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I-DOSER , le droghe sonore su internet, sicure e senza danni. Da provare

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    Fireinthesky
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    Utente Junior
    00 14/07/2008 20:55
    sinceramente,dopo svariati test,sto i-doser non mi ha fatto alcun effetto se non danneggiarmi l'auricolare sinistra delle akg nuove [SM=g27826]..credo il volume fosse eccessivo [SM=g27829]
    sarà che non ho usato cuffie che coprono completamente l'orecchio,che non ero completamente rilassato eccecc...mi sa che si tratta di una triste trovata commerciale.
    In rete c'è il pacchetto con 300 dosi "gratis",quindi di test se ne possono fare un bel pò.
    pensate che l' "Hands of God" a comprarla sta 199 dollari...ma dai stiamo scherzando [SM=x708820] .

    ad ogni modo resto affascinato dall'utilizzo di queste onde binaurali,per la meditazione si adoperano da prima dell'entrata in scena dell'i-doser.
    si tratta di 2 toni costanti inviati separatamente all'uno ed all'altro orecchio,la differenza di frequenza tra i due toni porta il cervello ad essere stimolato ed a seconda delle frequenze usate dovrebbe indurlo a reagire in modi differenti.
    Ora se ho capito bene dal calcolo della frequenza delle onde cerebrali il cervello può trovarsi nei seguenti stati:

    Alfa:(8-12 Hz)veglia ad occhi chiusi.
    Beta:(14-40 Hz)veglia cosciente.
    Delta:(0,5-4 Hz)sonno profondo.
    Theta:(5-8 Hz)ipnosi,sogni lucidi,trance.
    Gamma:(26-100 Hz)attività mentali superiori.

    Queste onde binaurali dovrebbero permettere al cervello di produrre onde alfa,beta,ecc a seconda delle frequenze usate per stimolarlo..

    In ogni caso se volete fare qualche esperimento ci sono diversi software gratuiti o in prova reperibili in rete.

    buona sperimentazione [SM=x708800]

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    Felisianos
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    Utente Illuminato
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    00 14/07/2008 21:29
    Anche a me non hanno fatto nessun effetto ne con le cuffie ne con gli autoparlanti, solo una grande stachezza fisiologica mentre ascoltavo questi suoni. Penso sia una trovata pubblicitaria o se ci sono degli effetti sono sicuramente amplificati dai media e dal passaparola in rete. Oltretutto si dice che sarebbero anche nocivi questi suoni, mi riesce difficile crederlo, anche se alcune frequenze sono pelicolose per l'orecchio una cosa è il pericolo una cosa è una dipendenza sonora e addirittura assuefazione.
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    (richard)
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    Utente Master
    00 14/07/2008 21:39
    Ma la pericolosita' del suono puo' dipendere sostanzialmente solo dal livello sonoro troppo alto che col passar del tempo puo' portare a sordita' e confusione mentale durante l'ascolto; per quanto riguarda poi la dipendenza sonora vi è mai capitato di ascoltare un brano 10/20/30 volte senza stancarvi mai,quello puo' essere un segno di questa dipendenza,ma non credo che possa causare danni.
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    Felisianos
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    Utente Illuminato
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    00 14/07/2008 21:46
    In realtà non è il volume ma la frequenza che risulta dannosa. Il nostro orecchio è in grado di percepire suoni che vanno da 16 a 20.000 Hz, ma è molto più dannosa una frequenza bassa ma in uno spettro limite che viceversa.
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    Artorius80
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    Utente Matricola
    00 14/07/2008 23:36
    Mi voglio scusare per la lunghezza della risposta e sò che alcuni di voi contestaranno il sito da cui ho attinto il materiale ma, avendo una laurea in Psicologia,e bazzicando professionalmente su queste tematiche mi devo (inevitabilmente) trova in accordo con Paolo Attivissimo e questa sua lunga risposta che Vi reinoltro che smonta totamente le I-Doser.

    Ecco la fonte originale:

    www.google.it/url?sa=t&ct=res&cd=1&url=http%3A%2F%2Fattivissimo.blogspot.com%2F2008%2F07%2Fmp3-droganti.html&ei=rMZ7SKzqLojcnQOS6tQo&usg=AFQjCNER5iGsAS-hUVTn8y2bBrDQO51J-Q&sig2=3hMLjYM5tsnPlv...

    -------

    Antibufala: I-Doser, gli MP3 che ti drogano

    L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

    Due righe veloci e preliminari per rispondere ai tantissimi che mi stanno segnalando l'allarme per dei presunti brani MP3 in grado di produrre gli stessi effetti di una droga. Il caso sembra aver preso vita da questo mirabile articolo di TGcom:

    Il fenomeno si chiama I-Doser ed è nato negli Stati Uniti e sta sbancando in Europa, dove ha attecchito soprattutto in Spagna, per poi diffondersi in modo rapido anche negli altri paesi. Italia compresa.


    "Sbancando"? Siamo sicuri? Nessuno degli addetti ai lavori che ho contattato sapeva nulla di questo fenomeno prima dell'uscita di questo pezzo del TGcom. Su che basi si afferma che sta "sbancando"? Ci sono forse retate segrete di giovani trovati inebetiti con l'iPod ancora conficcato nelle orecchie? Un dato statistico, pagando la differenza, si potrebbe avere?

    L'allarme è stato lanciato dal GAT il Nucleo Speciale Frodi Telematiche della Guardia di Finanza, che ha scoperto la novità nei blog e nei forum dove i giovani si scambiano informazioni. Le community online, infatti, sono i luoghi di spaccio della cyber-droga, che riproduce gli effetti delle sostanze tradizionali, ma è ovviamente diversa per la modalità di somministrazione. Non va nè ingerita, nè inalata, tantomeno fumata. Basta scaricare il software I-Doser, rilassarsi e indossare le cuffie.

    Le nuove cyber droghe, infatti, sono normali file in mp3. "Agiscono sulle onde a bassa frequenza - ci spiega il colonnello del GAT Umberto Rapetto - soprattutto quelle che vanno dai 7 ai 13 hertz, ossia le frequenze della fascia di lavoro del cervello. L'orecchio assorbe questi suoni che non riesce a distinguere e che, nella maggior parte dei casi, sono mescolati a musiche psichedeliche".


    La spiegazione è un po' confusa, perché fa sembrare che i suoni in questione siano a 7-13 Hz, frequenze che però praticamente nessuna cuffia è in grado di riprodurre (di certo non quelle normali).

    Nota: il testo originale dell'articolo di TGcom diceva "dai 7 ai 13 hertz", come ho scritto qui sopra; poi è stato corretto in "dai 3 a 30 hertz". Grazie ad Alberto per la segnalazione.

    In realtà si tratta di binaural beat: due suoni, a frequenze udibili e riproducibili dalle cuffie normali, e leggermente differenti l'uno dall'altro come frequenza: per esempio, uno è a 300 Hz e l'altro è a 307. Ascoltati in cuffia, in modo che uno solo dei due suoni raggiunga ciascun orecchio, producono un terzo suono per battimento. Per fare un paragone stiracchiato, è come se vi arrivasse un mi in un orecchio e un fa nell'altro e il vostro cervello generasse una nota che è la differenza fra il mi e il fa.

    Prosegue TGcom:

    Come qualsiasi mp3, i file droganti sono recuperabili attraverso i programmi peer to peer o in alcuni siti appositamente creati per diffondere l'I-Doser.


    Vero: si trovano nei circuiti P2P file audio di questo genere. Ma sono davvero droganti? Ne ho scaricati alcuni tramite amici e li ho ascoltati in cuffia. Non hanno prodotto alcun effetto, se non quello di una notevole irritazione (in gergo tecnico, orchiclastia), perché non è musica: è rumore fastidiosissimo. Ma qualcuno di coloro che ne parlano li ha provati ed ha verificato che danno sballo, ha della letteratura medica a supporto, oppure si tratta dell'ennesima stupidata inventata da chi non capisce granché di tecnologia e usa queste cose per vendere fumo o per criminalizzare chi usa il peer to peer?

    Già vedo le orde di madri angosciate che staccano la connessione a Internet ai loro preziosi fiocchi di neve "perché dall'Internet ci passa la droga". Mi sa che se c'è qualcosa che manda in pappa il cervello, non è la droga via MP3, ma la disseminazione incauta di notizie come questa.

    Ma andiamo avanti.

    Lo spaccio virtuale segue gli stessi meccanismi di quello convenzionale. "L'I-Doser all'inizio viene regalato come una dose tradizionale, scaricare i file è quindi gratuito. Dopo, per procurarsela bisogna pagare", dice il colonnello Rapetto. "E su questo si può immaginare anche una speculazione del crimine organizzato, sebbene ci sia una fondamentale differenza rispetto alle droghe tradizionali: le dosi virtuali sono utilizzabili più volte".


    Spero che il colonnello Rapetto sia stato citato in modo inesatto dalla giornalista (Viviana Pentangelo), sapendo bene che il virgolettato nel giornalismo italiano non è necessariamente indicatore di una citazione letterale. Lo spero, perché la faccenda, detta in questi termini, fa nascere spontanea una serie di obiezioni ovvie: se le dosi virtuali sono utilizzabili più volte, che speculazione criminale ci può mai essere? Da quando i criminali sono così cretini da spacciare prodotti che non creano dipendenza dal pusher? E se sono file MP3 scaricabili gratis dal P2P, che senso ha dire che per procurarseli bisogna pagare? Io per procurarmi le mie "dosi" per l'esperimento non ho dovuto pagare niente.

    Ma la perla più bella è questa:

    E ancora diversamente dal mercato convenzionale delle droghe, non esistono divieti per l'I-Doser, che è dunque legale in quanto non regolamentato.


    Ma non mi dite. E allora, se è legale, perché se ne dovrebbero occupare le forze dell'ordine, lanciando addirittura un allarme? Non c'è nessun altro problema più importante di cui occuparsi?

    Non è finita:

    Per ora non è stato accertato quali danni possa arrecare la cyber-droga, nè se dia dipendenza. "Il fenomeno è agli albori", afferma Rapetto. "Chi diffonde i file sostiene che non ci siano effetti collaterali, che le dosi provocano delle semplici sbornie, ma è bene che a stabilirlo siano i medici".


    In altre parole, questi MP3 sono legali, non costano nulla e in realtà nessuno sa se siano davvero efficaci o, men che meno pericolosi (e a quanto mi risulta, non fanno assolutamente nulla, altro che sbornia). Allora, di preciso, per quale ragione si sta scatenando tutto questo cancan? Già che ci siamo, non vogliamo lanciare anche un allarme sociale per il potenziale danno visivo prodotto dall'accostamento di viola e rosso nei vestiti? Istituire un corpo di vigilanza contro l'uso dei calzini dentro i sandali? Mobilitare una task force contro l'uso della k al posto del ch negli SMS e nella mail?

    Poi il colonello mette in guardia: "L'I-Doser potrebbe diventare un nuovo fenomeno sociale. Ora non siamo in grado di dire quali ripercussioni possa avere su chi ne fa uso, ma se dovesse avere gli effetti degli stupefacenti, la cosa potrebbe diventare pericolosa. E allora è necessario il coinvolgimento di tutte le realtà competenti, dai ricercatori agli psicologi".


    Ben detto. La parola chiave è "competenti". Perché mi sa che finora, di veramente competente in materia non ha aperto bocca ancora nessuno. Probabilmente perché se lo fa, gli scappa da ridere.

    2008/07/02 14:00

    La "notizia" dilaga. Grande invenzione, il copiaincolla, vero? Gli articoli si clonano e si ibridano. Ne parlano Il Messaggero, Il Tempo, il Corriere della Sera, Panorama e La Stampa. La notizia è arrivata anche in Svizzera su Ticinolibero.ch. Ma di dati concreti, finora, manco l'ombra. In compenso, Panorama dice che fra i file in questione c'è anche quello che produce un “effetto orgasmico”, dal quale prende il nome.

    Qualcuno che legge i quotidiani online spagnoli sa confermare se davvero questo fenomeno sta "sbancando" anche in Spagna?

    Il Messaggero dice di aver "riportato notizie date in una conferenza stampa del nucleo specializzato della Guardia di Finanza", che è il GAT. Ma di questa storia non sembra esserci traccia, né nel sito della GdF generico, né in quello specifico del GAT (che merita un premio speciale per essere il sito più irritante della storia, con tre, dico tre, animazioni Flash prima di arrivare ai contenuti e una grafica ferma al 1980). Nei comunicati stampa della GdF non c'è nulla.

    Ho già inviato richieste di chiarimenti in giro, ma se qualcuno riuscisse a fornire qualche dettaglio su questa conferenza stampa (dove e quando si è tenuta, per esempio) e magari avere il testo originale di quello che è stato detto, gliene sarei grato. Sto cercando di parlare direttamente con Rapetto per avere il quadro reale dei fatti direttamente dalla fonte, ma per ora devo mettermi in coda.

    Vittorio, de La Stampa, mi dice che la notizia a loro è arrivata dall'ANSA, ma non si sa chi abbia scritto la notizia per l'ANSA, né se l'ANSA abbia davvero presenziato alla conferenza stampa (che però la GdF non ufficialmente mi ha descritto come comunicato stampa, non come conferenza). Boh.

    2008/07/02 17:20 – Dietrofront e vittime illustri

    Colti in flagrante delicto, comincia il dietrofront. Il Messaggero (grazie a chi l'ha segnalato nei commenti), o meglio l'ANSA, interpella un esperto, che liquida senza mezzi termini tutta la storia come una "trovata commerciale" che sfrutta "la credulità e la voglia di sballo a ogni costo di alcuni ingenui giovani cibernauti". Suoni o musiche che producano gli effetti delle droghe? Non se ne parla nemmeno.

    Il fenomeno, che inizialmente si diceva stesse "sbancando" in Europa, ora è improvvisamente ridimensionato da Rapetto stesso: "non è ancora quantificabile, abbiamo trovato diversi siti e forum che ne parlano, le pagine si sono moltiplicate, la gente ne parla, vuol dire che c'è un interesse crescente". Certo. Su Internet c'è anche gente che si eccita per le foto dei piedi di Maria de Filippi, ma da lì a dire che c'è un interesse crescente e che è il caso di mobilitare la GdF, il passo è un tantinello lungo. A dire il vero, prima che i media ne parlassero gonfiando la notizia, questa storia non se la filava nessuno. Sicuramente i titolari di I-Doser.com saranno grati di tutta questa pubblicità gratuita.

    Non poteva mancare l'accenno all'ipotesi dei "messaggi subliminali" che potrebbero annidarsi in questi file audio. Decisamente si sente rumore di unghie sui vetri. Speriamo non si accorgano che sui CD di Pupo c'è il codice a barre che compone il simbolo 6-6-6 di Satana. Altrimenti chi li ferma più.

    Non mi soffermo sugli altri dispositivi acustici citati da Rapetto come esempi a supporto del possibile rischio di questi file audio: usano princìpi e potenze totalmente differenti.

    Ho chiesto telefonicamente all'ufficio di Rapetto di mandarmi una copia del comunicato stampa riguardante questi file "droganti", per vedere cosa ha davvero detto la GdF, ma finora non s'è visto nulla.

    Da La Stampa (che ringrazio) ho ricevuto invece la segnalazione di questa chicca inviata in redazione dall'ANSA ieri, che segnala la prima vittima illustre di questa che ormai possiamo definire tranquillamente bufala DOC: Antonio Mazzocchi, Questore della Camera dei Deputati e Presidente dei Cristiano Riformisti. Dice infatti il Mazzocchi: "Siamo a dir poco allibiti dall’allarme lanciato dalla Guardia di Finanza sull’esistenza di una droga che viaggia su Internet e che trasmette delle onde al cervello che simulano gli effetti delle sostanze stupefacenti". Una controllatina ai fatti prima di bersi qualsiasi scemenza e fare dichiarazioni no, vero?

    Macché: Mazzocchi rincara la dose, secondo l'ANSA: "non è concepibile che ogni computer che abbiamo in casa o in ufficio si possa trasformare in un potenziale spacciatore. Per questo chiediamo che oltre all’intervento della Gdf, anche la Polizia Postale si attivi al più presto per fermare questo fenomeno".

    Giusto. Bravo. Spegniamo Internet e andiamo tutti a casa a giocare col Pongo, che è meglio. E che nessuno dica a Mazzocchi che nel computer si possono vedere le donne nude e le caprette che fanno ciao, mi raccomando, altrimenti gli viene il coccolone.

    E se non bastasse la dimostrazione d'incompetenza tecnica e d'imprudenza: "Come Cristiano Riformisti, dopo la campagna contro la pedofilia telematica, certamente attiveremo iniziative di sensibilizzazione sull’argomento. Un genitore quando regala un pc al figlio - conclude - deve poter essere sicuro di ciò che sta facendo. Dovremo fare in modo di staccare la spina a chi vuol drogare i nostri giovani anche tramite internet".

    Io avrei una proposta più modesta: staccare la spina dello stipendio a chi si trova in posizioni di responsabilità e autorità eppure rigurgita scempiaggini di questo calibro.

    Consoliamoci con questa presa in giro della pseudonotizia fatta già ieri da Radio Popolare (nell'ultimo quarto del file MP3).

    2008/07/09: qualche fonte scientifica su cui meditare

    A proposito dello sbancare in Spagna annunciato inizialmente dai media, Luigi (che ringrazio) mi segnala che la pagina della tecnologia di El Pais non reca traccia di questa storia e che cercando "i-doser" nel motore di ricerca del sito non viene trovato nulla.

    Vincenzo e Roberto mi segnalano invece quest'analisi, con fonti scientifiche di riferimento, pubblicata su tnt-audio.com: lasciando da parte l'equivoco iniziale su come vengano generati gli infrasuoni (non dalla cuffia, ma dal battimento), che è dovuto alla domanda a cui risponde l'analisi, la spiegazione è molto chiara. Ho omesso alcuni passaggi per sintesi (indicati dai puntini di sospensione) e per indurvi a leggere tutto anziché la citazione.

    ...quel che è vero è che la Musica ed i suoni abbiano grande influenza sulla psiche. Ne avevamo già parlato nel 2002, in un editoriale dal titolo "Sesso, droga...e rock'n'roll?. E' piuttosto noto che certi suoni, ad esempio, causino irritabilità, altri disorientamento e vertigini in soggetti particolarmente sensibili. Ad esempio, la risonanza causata dai potenti flussi dell'aria condizionata può raggiungere frequenze molto basse e pressioni sonore elevate, in certe circostanze (grandi superfici tipo i centri commerciali). Personalmente, mi capita di soffrire di leggere vertigini in un centro commerciale della mia città...e solo in quello (e non in altri). Quando l'aria condizionata è spenta invece tutto OK.
    Non è poi un mistero che le forze armate (specie negli USA) abbiano sperimentato e stiano ancora sviluppando le cosiddette "bombe sonore" o "armi sonore" che utilizzano gli ultrasuoni o gli infrasuoni. Un esaustivo trattato scientifico su quest'ultimo argomento e sugli effetti dei suoni sugli esseri viventi, può essere letto qui (scritto dal fisico sperimentale Jürgen Altmann)
    In definitiva: che i suoni possano interagire con il cervello è provato, che possano alterare l'umore pure (e tutti noi appassionati lo sperimentiamo ogni giorno), che la convinzione di assumere una droga possa suggestionare così tanto da sentirne effetti del tutto inesistenti anche (il ben noto effetto placebo)... Sarebbe stato sufficiente leggersi le FAQ del sito del produttore della "droga" I-Doser (che peccato, sono in inglese!) per capire che:

    1. Gli effetti si sentono SOLTANTO con l'ascolto in cuffia. NON si possono usare altoparlanti esterni o, peggio ancora, altoparlanti da PC, come invece è stato riportato anche dai TG nazionali (sic!). Tutto si basa su un trucchetto che sfrutta l'utilizzo di segnali diversi in ogni canale, generando dei "battimenti". Consiglio di leggere la documentazione sul sito SBaGen, il Binaural Beat Brain Wave Experimenter's Lab, dal quale proviene il "motore" su cui si basa il software I-Doser. Tale sistema è comunque noto ai musicisti sin dalla notte dei tempi. Ad esempio, volendo evitare la costruzione di canne d'organo troppo grandi per riprodurre frequenze molto basse, talvolta si realizzano due canne a distanza di quinta che, suonando contemporaneamente, creano l'illusione di un terzo suono più profondo. Parimenti ben noto ai musicisti è l'esistenza del famoso "terzo suono di Tartini" ('700).
    2. ... In effetti, l'importante è che il ragazzino "creda" di sballare, l'effetto placebo farà il resto. Tutti ricordano i classici scherzi fatti facendo fumare agli ignari amici qualunque cosa ma lasciando creder loro che fosse marijuana purissima, per poi sentire i racconti di fantastici "trip" del tutto immaginati e frutto della più pura suggestione....
    3. Non è necessario usare volumi sonori elevati, anzi questi sono sconsigliati dalla I-Doser stessa. Quest'ultimo aspetto fa però un po' a pugni con le curve sperimentali di Fletcher & Munson e successivi (Fletcher, H. and Munson, W.A. (1933) J. Acoust. Soc. Am. 6:59; Robinson, D.W. and Dadson, R.S. (1956) Br. J. Appl. Phys. 7:166) secondo le quali per sentire decentemente anche solo i 20 Hz occorre usare pressioni sonore abbastanza elevate (si cerchino le curve di F&M in rete per un riferimento).

    Tirando le somme, è IMPOSSIBILE che i suddetti "effetti" si possano ascoltare senza hardware elettroacustico apposito, come il sito del produttore tende a precisare, tra l'altro. Il fenomeno dei binaural beats è ampiamente studiato da oltre 150 anni (Heinrich Wilhelm Dove - 1839). Quanto poi questi "battimenti" riescano ad influenzare le onde cerebrali è materia di ampia discussione, ci sono numerosi articoli scientifici sull'argomento. Più realisticamente, quando qualcuno dichiara di sentire l'effetto, è almeno parzialmente vittima di un effetto placebo unito all'influenza che i suoni - di qualunque tipo - hanno sul nostro cervello.


    Hwgadget riferisce di aver scaricato e analizzato i file, con risultati molto interessanti (efficacia zero e battimento tutto da dimostrare). Cito, ma leggete tutto l'articolo:

    ...e’ vero che [nei brani di I-Doser] esistono dei battimenti, ma da qui a sostenere che nel segnale globale si riescano a creare realmente frequenze cosi’ basse ce ne corre assai. Vi e’ un miscuglio sonoro armonico sommato con rumore bianco o rumore rosa in cui, soltanto in alcune porzioni temporali, si riscontrano dei battimenti per differenza di frequenza; per il resto trattasi unicamente di suoni new age con rumori ad ampio spettro sonoro.


    La psicologa Giulietta Capacchione (qui il suo blog e CV) ha scritto un bell'articolo che traccia la storia e chiarisce i limiti scientifici di questi brani "allucinogeni". Cito:

    Non è facile trovare della letteratura scientifica attendibile, ma soprattutto indipendente, sull’argomento e che dirima chiaramente la questione se questi suoni siano effettivamente efficaci.
    La scientificità dell’ipotesi della sincronizzazione delle onde cerebrali è acclarata: la Stanford University ha realizzato, nel 2006 e 2007 due simposi (Vedi qui e qui) in cui sono stati presentati i risultati delle più recenti ricerche sperimentali e le prospettive cliniche della sincronizzazione delle onde cerebrali attraverso suoni, ma anche luci e onde elettromagnetiche.
    Quello che mi pare sia ancora dubbio è la capacità della tecnica dei battiti binaurali, così come è proposta, di produrre questa sincronizzazione.
    Alcuni recenti studi scientifici che ho consultato, in banche dati non linkabili, riportano risultati dubbi, altri suggeriscono la possibilità che la tecnica possa produrre qualche effetto, scarica qui il mio pdf, ma nessuno parla di esiti "stupefacenti" neppure lontanamente.


    Consiglio vivamente di scaricare e leggere il PDF in questione, che è un'ottima fonte di letteratura scientifica sull'argomento.
    [Modificato da Artorius80 14/07/2008 23:37]
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    Artorius80
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    00 14/07/2008 23:39
    Re:
    Felisianos, 14/07/2008 21.46:

    In realtà non è il volume ma la frequenza che risulta dannosa. Il nostro orecchio è in grado di percepire suoni che vanno da 16 a 20.000 Hz, ma è molto più dannosa una frequenza bassa ma in uno spettro limite che viceversa.




    Mi permetto di dissentire, non è tanto dannosa la bassa frequenza quanto maggiormente reattiva con il nostro cervello. Pensiamo alle nausee causate in certi soggetti dagli ultrasuoni, non provocano danni ma alterano il normale funzionamento dell'impedenza interna all'orecchio medio.


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    Demirel81
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    00 14/07/2008 23:52
    Grazie dell'articolo Artorius, che chiarisce quanto ancora una volta i media abbiamo preso una notizia facendo passare un messaggio distorto e poco chiaro. Quello che mi fa riflettere è che anche molti di voi qui abbiamo avuto la sensazione di essere drogati dal suono, segno che il placebo e la suggestione sono sempre molto forti quando si insinuano nella mente delle persone.
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    Fireinthesky
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    Utente Junior
    00 15/07/2008 00:50
    ragazzi mi sorge una domanda..
    ma ascoltare uno di questi "brani" in formato mp3 non prevede una drastica riduzione delle informazioni percepibili dal nostro cervello rispetto ad un uguale file in wav ?
    [SM=g27833]
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    Artorius80
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    00 15/07/2008 01:01
    Re:
    Fireinthesky, 15/07/2008 0.50:

    ragazzi mi sorge una domanda..
    ma ascoltare uno di questi "brani" in formato mp3 non prevede una drastica riduzione delle informazioni percepibili dal nostro cervello rispetto ad un uguale file in wav ?
    [SM=g27833]




    assolutamente, la percezione avviene in base alla codifica del segnale e pur se l'informazione in mp3 è compressa non perde le qualità che possedeva all'origne, questo ovviamente ritenendo che tali brani sortiscano realmente qualche modificazione neurale, cosa che ovviamente non è. l'effetto placebo è alla base di molti di questi sistemi, un tempo esistevano programmini freeware scaricabili da internet che in base alla modulazione di frequenza su differenti lunghezze d'onda asserivano di poter indurre un sonno ipnotico nel soggetto. tutte fregnacce, in questi casi è solo la mente che agisce in quanto indotta a produrre determinate, e mirate, reazioni.
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    Artorius80
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    Utente Matricola
    00 15/07/2008 01:06
    Re:
    Demirel81, 14/07/2008 23.52:

    Grazie dell'articolo Artorius, che chiarisce quanto ancora una volta i media abbiamo preso una notizia facendo passare un messaggio distorto e poco chiaro. Quello che mi fa riflettere è che anche molti di voi qui abbiamo avuto la sensazione di essere drogati dal suono, segno che il placebo e la suggestione sono sempre molto forti quando si insinuano nella mente delle persone.



    grazie a te, ho cercato di portare la mia piccola esperienza all'interno del forum. purtroppo l'effetto placebo, o la volontà di percepire/avere determinati effetti induce molto spesso a credere in ciò che non c'è. tali fenomeni di massa come quello degli I-DOSER vengono denominati Marketing Virale, ovvero forme pubblicitarie/sociali in cui il semplice passaparole per internet ha prodotto effetti davvero incredibile portando milioni di persone a conoscere in poco tempo tali bufalate. la mente è una strana macchina e,se certe volte le diciamo come deve reagire, produce proprio ciò che casualmente ci saremmo aspettati di percepire. pensate che molte forme pubblicitarie o anche di condizionamento mentale subdolo funzionano proprio in questo modo. è davvero preoccupante!!!

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    UniversalMan
    Post: 6.805
    Registrato il: 28/09/2005
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    Utente Master
    00 15/07/2008 01:27
    Il marketing virale ormai ci circonda e neanche ce ne accorgiamo, è diventato parte fedele della nostra vita, tanto più su internet che paga un prezzo altissimo alla libertà, cioè il fatto che le notizie non siano verificate. Le cose scritte o i video pubblicati diventano "autorevoli" senza essere controllati. Questo è ancora più evidente in un forum come questo di ufologia, dove spesso vengono portati agli altari video fasulli e fatti in computer grafica. Per fortuna che qualcuno con gli occhi aperti è rimasto.
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    UniversalMan
    Post: 6.805
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    Utente Master
    00 06/10/2008 16:45
    La repubblica torna all'attacco...ancora una falsa notizia..
    www.repubblica.it/2008/10/sezioni/scienza_e_tecnologia/sballo-virtuale/sballo-virtuale/sballo-virtu...
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    Sensitiva25
    Post: 334
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    Utente Veterano
    00 06/10/2008 17:38
    Non le verificano le notizie, si sa che i doser sono delle bufale a me non hanno fatto nulla e poi come si può spacciare una cosa che non finisce? se uno ha il file da 30 secondi lo riascolta tante volte e si fa la dose, come farebbero a guadagnarci... [SM=g27812]
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    Piccolopopolo
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    Utente Esperto
    00 06/10/2008 17:48
    Ancora con queste droghe? [SM=x708822]
    Non esistono sono balle colossali, non fanno nessun effetto, è solo un'illusione e un placebo [SM=x708814]

    Ecco un'estratto di un'interessante articolo di HWgadget.com

    Comunicato stampa www.antiplagio.org: “La notizia divulgata dal Nucleo Speciale Frodi Telematiche della Guardia di Finanza sulla droga virtuale i-doser diffusa attaverso file audio, scaricabili da internet anche a pagamento, e’ una vera e propria ”bufala”: lo ha rilevato uno psichiatra e psicoterapeuta consulente di Telefono Antiplagio e lo ha confermato il giornalista informatico e cacciatore di ”bufale” Paolo Attivissimo.
    Telefono Antiplagio ha scaricato gratuitamente e fatto ascoltare a dei volontari alcuni file i-doser che, a parte una forte irritazione causata dal rumore, non hanno prodotto effetti sui soggetti testati: chi ha diramato la notizia non li ha provati o non ha cercato letteratura medica a supporto.
    Le dosi virtuali, tra l’altro, sono utilizzabili piu’ volte; quindi, quale speculazione criminale puo’ esistere?
    E se sono file scaricabili gratis dal P2P, che senso ha dire che sono a pagamento?

    Il giornale ”Panorama” ha scritto che fra i file in questione esiste anche quello che produce un ”effetto orgasmico”. Il quotidiano ”Il Messaggero” ha sostenuto di aver riportato notizie di una conferenza-stampa del nucleo specializzato della Guardia di Finanza, ma sia nel sito della GdF, che in quello specifico del GAT non ve n’e’ traccia.
    Antonio Mazzocchi, Questore della Camera dei Deputati e Presidente dei ”Cristiano Riformisti” ha addirittura affermato: “Siamo a dir poco allibiti dall’allarme lanciato dalla GdF sull’esistenza di una droga che viaggia su Internet e che trasmette delle onde al cervello che simulano gli effetti delle sostanze stupefacenti. Non e’ concepibile che ogni computer che abbiamo in casa o in ufficio si possa trasformare in un potenziale spacciatore.
    Per questo chiediamo che oltre all’intervento della GdF, anche la Polizia Postale si attivi al piu’ presto per fermare il fenomeno. Come ”Cristiano Riformisti”, dopo la campagna contro la pedofilia telematica, certamente attiveremo iniziative di sensibilizzazione sull’argomento. Un genitore quando regala un pc al figlio deve poter essere sicuro di cio’ che sta facendo. Dovremo fare in modo di staccare la spina a chi vuol drogare i nostri giovani anche tramite internet”.
    In realta’ non esiste alcun tipo di suono, ne’ da 7 a 13 hertz, come pubblicato in un primo momento, ne’ da 3 a 30 hertz, come rettificato in seguito, ne’ altri suoni alpha, beta, gamma, delta o theta che dir si voglia che possano provocare gli stessi effetti delle droghe.
    Al limite possono generare emicrania, nausea e ronzio auricolare, ma passare dal mal di testa all’estasi o alla trance, ascoltando un MP3, e’ assurdo. Di fatto non esistono studi scientifici che dimostrino che determinati suoni sviluppano fenomeni neurobiologici come quelli prodotti dalle sostanze stupefacenti. Siamo di fronte, invece, ad una trovata commerciale di un venditore Ebay (http://cgi.ebay.it/)
    con un sito internet dedicato (www.tarantohiphop.com/idoser) e di persone che vogliono pubblicizzare nuove mode ed altri siti internet (www.i-doser.com - stores.lulu.com/i-doser), sfruttando la credulita’ e la voglia di sballo dei giovani piu’ ingenui. E’ sufficiente leggere i prezzi e la modalita’ di pagamento dei file e dei cd ”bufala” - LSD 4,50 dollari, peyote e marijuana 4,25, cocaina 3,75, ecstasy 3,25 e compilation da 13,64 a 16,06 euro - per capire che si tratta di un business tramite la banca online Paypal, anch’essa virtuale.
    Telefono Antiplagio si rifiuta di pensare che tra gli ingenui rientri anche il Nucleo Speciale Frodi Telematiche della Guardia di Finanza. In caso contrario si comincerebbe a capire perche’ non viene sorvegliato chi vende allucinogeni veri sul web e su Ebay (http://stores.ebay.it/SERRALONGAS), insieme a chi evade le imposte alla luce del sole.

    Ufficio stampa Antiplagio
    www.antiplagio.org
    3 luglio 2008

    P.S. Riportiamo la testimonianza di un esperto che ha analizzato ed ascoltato i file.
    << Ho recuperato tutti i file i-doser ed ho passato tutta la giornata ad analizzarli e, cosa importante, ascoltarli. Scaricato anche il software, testato ed analizzato anch’esso, e questi sono i risultati, sia tecnici che soggettivi.
    Tutti i file (in formato mp3) li ho analizzati mediante un analizzatore di spettro digitale tridimensionale (FFT) ed e’ vero che esistono dei battimenti, ma da qui a sostenere che nel segnale globale si riescano a creare realmente frequenze cosi’ basse ce ne corre assai. Vi e’ un miscuglio sonoro armonico sommato con rumore bianco o rumore rosa in cui, soltanto in alcune porzioni temporali, si riscontrano dei battimenti per differenza di frequenza; per il resto trattasi unicamente di suoni new age con rumori ad ampio spettro sonoro.
    Idem come sopra utilizzando il software i-doser; non si riescono ad ottenere frequenze cosi’ basse. Tutte le analisi sono state effettuate utilizzando ProTools con gli analizzatori di spettro della Waves. Passiamo adesso alla parte piu’ interessante: la prova ”di persona”.
    Confesso che, prima di indossare la cuffia, mi aspettavo chissa’ che cosa, invece… Invece mi sono trovato ad ascoltare della musica new age mixata con rumore rosa e qualche effetto di panning, tutta robaccia scopiazzata, dal punto di vista di panning e di frequenze, dalle prime cose sperimentali dei Pink Floyd.
    I brani invece, strutturati unicamente con dei suoni pseudosinusoidali (sempre annaffiati da rumore rosa), sono risultati delle pessime scopiazzature della musica sperimentale dei primi John Cage e Luciano Berio >>.”

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