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BGM-109 Tomahawk
Il BGM-109 Tomahawk è un missile da crociera imbarcato. Sviluppato a partire dal 1972 ed entrato in servizio nel 1983, fu inizialmente schierato come arma nucleare ma poi, grazie alla precisione del suo sitema di guida TERCOM, anche con testate convenzionali. Con una lunghezza di 6.40m ed un diametro di 0.53m, il Tomahawk pesa 1443kg; la testata soltanto pesa 454kg. Ha una gittata di 2500km, con una velocità massima di 880km/h.
La versione terrestre del Tomahawk, quella in dotazione all’US Army, fu tolta dal servizio per gli accordi SALT sugli euromissili ma quella navale, con testate convenzionali, rimase in servizio ed è stata ampiamente utilizzata in questi ultimi 15 anni di guerre condotte dagli USA.
Una base che doveva ospitare i lanciatori mobili dei Cruise terrestri era quella di Comiso; il lanciatore era un camion MAN Cat I Al 8x8. La cosa suscitò molte polemiche ma il BGM-109 e il Pershing II erano la risposta alla minaccia degli SS-20 sovietici (missile balistico terra-terra a medio raggio provvisto di testata nucleare).
Esistono quattro versioni del Tomahawk:
il TASM, missile antinave;
il TLAM-C, missile d’attacco terrestre con armamento convenzionale;
il TLAM-N, missile d’attacco terrestre dotato di testata nucleare;
il TLAM-D, missile d’attacco terrestre dotato di submunizioni.
Il funzionamento del BGM-109 è questo:
dopo il lancio effettuato mediante un booster, o un motore ausiliario a razzo, si aprono le alette sui lati del missile. In pochi secondi il razzo si spegne ed entra in funzione il turbofan. Durante il tragitto, il Tomahawk viene mantenuto sul bersaglio dal suo sistema di guida attraverso un radar-altimetro. Seguendo una traiettoria computerizzata, il missile raggiunge il primo punto di navigazione (una collina, un edificio o qualche altra strututra fissa). Da qui, il TERCOM di bordo lo dirige da un punto all’altro facendogli fare strette virate, impennate brusche e picchiate vertiginose.
La rotta, in questa fase, viene costantemente confermata dal sistema elettro-ottico DSM, una piccola telecamera che confronta le immagini riprese durante il tragitto con quelle immagazzinate nella memoria del TERCOM. Se esistono delle discrepanze tra le immagini riprese e quelle in memoria, il TERCOM determina se il resto delle immagini sono corrette: in questo caso, procede normalmente; se ci sono delle altre differenze, invece, invia un messaggio alla base che può decidere se far proseguire il missile o farlo autodistruggere.
I dati immagazzinati nel TERCOM provengono dalla Defense Mapping Agency (l’agenzia cartografica della difesa), che poi li comunica a un centro di pianificazione. Da qui vengono inviati via satellite al luogo del lancio. Quando la zona del bersaglio non è stata mappata in precedenza, vengono utilizzate riprese satellitari.

Nella foto, un Tomahawk in volo.