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Bell X-1
Il Bell X-1 fu il primo velivolo a superare la velocità del suono in un volo controllato il 14 ottobre del 1947. Fu anche il primo degli aerei-X, cioè di quei velivoli impiegati nei test delle nuove e più segrete tecnologie.
Il pilota di quel volo da record era Charles “Chuck” Yeager, pilota dell’USAF, che chiamò l’aereo Glamorous Glennis in onore di sua moglie.
Dell’X-1 ne furono costruiti 5 esemplari. Era dotato di quattro motori a razzo alimentati con ossigeno liquido e alcol etilico diluito. Non era capace di decollare autonomamente e doveva essere sganciato dal vano bombe di un bombardiere B-29 appositamente modificato; una volta finito il carburante, planò fino ad atterrare su una normale pista di atterraggio.
L’aereo era lungo 9.5m, aveva un’apertura alare di 8.5m ed un’altezza di 3.3m. La sua velocità massima era di Mach 1.26 e la sua autonomia di volo di 5 minuti, con una tangenza massima di poco meno di 22000m.
Il suo sviluppo iniziò nel 1946, quando due velivoli XS-1, poi denominati X-1, condussero degli esperimenti per l’ottenimento dei dati sulle condizioni di volo a velocità transonica. Il test numero 50 fu il primo a superare la barriera del suono raggiungendo una velocità di Mach 1.06; comunque, Yeager e altre persone che lavorarono al progetto, credono che anche il volo 49 superò la barriera del suono.
L’X-1 fu il primo aeroplano costruito esclusivamente per uso sperimentale e di ricerca, quindi non destinato alla produzione di serie. Il progetto fu realizzato grazie ad un accordo tra la National Advisory Committee for Aeronautics (oggi noto come NASA) e le forze aeree dell’esercito, i quali affidarono il compito di costruire l’aereo alla Bell.
Sebbene nella forma l’X-1 assomigli ad un proiettile calibro 50, molte caratteristiche furono prese dall’aereo inglese Miles M-52, il quale progetto fu passato agli USA per un accordo sulla condivisione delle tecnologie stipulato durante la Seconda Guerra Mondiale.
Il modo con cui furono gestite le ricerche fu utilizzato anche per tutti i successivi aerei X. Le procedure e il personale impiegato nel programma X-1, invece, contribuirono non poco a gettare le basi per il futuro programma spaziale degli anni sessanta; il programma inoltre definì e rafforzò la coordinazione tra le richieste delle forze armate americane, le capacità industriali e i sistemi di ricerca.
Al fine di realizzare obiettivi ancora più ambiziosi vennero realizzate altre versioni dell'X-1, denominate X-1A, X-1B, X-1D, le quali presentavano diverse migliorie.
Il programma X-1 venne chiuso definitivamente nel 1958.

Nella prima foto, a colori, vediamo il "Glamorous Glennis" in volo; nella seconda, in bianco e nero, un'altro esemplare di X-1 fermo su una pista.




[Modificato da _Thomas88_ 28/04/2010 09:39]