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Trasmesso a 42 anni luce di distanza dalla Terra in direzione dell'Orsa Maggiore
La pubblicità dei Doritos è partita dalla stazione spaziale dell'Eiscat al Polo Nord
Lo spot delle patatine nello spazio
i radar inviano segnali agli alieni



ROMA - Terra chiama spazio. E invia uno spot. Forse gli alieni non esistono, ma, se dovessero essercene in qualche angolo remoto dell'universo, il primo contatto con noi umani potrebbe essere la pubblicità di una marca di patatine in sacchetto. L'azienda americana che produce i Doritos ha trasmesso per oltre sei ore il messaggio pubblicitario del suo snack oltre il sistema solare. A rendere possibili le trasmissioni, alcuni tra i radar più potenti del mondo: quelli dell'Eiscat, una stazione spaziale cofinanziata da vari Paesi del mondo che si trova al Circolo polare artico, alle isole Svalbard, in Norvegia.

"Il segnale è stato inviato a 42 anni luce di distanza dalla Terra, in direzione dell'Orsa Maggiore", spiega Tony van Eyken, direttore dell'Eiscat. La scelta della costellazione non è casuale: "Nell'Orsa Maggiore - continua Van Eyken - c'è una stella simile al Sole, che potrebbe avere dei pianeti con caratteristiche simili alla Terra".

Non è la prima volta che si tenta di stabilire un contatto con ipotetiche forme di vita nello spazio. Oltre il sistema solare sono stati inviati oggetti e testimonianze, anche musicali, come quando la Nasa ha trasmesso una canzone dei Beatles in direzione della stella Polare. Non è mai successo, però, che una società scegliesse di allargare la sua fetta pubblicitaria oltre il nostro Pianeta. In realtà le trasmissioni sono solo l'ultimo atto di un concorso che l'azienda dei Doritos ha indetto in Gran Bretagna per premiare lo spot migliore sul suo snack. Il vincitore è Tribe del venticinquenne Matt Bowron, che, oltre a incassare 20mila sterline, può anche fregiarsi di aver confezionato un vero annuncio "intergalattico". Nel messaggio si vede una tribù di Doritos che scappa dal sacchetto e sacrifica uno del gruppo al "Dio della salsa", impersonato da un vasetto di salsa piccante. Da oggi, poi, anche chi vive sulla Terra - ma solo in Gran Bretagna - potrà vedere l'annuncio in tv.

La manovra pubblicitaria, come prevedibile, ha scatenato plausi e polemiche. E' piaciuta a Nick Pope, uno dei maggiori esperti in materia di Ufo. "E' un'avventura ambiziosa nella storia delle comunicazioni spaziali - ha detto Pope - queste trasmissioni potrebbero portarci alla scoperta del vero ET". Ma vari scienziati, soprattutto quelli che lamentano la scarsità di fondi per la ricerca, si sono indignati e parecchi si sono detti preoccupati: e se gli alieni dovessero invaderci? Secondo l'astronomo Barrie Jones, "c'è un embargo non ufficiale, non bisogna far sapere agli alieni che esistiamo". "Le possibilità che gli extraterrestri esistano sono minime - sostiene - ma le conseguenze di questi contatti potrebbero essere gravi". Non la pensa nello stesso modo il "padre" di quest'impresa, il professor Van Eyken, convinto che "in ogni caso abbiamo inviato un messaggio di saluto da parte dell'umanità". Rimane solo da sperare che gli "uomini verdi" apprezzino.

Repubblica.it


[Modificato da +maranatha+ 30/06/2008 18:37]