00 04/10/2011 13:56
Re:
Riporto dal blog Malpertuis il seguente articolo, mi ha colpito che anche l'autore Elvezio Sciallis ha citato gli incubi e i Succubi medioevali studiati anche da Paracelso.



"Popobawa

Nome: Popobawa (aka Imran)




Apparenza fisica: Il Popobawa, a differenza di altri criptidi, ha caratteristiche fisiche abbastanza omogenee a prescindere dalla fonte. Viene di solito descritto come un essere nanesco, provvisto di ali e orecchie da pipistrello, spesso dotato di un solo occhio e artigli molto affilati.
L’altezza può variare a seconda dei report e secondo alcuni si tratta di un mutaforma capace di assumere sembianze umane durante il giorno, sebbene in genere mantenga alcune xenocaratteristiche come le mani molto affusolate e le dita sottili.

Zona d’origine e habitat: Il Popobawa è originario di Pemba, un’isola dell’arcipelago di Zanzibar.
Visto il suo peculiare comportamento, tende a risiedere e imperversare nelle zone abitate, in particolar modo nei sobborghi poveri delle città di quelle regioni.
Con il passare del tempo questo criptide ha esteso la sua area memetica a una vasta zona dell’Africa centro-orientale, arrivando a colpire in molti centri abitati della costa, Dar es Salaam in primis.

Caratteristiche particolari: Il Popobawa ha una condotta predatoria molto particolare. Si manifesta di solito in prossimità di qualche casa nelle periferie povere e, camminando sul tetto, lascia scorrere i suoi artigli sulla superficie provocando un rumore sinistro.
Penetra quindi nell’abitazione dello sventurato, annunciandosi con un odore acre, sulfureo e con sbuffi di fumo.
Procede quindi a immobilizzare la vittima, faccia a terra, e a sodomizzarla a lungo.
Non soddisfatto dallo stupro, il mostro pretende che la vittima renda pubblica la vicenda, pena ulteriori e più lunghe penetrazioni.

Storia e avvistamenti: La storia del Popobawa è molto recente, la creatura è apparsa per la prima volta nel 1972 terrorizzando l’isola di Pemba e in seguito è ricomparso a intervalli, manifestandosi attraverso ondate di stupri che in qualche modo sembrano collegate, cronologicamente, alle elezioni politiche a Zanzibar.
La creatura si è fatta viva negli anni ottanta, poi ha avuto un picco di attività nel 1995 e di nuovo molto di recente, nel 2007.
Alcuni ritengono che il mostro sia in realtà un genio evocato da uno sceicco per vendicarsi della popolazione locale. In seguito lo sceicco perse il controllo dell’evocazione che fu libera, da allora, di funestare quelle regioni.
David Parkin avanza una interpretazione socio-antropologica che lega la creatura al ricordo ancora fresco della schiavitù, simbolizzando con il nano monocolo il terrore e la privazione della libertà.
Ci sono poi, ovviamente, teorie per tutti i gusti, dagli UFO ai demoni di vario tipo, inutile più di tanto ribadire che non è interessante la "verità" presupposta quanto le modalità con cui queste interpretazioni vengono asserite.
Rimane il fatto che gli abitanti più poveri e ignoranti di Zanzibar sono letteralmente terrorizzati da queste ondate di stupri e spesso dormono fuori casa, in gruppi, per cercare di evitare gli attacchi.
A sentire alcune delle testimonianze, il criptide attaccherebbe di preferenza gli scettici nei confronti della sua esistenza, il che, a mio modo di vedere farebbe supporre, fra i suoi poteri, anche quello della telepatia.

Curiosità: Il nome deriva dallo staili e significa ala di pipistrello, riferendosi all'ombra proiettata dalla creatura.
Il plurale è mapopobawa.
A proposito di teorie, simbolismi e interpretazioni a me pare debole e approssimativa quella (Karen Carpenter, 2003 e innumerevoli altri a seguire) che lega il Popobawa agli standard mitologici degli incubi e dei succubi, questo per vari motivi.
In primis per le modalità predatorie opposte: il mostro, descritto più volte come dotato di un pene enorme, quindi di genere maschile, attacca di preferenza vittime di sesso maschile, mentre incubi e succubi colpiscono il genere opposto.
Secondariamente una spiegazione di questo tipo trascura del tutto l'apparizione molto recente del Popobawa (1972), rendendo assai difficile da spiegare l'assenza di una serie di forme di transazione dagli archetipi originari alla figura attuale.

Preferisco di gran lunga la teoria che aggancia il Popobawa al generale aumento di esperienze Mara, ovvero tutta quella serie di testimonianze riguardante attacchi più o meno sessuali condotti da uno svariato numero e tipologie di creature, dagli alieni ai fantasmi di parenti, da globi nerastri a demoni e streghe di ogni tipo, slegandosi dallo specifico dei figli di Lilith.
Queste creature arrivano durante il sonno e paralizzano i muscoli della vittima, giungendo spesso a stuprarla mentre giace in perfetto stato di coscienza, incapace di muovere muscolo ma in grado di percepire dolore e trascorrere del tempo.
Molte volte le vittime manifestano in seguito i segni dell’attacco, con stretta corrispondenza al tipo di creatura da loro ritenuto responsabile (morsi in caso di vampiro, unghiate in caso di licantropi et similia e così via), un quadro assai simile a quello dei molti abitanti di Zanzibar che spesso sono giunti a farsi ricoverare in ospedale con costole incrinate, ematomi e molti altri segni di questo tipo." [1]

Comunqe somiglia dannattamente all simpaticissimo Aye Aye [SM=g8362]




Una vignetta stile manga del Popobawa.

[IMG]http://i56.tinypic.com/2gwt5ic.jpg[/IMG]


Fonti:

[1] elvezio-sciallis.blogspot.com/2008/11/popobawa.html

normalparanormal.blogspot.com/2008/04/popobawa-spiritual-sexual-preda...
[Modificato da eone nero 04/10/2011 13:56]