"Era il 1976. Avevo vent'anni. Ero uno "spirito libero": amavo viaggiare e lo facevo sempre in compagnia. Eravamo provenienti da Arzeo (Algeria) ed eravamo diretti a Galveston, nel Texas, poco al di sotto del centro di controllo NASA di Huston. Chiaramente il tipo di nave sulla quale ero imbarcato, era una classica supercisterna sulla quale avevamo caricato crude oil per portarlo a Galveston. Era ben chiaro che, per motivi commerciali, molti comandanti preferivano attraversare il Triangolo, semplicemente perché si arrivava più in fretta a destinazione. Sono passato dal Triangolo per due volte e, ti confesso, è un'esperienza che non ripeterei. La traversata dura circa 48\72 ore. Sulle carte nautiche, questo triangolo è segnato esattamente come un'area evidenziata a strisce rosse, con una dicitura, in lingua inglese, che descriveva il posto, forse evidenziandone i pericoli. Due mesi prima della traversata era sparito un bombardiere strategico B-52 della base aereaatomica di Norlfork (città poco al di sotto di New York, sulla sponda ovest-Atlantica), di quelli che per tutta la durata della Guerra Fredda hanno sorvolato gli Stati Uniti. E' facile immaginare che la navigazione all'interno del triangolo è stata contraddistinta da una grande tensione da parte di tutto l'equipaggio, composto da 110 marinai.
C'era paura. E c'era anche quella strana aria che potrebbe aleggiare durante una seduta medianica. Io ho visto persone rozze, provate da 30 anni di navigazione, dure, abituate al rischio, incapaci di parlare correttamente. Erano tutti terrorizzati, udivano voci di presenze che non vedevano. Vi erano anche state delle apparizioni, secondo quanto si riferiva.
Per tutti, comandante compreso, in quei due giorni era difficile mangiare qualcosa. Sul lavoro regnava sovrano il nervosismo. Dopo avere scaricato a Galveston, si ritornò indietro per lo stesso percorso. E quindi ebbi la mia esperienza. Una sera, ero sull'aletta a bordo della nave con il marinaio di guardia. Guardavo il cielo, la notte era buia e senza luna. Ogni tanto una stella cadente solcava il cielo. La mia attenzione fu rapita ad un tratto da un oggetto luminoso di colore verde che avanzava velocissimo con movimento rettilineo da Sud\Sud-Ovest, verso di noi. Stimavo la sua velocità all'incirca sui 100\150 nodi. Era a forma ellittica, non era molto grande. Lo vidi passare sotto la chiglia della nave. Cercai di seguirlo, causando però un forte scossone. Fui interrogato anche dal comandante che mi impose, allora, il segreto.
Questo mi portò in seguito, nel corso degli anni, a lasciare la marina mercantile, rinunciando di fatto anche alla mia carriera.
Da quell'episodio (sono passati più di 30 anni) mi sono sempre posto una domanda: "Se fosse accaduto qualcosa?".
fonte:
www.paranormale.net/
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propendo sempre piu' per l'ipotesi secondo cui esista un nesso tra le sparizioni e le attivita' frenetiche delle varie basi militari-aliene sotterranee che ci sono nei paraggi
[Modificato da Lachaise-L-N- 27/12/2008 10:07]