Volevo raccontarvi il sogno che ho fatto questa notte e che per me da un senso alla domanda "Perchè chi vede ha paura di parlare?".
Ero sul prato di fronte all'università con degli amici, era sera inoltrata, uno di loro dice:
"Non si vedono molte stelle da qui..."
Allora io da buon astrofilo:
"E' colpa dei lampioni, oltre a schiarare il cielo non permettono alle nostre pupille di dilatarsi per raccogliere la luce delle stelle più deboli, c'è però un metodo per abituarsi all'oscurità e vedere qualche stellina in più. Guardate in alto e copritevi gli occhi con le mani..."
Tutti ci siamo messi a naso in su con le mani sugli occhi, poi ho detto:
"Aspettate così per qualche decina di secondi poi aprite lentamente le mani usandole per coprire la luce dei lampioni che viene dai lati"
A quel punto aprendo le mani ho visto che in cielo non c'erano solo le stelle, apparentemente molto in alto c'era una enorme astronave a forma di sigaro, se ne intuiva la forma da file di minuscole lucine che ne percorrevano la fusoliera, dal suo ventre silenziosamente uscivano piccole sfere di luce che si allontanavano da essa seguendo una traiettoria a spirale. Nonostante fossimo almeno una decina ad assistere all'evento c'era un silenzio gelido, era come se tutti avessero smesso di respirare. Spaventato, anzi terrorizzato, pensai "sono qui per noi, ci porteranno via..." avrei voluto gridare, fuggire, ma non riuscivo a muovermi. Poi uno di noi reagì, partì a passo svelto, senza correre, verso l'edificio dell'università dicendo:
"Io non ho visto niente!"
Pensai "Vigliacco!" eppure feci lo stesso, come anche tutti gli altri, cercando di ignorare quella cosa che era sulle nostre teste. Con il cuore in gola speravamo che il portone fosse ancora aperto e che l'edificio sarebbe stato un rifugio sicuro, ma giunti sulla soglia comparve alla nostra destra un essere che aveva sembianze inaspettate, buffo e per niente minaccioso; non riuscivo a capire perchè avesse quella forma, un alto drago cicciotto antropomorfo, immobile ci osservava varcare il portone, anzi era me che guardava, ed era vicino, molto vicino, fece un rapido gesto "mi prenderà!" pensai, e invece prese quello dietro di me, continuando però a guardare me...
A quel punto mi sono svegliato.
Mettendo da parte la forma dell'essere che avrà sicuramente un significato simbolico, quello che mi ha impressionato di questo sogno è la mia reazione contraria ai miei principi; avrei negato di aver visto quelle cose, anzi avrei persino negato di essere stato lì quella sera.
Perchè?
Istinto di sopravvivenza che prevale su qualsiasi logica, se lascio in pace loro allora loro lasceranno in pace me, una sorta di omertà universale.