia nostra c'erano delle ragazze che avevano giocherellato con la tavola ouija e avevano fatto anche delle sedute spiritiche pensando che il tutto fosse finito in taralucci e vino bianco,non sapendo che poi avrebbero aperto una porta nel buio.
Poi a casa loro avvenivano fenomeni strani del tipo camminare nei corridoio a notte fonda,sentire ansimare accanto al proprio letto senza nessuno vicino,vedere sprofondare il pavimento quando tutto a posto,rompersi di continuo lampadine e/o oggetti in casa,odore di zolfo ed altro.
Qualcuna di loro ha dovuto ricorrere alle cure psichiatriche e dopo di qualche prete esorcista
Tutto quello che ci fa paura o che non conosciamo diciamo che non esiste e lo rimuoviamo,ma purtroppo,esperienza insegna,tutto questo non sempre corrisponde al vero. Tante cose in passato non le conoscevamo,ma ora le abbiamo scoperte.
Certo,si può dire tutto e il contrario di tutto,ma poi avvengono fatti che vanno aldilà di ogni razionalità ed allora si tenta di correre ai ripari
[SM=g8334] [SM=g8334] [SM=g8334]



Sono d'accordo fino a un certo punto. Non conosciamo il mondo che ci circonda spiritisticamente parlando [SM=x2976641]
La vita dopo la morte e la trasformazione dell'anima li considero idem misteri irrisolti. Però il modo di comunicare con gli spiriti non è la tavoletta Ouija. E' solo un gioco creato da una vecchia industria di giocattoli in fallimento, nei primi del ’900 che le brevettò e le costruì in serie. Il movimento della placchetta è creato dall’effetto ideomotorio, dei movimenti involontari guidati dal nostro pensiero, che aumentano e diventano più forti se uniti ai movimenti degli altri partecipanti. Lo stesso processo è alla base della rabdomanzia [SM=g6794]. Cioè gli spiriti se esistono non si fanno certo acchiappare da un apparecchio costruito cento anni fa, è più logico che interagiscano con processi più sofisticati.