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Minerva su un asteroide

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    Takenspace
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    00 14/11/2005 22:33
    Da repubblica.it

    IL TENTATIVO giapponese di far atterrare un piccolo robot, chiamato Minerva, su un asteroide che in questo momento si trova ad oltre 288 milioni di chilometri dalla Terra sembra fallito. Ne ha dato notizia l'Agenzia spaziale giapponese, la quale tuttavia, ha fatto presente che le speranze di contattare Minerva non sono ancora perse del tutto. "Siamo molto dispiaciuti del fatto che al momento non riceviamo dati dal piccolo robot. E' come se durante la fase di discesa non avesse riconosciuto le indicazioni che gli erano state fornite per l'atterraggio", ha spiegato Junichiro Kawaguchi, un responsabile della Jaxa, l'Agenzia Spaziale Giapponese.

    Il robot è stato sganciato dalla sonda madre Hayabusa che si trova in orbita attorno all'asteroide Itokawa, dal nome del padre dell'astronautica giapponese, che ha il compito di studiarlo da vicino, ma soprattutto di atterrarvi due volte per raccogliere pochi grammi di polvere del suolo e portarli sulla Terra. Il primo dei due atterraggio è previsto per il prossimo 19 novembre, il secondo per il 25 dello stesso mese. Se tutto si realizzerà secondo i piani di volo, la sonda dovrebbe ritornare a Terra, nel deserto dell'Australia con il prezioso carico nel giugno del 2007.

    Itokawa orbita tra la Terra e Marte e possiede una forma a patata. E' lungo infatti, 690 m ed è largo 300 m e la sua forza di gravità è solo di un centesimo di millesimo di quella terrestre. Questo rende particolarmente difficile l'atterraggio di una qualunque sonda, perché può facilmente rimbalzare e perdersi nello spazio. Hayabusa è arrivata attorno all'asteroide lo scorso 12 settembre dopo un viaggio durato 2 anni e 4 mesi, iniziato dalla base di lancio di Kagoshima, in Giappone. La sonda è spinta di un rivoluzionario motore ionico, finora utilizzato poche volte da altre sonde spaziali, ma che ha sempre funzionato correttamente durante le 25.000 ore nel corso delle quali è rimasto acceso. Durante il viaggio tuttavia, la sonda ha subito un grave danno all'impianto elettrico, in quanto è stata colpita da una tempesta solare avvenuta nel 2003. Ciò ha bloccato l'uso del motore per diverse settimane.

    A bordo della sonda vi è un sistema intelligente di navigazione che ha controllato passo dopo passo l'inserzione in orbita attorno all'asteroide. Dopo tre settimane di "parcheggio", la sonda ha iniziato ad avvicinarsi alla superficie. Ora si trova a poche decine di metri dall'asteroide, tant'è che è possibile osservare l'ombra di Hayabusa, sulle fotografie che essa riprende. Purtroppo durante le manovre di avvicinamento ha perso tre dei quattro sistemi di posizionamento nello spazio e questo ha creato un ritardo notevole nelle operazioni di discesa sull'asteroide, che sarebbero dovute avvenire il 4 novembre. Nel frattempo tuttavia, le macchine fotografiche di bordo hanno scattato oltre 1.500 immagini della superficie di Itokawa, uno spettrometro all'infrarosso (uno strumento che raccoglie le informazioni alla lunghezza d'onda dell'infrarosso) ha eseguito 75.000 misure e un laser altimetro ha inviato a Terra circa un milione e mezzo di informazioni della superficie.

    Queste informazioni, elaborate dagli scienziati a Terra, hanno notevolmente sorpreso la comunità scientifica. La superficie infatti, è molto eterogenea nelle sue caratteristiche esattamente il contrario di ciò che ci si aspettava. Aree coperte da grossi massi e crateri sono affiancate da altre relativamente lisce. "L'oggetto è notevolmente poroso, una proprietà che proprio non ci aspettavamo", ha fatto sapere l'Agenzia Spaziale Giapponese in un comunicato. Su una delle aree prive di grossi ostacoli, che i giapponesi hanno chiamato Muses Sea, dovrebbe atterrare la sonda il prossimo 19 novembre nel primo dei due tentativi di raccolta campioni.

    Lo studio degli asteroidi è particolarmente importante perché essi conservano ancora i mattoni primordiali del sistema solare e dunque le ricerche condotte sulle loro caratteristiche permettono di conoscere cosa avvenne nel sistema solare circa 5 miliardi di anni fa, quando iniziò a formarsi per poi trasformarsi in quello che è ai nostri giorni.
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    saturnosky
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    [IMG]http://i45.tinypic.com/6eoepe.png[/IMG]
    Utente Veterano
    00 16/11/2005 10:25
    I giapponesi sono sempre molto sfigati [SM=g27822]
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    Roswellino
    Post: 742
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    [IMG]http://oi65.tinypic.com/2hq8bb5.jpg[/IMG]
    Utente Esperto
    00 17/11/2005 12:27
    Sicuramente ci ritenteranno. Anche perchè lo studio degli asteroidi è basilare per comprendere l'inizio della vita nell'universo, in quanto è proprio su questi frammenti primordiali che si può trovare la chiave per molte delle nostre domande.
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    Takenspace
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    Utente Illuminato
    00 26/11/2005 17:12
    Proprio oggi ho letto che il secondo tentativo è andato a buon fine !
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    Demirel81
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    [IMG]http://oi65.tinypic.com/2hq8bb5.jpg[/IMG]
    Utente Illuminato
    00 27/11/2005 04:03
    I giapponesi non falliscono mai [SM=g27826]