00 22/01/2012 16:54
Re:
UniversalMan, 22/01/2012 15.36:

Soluzione 11.
Un approccio basato sulla teoria della percolazione


I modelli di colonizzazione descritti nelle precedenti soluzioni affrontano il paradosso di fermi in base al tempo che potrebbe occorrere a una CET (civiltà extra terrestre) per diffondersi nella Galassia. Il modello di colonizzazione più recente suggerito da Geoffrey Landis presenta una soluzione più interessante che si basa su tre assunti fondamentali.

Per prima cosa Landis sostiene che il viaggio interstellare sia possibile ma difficile da compiere. Niente cristalli di dilitio e niente motori a curvatura ecc: soltanto una lunga e lenta traversata nello spazio. Le leggi fisiche non impediscono per principio un viaggio nello spazio, lo rendono solo oneroso in termini di energia, tempo e costi.
Per questo Landis sostiene che ci sia una distanza massima entro lo quale una CET possa instaurare una colonia. Il genere umano per esempio potrebbe stabilirsi a Tau Ceti ( dodici anni luce da noi) ma mani nelle IADI (150 anni luce).

In secondo luogo Landis ipotizza che una civiltà madre eserciterà un controllo limitato sulle sue colonie. Se il periodo di tempo richiesto per una colonia per sviluppare a sua volta una capacità di colonizzare altre regioni è lungo ognuna di essere possiederà un propria cultura indipendente da quella colonizzatrice.
Il terzo assunto dello studioso è che una civiltà non sarà in grado di colonizzare un pianeta già occupato, quindi niente invasioni interstellari.

L'idea è ragionevole: se un viaggio interstellare costa un'invasione ancora di più.
Infine landis propone una regola: una cultura è motivata alla colonizzazione oppure no. Per questo ogni colonia avrà una certa probabilità p di evolversi in una civiltà colonizzatrice e una probabilità 1-p di svilupparsi in una civiltà non colonizzatrice.

Questi tre assunti uniti alla regola generano un problema di percolazione. Il primo quesito di un problema di percolazione è calcolare per un dato sistema la probabilità che esista un flusso continuo da una sua estremità all'altra.
Il termine percolazione deriva da un'espressione latina che significa "filtrare, colare attraverso".

A domani con la prossima risposta la paradosso.




[SM=g1420767] Uni mi piacciono queste discussioni ...

partiamo dal fotto che nel campo delle ipotesi si può dire tutto e' il contrario di tutto ...

vi dirò cosa ne penso io

nell universo infinito abbiamo infinite probabilità , quindi possiamo trovare essere meno sviluppati di noi, essere simili a noi esseri più sviluppati di noi,di poco di molto,o di moltissimo più sviluppati

per me ci possono essere quelli che possono superare la velocità della luce , come non ci possono essere , ma se devo essere sincero io di quelli che superano la velocità della luce non ho paura , per il semplice motivo che hanno uno strumento che li consente di andare un po dove vogliono quindi immense possibilità .

quelli che mi fanno un po paura fra "" sono quelli che possono o riescono a viaggiare fra le stelle per lunghi periodi come nel caso di questo ultimo articolo di Uni e non sono d'accordo con l'autore che non stà il rischio invasione , anzi e' molto probabile questa possibilità

ma perché parlo di paure e di invasione ?

perché vedo la nostra storia , so che tutte le stelle hanno un ciclo si presume piu o meno all incirca quasi 10 miliardi di anni , allora mi domando se questi esseri hanno perso casa loro come accadrà a noi Matematicamente e viaggiano nello spazio alla ricerca del mondo perduto unica loro salvezza e poi all improvviso trovano la nostra terra (anche se con problemi negli anni e modificazioni genetiche possono adattarsi) che fanno se ne vanno dicendo u e' occupata andiamo a morire nello spazio infinito ... [SM=g1420769]

noi che faremmo ?

noi chiederemmo prima di ospitarci , con gentilezza e dicendo che potremmo condividere la nostra tecnologia con loro per vivere tutti in pace , ma a un no senza alternative e la morte come ulteriore opzione per la nostra razza , be utilizzeremmo la forza senza se e senza ma per il bene dei nostri figli e la sopravvivenza della nostra specie (istinto di sopravvivenza ed e' intrinseco ad ogni forma di vita .... [SM=g8320] )facendoli capire che ci prendiamo una parte del pianeta e che li conviene stare buoni ,perché siamo più forti [SM=g1950684] , secondo me anche loro farebbero la stessa cosa , sarebbe paradossale il contrario e poco bello non darsi una mano reciprocamente ricordandoci che siamo tutti fratelli dello spazio ...

[SM=g8320]

[Modificato da KOSLINE 22/01/2012 16:58]