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[Rubrica] Ufologicamente: articoli, ricerche e casi ufologici

  • Messaggi
  • Sheenky
    00 06/07/2011 10:47
    LE SCOPERTE SUGLI UFO TENUTE SEGRETE


    Grant Cameron, uno dei più famosi studiosi UFO al mondo, dirige online un progetto conosciuto come "The President's UFO Website" (http://www.presidentialufo.com/). Il sito web ha il compito di catalogare materiali datati e studi sugli UFO provenienti da ogni amministrazione presidenziale americana, a partire da Franklin D. Roosevelt.
    L'articolo di Cameron intitolato "President Carter, Daniel Sheehan, and Donald Menzel: The Congressional Research Service UFO Studies for President Jimmy Carter" descrive il ruolo svolto da Sheehan nell'analisi delle sezioni classificate nello studio sugli UFO dell'Air Force del 1969, conosciuto come Project Blue Book, che non è stato mai rilasciato per la pubblica distribuzione (per recuperare l'intero articolo digitate sul motore di ricerca di Google “The Marcia Smith Story — The President’s UFO Study.”).
    Sheehan, che ho incontrato e discusso sul suo lavoro sugli UFO, è un Ph.D. di Harvard, è laureato in Legge e ha lavorato come consigliere generale per la U.S. Jesuit National Headquarters — National Office of Social Ministry a Washington D.C. Nell'anno 1976, ha anche lavorato come consulente per Marcia Smith, un'analista in Scienze e Tecnologia con il Congressional Research Service. All'inizio dell'amministrazione Carter, Smith è stata richiesta dalla U.S. House Science and Technology Committee per avviare due indagini importati:

    - Per determinare se sono esistite intelligenze extraterrestri nella nostra Galassia.
    - Per determinare se ci sia una relazione tra le intelligenze extraterrestri e il fenomeno UFO.

    Il ruolo primario di Sheehan era quello di rivedere le sezioni classificate del Project Blue Book e fornire i suoi risultati a Smith, per includerli nella sua relazione alla commissione del Congresso. I materiali segreti del Blue Book erano custoditi in una sala a forma di volta nel seminterrato della Library of Congress’s Madison Building di Washington, e Smith ricevette il permesso dagli ufficiali dell'Air Force di far accedere Sheehan nel seminterrato.
    Sheehan ebbe il permesso di accedere da due agenti di sicurezza e da un funzionario in borghese. Quando entrò, Sheehan trovò un vasto assortimento di materiali inerenti gli UFO, tra cui un proiettore cinematografico 35 mm e numerosi filmati dove mostravano strani veicoli.
    Dopo aver esaminato alcune cassette di filmati, scoprì una cassa metallica che comprendeva fotografie molto chiare di quello che sembrava un UFO precipitato al suolo. "Aveva colpito in questa zona e scavato, come a ciò che producono gli aratri sul terreno", ha detto Sheehan. "Era incastrato nel lato del terreno fangoso, fino ad un angolo del terreno stesso. Era presente personale dell'Aeronautica. Guardai poi altre foto e notai che queste persone dell'Air Force stavano scattando delle fotografie".
    "Nella foto notai che stavano scattando fotografie di questo veicolo. Una delle foto mostrava personale dell'Air Force che prendeva le misure di questa cosa con un grande e lungo nastro. Vedevo poi che queste persone portavano il parka (ndr CUI tipo di giacca a vento impermeabile), con pochi peli attorno al cappuccio. Notai inoltre che avevano una piccola targa con nome sulle loro giacche. Erano chiaramente persone della US. Air Force".
    Dopo aver visto i vari materiali classificati, Sheehan condivise le sue informazioni con Smith. Lei, a sua volta, scrisse due rapporti per la House Science and Technology Committee, uno sulle informazioni raccolte sull'intelligenza extraterrestre e un altro sugli oggetti volanti non identificati.
    Sheehan affermò che il primo rapporto concluse che "ci sono da due a sei altamente intelligenti civiltà, con uno sviluppo altamente tecnologico nella nostra Galassia oltre noi".
    "Nella seconda relazione, vi erano disegni delle diverse forme di UFO che erano stati avvistati", Sheehan ha detto "il secondo rapporto non citava un caso in particolare, ma hanno affermato di credere che ci fosse un numero significativo di casi in cui le indagini dei funzionari della US. Air Force sono state incapaci di scartare la possibilità che uno o più di questi veicoli fosse in realtà proveniente da una di queste civiltà extraterrestri".
    Ad oggi, gli Stati Uniti hanno fallito nel farsi riconoscere pienamente e di divulgare i risultati classificati del Project Blue Book.
    In effetti, nel mese di maggio 2010 ci fu una dichiarazione dell'Air Force che disse: "non esiste nessuna evidenza presente o scoperte da parte dell'Air Force che gli avvistamenti classificati come non identificati rappresentino sviluppi tecnologici o principi che vanno al di là della portata della moderna conoscenza scientifica". Tale affermazione è in contrasto con le testimonianze di decine di ex militari statunitensi e funzionari governativi. E mentre la testimonianza di Sheehan non prova l'ipotesi di visite extraterrestri, indica comunque che l'Air Force ha fallito nel condividere la verità con tutto il pubblico quando, negli anni, ha affermato spesso che "non aveva nulla da nascondere".
    Il sito di Cameron contiene altri diversi episodi, molto interessanti, sul cover up sugli UFO, incluso uno con l'amministrazione Clinton. Si tratta di un vero e proprio tesoro per gli storici che si occupano di UFO e di altri analisti.

    Fonte:
    - Articolo scritto da Bill Wickersham (professore aggiunto alla Università del Missouri sugli studi della pace e componente dei Veterani per la Pace)
    - www.centroufologicoionico.com/articoli/news/304-le-scoperte-sugli-ufo-tenute...
    - www.columbiatribune.com/news/2010/dec/21/ufo-findings-kept-a...
  • Sheenky
    00 07/07/2011 15:43
    L'ONU E GLI UFO - NUOVE RIVELAZIONI

    Tra i vari documenti declassificati negli ultimi mesi dal MoD, il Ministero della Difesa britannico, ve ne sono alcuni che testimonierebbero l’interesse suscitato dagli UFO negli ambienti dell’ONU. In particolare si parlerebbe di alcune iniziative prese sotto l’egida ONU da parte del governo dell’isola caraibica di Grenada. Qui, il primo ministro dell’epoca, Sir Eric Gairy (siamo nei lontani anni 70), capeggiò un’iniziativa votata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite (la 33/424 del 18 dicembre 1978) nella quale fu sancita l’istituzione di un’agenzia avente lo scopo di ricercare, coordinare e diffondere notizie sugli oggetti volanti non identificati e fenomeni connessi. L’iniziativa di Grenada fu una delle pietre miliari della storia della diplomazia internazionale sugli UFO ma finì presto nel dimenticatoio: un capo di stato, membro delle Nazioni Unite che fa discorsi, convoca esperti ed audizioni per portare il tema degli UFO e degli alieni all’attenzione della comunità internazionale, in modo che esso possa essere trattato in maniera adeguata e soprattutto globale, costituiva sicuramente un evento fondamentale e senza precedenti. Parliamo in effetti di esopolitica ai più alti livelli politici mondiali.
    Ma, oltre ad alcune riunioni formali, avvenute nel 1978, alla presenza dei massimi esperti nel settore (tra i quali il Prof. J. Allen Hynek, il dott. Jacquee Vallee e Stanton Friedman) la risoluzione 33/424 non fu, in realtà, mai attuata in quanto lo sforzo per scoprire la verità sugli UFO si estinse con il rovesciamento del governo caraibico e la destituzione dello stesso Gairy nel 1979: l’idea di creare tecnicamente un Ufficio di studio sugli oggetti volanti non identificati rimase ed è tuttora un’ipotesi attuabile ma mai messa in opera (almeno ufficialmente). I nuovi documenti rilasciati quindi dal Regno Unito se da un lato gettano nuova luce sull’interesse internazionale nei confronti dell’argomento UFO, dall’altro dimostrano la contrarietà del governo britannico alla messa in atto di questa iniziativa, giungendo addirittura a far cadere il governo di Grenada, dietro il tacito consenso (?) degli Stati Uniti che in quell’occasione, stranamente, adottarono una posizione più blanda. Ufficialmente, quindi, non vi fu una ragione precisa per contrastare questo crescente interesse negli ambienti politici internazionali, eppure fu così che andò a finire.
    Sebbene i documenti britannici risultino sempre coerenti nella loro opposizione all’iniziativa di Grenada, ne esistono altri invece che addirittura prevedevano alcune opzioni per salvare la faccia a Gairy e al suo governo: in un telegramma risalente al 5 dicembre 1978, pur ribadendo la contrarietà all’azione di Grenada si auspicava di essere disposti ad aiutare il loro governo e porlo fuori dai guai senza alcuna incidenza finanziaria e di manodopera per gli altri governi e per l'ONU. Insomma la legge del bastone e della carota.
    Ma il primo ministro Gairy era un uomo testardo e profondamente convinto che la sua iniziativa UFO fosse qualcosa di rilevanza estrema per l'umanità.
    Nel suo discorso tenuto durante la 33 ª sessione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 12 ottobre 1978, Gairy osservò come, Grenada, venisse in quel momento identificata in tutto il mondo e fosse al pari delle maggiori potenze nel condividere le informazioni sul fenomeno degli oggetti volanti non identificati, principalmente a causa dell’insistenza con cui sollevò la questione nell’Assemblea Generale nel 1975.
    Nell’esprimere la propria soddisfazione per aver sollevato un sufficiente interesse sul tema degli UFO, auspicava il sostegno degli Stati membri per la ricerca in questo campo, con il coordinamento delle Nazioni Unite. La domanda che lui poneva era quella di sapere perché all’uomo venisse impedito di accedere alle informazioni sugli UFO, una questione divenuta oramai di grande interesse ed importanza per tutti, soprattutto per il progresso del genere umano.
    Non v’è dubbio, dopo queste affermazioni, che il primo ministro Gairy avrebbe sicuramente perpetrato la sua iniziativa sugli UFO se nel marzo 1979 un colpo di stato non l'avesse fermato. Il nuovo governo di Grenada non ebbe alcun interesse all’iniziativa sugli oggetti volanti non identificati e screditò Gairy, accusandolo di essere un credente di voodoo e dischi volanti. Indipendentemente da difetti di Gairy, non vi è alcun dubbio che la sua iniziativa presso le Nazioni Unite aveva ragione colpito nel segno, con molto anticipo sui tempi.
    Quello di cui il mondo avrebbe bisogno oggi, e che tutti auspichiamo, è che un altro paese membro prima o poi, prenda in mano l’iniziativa e tenti di riattivare la decisione 33/424, istituendo una volta per tutte un ente o un dipartimento in seno all’ONU per condurre alla luce del sole una ricerca approfondita su questo importante argomento. Una ricerca per dare finalmente risposte adeguate alla domanda più importante della nostra epoca. Esistono o non esistono?

  • Sheenky
    00 08/07/2011 10:56
    UFO CRASH, NON SOLO AURORA E ROSWELL

    L'argomento degli UFO crash è una delle tematiche che compongono il variegato problema degli UFO. Sono anni in cui si parla di presunti dischi volanti schiantati in varie parti del mondo. Alcuni incidenti sono entrati a far parte della mitologia, basti pensare ai casi di Aurora (Texas) accaduto nel 1897 e quello famosissimo di Roswell (New Mexico) di cui si è parlato, ma anche sparlato negli anni, alimentando molti dubbi e poche certezze.
    Ma in questo articolo non parlerò dell'incidente di Roswell, si ripeterebbe la solita cosa ritrita e ritrita, ma illustrerò brevemente alcuni casi semisconosciuti di cui si sa poco (o nulla), ma che vale la pena accennare. Naturalmente non si hanno certezze che questi casi siano davvero accaduti visto le scarne notizie che si hanno, ma bisogna prenderli cosi come sono, essendo nella maggior parte notizie giornalistiche. Il primo caso di cui vorrei parlare avvenne nell'anno 1891 e la notizia apparve sul “Dublin Progress”, precisamente il giorno 20 giugno.
    Nell'articolo dell'epoca si racconta che una strana meteora sarebbe stata vista nei pressi di Wasson & Miller’s Gin, che era un bar della zona. Molti testimoni sentirono quel giorno una esplosione, che sembrava essere stata causata da una bomba. Guardando nel cielo avrebbero visto uno strano oggetto, che somigliava a una “balla di cotone” sospeso per aria, molto luminoso. L’oggetto, secondo ciò che era scritto sul giornale, aveva fase discendente, come se stesse precipitando. Il mattino seguente un testimone si sarebbe recato nella zona del presunto incidente e avrebbe trovato “numerosi frammenti di metallo, di color piombo, "simili a lava fuoriuscita da un vulcano" e "frammenti e pezzi di un manoscritto, scritto in lingua sconosciuta". Questo in sintesi il succo dell’articolo. Cadde per davvero un UFO in Texas nel 1891 o si trattò di una meteora, oppure fu una invenzione giornalistica? Non lo sapremo mai. Questo episodio ormai è avvolto nelle lande nebbiose del tempo.
    Un altro caso di cui si hanno notizie scarne è quello di un presunto incidente UFO, che sarebbe accaduto in Puglia nel 1910 oppure nel 1915. La notizia sarebbe stata riportata su degli organi di stampa dell'epoca ed è stata riscontrata su alcuni siti internet. Vi si parla, in maniera scarna, che oltre al misterioso oggetto precipitato (non si conosce nemmeno il luogo), sarebbe stato ritrovato (il condizionale è d'obbligo) un corpo, descritto come un “piccolo uomo verde”. Di questo caso non si sa più nulla. C'è da dire che nei mesi scorsi sono andato in emeroteca a Taranto e ho visualizzato i quotidiani dell'epoca, ma sinceramente non ho trovato assolutamente nulla. Che dire, continueremo a ricercare sperando che qualcosa si materializzi. E se ciò dovesse, cambierebbe la storia degli UFO crash come noi la conosciamo, che non hanno origine negli Stati Uniti oppure in altre parti del mondo, ma addirittura prima dell'anno 1933 (mi riferisco al caso dell'UFO di Mussolini). Se ci saranno novità le divulgheremo.
    Un altra zona calda in cui si sarebbero schiantati degli oggetti strani caduti dal cielo è senza dubbio il Perù.
    Infatti facendo una ricerca sui siti peruviani che si occupano di avvistamenti di UFO e incontri ravvicinati di vario tipo, notiamo anche che è una zona particolare per quanto riguarda presunti UFO incidenti, presunti nel senso che sono molto controversi e (per il momento) non esiste una prova incontrovertibile, ma solo indizi e testimonianze. Eccone illustrato sotto un elenco indicativo di questi incidenti:

    Anno 1905, Cerro Pilan: lo storico locale Carlos Espinoza León riferisce che quell’anno gli abitanti locali videro un oggetto volante, che proveniva dalla zona di Talara e che si schiantò sulle colline. Quando, nei giorni successivi, analizzarono il terreno videro un impronta circolare di circa 300 metri, in cui l’erba non cresceva e le pietre erano schiacciate. Dalle testimonianze delle persone anziane del luogo si può escludere un meteorite.

    Anno 1966, Talara: in una base della FAP (Forza Aerea Peruviana), nella provincia di Talara (Regione Piura) si registrò un presunto UFO crash, con il recupero di tre occupanti morti al suo interno.

    Anno 1977, San Mateo: un UFO si schianta nella località prima citata, nei pressi di Chosica (Regione Lima). Si sarebbero recuperati anche due corpi di esseri extraterrestri. Una televisione nazionale mandò la notizia e inviò una troupe sul luogo del presunto incidente, però non fu diffuso nessun materiale audiovisivo. A quanto pare, i resti dell’UFO precipitato e i suoi occupanti furono recuperati da agenti governativi degli USA e del Perù.

    Anno 1985, Urubamba: un UFO si schianta nei pressi della Regione Cusco. Un artefatto a forma di disco fu recuperato dal Governo Peruviano, con l’aiuto di altre potenze. Si dice che il Perù coprì totalmente la vicenda, cedendo l’investigazione completa alle superpotenze dell’epoca.

    Anno 1988, Jesus: l’incidente avvenne il giorno 18 giugno. Numerosi residenti della cittadina nella regione di Cajamarca notano nel cielo un UFO di forma ovale. L’oggetto era in fiamme e dopo aver attraversato il cielo si perde tra le montagne. Dopo di che si sente una tremenda esplosione. Secondo la versione del sindaco dell’epoca Abelardo Alcalde, l’oggetto ha attraversato a bassa quota il paese, facendo tremare le piastrelle delle case. Era ovale e di colore bianco/arancio e al suo passaggio ha emesso un suono mai sentito in precedenza. Dopo l’urto sulla montagna, il sindaco ha convocato una commissione scientifica per studiare il caso. L’ente che aveva il compito di studiare il caso era la “Comisión Investigadora de Orígenes del Hombre”, proveniente da Barcellona (Spagna). Questa commissione è venuta in Perù per mesi per trovare i resti della presunta astronave schiantata sulle montagne, ma dei risultati non si è saputo più nulla.

    Anno 1997: è uno degli ultimi casi di cui si ha notizia ed è molto interessante. Alcuni aerei della Fuerza Aerea peruviana avrebbero abbattuto un oggetto volante sconosciuto, di venti metri di lunghezza e dieci di larghezza. Questo misterioso oggetto sarebbe poi precipitato in un dirupo, nei pressi del bosco Chachapoyas (Regione Amazzonica). Secondo alcune informazioni di un militare statunitense anonimo, i resti del dispositivo furono raccolti, in gran segreto, da una squadra militare con il permesso dello Stato peruviano. Il posto fu bagnato da una strana “materia gelatinosa”.
    Fin qui ciò che ho riscontrato, navigando in vari siti internet peruviani.

    Sicuramente ci saranno altri casi di presunti UFO crash, ma restano ipotetici. Come quelli sopra citati. Data la controversia sull’argomento personalmente non mi esprimo sulla veridicità dei casi sopra menzionati, ma non mi sento nemmeno di escluderli. Ci sono tanti segreti che gli enti militari ci nascondono. Roswell insegna qualcosa. Inoltre c'è da dire che anche in seno all'ONU esiste un ufficio che cataloga i detriti spaziali caduti in varie parti del mondo e di cui, in almeno 5 casi, si parla di ritrovamenti di oggetti di cui non si è riusciti a dare una spiegazione. Per concludere molti episodi possono essere stati ingigantiti, abbelliti e molti sicuramente non sono mai avvenuti, ma alcuni UFO, come l'archivio ONU dimostra, ma anche quelli di intelligence e militare (ancora secretati) restano reali e, ipoteticamente di origine estranea al nostro mondo.

  • Sheenky
    00 11/07/2011 10:30
    GEIPAN, ROYAL SOCIETY E AERONAUTICA ITALIANA: CHI INDAGA SUGLI UFO?



    Da tempo le indagini sugli alieni non sono relegate agli archivi segreti di qualche fascicolo di Stato, ma aperte e pubblicizzate dagli stessi promotori. In tutti questi anni sono molte le informative uscite sui giornali che davano notizie in merito a riunioni, ricerche e studi pubblicati. Ma chi indaga veramente sugli Ufo? Anche se il caso più famoso è quello dei National Archives inglesi, che mettono a disposizione una pagina dedicata con una lista completa dei files in formato pdf liberamente scaricabili, l'ente più seriamente impegnato è quello della francese Geipan. Senza dimenticare le pubblicazioni della Royal Society di Londra.

    Il gruppo GEIPAN, (Groupe d'études et d'Informations sur les Phénomènes Aérospatiaux Non-identifiés), conosciuto anche come GEPAN (1977-1988) e SEPRA (1988-2004), è un'unità dell'agenzia spaziale francese CNES il cui scopo è investigare fenomeni aerospaziali non identificati (anche noti come UAP Unidentified Aerospace Phenomena) e rendere le scoperte disponibili al pubblico. E' ad oggi l'istituto più seriamente impegnato in uno studio rigoroso e meticoloso del fenomeno.
    Il GEIPAN basa la sua raccolta sulle testimonianze che arrivano da tutta la Francia, in correlazione con le autorità, analizzando tutto il materiale con un collegio di esperti costituito da astronomi, psicologi, specialisti in analisi di immagini. Una volta che l’inchiesta è terminata, i fenomeni vengono classificati e i risultati sono inseriti sul sito online del GEIPAN. I dati dei testimoni vengono preservati (per la privacy) dall’anonimato. Per quanto riguarda la percentuale dei PAN, vengono classificati in quattro categorie. Quelli di categoria A e B sono totalmente identificabili o spiegati al 95%. Rappresentano la maggioranza dei casi. Sono soventemente causati da confusione indotte dai pianeti, come Venere oppure Giove. La categoria C sono le osservazioni inesplicabili per mancanza di elementi sufficienti a spiegarli. Il restante 22% (PAN D) dei fenomeni inesplicati, che rappresentano, in alcuni casi, una similitudine molto forte con gli IR3 (Incontri Ravvicinati del 3° tipo).
    Ma il Geipan non si occupa solo di velivoli ma anche di USO. Gli USO altro non sono che gli UFO sottomarini, in pratica grandi oggetti non identificati che viaggiano sott’acqua, fuoriescono ad alte velocità o si adagiano sul fondale marino. In particolare, sono catalogati casi in cui gli USO fuoriescono ad altissima velocità dal mare spostando enormi quantità di acqua che spesso investono e capovolgono le imbarcazioni vicine. La casistica è meno ampia di quella tradizionale ma i criteri di catalogazione sono i medesimi.
    In rete sono presenti i questionari per gli avvistamenti standard quelli per gli astronomi ma esistono anche i moduli per piloti e controllori professionali o per gli aero-clubs turistici.
    Per una guida ragionata e impeccabile vi rimandiamo al documento in pdf della stessa agenzia (http://www.cnes-geipan.fr/documents/0908_plaquette_GEIPAN.pdf), e per leggere tutti i documenti esiste la sezione apposita del sito.

    Passiamo ora ad analizzare il lavoro della Royal Society ritenuta l'accademia nazionale inglese delle scienze. Fondata il 28 novembre 1660 è una delle accademie più antiche attualmente esistenti, ha compiuto da poco 350 anni! Non cataloga gli avvistamenti, non è infatti questo lo scopo dei suoi studi. Più che altro cerca di ragionare da un punto di vista sociologico e scientifico delle ripercussioni che la scoperta extraterrestre potrebbe avere sul mondo. Ricorderete che la rivista Philosophical Transactions, che fa capo proprio alla britannica Royal Society, ha pubblicato qualche giorno fa la richiesta ai governi del mondo di prepararsi per un possibile incontro con una civiltà extraterrestre visto che questo incontro potrebbe essere violento.
    La pubblicazione, che questo mese dedica un intero numero al tema della vita extraterrestre, sostiene che se il processo di evoluzione in tutto l’universo segue i modelli darwiniani, come accade sulla Terra, le forme di vita che contatterebbero gli esseri umani potrebbero “condividere la loro tendenza alla violenza e allo sfruttamento” delle risorse.
    Per questo motivo, gli scienziati chiedono alle Nazioni Unite (ONU) di istituire un gruppo di lavoro dedicato agli “affari extraterrestri” con la capacità di delineare un piano da seguire in caso di un contatto alieno.
    La pubblicazione del documento completo, dovrebbe uscire a metà Febbraio 2011 come si evince del documento della stessa Società: 'The detection of extra-terrestrial life and the consequences for science and society' (http://rsta.royalsocietypublishing.org/content/369/1936.toc).

    E in Italia?
    L'ente italiano preposto a monitorare i nostri cieli è l'Aeronautica Militare Italiana. Solo nel 2008 dal Reparto Generale Sicurezza sono stati catalogati tre avvistamenti di oggetti volanti non identificati. Il primo risale al 2 marzo 2008, quando alcune persone hanno segnalato di aver visto, al tramonto, un oggetto sferico di colore ''bianco, luminosità costante, con alone di forma ellittica di colore rosso'', che volava a circa 200 metri di quota sul cielo di Terrasini (Palermo). Il secondo avvistamento risale al 28 luglio, quando alcune persone a Riccione hanno osservato in pieno giorno (erano le 12.45) per tre minuti un oggetto di forma ''irregolare'' che "volteggiava su se stesso" dando l’impressione di accorciarsi e allungarsi. La terza segnalazione arriva sempre da Riccione e riguarda una ''palla infuocata'' di colore rosso che volava a circa 1500 metri d'altezza. L'oggetto è stato osservato per 10 minuti intorno alle 21.30 di sera del 21 agosto.
    Tuttavia i casi catalogati e diffusi anche on line sul portale dell'Aeronautica sono quelli che non trovano un'immediata spiegazione logica che la riconduca a fenomeni naturali, umani o comunque "terrestri" come ad esempio un pallone-sonda.
    E' palese che lo studio degli UFO in Italia fatto dall'aeronautica non sia metodologico e sistematico, ma solo statistico e basato unicamente sui riscontri dei moduli dei piloti. Insomma ogni anno viene stilato un resoconto e diffuso alla stampa, come contentino facendo credere che si indaghi sugli ufo, in realtà tutto finisce a tarallucci e vino.

  • Sheenky
    00 13/07/2011 11:28
    COSTA RICA UFO DOSSIER

    Pubblichiamo un interessante articolo, apparso sul sito di "Open Mind" e scritto dal cileno Antonio Huneeus, uno dei più grandi ufologi al mondo. Viene approfondito il semisconosciuto, ma molto affascinante mondo degli UFO in Costa Rica. Buona lettura:

    Quando ho visto nei giorni scorsi una storia web inerente un video recente e di altri avvistamenti di UFO intorno al lago Arenal a nord del Costa Rica, ho riportato in mente i ricordi di un viaggio di ricerca che feci in quella stessa area nel 1996. Avevo partecipato alla "UFO International Conference" a San José (i relatori includevano lo scienziato NASA in pensione Dr. Richard Haines, il famoso giornalista TV messicano Jaime Maussan e lo scrittore, autore di bestsellers, Javier Sierra) e il giorno dopo alcuni di noi si recarono al lago Cote nella regione Arenal. Fu qui che, nell'anno 1971, si verificò il caso più famoso del Costa Rica che produsse una delle immagini di UFO scientificamente interessanti mai prese. Il Dr. Haines, che aveva già analizzato la foto con il Dr. Jacques Vallée, fu davvero scalpitante nello partire, in quanto non si era mai recato in quella posizione di terra. Con noi ci furono anche i fratelli Ricardo e Carlos Vilchez, e l'ufologo più conosciuto in Costa Rica Edgar Picado che gestisce il blog ovnicr.com. Quello che scoprimmo è che ci furono numerosi avvistamenti di UFO di recente, attorno ai laghi Cote e Arenal e che questi fenomeni sono ancora in corso.
    Scrissi un completo rapporto sul mio viaggio, che ho intitolato "Costa Rica UFO Dossier", per la rivista popolare giapponese da edicola "Borderland", dove scrivevo una rubrica mensile a metà degli anni 90 del secolo scorso. I casi analizzati non sono nuovi ma sono molto interessanti e poco noti (con l'eccezione di quello del lago Cote che è stato utilizzato anche per la copertina del rapporto COMETA francese) al di fuori del Costa Rica.

    L'UFO del lago Cote


    Sopra l'immagine integrale della foto dell'UFO del lago Cote.
    L'oggetto si nota piccolo, a metà immagine e sulla destra.



    La mattina del 4 settembre 1971, un aereo del Costa Rican Geographic Institute stava facendo delle fotografie per mappare la zona della regione Arenal. I quattro membri dell'equipaggio non ricordarono di aver visto nulla di insolito, ma poi la fotocamera fu impostata per fotografare automaticamente ogni 20 secondi o giù di lì. Fu una speciale fotocamera R-M-K 15/23 con pellicola b-w ASA 80, con un 8x8 negativi impressi su pellicola Kodak per la sicurezza aerea, tipo 3665.
    Uno scatto fu preso a 10.000 piedi di altitudine, frame 300, faceva vedere le montagne intorno al lago Cote nella provincia di Guanacaste, a 25 miglia al sud del Nicaragua. Un oggetto a forma di disco apparve chiaramente nella metà inferiore del lago. La foto è da considerarsi unica e di grande valore scientifico. I Dottori Richard Haines e Jacques Vallée elencarono una serie di ragioni nel loro primo studio sul caso del lago Cote, pubblicato sul Journal of Scientific Exploration nel 1989:

    (1) è stata scattata da una fotocamera ad alta qualità professionale;

    (2) la fotocamera guardava verso il basso, il che implica una distanza massima, quindi una dimensione massima per l'oggetto;

    (3) il disco fu visto su un fondo scuro ragionevolemente uniforme di un corpo sull'acqua; e

    (4) l'immagine era grande, a fuoco ed ha fornito dettagli significativi.

    A quanto pare, il disco non fu notato fino al 1979, quando l'Istituto Geografico contattò il fotografo professionista ed ufologo Ricardo Vilchez, che inviò copie della foto a vari esperti internazionali. Da decenni Il caso è ancora in fase d'analisi conclusive. Ho avuto l'opportunità di visitare il lago Cote lo scorso aprile con i fratelli Vilchez, Edgar Picado e lo scienziato NASA in pensione Dr. Haines, che pubblicò con Vallée due documenti inerenti la foto. Conoscendo le dimensioni del lago e l'altitudine dell'aeromobile, Haines e Vallée calcolarono la "dimensione massima del disco" se si trovava sulla superficie: "la lunghezza dell'immagine di 4.2 millimetri è equivalente ad un oggetto di 210 m (metri) di lunghezza o 663 piedi", scrissero.
    Un'analista senior della Loockeed sollevò l'obiezione che il disco potesse essere un "marchio di pressione" sulla pellicola, che fu poi smentito quando ricevette in prestito, dall'Istituto Geografico, la pellicola originale per ulteriori analisi. Appena visitammo il Costa Rica per partecipare ad una conferenza sugli UFO a San José, apprendemmo che i recenti avvistamenti si verificarono intorno ai laghi Cote e Arenal. Per prima cosa, ci fermammo presso l'Hotel Eco-Lodge, situato su una collina da dove si possono vedere entrambi i laghi, da diverse posizioni.
    Don Jose Flaqué, uno dei proprietari e direttore dell'hotel, ci disse di essere stato testimone di almeno due avvistamenti UFO negli ultimo cinque anni. Tre settimane prima del nostro arrivo, Flaqué, assieme a diversi dipendenti e ospiti dell'hotel, vide tra le ore 8 o 9:00 p.m. una brillante luce di fronte alla montagna vicina: "era una luce intensa, come un riflettore che illuminava la montagna dal di sotto", disse Flaqué, "la notte era chiara e l'avvistamento durò circa 10 minuti, trascorsi i quali l'oggetto volò su una nuvola e scomparve".


    Sopra una testimonianza di un dipendente dell'hotel Eco-Lodge

    Intervistammo anche altri due testimoni appartenenti allo staff dell'Eco-Lodge: lo chef Leonardo Cabezas e l'addetto al ricevimento clienti Alan Venegas, che confermarono l'episodio di fine marzo 1996. Cabezas citò anche un altro avvistamento avvenuto pochi giorni dopo e che coinvolsero una guardia e una cameriera: "qualcosa emerse dalla montagna, volò verso Arenal e si librò sopra una discarica, ma in seguito si diresse al lago Arenal e, secondo un agricoltore locale, si immerse nel lago". Cabezas sentì la storia della guardia, ma lui non vide nessun UFO quella notte. Trovammo poi un pilota di nave a Cote (anch'egli un dipendente della Eco-Lodge), il quale raccontò di aver visto un'onda molto alta, isolata e insolita in mezzo al lago. Il Dottor Haines trovò questo particolare molto interessante, notando che il lago viene attraversato da una faglia geologica. Il fatto che gli UFO sono ancora visti in questa zona, quarant'anni dopo la fotografia scattata dall'Instituto Geografico, conferma che questo sia davvero una zona calda di UFO in Centro America.

    Profilo del fratelli Vilchez
    I fratelli gemelli Carlos e Ricardo Vilchez Navamuel (immagine sopra) sono, prima di tutto, ufologi del Costa Rica. A partire dal 1976, per passione, i fratelli Vilchez fondarono il Costa Rican Institute of Scientific and Exobiological Investigations. Essi documentarono 140 casi in 20 anni (dati riferiti al mio incontro del 1996, ora sicuramente sono molto più alti).
    Nel 1976, cominciarono la loro indagine sul contattista Enrique Castillo Rincon, che continua fino ad oggi; nel 1979 localizzarono il famoso lago Cote della foto dell'UFO; nel 1980 documentarono l'ondata che coinvolse molte auto della polizia: "fu un anno cruciale per me", disse Ricardo Vilchez, "in quanto avemmo l'opportunità di studiare 32 casi con 70 testimoni in quattro mesi!" Nel 1985, organizzarono un Congresso Internazionale che riunì a San Jose, non solo ufologi importanti come Jacques Vallée, John Keel e lo spagnolo J.J. Benitez, ma anche ricercatori sul campo della coscienza come il Dr. John Lilly e Dr. Andrija Puharich. Nel 1993, cominciarono a studiare un caso di rapimento multiplo con umanoidi dei cosiddetti "grigi" che coinvolse quattro generazioni di donne di una famiglia umile. Nel 1995, ci fu uno dei migliori casi dell'America Centrale di casi pilota chiamati radar-visuali.
    In tutto questo, i fratelli Vilchez hanno mantenuto l'ufologia come attività parallela alla loro professionalità e alla propria carriera d'affari: "Questo ci permette una maggiore obiettività quando si fa l'analisi di un caso", disse Carlos Vilchez, che vende beni immobili e si interessa di progetti educativi per i bambini. Carlos ha pubblicato un libro sugli investimenti in Costa Rica, come anche un piccolo libro sugli UFO. Ricardo è un fotografo professionista, che ha uno studio di successo e ha pubblicato diversi libri di fotografia artistica, e uno studio di filosofia politica intitolato Democrazia Cosciente.

    Sfere di pietra



    Uno dei più duraturi misteri archeologi del Costa Rica è rappresentato dalle sfere di pietra, rinvenute nel Pacifico meridionale del Diquis Delta, vicino Panama. Perfettamente rotonde e liscie, variano nel formato da quelle di palle da tennis fino ad arrivare a sfere dal diametro di 2,4 metri e dal peso di 16 tonnellate. La maggior parte di esse è costituita da granito ed alcune di calcare. Le pietre furono scoperte nel 1930 nella fitta giungla di Diquis Delta, dove ci sono piantagioni di banane. Nessuna traccia scritta dalla conquista spagnola ne fa menzione. Purtroppo, centinaia di pietre furono prelevate dalle loro sedi originarie e inserite, per la visualizzazione, nei giardini degli edifici pubblici e abitazioni di San José, dove si possono vedere oggi. Così, uno studio completo sugli allineamenti originali delle pietre (molte sono state trovate in raggruppamenti fino a 45 formanti cerchi oppure triangoli) non è più possibile.
    Sono state proposte molte teorie che collegano le sfere agli extraterrestri, ad Atlantide, eccetera. L'archeologo Ifigenia Quintanilla del Costa Rican National Museum, che abbiamo incontrato durante la nostra visita, ha smentito queste teorie. Riferì che le pietre furono costruite dagli indios locali con strumenti e materiali noti. Il loro scopo è ancora misterioso, ma era probabilmente legato a rituali religiosi/astronomici e a simboli d'appartenenza.

    Polizia: casi EME
    L'area metropolitana di San José fu colpita da una forte ondata UFO a metà gennaio del 1980. I documenti ufficiali del Ministero della Pubblica Sicurezza, ottenuti dai fratelli Vilchez, hanno portato a conoscenza sul fatto che i motori e le apparecchiature radio delle auto della polizia ebbero un cattivo funzionamento, durante avvistamenti di UFO. Questo è popolarmente conosciuto in ufologia come "effetto elettromagnetico" o EME.
    Un rapporto firmato dal sergente Elia Sibaja e dal colonnello Marino Donato, direttore del Costa Rican Radio Patrol Unit, descrisse l'incidente (vedi documento sotto). Il sergente Sibaja era al suo turno di servizio di pattugliamento nella città suburbana di Desamparados alle ore 01:35 a.m. del 17 gennaio 1980, quando scrisse nella sua relazione: "il motore della macchina si fermò e le luci si spensero; all'improvviso ho visto molte luci multicolori e sono stato in grado di osservare attraverso il mio parabrezza un gigantesco disco, da cui provenivano tutte le luci; con grande stupore capii che si trattava di un oggetto volante non identificato, il quale si bloccò sopra di noi per alcuni secondi e poi dirigersi a ovest, cercando il lato dell'Alajuelita".





    Solo dopo che l'UFO ebbe raggiunto una certa distanza dalla macchina, la radio tornò a funzionare e il sergente Sibaja fu in grado di comunicare con altre unità. "Pochi secondi dopo il motore riprese a funzionare di nuovo e altri veicoli della polizia riferirono di vedere quelle luci sulle colline di San Josucito de Alajuelita", continua il rapport, "tutti le auto ebbero il compito di localizzare tale velivolo, ma fu impossibile da raggiungere. Una forte interferenza fu sentita in rete (radio)".
    Nel 1980 un'ondata UFO era appena agli inizi. Alle 02:30 a.m. del 19 gennaio, il capitano della polizia Daniel Arias vide un oggetto nel cielo che si trovava a circa 300 metri dal suolo, con luci intermittenti verdi, gialle e blu. L'intero paese fu colpito da un blackout di energia poco dopo la mezzanotte del 21 gennaio. Un sergente di polizia riferì che durante il blackout osservò un oggetto volante non identificato nel cielo e un fascio di luce molto potente che scese verso terra.
    Ancora, un altro ufficiale di polizia di Belén informò il suo distretto che quella notte ricevette un rapporto dal "signor Rodriguez che vide la discesa di oggetto luminoso, con fasci pulsanti bianchi e rossi; la luce era così forte che non lasciò nessun'ombra e tutto si illuminò totalmente. L'oggetto aveva un rumore crepitante, faceva rumore quando emetteva questi fasci, è stato come accendere un televisore senza immagini e il rumore sullo schermo. Era un rumore forte. Rodriguez stava arrivando da Puntarenas e le luci del suo camion si trovavano a circa 100 metri dalla sua casa". Altri, troppi testimoni videro il fenomeno, e l'ufficiale di polizia aggiunse che "gli esperti delle centrali di Belén non furono in grado di spiegare il blackout, perchè tutto era perfettamente funzionante".
    Un incidente simile si era verificato durante un'altro blackout energetico il 1° aprile 1992. Secondo Carlos Vilchez, che ha esaminato il caso, "35-40 auto della polizia descrissero qualcosa che stavano osservando da diversi punti di visuale, ci fu un blackout e c'era, anche, una macchina della polizia in fase di stallo nel momento in cui l'oggetto volava sopra di essa". Anche se non sono stati rilasciati documenti ufficiali, diversi agenti di polizia descrissero ai mass-media un grande, disco con cupola multicolore, visto nel cielo durante il blackout. Il Costa Rican Electrical Institute (ICE) ufficialmente negò che l'UFO fosse il responsabile per la mancanza di alimentazione elettrica.

    Caso pilota di aereo
    Uno dei migliori casi radar visuali capitati in America Centrale avvenne la mattina del 26 luglio 1995. Everardo Carmona volava su un monomotore Grumman American, quando un UFO passò proprio sotto il suo aereo. La mancata collisione (near collision) fu vista da due controllori del traffico aereo, Gerardo Jiménez e Javier Mayorga, dell'aeroporto Tobias Bolanos a Pavas, che affermarono che l'oggetto "aveva le dimensioni di uno stadio di calcio". I radars del Santamaria International Airport di San José rilevarono un oggetto non identificato, nello stesso istante.
    Carlos Vilchez, che intervistò il pilota Carmona e i controllori del traffico aereo, riassume così il caso: "testimoni eccezionali e qualificati, in tre diversi punti geografici, osservarono qualcosa delle dimensioni di uno stadio. In primo luogo, la torre di controllo di Santamaria rilevò una traccia radar che non era un velivolo noto. Così chiamarono immediatamente la torre di controllo di Pavas e domandarono se avessero dei voli supplementari; Pavas rispose che non avevano voli di quel tipo. Dato che questo aeroporto non aveva il radar, fu chiesto di vedere il fenomeno col binocolo. In quel momento, due controllori videro l'oggetto che sembrava un uovo, molto grande, come un uovo di struzzo color oro. Pensarono che i due velivoli si stessero per scontrare, ma il pilota via radio rispose "che mi è solo passato di sotto".



    Secondo un articolo completo sul caso apparso sul quotidiano La Nacion del 4 agosto 1995 (vedi immagine sopra), il vice direttore dell'agenzia Costa Rica's Civil Aviation, Gregorio Cabalceta, dichiarò che il direttore dell'agenzia, Nelson Rodriguez, convocò un briefing con tutti i testimoni del caso. "Un criterio sarà determinato in base a quello che dicono", dichiarò Cabalceta a La Nacion.

    Il profilo di Enrique Castillo Rincon
    L'ingegnere Costa Ricano Enrique Castillo Rincon è uno dei contattisti più interessanti che ho incontrato. Egli sostiene una diretta esperienza di contatti con gli extraterrestri, provenienti dalle Pleiadi, su un remoto lago in Colombia il 3 novembre 1973. Il caso Castillo fu indagato due anni prima di quello del famoso contattista svizzero Billy Meier, il quale sostenne anche il contatto con i Pleiadiani. A differenza di Meier, Castillo non ha mai prodotto foto di UFO per sostenere il suo caso, nè ha scoperto una setta o un gruppo messianico che mandava in giro il messaggio di ET, come tanti contattisti. Invece, diventò un investigatore UFO in grado di analizzare il proprio caso. Inoltre, due anni e mezzo dopo il 1973, Castillo dichiarò che tutti i contatti con gli extraterrestri, tra cui messaggi telepatici e strane chiamate, si interruppero. Ora vive in Venezuela con la sua nuova moglie Ana.
    Abbiamo visitato con Castillo il luogo vicino alla cima del vulcano Irazu (vedi immagine sopra), dove avvenne il suo primo incontro con gli UFO nel 1963. Castillo lavorò come ingegnere con la Costa Rica Electrical Company ed era sul vulcano assieme al suo capo e ad un altro ingegnere. Improvvisamente alle 6 di sera, notarono ciò che prima pensassero fosse un aereo, che fu poi raggiunto da altri due oggetti che volarono molto vicino alle montagne. Come arrivò vicino a loro, videro che aveva la forma di un disco con una cupola, ma scese con un movimento simile alla caduta di una foglia, a pochi metri dal suolo. "All'improvviso ci fu come un suono tremendo ad alta frequenza che, quasi, fece esplodere le mie orecchie", disse Castillo, "ma non riuscii a muovermi...notai che ero paralizzato." Quella fu la prima volta, anche, che sentì la parola disco volante, ma la sua odissea ufologica era solo all'inizio.

  • Sheenky
    00 14/07/2011 10:08
    FOO FIGHTERS, QUALE VERITA'?

    La fenomenologia ufologica è concettualmente ricca di analogie con manifestazioni che solo a prima vista possono sembrare distaccate. Un esempio lampante è quello dei Foo Fighters. Non stiamo parlando del gruppo rock creato nel 1995 da Dave Grohl, ma del fenomeno delle così dette “palle infuocate”. Il termine è formato da due parole distinte, fighters ( aereo da caccia ) e foo ( errata trascrizione in slang dal francese “ feu” di fuoco ). Letteralmente il termine significa caccia infuocati. Il cosiddetto “numero zero” ha luogo nel 1944, precisamente il 22 dicembre. Ripercorriamo in breve cos'è accaduto.
    Il tenente David Mc Falls a capo della 415a Squadriglia dei Caccia Statunitensi, vide apparire proprio in coda al velivolo che pilotava, due oggetti sferici, avvolti da una coltre di luce rossastra, del diametro di circa un metro. Il contesto nel quale il tenente dovette assistere all’insolito spettacolo, era un’azione di guerra nei cieli dell’Alsazia-Lorena. Naturalmente per un pilota ogni oggetto non identificato costituisce un pericolo, ancora di più se questo si materializza in un evento bellico. A nulla valsero i tentativi di virata e di manovra, per tentare di dipanarsi dalle misteriose sfere, queste continuarono la loro corsa affiancandosi all’aereo militare con notevole speditezza e apparente facilità. Nessun attacco sia chiaro, ma il tenente arrivato alla base stilò il rapporto, evidenziando le anomalie e affermando che le sfere luminose erano sotto “controllo intelligente”. Per questo il caso Mc Falls è considerato il punto di partenza dei Foo Fighters, anche se prima di allora numerosi erano stati i casi analoghi non segnalati.
    Infatti già agli inizi della seconda guerra mondiale vengono riportate numerose testimonianze di piloti dell'aeronautica militare, che asseriscono di essere stati intercettati o accompagnati in volo da strani oggetti luminosi. Si trattava di avvistamenti ripetuti, di notte e in pieno giorno, da parte dei piloti americani e da quelli della Royal Air Force. In un primo momento scambiati addirittura per ipotetiche armi segrete nemiche, appartenute verosimilmente ai nazisti. Le autorità americane ed inglesi diedero ordine di indagare sul fenomeno e istituirono due commissioni d’inchiesta. I risultati però non furono quelli che si aspettavano. Infatti numerosi avvistamenti erano stati segnalati anche nel Pacifico e questo strideva con l’ipotesi formulata delle armi non convenzionali in mano ai nemici. La certezza che i Foo Fighters non furono opera dei tedeschi si ebbe dopo la fine della guerra quando si seppe che loro stessi avevano istituito commissioni militari e di spionaggio, per studiare il fenomeno da loro conosciuto come Krautus balls. In sostanza gli oggetti, rivelatisi innocui, dimostravano incredibili velocità e strabilianti manovre, ai limiti delle leggi fisiche, potevano sparire e ricomparire più volte nel giro di pochi istanti, erano invisibili ai radar, cambiavano assetto e formazione, ed infine sparivano senza lasciare traccia. L’avvistamento più significativo avvenne quando la II guerra mondiale era ormai alle spalle, eravamo infatti nel 1948 all’aeroporto di Fargo nel North Dakota. Dell’episodio ci sono tuttora numerose foto, documenti e la testimonianza di decine di civili. Tuttavia alcuni scettici hanno controbattuto asserendo che esiste un’ampia documentazione che testimonierebbe che le palle di fuoco altro non sono che progetti militari sperimentali, citando ad esempio una sfera di fuoco antiradar tedesca, elaborata nel centro di sperimentazione della Luftwaffe nei pressi di Oberammergau, in Baviera. Questi meccanismi erano accessoriati con tubi klystron, e operando con la stessa frequenza dei radar, riuscivano ad eliminare i segnali delle antenne senza risultare sugli schermi. Mai i conti non tornano del tutto: alcuni anni dopo la fine dei conflitti mondiali i veterani di guerra scongiurato il timore di ritorsioni rivelarono storie fino ad allora rimaste sotto silenzio. Molte di queste storie sono emblematiche della vastità e della complessità del fenomeno.
    Un soldato del 175° Reggimento Americano racconto un episodio risalente all' Agosto del 44 durante la battaglia di Brest:
    "Vidi un oggetto silenzioso passare sopra di noi, volava a bassa quota. Sbigottito attirai l'attenzione del Sergente Ness e gli indicai il punto in cui l'oggetto si stava muovendo. Appena lo vide si alzo' in piedi ad osservare a bocca aperta piu' stupito di me. Eravamo cosi' impressionati che per attimi ci dimenticammo che eravamo nel pieno di una operazione militare. Se aveste avuto la possibilita' di conoscere il Sergente Ness come lo conoscevo io, avreste saputo che era un soldato troppo attento per alzarsi in piedi sapendo che a pochi passi c'e' il nemico. Questo vi fa' immaginare l'inaudita eccezionalità di quello che vedemmo. Ho invocato Dio, l'oggetto sembrava ricordare un vagone ma era 5 volte più grande. Guardai più attentamente alla ricerca di ali o propulsori ma non vidi nulla di tutto questo. Non provocava il minimo rumore. Viaggiava a circa 90 miglia all'ora, riuscimmo ad osservarlo per parecchio tempo prima che scomparse del tutto. Ne la contraerea tedesca e tanto meno quella americana aprirono il fuoco contro l'oggetto".
    Di testimonianze come queste se ne trovano a centinaia, catalogate in fascicoli. Parlano da sole anche le trascrizioni dei rapporti militari, accomunate dalla medesima conclusione "unknown" : sconosciuto.
    La portata degli avvistamenti fu considerevole e probabilmente non troverà più riscontro nei tempi moderni. Non esistono casi analoghi di fenomenologie sconosciute, che si sono ripetute ad intervalli così regolari. Ancora oggi si segnalano casi simili , uno fra tutti gli "Ufo Messicani" ripresi nel celebre video dai militari stessi, ma le apparizioni sono differenti per tipologia e intervalli di tempo.
    Questo fa sorgere dubbi, più che leciti che le sfere di luce non fossero una nuova “Vergeltungswaffe” , cioè un'arma di rappresaglia nazista, bensì qualcosa di diverso. Restano da spiegare infatti molti misteri, che non possono essere liquidati con un presunto progetto di aerei - spia. Primo fra tutti la capacità delle sfere di effettuare movimenti contrari alla forza gravitazionale e alle vigenti leggi fisiche, secondo la possibilità di sparire dalla vista dei piloti, e non solo dei radar, terzo la globalità del fenomeno, dall'oceano pacifico all'Europa, dal Giappone all'Inghilterra. Se davvero il tutto si riduceva a una qualunquistica tecnologia militare, perché negli archivi segreti dei governi impegnati in guerra, non si fa menzione dei progetti ma solo delle inchieste? Coma mai il governo tedesco ha sempre smentito di aver prodotto di sua iniziativa qualsiasi prototipo di quel tipo ? E se davvero il fenomeno si riconduceva ad esigenze di spionaggio militare perché è continuato anche dopo la fine del conflitto? Come si spiega la capacità delle sfere di toccare in alcuni casi le 800 miglia orarie , velocità fantascientifica per l'epoca? Le conclusioni forse un giorno saranno più oggettive e particolareggiate, fino ad allora permetteteci di considerare i foo- fighters una manifestazione ufologica rilevante.

  • Sheenky
    00 15/07/2011 12:10
    L'ISOLA DEL GIGANTE DORMIENTE















    Fonte: Articolo tratto dalla rivista elettronica "Tracce d'eternità" di marzo 2011
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    00 15/07/2011 13:12
    Molto interessanti i casi di blackout dell'80 in Costa Rica. L'UFO del lago Cote poi penso che rientri nella collezione piccola,ma significativa,di foto autentiche e che non raffigurano nulla di convenzionale.
  • Sheenky
    00 18/07/2011 09:19
    "PATTERNS" UFOLOGICHE: FORME RICORRENTI (PARTE 1)

    In Ufologia si definiscono "patterns" le costanti ricorrenti di un fenomeno, sia dal punto di vista statistico che comparativo.
    Con questi raffronti si possono, ad esempio, riscontrare che alcune forme UFO, fotografate oppure filmate, hanno una costante ricorrente, una "pattern" non isolata, la quale dimostra che alcune tipologie di oggetti volanti non identificati ricorrono spesso nella casistica ufologica.
    Un esempio recente ci viene dalla Norvegia, teatro ultimamente di un caso clamoroso riguardante il blocco dell'aeroporto di Oslo per l'apparizione di un UFO.
    Cinque giorni dopo la paralisi nei voli allo scalo aeroportuale (24 marzo 2011), un altro interessante avvistamento avvenne sempre ad Oslo. Di questo caso esiste anche una foto, la quale mostra un oggetto luminoso visto e fotografato, a quanto pare, già...46 anni fa.
    Ma andiamo con ordine e partiamo dal caso più recente in ordine di tempo. La foto del caso norvegese è stata scattata da un fotografo professionista nel campo d'aviazione. L'uomo era intento a fotografare, dal terrazzo della sua abitazione, un aereo in fase di atterraggio al vicino aeroporto.
    Improvvisamente, un'altra fonte luminosa desta l'attenzione del fotografo. La misteriosa sorgente di luce si trova a circa 2/3 miglia di distanza da lui (circa 5 chilometri) e a circa 2000/3000 piedi d'altezza (circa 915 metri).
    Vista la stranezza, il fotografo lascia perdere l'aereo e si concentra sull'oggetto e scatta delle foto. Secondo il testimone, l'oggetto è un vero e concreto UFO (Unidentified Flying Object).
    L'avvistamento è durato circa 3 minuti, dopodichè l'oggetto è partito in verticale, verso l'alto, ad una velocità impossibile per qualunque velivolo convenzionale, in completo silenzio.
    L'oggetto fotografato in Norvegia ha una forma che ricorda vagamente un "disco", di colore arancione con alcune sfumature tendenti al rosso.
    Ma questa tipologia di UFO non è isolata, anzi la forma ricorda, molto da vicino, un oggetto volante fotografato nell'anno 1965, e precisamente il giorno 21 ottobre 1965, a Gibbon (Minnesota).
    Ecco i fatti: alle ore 18:10 (ora locale) il signor Arthur Strauch, 47 anni, Vice Sceriffo di Sibley County, Minnesota, in compagnia di sua moglie, la signora Katherine Strauch, casalinga di 44 anni; Gary Martin Strauch (16 anni), studente di scuola superiore e figlio degli Strauch; Donald Martin Grewe (26 anni) professione tecnico e sua moglie, la signora Retha Ann Grewe (25 anni), infermiera, erano in auto della famiglia Strauch e stavano ritornando a casa dopo una gara di caccia a tiro con l'arco.
    Il Sole era appena tramontato e il cielo era chiaro. La Luna non era ancora sorta e Venere era chiaramente visibile a sud-est.
    Mentre si trovavano a due miglia ovest e a due miglia nord da Saint George, Arthur Strauch fu il primo a notare uno strano oggetto, che sembrava essere a circa 2000 piedi (circa 610 metri) da terra e lontano un quarto di miglio, in direzione nord-ovest.
    Dopo averlo visto per circa 10 minuti dall'interno della vettura, il gruppo decise di fermarsi.
    Solo le signore e il figlio di Strauch di 16 anni rimasero nell'auto, mentre gli uomini scesero della macchina per osservare meglio l'oggetto.
    Lo sceriffo osservò l'UFO sia ad occhio nudo, sia attraverso un binocolo 7x35. La descrizione di Strauch venne fuori più dettagliata. Ecco cosa disse all'epoca:
    "Non ho idea di cosa fosse. Tutto quello che posso dire è che era diverso da qualsiasi cosa avessi mai visto in cielo. Sono convinto nel dire che era una macchina guidata da una forza interna, la quale forniva una velocità tremenda. Al mio binocolo la sagoma era inconfondibile, era quella di un disco volante. La cima era composta da una cupola arrontondata, di un colore grigio metallizzato che rifletteva i raggi del sole al tramonto, trasformando l'oggetto in una palla arancione. Attorno alla cupola c'erano quattro piccoli oblò, che emettevano una luce di colore giallo brillante. Alcune volte dava una luce dai riflessi azzurro chiaro, che sembravano provenire dal riflesso di una luce anteriore o, forse, scarico. L'oggetto, dalla parte del riflesso azzurro chiaro fino al centro, ruotava in senso antiorario, mentre la parte superiore di un colore arancione brillante sembrava essere ferma".
    L'oggetto all'inizio non emise nessun suono, poi passando sopra i testimoni emise un suono che ricordava quello di "un motore elettrico".
    Lo sceriffo prese la sua macchina fotografica e scattò una foto , proprio quando l'oggetto cominciò a muoversi.
    Per la foto, Strauch utilizzò una macchina fotografica Kodak Instamatic 804 Camera con pellicola a colori Ektachrome X. Aveva la messa a fuoco all'infinito e l'otturatore era fissato a 1/60esimo di secondo.
    Ora confrontando le due foto, sia dell'oggetto fotografato ad Oslo il 27 marzo 2011 e dell'UFO fotografato a Gibbon (Minnesota) il 21 ottobre 1965, si può notare che sono molto simili tra di loro, una tipologia di oggetto volante sconosciuto che viene avvistato, a quanto pare senza limiti di spazio e di tempo...


    Sopra UFO fotografato a Oslo il 27 marzo 2011.
    Sotto l'oggetto volante fotografato a Gibbon (Minnesota)
    il 21 ottobre 1965



  • Sheenky
    00 20/07/2011 09:20
    "PATTERNS" UFOLOGICHE: FORME RICORRENTI (SECONDA PARTE)

    Le costanti ricorrenti nel fenomeno UFO non riguardano solo le forme in volo degli oggetti, ma anche le tracce che lasciano al suolo. Cito ad esempio due casi in cui ipotetici UFO hanno lasciato al suolo tracce, segni misteriosi dalla forma triangolare.
    Il 29 agosto del 1970, un interessante caso UFO avvenne ad ovest del lago Anten (40 km a nord-est di Goteborg), in Svezia. Quel giorno, fu trovata una strana traccia all'interno di un giardino di una piccola fattoria, di proprietà di Richard Johansson.
    La notte prima la comparsa delle tracce, numerose persone osservarono una "luce di colore rossastro" che sorvolava la zona. L'oggetto aveva dimensioni paragonabili a quella della Luna piena.
    Johansson andò a dormire presto quel giorno, verso le ore 21 circa, e quindi non vide quella luce. Ma l'avvistamento non sfuggì ai vicini di casa di Johansson. Uno di questi, il signor Karsson, dichiarò che verso la mezzanotte, mentre si apprestava ad andare a dormire, vide alla distanza di circa 500 metri sopra la foresta di Enebacken una "strana luce" di colore rosso. Anche un ragazzo, che era assieme al signor Karsson, vide il misterioso oggetto.
    I testimoni pensarono ad un aereo, ma poi notarono quasi subito che non lo era. Si comportava in modo strano, aveva una luce rossa molto brillante e sembrava essere rotondo - almeno era questa la prima impressione - .
    Inoltre, i testimoni notarono che ogni tanto sembrava scomparire sotto le cime degli alberi per poi riapparire. La velocità dell'oggetto sembrava variare, a volte fluttuava in silenzio per poi accelerare rapidamente. In una occasione, l'oggetto sembrò essere molto vicino al suolo della foresta, a circa 200 metri di distanza. Poi, il misterioso velivolo, emise alcuni "raggi di luce". Erano di colore giallo pallido e provenivano dai lati del mezzo. I testimoni videro a lungo l'UFO e nel mentre erano intenti, ormai, per andare a letto, l'oggetto era ancora lì. Erano le ore 2 di notte.
    Ma altre decine di testimoni videro la stessa cosa, fermando le loro auto nei pressi del lago e guardare lo "spettacolo". Una di queste persone, assieme alla moglie e ad un'altra coppia, vide lo stesso oggetto. Erano le 23:45 circa e notarono "un qualcosa, simile ad un fascio di luce, proveniente dal terreno circostante che andava verso l'oggetto". Per i testimoni la visione fu indimenticabile, la luce aveva una brillantezza costante e creò una linea d'illuminazione sul lago.


    Sopra la traccia al suolo apparsa in Svezia nel 1970

    Ma le sorprese non finirono lì, il mattino seguente in un giardino della fattoria di Richard Johansson fu trovata una "traccia triangolare". Ciascun punto del triangolo aveva un diametro di circa 40 cm e 4 cm di profondità. Non erano esattamente uguali, variavano leggermente i bordi e la profondità. Uno di essi, non era perfettamente rotondo come gli altri due. La traccia sembrava essere stata prodotta da un qualche tipo di jet ad alta pressione.
    Il caso fece presto il giro della regione e un gruppo di ufologi della GICOFF (Geborgs Informations Center Oidentifierade Flygande Frem) - gruppo sciolto nel 1978 - si recò sul posto per indagare sui fatti.


    Sopra le misurazioni della traccia effettuate dal GICOFF

    Il gruppo intervistò i testimoni e raccolse, per le analisi, dei campioni all'interno e all'esterno della traccia al suolo. Una parte dei campioni fu analizzata presso il Chalmers Institute of Technology, mentre l'altra parte presso l'Institute for Nuclear Chemistry. Diversi tests furono eseguiti sui campioni.
    I campioni al suolo furono analizzati attraverso un Hewlett Packard Multichannel Analyser, 5400A. Questo strumento permise la lettura dello spettro di radiazioni gamma. Attraverso questa analisi, si notarono delle lievi tracce di radiazioni.


    Sopra il diagramma della lieve traccia di radioattività riscontrata

    Per arrivare a ciò, si effettuarono tre analisi in periodi di tempo diversificati. I risultati mostrarono lievi tracce di radiazioni gamma (662 keV), livello che rimase invariato per due settimane dal primo test di verifica. L'energia prodotta poteva essere stata originata dall'isotopo Bario 137 Ba (attività-gamma 662 keV), che si crea quando l'isotopo Cerio 137 Ce irradia radiazione beta (137 Ce ha una durata di vita di 30 anni). L'attività di misurazione è molto bassa, meno di 900 impulsi in 8 ore, ma è comunque eccezionale. Un ricercatore, che effettuò le ultime due analisi di laboratorio, dichiarò che il 173 Ce si può trovare solo in alcuni processi nucleari.
    Inoltre, il fatto che nessuna attività (tranne quella dello sfondo naturale) era presente sul terreno di riferimento, sembrò far escludere che l'origine delle radiazioni fosse stata dovuta ad esplosioni nucleari in atmosfera.
    Si concluse con due ipotesi per spiegare le tracce e le radiazioni. La prima quella di uno scherzo, ritenuta improbabile, la seconda quella di un mezzo sconosciuto, che utilizzò un qualcosa che conteneva 137 Ce.
    E questa seconda ipotesi, portò anche (indirettamente) ad una terza. E se l'attività gamma non proveniva da 137 Ce ma da una sostanza ancora più insolita? Ma se fosse per davvero così, le analisi cmunque non portarono a nessuna conclusione di sorta.
    Un altro caso similare, senza però tracce di radiazioni, avvenne in Francia e precisamente nell'anno 2001.
    Il caso fu analizzato, catalogato dalla Gendarmeria e poi mandato al GEIPAN francese.


    Sopra la traccia triangolare apparsa su un campo di calcio francese nel 2001

    Il giorno 07 settembre 2001, alle ore 07:15 circa del mattino, l'ingegnere Marié (la Gendarmieria non inserisce generalità complete per la privacy) scopre su un campo di calcio (anche in questo caso viene omessa di dire la località) una traccia di forma di triangolo isoscele, con i tre vertici circolari di 45 cm di diametro (misure effettuate sul posto dai gendarmi) e dove i lati misuravano 125 cm (base ipotetica del triangolo) e 185 cm gli altri due lati esterni.
    Sulla superficie dei cerchi l'erba era come carbonizzata e l'erba attorno ai vertici del triangolo cominciava a seccare.
    Anche un altro testimone, si presenta dai gendarmi e dichiara la stessa cosa. L'inchiesta fatta in loco, immediatamente dopo le denunce, non permise di stabilire nessuna ipotesi sull'origine delle tracce, che rimane un segno rilasciato da un PAN di categoria D, ossia Fenomeno Aerospaziale Non Identificato.
    Anche in questo caso, ci troviamo ad una costante ricorrente, una "pattern" con tracce al suolo identiche a distanza di anni e in luoghi completamente diversi.
    Questi sono alcuni esempi di tracce triangolari al suolo, lasciate da ipotetici mezzi esogeni al nostro mondo. Due casi semi-sconosciuti che hanno tutti i requisiti giusti ad entrare nella importante categoria delle forme e costanti ricorrenti, riguardanti il fenomeno UFO. Ma di casi simili la casistica è piena, come ad esempio i casi classici e conosciuti di Socorro e Rendlesham Forest. Tutti casi solidi e difficilmente smontabili.

  • Sheenky
    00 21/07/2011 10:22
    PIATTI VOLANTI





















  • Sheenky
    00 22/07/2011 11:05
    "PATTERNS" UFOLOGICHE: FORME RICORRENTI (PARTE 3)



    Quando si parla di UFO dalla forma triangolare, si pensa subito ad un velivolo sperimentale terrestre di nuova concezione. E' vero che esistono questi prototipi volanti, ma è altrettanto vero che rappresentano una "piccola percentuale" rispetto a quei "triangoli volanti" che sono "un non sense" a livello planetario.
    E poi, i velivoli sperimentali non volano sopra le metropoli, sopra zona rurali o sopra montagne. Se è sperimentale, viene testato all'interno di un perimetro delimitato militare o civile che sia. Questo per evitare che, in caso di eventuali disfunzioni o anomalie che possano pregiudicare l'utilizzo, vada a finire in mani nemiche e con segreti che vanno "a farsi benedire".
    Uno degli avvistamenti che è entrato a far parte della storia ufologica è senza dubbio quello delle "Luci di Phoenix" (foto in apertura dell'articolo), avvistamento avvenuto il giorno 13 marzo 1997.
    Quel giorno nella città dello Stato dell'Arizona apparve, visto da migliaia di persone, un enorme velivolo non identificato di forma triangolare (o dalla forma che ricordava una "V"), silenzioso, di "immense dimensioni", composto da una serie di luci. L'avvistamento durò circa un paio di ore e gettò nel panico la gente del luogo.


    Sopra ricostruzione artistica dell'UFO avvistato a Phoenix nel 1997

    Siccome l'avvistamento non si poteva "nascondere", la US Air Force emise diversi comunicati stampa che cercarono di ridimensionare la questione, additando gli avvistamenti a caccia militari, elicotteri o razzi luminosi.
    Ma, quelle dichiarazioni non convinsero nemmeno i più scettici, perchè un conto è "tranquillizzare" un paio di testimoni, altro discorso invece è quello di convincere migliaia di testimoni che quello che avevano visto era semplicemente spiegabile. Assolutamente impossibile. Il caso rimase quindi inspiegato.
    Ma la forma a "V" dell'UFO apparso a Phoenix non è una rarità, ma è anche presente nel passato, in un caso catalogato negli archivi del "Project Bluebook" americano sugli UFO e datato 1949.
    L'avvistamento, indagato all'epoca dall'OSI (Air Force Office of Special Investigations), avvenne a Vicksburg (Mississipi) il 22 aprile 1949.
    Quel giorno, dopo la mezzanotte e per breve tempo, fu avvistato un oggetto "luminoso dalla forma triangolare". La notizia apparve sul "Daily News" del 23 aprile 1949.
    Qualche giorno dopo, precisamente il giorno 11 maggio 1949, il testimone (generalità censurate con un "omissis"), che aveva rilasciato la dichiarazione al giornale, fu interrogato dall'agente speciale dell'OSI Bernard A. Price.
    Si venne a sapere che l'avvistamento avvenne alle ore 00:22 (ora locale). Quando avvistò l'oggetto, il testimone si trovava a circa un chilometro e mezzo dal centro della città di Vicksburg.


    Sopra il disegno effettuato dal testimone, inerente l'avvistamento di Vicksburg del 1949.
    Documento che si trova nell'archivio online del "Project Bluebook"
    sugli UFO e catalogato come NARA PBB88-985

    L'oggetto avvistato si trovava ad un'angolazione, rispetto al testimone, di 45° e ad un'altitudine apparentemente elevata.
    Il misterioso velivolo aveva un colore, secondo la descrizione del testimone, "lattiginoso", come una luce fluorescente ma non tanto brillante. Aveva la forma di un triangolo, dove ogni lato misurava circa 4 piedi di lunghezza e 1 piede e mezzo di larghezza.
    Il bordo esterno, di ciascun lato del triangolo, era composto da una fila di luci.
    L'oggetto si diresse verso est, con andamento di volo livellato. Non c'erano riscontri della presenza di scarichi, nè tantomeno nessun effetto sulle nuvole provocato dal passaggio del velivolo.
    Tutte le luci apparivano luminose. il velivolo sembrava supportato da delle ali, ma non erano presenti propulsori, stabilizzatori e antenne sull'oggetto.
    L'oggetto, sempre secondo il testimone, viaggiava velocemente, più veloce di un aereo commerciale e di un aereo della Guardia Nazionale, ma meno veloce rispetto ad un aereo di tipo jet. Non emetteva nessun suono.
    L'oggetto scomparve all'improvviso, in un cielo limpido perdendosi di vista.
    Fin qui la descrizione dell'interessante avvistamento. Supplementari analisi furono fatte sul testimone, che fu dichiarato attendibile. Furono fatte delle ricerche sulle eventuali rilevazioni di velivoli in postazioni radar di zona, le quali documentarono che in quel giorno e a quell'ora nessun velivolo commerciale o militare era stato riscontrato in volo.
    Il caso fu chiuso, indicando che non fu possibile verificare, in modo definitivo, di che tipo di oggetto si trattava.
    Un caso con costanti similari, una ennesima "pattern" che si ripete sempre e dovunque.

  • Sheenky
    00 23/07/2011 10:36
    L'ASTRONOMO EAMONN ANSBRO: "ASTRONAVI EXTRATERRESTRI SORVOLANO LA TERRA"



    La notizia che vi riportiamo è stata scarsamente presa in considerazione, ma ha delle implicazioni notevoli. L'importante astronomo Eamonn Ansbro ha dichiarato di aver trovato le prove che "astronavi extraterrestri sorvolano la Terra".
    Ma prima di entrare nel dettaglio della notizia, vediamo di capire chi è Eamonn Ansbro.

    Membro della Royal Astronomical Society ed in passato Vice Presidente dell'Associazione Internazionale degli Astrofili. I suoi successi scientifici includono le scoperte di un involucro d'idrogeno attorno agli anelli di Saturno nel 1974, la scoperta di un "Moonquake" (terremoto lunare) nel 1975 e una "Nova" nel 1976. Nel 1981 ha fondato la Optiglas Irelend Ltd., che ha sviluppato e realizzato Sistemi Ottici avanzati che sono stati esportati in 15 Paesi. Ha scritto e pubblicato oltre 40 articoli e testi di Astronomia e Spazio come ad esempio questo " Ansbro, E., and Overhauser, C. "SETV: Opportunity for European Initiative in the Search for Extraterrestrial Intelligence," First European Workshop on Exo/Astrobiology ESA, Frascati, Italy, 21-23 May, 2001. ESA SP-496, pp. 285-288. Expanded abstract in Astrobiology 1 (2) 2001".
    Nato in Inghilterra, attualmente si trova in Irlanda ed ha un particolare interesse per la ricerca di segnali di Intelligenze Extraterrestri all'interno del nostro Sistema Solare (SETA e SETV).
    Ansbro ha recentemente istituito il Kingsland Observatory, vicino Boyle nella contea di Roscommon (Irlanda) per gli studi che riguardano l'OSETI (Optical SETI), in particolare, per la ricerca di Sonde Extraterrestri vicino la Terra (incluse quelle le cui traiettorie sono prevista dalla Teoria Astronautica di T. Roy Dutton) e firme ottiche, eventualmente, associate alla attività di "Earthlights" in Norvegia.
    L'apparecchiatura a Kingsland include cinque riflettori, di sedici e trentasei centimetri, con due di questi muniti di speciali telecamere CCD.

    Ebbene, in un intervista apparsa sul quotidiano online di "Roscommon Herald" il giorno 19 aprile 2011, Ansbro ha dichiarato che "astronavi spaziali extraterrestri appaiono su specifici percorsi orbitali intorno alla Terra". Inoltre afferma che lui e altri scienziati, ricostruendo anni di dati e registrazioni di provenienza locale (e non solo), sono altamente convinti che queste astronavi sono una realtà.
    Anzi, sarebbe meglio non parlare più di UFO (Unidentified Flying Object), ma bensì di IFO (Indentified Flying Object)...di origine extraterrestre.
    Ansbro dichiara inoltre che "ancora non abbiamo dimostrato la nostra scoperta alla comunità scientifica, perchè mancano le risorse, ma siamo in grado di provare che ci sono astronavi spaziali extraterrestri".
    Infine dichiara:"quando si prendono tutti i dati e si applicano a questa teoria, scopriamo che si adattano con i grafici temporali computerizzati e che possiamo prevedere gli avvistamenti futuri e scoprire cosa succede".

  • Sheenky
    00 25/07/2011 09:35
    I FRATELLI JUDICA CORDIGLIA CAPTARONO LA PRESENZA DI UN UFO?



    I fratelli Judica Cordiglia sono ormai entrati a far parte dell'enorme oceano delle Scienze di Confine, zona immensa che coinvolge lo scibile ignoto dell'Universo. I fratelli Achille (nato a Paderno Dugnano nell'anno 1933, è laureato in Medicina, con specializzazione Cardiologia) e Giovanni (nato a Erba nell'anno 1939, è Perito Fonico e Fotografico) sono da decenni degli appassionati in telecomunicazioni, che ebbero la loro grande notorierà negli anni sessanta del secolo scorso per aver captato le comunicazioni dei primi satelliti, sovietici ed americani, inviati nello Spazio.
    Ma la loro notorietà è stata ampliata, soprattutto, per l'aver captato (e registrato) delle "voci" nello Spazio, comunicazioni di astronauti non identificati, mandati in orbita prima di Juri Gagarin, cosmonauti "persi" nello Spazio, a quanto pare deceduti con orribile e straziante dolore.
    La rivista "UFO Magazine" in collaborazione con il CUN (Centro Ufologico Nazionale) e diretta dal Dottor Roberto Pinotti ha approfondito la questione su questo mistero nel numero 17 di aprile 2011, con una serie di articoli "ad hoc" che fanno della questione uno dei misteri più enigmatici della Storia Contemporanea.
    Ma oltre all'enigmatica questione dei cosmonauti scomparsi, esisterebbe un eposidio - collegato agli astronauti "non catalogati" - che sembrerebbe da ricondurre alla presenza di un "qualcosa" di non identificato vicino ad una capsula spaziale.
    L'episodio è riportato nel libro "La verità sui Dischi Volanti", edizioni Longanesi, scritto da Frank Edwards nell'anno 1966". In questa opera ufologica della prima ora, scritta da un giornalista scomodo e coraggioso, si legge - alle pagine 205 e 206, che:

    "Nel giugno 1962, alla mia corrispondenza su cinque vittime spaziali russe fu dato grande risalto dalla stampa di tutto il mondo. Quell'elenco comprendeva il caso di una coppia di astronauti russi, un uomo e una donna, lanciati in orbita da Baikonour, lago di Aral, il 17 febbraio 1961.
    Quel giorno, e per sette giorni seguenti, le stazioni sintonizzate sulla capsula, tra le altre quelle di Bochum, di Uppsala e persino quella di Torino, poterono registrare alcuni dei dialoghi tra gli sventurati cosmonauti e la stazione della loro base. Per un'avaria, i due non poterono lasciare la loro orbita e si presume che vi siano morti (...).
    (...) Mentre la coppia condannata orbitava sull'Europa nel tardo pomeriggio del 24 febbraio 1961, le stazioni di Bochum, di Meudon e di Torino (ndr il caso piemontese è riferito proprio ai fratelli Judica Cordiglia), fra le altre sintonizzate sulla loro capsula, ne ascoltarono i comunicati.
    Pur dicendosi in buone condizioni fisiche, i due astronauti facevano presente che si era quasi esaurita la loro scorta d'aria e che non avevano più luci a bordo. La voce dell'uomo comunicò che in quel momento gli era praticamente impossibile la lettura degli strumenti, e aggiunse che i segnali radio gli giungevano molto deboli (...).
    Frank Edwards per questo motivo ipotizzò il "blackout elettrico". Ma continuamo con l'episodio.
    (...) la capsula si manteneva nell'orbita prestabilita.
    A questo punto intervenne, eccitatissima, la voce della donna:

    "Lo acchiappo io e lo tengo stretto con la destra! Guarda dall'oblò! Guarda dall'oblò! L'ho preso...".

    La voce del compagno eruppe dopo qualche secondo:

    "Hei! Qui c'è qualcosa! C'è qualcosa... (tre secondi di parole concitate e confuse (...). "Se non ce la caviamo, il mondo non saprà mai niente! Non mi riesce...".

    A questo punto era seguita qualche incomprensibile fonazione, dopo di che la stazione della base (nome di codice: Buca) s'inserì ad annunciare ch'erano le 20, ora di Mosca.
    Dall'esame dell'intonazione e delle parole risulta chiaro che la coppia degli astronauti russi, condannati a perire a bordo della loro capsula, doveva avere avvistato nello spazio immediatamente vicino qualcosa che dopo la sorpresa del primo momento l'aveva letteralmente terrorizzata.
    L'incidente si produceva a sei mesi da uno analogo, del quale era stato protagonista uno dei nostri missili (...).

    Fin qui l'episodio. Il giornalista Edwards (immagine sopra) quindi sospettava che un UFO avesse causato dei grossi problemi a quella capsula, in una di quelle missioni, ufficialmente mai effettuatesi.

    E la sua ipotesi, leggendo la trascrizione della registrazione, non è tanto peregrina. Nella drammatica comunicazione si parla di un qualcosa "tenuto stretto, preso (ndr intercettato visivamente)". E poi quando si afferma per ben due volte "Qui c'è qualcosa" si riferisce ad una "cosa" vista molto vicino alla capsula, ormai in difficoltà tecnica. E gli astronauti auspicavano di sopravvivere, perchè "il mondo doveva sapere" che c'era un qualcosa di straordinario e non convenzionale nello Spazio.
    Questi astronauti, purtroppo deceduti, avevano visto per davvero un UFO? Non lo sappiamo con certezza, ma la presenza di ipotetici "oggetti artificiali extraterrestri" non è da scartare, viste anche le numerose testimonianze di astronauti in orbita terrestre. E se fosse stato un velivolo alieno, questo mezzo può aver causato il decesso dei cosmonauti di cui parla Edwards? Se la trascrizione della comunicazione è corretta - e non ci dovrebbero essere dubbi, vista la serietà che aveva Edwards - la questione si fa ancora più inquietante. Quanti astronauti "non identificati" hanno avuto a che fare con questi incontri nello Spazio? Ed è possibile che la maggior parte delle tragedie "non catalogate" possono aver come causa principale la presenza di UFO nelle vicinanze, con effetti catastrofici - diretti o indiretti che siano - sulla sonde? La nebbia su questo ed altri episodi spaziali è ancora molto fitta e, chissà, se un giorno si diraderà completamente.

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    00 25/07/2011 14:45
    Re:
    Sheenky, 23/07/2011 10.36:

    L'ASTRONOMO EAMONN ANSBRO: "ASTRONAVI EXTRATERRESTRI SORVOLANO LA TERRA"



    La notizia che vi riportiamo è stata scarsamente presa in considerazione, ma ha delle implicazioni notevoli. L'importante astronomo Eamonn Ansbro ha dichiarato di aver trovato le prove che "astronavi extraterrestri sorvolano la Terra".
    Ma prima di entrare nel dettaglio della notizia, vediamo di capire chi è Eamonn Ansbro.

    Membro della Royal Astronomical Society ed in passato Vice Presidente dell'Associazione Internazionale degli Astrofili. I suoi successi scientifici includono le scoperte di un involucro d'idrogeno attorno agli anelli di Saturno nel 1974, la scoperta di un "Moonquake" (terremoto lunare) nel 1975 e una "Nova" nel 1976. Nel 1981 ha fondato la Optiglas Irelend Ltd., che ha sviluppato e realizzato Sistemi Ottici avanzati che sono stati esportati in 15 Paesi. Ha scritto e pubblicato oltre 40 articoli e testi di Astronomia e Spazio come ad esempio questo " Ansbro, E., and Overhauser, C. "SETV: Opportunity for European Initiative in the Search for Extraterrestrial Intelligence," First European Workshop on Exo/Astrobiology ESA, Frascati, Italy, 21-23 May, 2001. ESA SP-496, pp. 285-288. Expanded abstract in Astrobiology 1 (2) 2001".
    Nato in Inghilterra, attualmente si trova in Irlanda ed ha un particolare interesse per la ricerca di segnali di Intelligenze Extraterrestri all'interno del nostro Sistema Solare (SETA e SETV).
    Ansbro ha recentemente istituito il Kingsland Observatory, vicino Boyle nella contea di Roscommon (Irlanda) per gli studi che riguardano l'OSETI (Optical SETI), in particolare, per la ricerca di Sonde Extraterrestri vicino la Terra (incluse quelle le cui traiettorie sono prevista dalla Teoria Astronautica di T. Roy Dutton) e firme ottiche, eventualmente, associate alla attività di "Earthlights" in Norvegia.
    L'apparecchiatura a Kingsland include cinque riflettori, di sedici e trentasei centimetri, con due di questi muniti di speciali telecamere CCD.

    Ebbene, in un intervista apparsa sul quotidiano online di "Roscommon Herald" il giorno 19 aprile 2011, Ansbro ha dichiarato che "astronavi spaziali extraterrestri appaiono su specifici percorsi orbitali intorno alla Terra". Inoltre afferma che lui e altri scienziati, ricostruendo anni di dati e registrazioni di provenienza locale (e non solo), sono altamente convinti che queste astronavi sono una realtà.
    Anzi, sarebbe meglio non parlare più di UFO (Unidentified Flying Object), ma bensì di IFO (Indentified Flying Object)...di origine extraterrestre.
    Ansbro dichiara inoltre che "ancora non abbiamo dimostrato la nostra scoperta alla comunità scientifica, perchè mancano le risorse, ma siamo in grado di provare che ci sono astronavi spaziali extraterrestri".
    Infine dichiara:"quando si prendono tutti i dati e si applicano a questa teoria, scopriamo che si adattano con i grafici temporali computerizzati e che possiamo prevedere gli avvistamenti futuri e scoprire cosa succede".




    hola SHEENKY ti riffaccio i miei complimenti x questa rubrica [SM=g1950677]

    seguo questo astronomo da' svariati anni , e devo dirti che non mi sono fatto PULTROPPO (stimando molto qualsiasi ricercatore) un ottima idea di lui , x il semplice motivo che sta' sempre a tirare la carretta(CHIEDE FINANZIAMENTI) cosa lodevole x la ricerca ma , ma e dico ma''''' il signorino non porta uno stralcio di prova di quanto asserisce [SM=g2201336]

    facciamo una premessa le ricerche come il SETI sono x me' sacrosante come ogni ricerca , solo che nel mondo scientifico non la pensano tutti cosi' ,anzi pensano che quei soldi spesi devono essere spesi x altro xche' SETI e suoi derivati in piu di 20 anni non hanno portanto a NADA ECC ....
    non x niente ormai queste strutture riescono spesso e volentieri a tirare la carretta con finanziamenti privati o parastatali ,
    ma tralasciamo le questioni del SETI e prendiamo x un attimo I FINANZIAMENTI SCIENTIFICI , e di buona norma quando si vogliono chiedere soldi x la ricerca presentare una relazione riassuntiva del xche' e xcome' si vogliono suddetti finanzoiamenti , x portarlo in parole povere devi presentare delle prove , che piu' sono prove e piu' ci sono speranze nel ottenere il finaziamento ....

    ora mi domando (ma non solo io) e lo domando anche a te SHEENKY i signori in questione E' possibile che abbiano scoperto tutto quello che affermano e non hanno uno stralcio di prova ???? da far vedere e poi dire vedete abbiamo ragione ora ci servono altri finanziamenti x poterla seguire meglio ecc......

    la risposta caro amico e' che non ne hanno altrimenti l'avrebbero messa in un nanosecondo a disposizione della comunita' scientifice x vari motivi primo fa' tutti l'approvazione generale dopo verifica ...

    e cosa sta' succedendo ???? CHE IL SIGNORINO STA' FINENDO I SOLDINI e allora fa' una bella intervista proclamo poi qualche congresso e vedrai che qualche associazione(quello che chiamavo finanziamento parastatale xche' spesso sono finanziate dagli stati) o privato appasionati di ufologia , li daranno magari quello che cerca xche' la ricerca pura scientifica non li dara' mai (MICA VENGONO DA PLUTONE SANNO COSA STA' FACENDO IL SIGNORINO)........

    PULTROPPO caro SHEENKY di questi grandi studiosi che fanno proclami di invenzioni e teorie senza uno stralcio di prove ne abbiamo visti tanti, certi lo fanno in buona fede altri carpiscono la buona fede .... voglio sperare che ANSBRO sia in buona fede ma dopo le sue affermazioni anche precedenti questa intervista dove STUDIOSI gli hanno chiesto di mostrarli le sue prove e i suoi dati xche' interessati allo studio il signorino ha risposto PIKKE ...!!!! [SM=g1950684]


    [SM=g1950677]


    [Modificato da KOSLINE 25/07/2011 14:48]
  • Sheenky
    00 25/07/2011 18:53
    Bravo Kos! Ottima analisi! [SM=g2201355]
    Ed in effetti è esattamente come la penso pure io.
    Comunque su questi argomenti preferisco sempre venire a conoscenza delle varie dichiarazioni e aspettare di vedere se in futuro arrivano nuove conferme. Se non arrivano amen. Conoscere più cose possibili non fa di certo male ;)
    [Modificato da Sheenky 25/07/2011 18:54]
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    KOSLINE
    Post: 5.607
    Registrato il: 18/05/2011
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    Utente Master
    00 25/07/2011 23:14
    Re:
    Sheenky, 25/07/2011 18.53:

    Bravo Kos! Ottima analisi! [SM=g2201355]
    Ed in effetti è esattamente come la penso pure io.
    Comunque su questi argomenti preferisco sempre venire a conoscenza delle varie dichiarazioni e aspettare di vedere se in futuro arrivano nuove conferme. Se non arrivano amen. Conoscere più cose possibili non fa di certo male ;)



    SI SI SHENEKY ti quoto 100% aspettiamo magari ci stupisce [SM=g1950677]


  • fabik
    00 26/07/2011 09:29
    Come non quotarti... amaramente.
    Il progetto SETI è stato un grande fallimento purtroppo.
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    eone nero
    Post: 6.327
    Registrato il: 18/07/2011
    Sesso: Maschile
    [IMG]http://oi65.tinypic.com/2hq8bb5.jpg[/IMG]
    Utente Master
    00 26/07/2011 09:59
    A proposito dei fratelli Judica Cordiglia penso sia interessante dare un'occhiata al sito loro dedicato, purtroppo non posso riportare direttamente per motivi di copyright.

    www.lostcosmonauts.com/

    All'interno del sito si trovano le registrazioni in Real Player di Gagarin, della prima donna nello spazio e la smentita di Radio Mosca.

  • Sheenky
    00 26/07/2011 13:43
    Già...grazie eone! ;)
    Sicuramente una parte della storia spaziale molto interessante!
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