00 05/08/2012 11:28
Considerazioni
Innanzitutto, permetteteci di ringraziarvi tutti per le considerazioni espresse sul nostro lavoro di ricerca. L’articolo che è stato riportato è semplicemente un estratto del lavoro di ricerca, durato tre anni, contenuto nel libro “Oltre le Nebbie del Tempo”, di 247 pagine. Quindi, per quanto si possa avere il dono della sintesi, certamente non si possono fare miracoli. Peraltro, l’argomento trattato nell’articolo non rappresenta neanche la centralità del lavoro che è improntato alla dimostrazione scientifica dell’allineamento del complesso monumentale di Giza alla Volta Celeste nel 36.420 a.C. e al tempo stesso all’individuazione della tomba di Khentkhaus quale corrispondente della stella Sirio (tra essi allineati nella medesima datazione). Inoltre, abbiamo rilevato con software professionali, che l’allineamento si verifica con una precisione straordinaria soltanto una volta in un periodo compreso tra il 100.000 a.C. ed il 2012 d.C. Questo a sottolineare che il famoso Zep Tepi o Primo Tempo di Osiride – richiamato nella mitologia egizia - è intimamente collegato a quel periodo storico e a nessun altro e, soprattutto che il complesso di Giza è assolutamente avulso dal periodo dinastico come convenzionalmente inteso.
In quanto all’utilizzo della scrittura cuneiforme, le conclusioni richiamate nell’articolo si basano solo ed esclusivamente sull’approfondimento delle mitologie proprie della civiltà sumera e di quella egizia che presentano simbologie similari, personaggi analoghi ma “ricordati” con nomi diversi. Ciò significa che entrambe traggono origine da una matrice comune che ci riporta indietro nel tempo di molti millenni (su questo argomento vi proponiamo un maggiore approfondimento delle tavolette sumere, dell’Atrahasis e del Libro dei Morti Egizio, dove – per l’osservatore attento - le similitudini tra le due civiltà sono semplicemente disarmanti). In quanto alle argomentazioni sull’evoluzione delle simbologie fonetiche dei sumeri – basta leggere qualche libro sull’argomento – l’archeologia è ancora in alto mare, poiché non ha ancora definito in maniera inequivocabile il “punto di inizio” di tale scrittura. Essa è associata ai Sumeri ma non se ne conosce l’origine.
La linea di demarcazione tra archeologia ufficiale e quella indipendente rimane molto ampia soltanto in Italia, mentre nei paesi anglosassoni (ad esempio) molti dei contributi dati dagli indipendenti è parte integrante dei programmi di formazione universitari. Infatti, il primo libro “Giza: le Piramidi satellite ed il Codice Segreto” di cui “36.420 a.C.” ne è un’evoluzione ed integrazione (peraltro il libro è stato presentato nel 2010 alla Conferenza internazionale di Dubai ICAS 2010, dove sono stato invitato come relatore insieme a Graham Hancock, Robert Bauval, Robert Schoch, Andrrew Collins, Michael Cremo ecc…) porta la firma, in prefazione, del prof. Lloyd Knutson (Former dello Smithsonian Institute di Washington, Consulente della Cambridge University nonché 99° Presidente della Società di Entomologia degli Stati Uniti), mentre il secondo “Oltre le Nebbie del Tempo” (da cui è tratto l’articolo), reca le recensioni di Robert Bauval e di Jean Paul Bauval che, crediamo, non abbiano bisogno di presentazioni. Questo per dire che il fenomeno dei cori da stadio “anti” è un esercizio che si svolge soltanto in questo Paese, mentre all’estero la collaborazione tra le scuole di pensiero è ampiamente attiva. E in questo contesto collaborativo siamo inseriti anche noi…
Riteniamo che sia necessario, soprattutto quando si affrontano tematiche molto delicate, di sgombrare la mente da ogni condizionamento, perché esso rappresenta un limite insormontabile alla strada che conduce alla Verità Storica… e soprattutto riteniamo indispensabile un continuo e proficuo aggiornamento sulle tematiche oggetto di riflessione (in ogni campo dell’attività culturale) al fine di poter valutare con cognizione di causa e con oggettività ogni tipo di argomentazione.
Un caro saluto a tutti
Armando Mei & Monica Benedetti