Re: Re:
..in effetti lo trovo molto fascinoso
c'ho i miei gusti
Va be' nessuno è perfetto
Scherzi a parte, proseguendo con la visione della puntata (per la cronaca ho dovuto legarmi alla sedia) possiamo notare che gli autori hanno riciclato un vecchio documentario andato in onda nell'Ottobre 2002 con il titolo Crop Circles: Mystery in the Fields sul canale Discovery Sci-Trek Channel, ora Discovery Channel.
Nel documennto si afferma:
"Qual è la posizione della scienza? Finora l'unico studio scientifico approvato è stato coordinato dalla BLT Research Team a Cambridge nel Massachusetts".
A davvero?
Levengood nel 1994 è riuscito a pubblicare un primo articolo sulla rivista Physiologia Plantarum (www.bltresearch.com/published/anatomical.php), Levengood&Talbott (la referente "scientifica" che appare nel documentario) nel 1999 sono riusciti a pubblicare un secondo articolo sempre sulla rivista Physiologia Plantarum (www.bltresearch.com/published/dispersion.php), nel 2001 Eltjo Haselhoff ha ottenuto la pubblicazione sempre sulla stessa rivista di un nuovo articolo (www.ecn.org/cunfi/Haselhoff.pdf) e infine nel 2005 Grassi, Cocheo e Russo ne hanno pubblicato un altro che smentisce i tre precedenti articoli (www.cicap.org/crops/en/jse_19_2_159-170_2005.pdf).
Il documentario è del 2002 per cui non avrebbe potuto citare l'articolo del 2005, ma quello di Haselhoff che ha sollevato un'eco molto importante, sicuramente si.
Il documentario prosegue poi così:
Gli studenti del MIT si concentreranno sulle tre caratteristiche principali dei cerchi:
1)le cavità di espulsione nei nodi
2) le particelle ferrose nel terreno
3) e i disegni geometrici simmetrici
La cosa non sta in piedi, vediamo perché partendo dal caso delle particelle ferrose nel terreno.
E' vero che in molti cerchi vengono ritrovate particelle con le caratteristiche dichiarate?
No, è falso. L'unico caso veramente documentato è solo uno, di cui si sa con certezza il nome del circlemaker che ha realizzato la formazione e si sa anche che cosa ha sparso sulle spighe per creare l'artificio.
Il circlemaker in questione è il famoso Robert Irving e tutto il caso è ampiamente trattato e sviscerato da Ronald Ashby su queste pagine:
The H-Glaze Explained
www.xstreamscience.org/H_Glaze/H_Glaze_0.htm
www.xstreamscience.org/H_Glaze/H_Glaze_1.htm
www.xstreamscience.org/H_Glaze/H_Glaze_2.htm
www.xstreamscience.org/H_Glaze/H_Glaze_3.htm
www.xstreamscience.org/H_Glaze/H_Glaze_4.htm
www.xstreamscience.org/H_Glaze/H_Glaze_5.htm
www.xstreamscience.org/H_Glaze/H_Glaze_6.htm
www.xstreamscience.org/H_Glaze/Addendum.htm
La scoperta delle formazioni e dei depositi avvenne sul campo già mietuto ma Irving era in possesso di una foto delle due formazioni prima ancora che la coltivazione fosse mietuta, nessun altro al mondo era a conoscenza della locazione di quella formazione prima della mietitura e non esistono altre foto pre-mietitura.
L'anomalia delle particelle ferrose é quindi una leggenda originatasi da un'unica formazione di cui si conosce (bastava che l'onesto e affascinante Ruggeri si fosse impegnato un po') l'autore (Robert Irving) e la genesi della leggenda stessa. Aveva senso quindi chiedere a dei ragazzi di inventarsi un cannone-spara-particelle di ferro?
Riguardo la presunta anomalia delle (così chiamate) cavità di espulsione nei nodi,quello che viene raccontato è che siano in qualche modo coinvolte delle onde elettromagnetiche. Levengood&Talbott sostengono che l'origine dei crop circles sia dovuta a un fenomeno atmosferico ignoto quale il presunto vortice di plasma, mentre Haselhoff introduce la presenza di una BOL (Ball Of Light) irraggiante la coltivazione. Secondo queste due versioni, onde elettromagnetiche di frequenze non meglio precisate dovrebbero originarsi sia all'interno dei vortici di plasma che dalle BOL.
fra tutte le tipologie di onde, le microonde giocherebbero (il condizionale è d'obbligo) un ruolo chiave nella generazione delle presunte cavità di espulsione che si trovano citate anche come nodi esplosi.
Il concetto è quello dei pop-corn nel forno a microonde, un trasferimento repentino di energia all'acqua contenuta nel nodo della pianta porterebbe rapidamente l'acqua allo stato di vapore che dovrebbe trovare sfogo da qualche parte per poter uscire e creerebbe quindi un foro, una cavità nel nodo stesso.
Ma è vero che fornendo energia ad una spiga con delle microonde si riesca a provocare solo un nodo esploso evitando di far rinsecchire l'intera pianta?
E' forse possibile che quel tipo di situazioni sul nodo possano essere ricondotte a diverse cause slegate fra loro come ad esempio insetti parassiti, agenti patogeni o reazione a stress meccanico da parte del nodo?
Nessuno dei sedicenti esperti ha affrontato a 360 gradi la questione e quindi il mito ormai condiviso è che gli steli siano irraggiati da onde elettromagnetiche che causano ciò che viene chiesto ai poveri ragazzi del MIT di riprodurre con dei cannoni elettromagnetici nel campo.
Per tagliare la testa al toro, abbiamo però un controesempio molto efficace ed importante. Nel 2005 venne chiesto al Team Satan, i circlemakers che stanno dietro al sito
www.circlemakers.org, di creare una formazione con i cerchi olimpici che fu subito realizzata (è possibile vederla all'indirizzo
www.circlemakers.org/olympics.html).
All'interno di quella formazione, di sicura paternità umana quindi, vennero successivamente trovate e fotografate situazioni del tutto identiche ai fori di espulsione.
Qualunque sia la causa di quel tipo di situazione, essa si verifica anche in formazioni realizzate con certezza dall'uomo, non solo... ma per stessa "ammissione" involontaria di Levengood e Talbott, quelle situazioni si trovano anche e con incidenza superiore in allettamenti naturali (allettamenti dovuti cioè al vento).
Aveva senso chiedere a dei ragazzi di portare un magnetron in campo per sparare microonde sulle spighe?
Infine:
"Qui c'è un fosso! Grazie."
Dom, Lisa e Dave capiscono cosa hanno passato i creatori dei cerchi, vagare per i campi nel mezzo della notte è una vera impresa.
"Bene, iniziamo a tracciare il cerchio".
Dopo quasi un'ora Dom, Lisa e Dave iniziano a lavorare metodicamente. Hanno tracciato il cerchio e ora iniziano a piegare le spighe con la tecnica della tavola e delle corde. Si muovono sul campo come una squadra paramilitare, hanno anche lo stesso equipaggiamento, occhiali per la visione notturna e GPS...
Muoversi di notte nei campi non è affatto un'impresa, chiaramente bisogna saperlo fare, ma non richiede abilità particolari.
Si vedono poi i tre ragazzi bardati di occhiali per la visione notturna e la voce fuori campo cita il GPS. No, anche questo è un clamoroso errore, gli occhiali per la visione notturna e il GPS non servono proprio a nulla se uno vuole realizzare un crop circle, bastano e sono più che sufficienti i propri occhi e i metri a nastro che danno sul campo una precisione di gran lunga superiore a quella dell'attuale sistema GPS.
E' evidente che i tre ragazzi siano dei totali sprovveduti relativamente al circlemaking e che quella è la loro prima esperienza.
Prosegue Ruggeri:
Il 90% delle spighe subisce profonde mutazioni genetiche, inoltre all'interno di questi giganteschi disegni è stato ritrovato ferro meteoritico. Come si spiegano questi dati?
In realtà nessuna mutazione genetica è stata mai riscontrata, è pura leggenda, sul ferro meteoritico ho già abbondantemente commentato.
Il servizio termina con delle riprese di Ruggeri che intervista Pino Morelli (Giornalista Esperto di Misteri) all'interno della prima formazione italiana (25 maggio 2009), quella di Brugherio.
[Pino Morelli] Non noto dei particolari, diciamo così, tecnici che normalmente possono avvenire per esempio prendendo una spiga o qualsiasi o particolare. Normalmente ci sono qui (indica un nodo, nda) dei rigonfiamenti particolari che scoppiano come se fossero dei pop corn, diventano bruciati e piegano la spiga in una maniera naturale, non come sto facendo io. Questo è il classico caso dei più inspiegabili crop circles.
La piegatura del nodo (ginocchiatura) è la reazione più normale che una spiga possa mettere in atto quando per un motivo o per l'altro (pioggia, grandine, vento, tavola da circlemaker...) viene prostrata per terra.
La spiga infatti, se è ancora viva, tende ad accrescere asimmetricamente una parte del nodo in modo da creare proprio un allungamento del nodo stesso per far rialzare la spiga.
In questo processo è pesantemente coinvolto un ormone che si chiama auxina. I nodi infatti sono geneticamente programmati per piegarsi e far rialzare la pianta.
Anche negli allettamenti naturali si trovano i nodi allungati, per la spiga non fa differenza se a buttarla giù è un agente atmosferico, un animale, il piede di un uomo o una tavola di legno, se la spiga è viva tende a rialzarsi.
Detto questo, non me ne abbiate a male se continuo a sostenere che "Mistero" è un programma di disinformazione in cui i veri amanti dell'ufologia vengono di continuo discreditati e presi in giro.
[Modificato da Legion1 27/07/2009 19:24]