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Li hanno chiamati «falò stratosferici» e sono gli spettacolari bagliori luminosi che si sono accesi nell'atmosfera di Saturno durante l'ultima tempesta che si è scatenata sul pianeta nell'emisfero nord. I fuochi si sono accessi a circa 250-350 chilometri dalla superficie del pianeta. Sono stati osservati nell'infrarosso grazie ai dati inviati dalla sonda Cassini e alle osservazioni con i telescopi dalla Terra. A differenza di Giove, spiegano gli esperti, l'atmosfera di Saturno appare quasi sempre calma, una volta ogni anno saturniano però (pari a 30 anni terrestri), quando comincia la primavera nell'emisfero nord, l'aria calda sconvolge l'atmosfera ed è possibile che si generino tempeste su larga scala. La perturbazione è così violenta da provocare effetti a centinaia di chilometri di distanza e da accendere fuochi luminosi visibili solo nell'infrarosso. Il fenomeno ha anche alterato la circolazione dei venti fino a formare un vortice di aria calda. Il fenomeno più singolare però sono i falò stratosferici, mai visti prima d'ora su Saturno: aree nelle quali la temperatura è superiore di circa 20 gradi rispetto ai -130 °C abituali (Nasa).

Fonte: Corriere della sera.It