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Un caso ufologico da RIconsiderare

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    ZarzacoDranae
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    Utente Senior
    00 28/02/2017 17:39
    Mi ha dato lo spuntone-one-one un consunto trafiletto su un caso ufologico trattato con un supponente diniego di metodo sincretico. Con la solita e arcinota tendenza prospettica di chi si autoincensa, tanto...sotuttoiotiratdelàchepasimi. Mi riferisco al caso velocemente abbandonato di Aviano. A suo tempo osteggiato di primo acchito, poi messo in accumuli infernali dello stesso tipo, da chi si inebria di luce propria (basta una lucciola) tanto da ombrare una lanterna cinese... Gente ben conscia della realtà che tratta, scrivendo paginone-one-one su falsi casi (Ummo per esempio) ben sapendo (alla Maramaldo...) di uccidere un uomo già morto. Viceversa, i casi che meritano più attenzione vengono liquidati in pochi strafalcioni-oni-oni.Dando loro così subdolamente definitivi calcioni-oni-oni, guardandosi bene in questi frangenti di surrogare il tutto con indagini più approfondite. Ma tantè, così si trascina pietosamente lo studio ufologico oggidì, e il piccoletto dalla bocca larga è sicuramente in buona (o brutta, secondo i punti di vista...) compagnia [SM=g3943212] [SM=g8884]

    Gli avvistamenti furono 2, il primo si ebbe il 27.2.1997, tra le 18,45 e le 22,30, diverse luci verdi pulsanti furono viste da centinaia di persone, in un primo momento fisse (in stallo), poi a velocità sempre più sostenuta in direzione della Base Istrana (verso il mar Adriatico). L'avvistamento fu ampiamente esposto su diversi quotidiani e settimanali. La prima stranezza che si rileva è che dalla base di Aviano furono fatti decollare in tutta fretta ben 16 caccia. Stranezza che non avrebbe ragione d'esistere se, come "spiegarono" in seguito i comandanti della base, il decollo dei caccia era di routine. Viceversa l'interessamento dei militari appare da subito anomalo, un dispiegamento di forze veramente notevole, non in uso normalmente, che generalmente viene disposto esclusivamente in situazioni di rilievo se non in codice rosso.

    La stampa nazionale, come già detto, ne dette notizia in rilievo. Avvistamento OVNI? ma mai più... giunse immancabilmente la smentita da parte dei militari. Il portavoce della base di Aviano, dott. Paolo Tarchi, infatti, precisò che la materia ufo non riguardava la Us Air Force, che non sapevano neppure cosa fossero (SIC! hahaha!! Grazioso...dopo questa corre voce che il suo naso arrivi una mezzora prima di lui ...hahaha) e che quindi non accettava neppure domande sull'argomento. Quando si dice democrazia e libertà di stampa...In seguito, tirato per i due capelli che gli rimanevano spiegò che la squadriglia di F-16 aveva effettuato un normale volo d'esercitazione sorvolando in circuito la base più a lungo del solito perchè avevano dovuto attendere che atterrasse un aereo di trasporto, il cui "POTENTISSIMO" faro era di certo la causa degli avvistamenti. Si vede che in seguito poi il "faro" si era stufato di rimanere agganciato all'aereo e, forte di propria autonomia si era deciso di procedere (nel frattempo erano nati altri faretti) verso l'Adriatico. Beh! devo onestamente dire che il tutto non fa una grinza, anche stavolta hanno detto la verità [SM=j3734440]
  • Ufologo-555
    00 01/03/2017 20:05
    UFO SU AVIANO



    Data: 1977, 1 Luglio
    Luogo: Italia, Aviano

    AVIANO '77: UFO SULLA BASE NATO?
    Intervistato un sottufficiale USAF testimone del fenomeno
    di Jerry Rolwes, Lt.Col., USAF Ret.
    ________________________________________

    Il 1' luglio 1977, la Base Aerea di Aviano (AB), Italia, e' stata testimone dell'incontro con un UFO. L'oggetto e' stato inizialmente osservato al di la' del perimetro di cinta fuori dalla base, a nord-ovest della struttura Victor Alert, intorno alle 3.00 a.m. Il complesso Victor Alert era una struttura di all'erta con aerei sempre pronti, nella quale si situavano aeroplani, equipaggi e personale di manutenzione e supporto, al fine di effettuare decolli immediati di aerei nell'eventualita' di azioni ostili dirette contro i paesi membri del Patto di Varsavia. La Base Aerea di Aviano (AB) in Italia, e' una base NATO gestita dall'USAF sotto il controllo del Ministro della Difesa Italiano. Aviano e' attualmente sede della 16' Forza Aerea e del 31' stormo. A causa del ridimensionamento delle forze aeree americane in Europa e del Conflitto Bosniaco, sono aumentate le missioni e le responsabilita' della base.
    Aviano AB e' stata recentemente al centro dell'attenzione dei media internazionali a causa del Conflitto Bosniaco e della liberazione del Capitano Air Force Scotty O'Grady. Attualmente la base costituisce un anello vitale nella catena di Difesa della NATO e dell'Europa meridionale. Aviano si trova a circa un'ora di treno a nord-est di Venezia, ai piedi delle pittoresche montagne Dolomiti. Dal giugno 1991 fino al mio ritiro avvenuto nel luglio 1993, sono stato assegnato a questa base, dove ho svolto funzioni di ufficiale logistico Deputy Commander for Resource Management e come Deputy Commander for the Regional Support Group, entrando cosi' in contatto con tutti gli agenti della base.
    A causa del mio interesse personale nella ricerca UFO, ho occasionalmente fatto riemergere la storia dell'incidente UFO del 1' luglio 1977, cosi' come descritto nel libro di Timothy Good Above Top Secret. E' cosi' successo che, spargendosi la voce tra i miei amici, mi ha contattato, chiedendomi di incontrarci, un sergente assegnato allo squadrone di ingegneria civile . Egli mi ha riferito che la notte in cui e' avvenuto l'incidente era in servizio come controllore alle comunicazioni della polizia di sicurezza. Il Security Police Control Center si trovava a pochi metri dal complesso Victor Alert Aircraft Facility. Al termine del suo turno di servizio, ho avuto l'opportunita' di discutere con lui dell'incidente e di registrare la conversazione. La sua conoscenza dell'evento e la sua prossimita' all'oggetto gli hanno permesso di compiere osservazioni dettagliate e meticolose. Manteniamo l'anonimato sulla sua identita' allo scopo di proteggerne la privacy. Le sue generalita' sono conservate nell'archivio di Mr. Walt Andrus alla Mutual UFO Network Inc. Nell'articolo chiameremo l'NCO con lo pseudonimo di Sgt. Robert Frank. Attualmente il Senior Master Sergeant Frank e' tuttora in servizio attivo ed e' assegnato all'interno degli USA.
    Nel luglio 1977, Aviano era sede del 40' Gruppo Tattico che operava come un'istallazione di decollo per caccia F-4 del 401' stormo di caccia tattici della Base Aerea di Torrejon, (Madrid) Spagna. A causa della vicinanza del confine Jugoslavo, questi caccia fornivano supporto aereo tattico per i membri NATO dell'Europa meridionale, contro i paesi del Patto di Varsavia. In questo periodo il Sgt. Robert Frank era un membro E-5 dello squadrone di polizia di sicurezza impiegato presso il Security Control Center Building 1170, a pochi metri dalla struttura Victor Alert.
    Ho cominciato l'intervista chiedendo al Sgt. Robert Frank (R.F.) di descrivere le condizioni meteorologiche e come la struttura di sicurezza era stata all'ertata la notte dell'incidente.
    R.F.: Erano circa le 3.00 a.m., il tempo era limpido e caldo, anche se quelle erano le ore piu' fredde della serata. Ricordo che la luna, piena o a un quarto, era ancora piuttosto alta nel cielo. Non c'era nebbia sul terreno dovuta alla temperatura. Il centro controllo di sicurezza e' stato all'ertato all'attivazione dei nostri sensori di controllo. La struttura Victor Alert era munita di una cinta di tipo high hurricane con cavi di concertina montati sulla cima. La cinta era anche rinforzata con sensori megnetici e di movimento. Nell'angolo della struttura era situata una torretta di sicurezza controllata da un membro della polizia di sicurezza. Egli ci aveva contattato segnalandoci che tutti gli allarmi erano scattati simultaneamente. Aveva subito perlustrato visivamente l'area, notando una luce in direzione nord-ovest (fuori dalla base), al di la' del perimetro di cinta, in un adiacente campo di soia. All'attivarsi degli allarmi si era contemporaneamente verificato anche una perdita di potenza. La struttura Victor Alert e' concepita per affrontare perdite di potenza tramite un dispositivo ausiliario che, infatti, e' immediatamente entrato in funzione. Si sono verificati piccole variazioni di potenza nei successivi 15-20 minuti. Come da procedura stabilita, ho notificato al Wing Command Post che era in corso una situazione di sicurezza e che era stata inviata una pattuglia di sicurezza dentro e nei dintorni della struttura, per verificare se qualcuno stesse tentando di introdursi nell'area. La sola cosa che ci riferirono era che vi erano delle luci in direzione nord-ovest, fuori dal perimetro di cinta della base. le luci erano verso le montagne, su quello che chiamavamo l'angolo posteriore della linea di volo. Dalla mia osservazione, stimerei che le luci erano circa 200 metri al di la' delle linea di cinta.
    Jerry Rolwes (J.R.) Quando ha visto per la prima volta le luci?
    R.F.: Una volta completate tutte le mie responsabilita' di segnalazione al Posto di Comando, una delle pattuglie di sicurezza ha fatto ritorno per darmi il cambio, cosicche' sono potuto recarmi in cima al mio edificio per dare uno sguardo. Il nostro Centro di Controllo di Sicurezza era una struttura sotterranea. Il tempo intercorso tra quando ricevetti per la prima volta la segnalazione a quando mi recai ad osservare l'oggetto dal di fuori della nostra struttura e' stato di circa 15 minuti.
    J.R.: Ha osservato l'oggetto con strumenti ottici, come binocoli o visori notturni? Cosa puo' dirci dell'aspetto visuale o sonoro dell'oggetto?
    R.F.: Non disponevo di visori notturni o binocoli. L'ho osservato semplicemente con i miei occhi, non era necessario nulla di piu' poiche' si trattava di una luce assai intensa. Era circolare. Su Above Top Secret viene descritta come avente una cima a forma di cupola. A causa dell'intensita' delle luci, specialmente attorno al bordo, era pero' difficile vedere qualcosa al di la' del bagliore. Dal mio punto di osservazione, non sono stato in grado di determinare se vi era una qualche sagoma, di cupola o di altro. Sembrava avere molteplici luci. Nel libro di Mr. Good, egli decrive le luci come cangianti in differenti colori, dal bianco al verde e infine al rosso. Da quanto ricordo, il cambiamento era piu' dal giallo, all'arancio, al rosso. Non ho notato luci verdi sull'oggetto. Mentre lo stavo osservando potevo udire un suono simile a quello di uno sciame d'api o comunque un suono sibilante. C'era anche un'elevata quantita' di elettricita' statica nell'aria, e la potevi sentire sui peli delle braccia. Si, potevi decisamente sentirla tutta quell'elettricita' statica. A parte questo fenomeno, no vi erano altre variazioni nell'atmosfera quando l'oggetto cambiava di colore.
    J.R.: Al fine di stabilire correttamente i fatti in relazione con quanto pubblicato nel libro di Good, puo' dirci se l'oggetto fu mai sulla verticale della area Victor Alert o della linea di volo di Aviano?
    R.F.: Non mi risulta, e personalmente non l'ho mai vista al di sopra della base. E' sempre stata sul campo fuori dalla base.
    J.R.: Cosi' e' sempre stata sopra il campo di soia. Ha mai compiuto alcun tipo di movimento verso la base?
    R.F.: No, che io sappia. Nessuno ha segnalato alcun movimento verso la base.
    J.R.: E' stato inviato un qualche tipo di pattuglia di sicurezza fuori dalla base verso il luogo in cui era situato l'oggetto?
    R.F.: Poiche si trattava di una base NATO, e' stata inviata in perlustrazione fuori dalla base un'unita congiunta di Polizia di Sicurezza USAF e di Carabinieri Italiani, al fine di determinare la natura dell'oggetto. A causa della posizione da raggiungere, la pattuglia di sicureza doveva compiere un lungo tragitto attorno alla base attraverso un paio di piccoli paesini. Al loro arrivo l'oggetto era sparito. Si era gradualmente inclinato, ed era decollato verso l'angolo delle montagne, guadagnando in altezza con una salita graduale.
    J.R.: C'e' stato un qualche aumento di elettricita' statica nell'aria, o una qualche variazione nel colore o nel suono dell'oggetto, quando questi ha cominciato ad abbandonare la zona?
    R.F.: Non ricordo alcun aumento di elettricita' statica. Il suono sibilante e' aumentato, divenendo un po' piu' intenso e leggermente piu' acuto. Quando il sibilo e' cresciuto in acutezza il colore ha iniziato a fluttuare, andando dal giallo, arancio al verde in maniera graduale. Al suo allontanamento il colore ha mantenuto piu' una tinta rossastra.
    J.R.: Per quanto tempo ha osservato l'oggetto? Puo descriverlo?
    R.F.: L'ho osservato per un totale di circa cinque minuti, mentre si trovava sopra il campo di soia, e per circa un altro minuto quando aveva cominciato ad abbondanare l'area. L'abbiamo tutti perso di vista quando si e' diretto verso l'angolo della catena montuosa. Potrebbe esser sceso sotto il bordo della cresta montuosa. A titolo esplicativo, la linea di volo di Aviano AB e' situata approssimativamente tre chilometri a sud della base delle montagne Dolomiti. Queste salgono fino a 6000 piedi (2000 metri, circa. NdT) s.l.m., con la catena montuosa verso nord-ovest scendente fino a livello della pianura, per poi risalire a quote piu' elevate. Quando l'oggetto ha abbandonato l'area, ha raggiunto una certa velocita', mantenendo una traiettoria costante verso il passo montuoso. Il mio punto di osservazione si trovava a circa 500 metri dall'oggetto, alquanto all'interno del perimetro di cinta. L'oggetto era circa 200 metri al di la' della linea di cinta in direzione nord-ovest.
    J.R.: L'oggetto e' sembrato aumentare di velocita' all'allontanarsi da Aviano?
    R.F.: Sembrava accelerare leggermente con l'allontanamento, tuttavia di notte e' difficile dirlo di qualcosa che si sta muovendo diretamente lungo la linea di vista. L'angolo tra il punto nel quale mi trovavo e la zona montuosa verso la quale era diretto, era una linea retta (ovvero, l'angolo formato da posizione dell'oggetto, posizione dell'osservatore e punto di allontanamento, era pressappoco nullo. NdT). Il suo volo era lineare e stabile fino a quando non siamo piu' stati in grado di vederlo per la distanza.
    J.R.: Puo' stimare il diametro dell'oggetto, quando questo era alla minima distanza da voi?
    R.F.: Come ho gia' detto, posso stimare che l'oggetto fosse a circa 500 metri da me. Poteva essere grosso modo intorno ai 35 metri; forse tra 75 e 100 piedi di diametro (tra 25 e 35 metri di diametro). Piu' di cosi' non sono in grado di dire.
    J.R.: Puo' per favore discutere un attimo della perdita di potenza in relazione a quanto descritto su Above Top Secret? Il libro parla di una totale perdita di potenza quando l'oggetto ha abbandonato l'area. E' una descrizione non accurata?
    R.F.: Quando si e' verificato l'evento, io ero solo preoccupato della struttura Victor Alert. Avevamo una perdita di potenza, ma i generatori di emergenza sono immediatamente entrati in funzione, cosi' abbiamo solo subito delle occasionali variazioni di potenza, normali per tali generatori. Per quanto riguarda il resto della base, secondo quello che mi ricordo, non si e' verificato un black out completo. Dalla posizione nella quale mi trovavo, potevo vedere alcune luci attraverso il campo della base.
    J.R.: Ha dovuto redigere dei rapporti in conseguenza dell'accaduto? Vi sono state, da parte dell'Air Force Office of Special Investigations (AFOSI - Ufficio dell'Aeronautica USA di Investigazioni Speciali, l'equivalente americano dei servizi segreti SIOS. NdT) o della poizia di sicurezza, richieste ai testimoni di mantenere il silenzio ("security oaths")?
    R.F.: Nessuno della polizia di sicurezza o dell'AFOSI ha contattato me o altri testimoni, e non ci e' stato richiesto di firmare alcun giuramento di discrezionalita'.
    J.R.: Qual'era l'opinione generale nella base a proposito dell'accaduto?
    R.F.: Ci sono state diverse speculazioni su UFO o cose del genere attorno alla base. Le discussioni sono poi pero' cessate e l'incidente e' stato piu' o meno dimenticato.
    J.R.: Nel libro di Tim Good Above Top Secret, e in quello di Jenny Randles The UFO Conspiracy, si fa riferimento a un NCO, un soldato di nome James Blake, che avrebbe parlato dell'incidente a inquirenti locali. In questo contesto essi alludono a un cover-up da parte delle autorita' locali della base di Aviano a proposito dell'incidente. Lei conosce James Blake, ed ha avuto sentore di tentativi da parte dell'Air Force di occultare o minimizzare l'incidente?
    R.F.: Ricordo vagamente un aviere James Blake, che faceva parte della polizia di sicurezza. L'ho visto un paio di volte, senza mai parlargli. Riguardo al cover-up, come ho gia' detto, non sono stati richiesti ne' firmati giuramenti di discrezionalita'. La base si e' trovata a dover affrontare una situazione che non siamo stati in grado di spiegare. Personale della polizia di sicurezza, unitamente con i Carabinieri Italiani, si e' recato nel campo senza trovare alcunche' di significativo. L'oggetto non si e' introdotto all'interno o sopra la base e, da quanto si e' potuto capire, non ha neppure causato alcunche' fuori dalla base. Si trattava semplicemente del rapporto su uno strano incidente e in tal modo essi lo hanno considerato.
    J.R.: Ha osservato i Carabinieri e la Polizia di Sicurezza USAF avvicinarsi all'area oppure l'oggetto prima che questo lasciasse la zona?
    R.F.: So che la Polizia di Sicurezza era stata inviata nell'area, ma per raggiungere il lato posteriore della base da cui andare verso il campo di soia sono stati loro necessari tra i dieci e i quindici minuti di guida. Dovevano attraversare alcuni piccoli paesi a nord della linea di volo della base. Al loro arrivo l'oggetto era gia' partito. Li abbiamo visti raggiungere il sito. Con tutte quelle loro luci di emergenza blu lampeggiante, non stavano seguendo la procedura di emergenza. Hanno tranquillamente dato uno sguardo intorno alla zona, senza trovare alcun danno alla vegetazione del campo, per poi venirsene via.
    J.R.: E' in grado di dire se l'oggetto fosse appoggiato sul terreno o se si stesse librando al di sopra di esso?
    R.F.: Dalla mia posizione semrava che fosse al di sopra del terreno, ma a quale altezza non saprei dirlo, forse 30 piedi (10 metri. NdT), o forse un po' meno.
    J.R.: Ha qualche commento finale da fare riguardo questo incidente?
    R.F.: All'epoca ho pensato che l'oggetto fosse qualcosa non di nostra conoscenza. Non penso che fosse un aereo sperimentale della nostra Air Force o dell'aeronautica di qualsiasi altro paese. Se fosse realmente un ordigno sperimentale, dubito che sarebbe stato testato senza preavvertimento e fatto librare su un campo di soia attiguo a una struttura di all'erta in attivita'. Se era un ordigno a tecnologia classificata con problemi di volo, ci sarebbe stato un maggiore coinvolgimento della sicurezza tramite canali di comunicazione sicuri. Penso che l'oggetto ci stesse osservando. Non ho avuto la sensazione che fosse ostile o che dovessimo sentirci minacciati, poiche' l'oggetto non compiva movimenti o azioni verso di noi. E noi certamente non abbiamo intrapreso azioni ostili verso di lui. Quelli di noi che lo hanno osservato erano in posizione di attesa. Lo osservavamo e cercavamo di capire cosa fosse. E' stao vicino al terreno solo per poco tempo, e per quanto ne so non sono state scattate fotografie. Non sono se dell'incidente si sia parlato oppure no sulla stampa italiana, dato che non leggo questa lingua. Posso comunque dire che nulla e' apparso sul giornale della base o sul Star and Stripes delle Forze Armate.
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    Conclusione
    Il programma di astronomia "The Sky for Windows 2.0 1994" della Software Bisque ci ha fornito i dati sulle condizioni del cielo la notte dell'incidente. Alle 3.00 AM del 1' luglio 1977, c'era quasi la luna piena, in direzione sud-ovest, circa a 14.5 gradi sull'orizzonte nella costellazione del Saggitario. L'oggetto e' apparso librantesi vicino al suolo, a nord-ovest della struttura Victor Alert.
    Il Sergente Frank ha messo ben in chiaro il fatto che non furono richiesti giuramenti di sicurezza e che non furono condotti vertici post-incidente sull'accaduto. Ha detto che vi erano almeno 18 persone nell'area Victor Alert al momento in cui fu osservato l'oggetto. Dieci persone erano in strada verso il perimetro esterno di cinta in modo da avere una miglior visuale dell'oggetto. Durante il mio lavoro al Quartier Generale dello stormo, ho avuto accesso all'ufficio documentazione storica dello stormo, tramite la sergente dell'Air Force incaricata di questa mansione. Essa ha cercato sia documenti classificati che non classificati riguardanti la data 1' luglio 1977 sul volume trimestrale della storia che avrebbe dovuto riportare la notizia. In entrambi i casi non ha trovato alcun riferimento all'incidente.
    So per conoscenza che i criteri di inserimento dati nella storia di uno stormo lasciano agli amministratori un certo grado di flessibilita'. Sono richiesti determinati rapporti e informazioni standardizzate, come le proporzioni sortite/sorveglianze e la situazione di bilancio, solo per nominarne un paio. Un incidente registrato su un appunto della polizia di sicurezza USAF non e' detto che compaia per forza sulla storia dello stormo. L'appunto della polizia di sicurezza sarebbe conservato in un archivio attivo solo per l'anno solare in cui e' stato redatto. Dopodiche' sarebbe conservato per un anno ancora in un archivio inattivo. Una volta conclusosi questo periodo verrebbe distrutto in base alle direttive IAW USAF.
    Alla luce del fatto che non si verificarono intrusioni o azioni ostili all'interno o al di sopra della struttura Victor Alert, o al di sopra della linea di volo, e' logico e consistente con le procedure amministrative che nessun riferimento all'incidente sia stato registrato nella storia trimestrale dello stormo. E' ovvio che qualcosa di natura sconosciuta si sia verificato a Aviano AB, Italia, il 1' luglio 1977. Poiche' non ne e' seguito nulla di serio, non vi era alcuna necessita' di aumentare l'intervento della sicurezza o di dare un particolare corso amministrativo all'incidente. Ritengo che questo costituisca un esempio in cui alcuni inquirenti hanno ottenuto informazioni parziali, dalle quali sono state tratte conclusioni errate riguardo un "presunto cover-up" di fatto inesistente. Anche per un membro non militare sarebbe facile ottenere informazioni sull'incidente come ha fatto il sottoscritto. Perfino quando e' stata riscontrata l'assenza di ulteriori informazioni, e' stato facile scoprire la ragione di tale assenza e che cosa questa mancanza di informazione significasse.

    [align=right]Fonti
    1. Good, Timothy, Above Top Secret: The Worldwide UFO Cover-up, New york: Quill; William Morrow and Co. Inc, (1988), pp. 144-145.
    2. Randles, Jenny, The UFO Conspiracy: The First Forty Years, New York: Barnes and Noble Books, (1993), pp. 178-179.
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    Note sull'Autore
    Jerry Rolwes e' Assistant State Director per lo stato di Washington della MUFON. Si e' congedato dall'Air Force il 1' ottobre 1993 col grado di Colonnello. Mr. Rolwes possiede un diploma (BA) in storia americana del XX secolo conseguito presso la Drake University, e una laurea (MS) in gestione delle risorse umane, presso la Gonzaga University. E' anche un graduato della Squadron Officer School, e l'"associate's programs" dallo Air Command and Staff College and Air War College, Air University, Maxwell AFB, Alabama. E' apparso il 5 marzo 1995 al programma della Fox "Sightings" in un servizio intitolato "UFO's of the Northwest". Attualmente risiede a Spokane, WA.
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    [Tratto da MUFON Journal, febbraio 1996; traduzione di Matteo Leone, Centro Italiano Studi Ufologici, 28 maggio 1996 - (c) 1996 CISU].[/align]


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    UFO ad Aviano

    Dopo le affermazioni del professor Chiumiento, ci sembra interessante presentare questo nostro articolo pubblicato sul n. 312 del Giornale dei Misteri, dell'ottobre 1997.

    Dall'inizio di febbraio a metà aprile 1997, oltre 150 testimonianze di avvistamenti UFO nei cieli del Friuli, sopra la Base NATO di Aviano; tanto da titolare il servizio messo in onda dal TG5: "Cieli affollati nel Nord Est".

    La zona intorno alla Base di Aviano era già stata, nel 1995, al centro di indagini in seguito alla comparsa di impronte circolari, tutte dello stesso diametro di 10,60 metri, rinvenute sul terreno ad Arbia (22 settembre), a Malnisio (27 settembre), a Maniago (4 ottobre) località prossime ad Aviano. Le analisi condotte all'epoca sul terreno rivelarono che la vegetazione del campo era stata esposta ad un irraggiamento di "microonde", dando luogo a un fenomeno di disidratazione.
    Le anomalie termiche ed elettromagnetiche, che produssero un effetto "cottura", portarono a ipotizzare la presenza di un oggetto volante non identificato, quale causa dell'alterazione chimico fisica.
    Oggi si torna a parlare della zona in relazione all'avvistamento di sfere colorate.
    Dai primi di febbraio gli abitanti dei comuni intorno ad Aviano, in particolare nelle province di Pordenone e Treviso, filmano e vedono oggetti non identificati ogni giorno. Non si tratta dei soliti puntini luminosi ma di sfere di una certa consistenza colorate dal bianco al giallo, all'arancio o rosso e dal comportamento insolito.
    Il 27 febbraio, un giovedì, è stato particolare. Tutti i testimoni concordano con quanto afferma il signor Toffoli in una intervista rilasciata durante una delle puntate della trasmissione "Verissimo" in onda su Canale 5.
    "Molte persone nella zona e nella stessa fascia oraria hanno potuto osservare nel cielo queste luci e molti aerei militari, a volte 30, in formazione di 3 o 6, come fossero in assetto da combattimento, che si avvicinavano agli oggetti girandovi intorno tre o quattro volte, per poi continuare in un cerchio più largo. È parso stranissimo vedere alcuni aerei volare a bassa quota in chiaro assetto di guerra".
    Il signor Toffoli ha dichiarato che, verso le 19,30-19,40, ha visto dalla finestra della sua abitazione, a Caneva, dalla quale si osserva benissimo la zona di cielo sopra la base NATO di Aviano, una sfera blu turchese intenso, sospesa nel cielo che, a tratti, spariva e riappariva. È rimasto ad osservare, per diversi minuti, un'altra sfera più grossa di un colore giallo, arancio e rosso apparsa poco dopo e sei aerei levarsi in volo e dirigere su di essa; tre provenienti dalla zona dei monti e tre da ovest, come è visibile nella nostra ricostruzione fatta dietro indicazione del testimone.
    "Due degli aerei provenienti dai monti hanno fatto due giri intorno alla sfera. Un aereo, del gruppo che proveniva da ovest, si è unito ai primi due nei giri che divenivano più ampi mentre gli altri velivoli rimanevano a distanza. Erano le 20,20 circa. Alle 20,35 l'oggetto era sparito. Il cielo era completamente sereno con una perfetta visibilità".
    Massimo Pilot ha avvistato, nello stesso giorno sopra la base USAF, tre sfere giallognole che sembravano cambiare colore, prive delle luci intermittenti proprie degli aerei.
    Il 6 marzo, guarda caso sempre un giovedì, la cosa si era ripetuta in modo più accentuato.
    Anche questa volta, secondo le testimonianze raccolte, tutti hanno avuto la netta impressione di un tentativo di intercettamento da parte dei militari. Quel giorno il radar della base avrebbe rilevato una serie di avvistamenti, dalle 18,45 fino alle 22,30. Decine e decine di oggetti che spuntavano dall'alto, piombavano sulla base militare poi, con una manovra improvvisa, si dirigevano verso l'aeroporto Marco Polo di Tessera (Venezia), deviavano verso Treviso e Istrana, sede di installazioni militari, infine riapparivano sopra Aviano.
    Fra i più significativi avvistamenti verificatisi fino a metà aprile, quello del sig. Massimo Piccinin, di 23 anni, persona stimata e ritenuta attendibile, protagonista, in compagnia della sua ragazza, di uno strano incontro in zona "La Grave del Cellina", un fiume vicino a Cordenons. Incuriosito da "tre lingue di fuoco" che spuntavano dietro una curva, si è trovato abbastanza vicino alla sagoma scura di un enorme oggetto, alto circa 30 metri e largo 20, posato a terra, dalla forma di un largo imbuto, stretto alla base che si allargava, gradatamente, verso l'alto. Ben visibili le "finestre" di colori diversi: bianco verde e rosso. Improvvisamente, senza levarsi in volo, l'oggetto è sparito alla vista dei due giovani, nel breve spazio di un batter di ciglia. Sul terreno, nel punto ove poggiava, è rimasta una traccia come infuocata a forma di ferro di cavallo con al centro un triangolo rosso, anch'esso simile al fuoco; ma che in effetti non lo era. I due giovani sono rimasti ben 10 minuti a osservare quello strano segno lasciato sul terreno che sembrava rovente e non accennava a sparire. Da registrare che nella zona in questione si svolgono esercitazioni militari con carri armati.
    Dai dati emergenti, il professor Chiumiento, consulente del CUN, ritiene che tali oggetti volanti di supposta origine extraterrestre, avrebbero un modo di passare dalla loro dimensione spazio-temporale alla nostra.
    Il 6 aprile, alle 3,30, un ex aviere di leva di Palse ha segnalato "un oggetto di forma vagamente triangolare con 3 cerchi bianchi uniti fra loro da fasci di luce rosso verdastri. Alla base aveva altre luci dirette verso il terreno che sembravano stroboscopiche. Non emetteva nessun suono". L'oggetto è stato visto anche dal fratello maggiore svegliato per l'occasione.
    Il giorno seguente, 7 aprile, sul tratto autostradale in comune di Secile, molti automobilisti si sono fermati ad osservare, a circa 100 metri di altezza, un oggetto ovale con due luci fisse bianche e fari intermittenti di colore giallo, rosso e blu, mentre si allontanava lentamente senza emettere nessun rumore. La base militare di Aviano, a giustificazione dell'intenso traffico aereo, sostiene che si è trattato di una normali attività militari. Circa le misteriose luci sospese nel cielo sono state definite, in un primo tempo come rifrazioni, effetto dei residui del nuovo carburante usato dai bombardieri USA, incendiatisi al momento del rilascio; successivamente giustificate, come il rientro di "alcuni F16 da una esercitazione che hanno dovuto attendere l'atterraggio di un aereo da trasporto, la luce vista era il faro di atterraggio".
    Di parere contrario la stampa che ha raccolto le versioni dei molti testimoni e i filmati amatoriali apparsi in seguito, diffusi dalle stazioni televisive locali tutti riproducenti sfere luminose con simili caratteristiche fra loro.
    In un filmato messo in onda da Canale 5 l'ingrandimento di un fotogramma evidenzia una forma sferica che ruota vorticosamente su se stessa.
    In un altro filmato girato il 29 marzo, fra le 20,00 e le 21,00, si può osservare una sfera rosso bluastra che si muove dall'alto in basso, da destra a sinistra; molto simile a quelle riprese in altri video e ricorda una ripresa realizzata in Arizona. L'autore del filmato del 29 marzo dichiara di non aver notato la sfera mentre filmava, come era sua intenzione, la cometa.
    Questo ci ricorda le foto scattate da Claudio Gallet all'aeroporto di Aviano per l'Open Day. L'ufo è apparso solo in fase di stampa.
    Dato che il Colonnello Jerry Rolwes, ricorda bene che il 1° luglio di quell'anno ci fu un allarme alla base per la segnalazione di un oggetto volante non identificato, si desume sia possibile che gli Ufo possano rendersi invisibili all'occhio umano ma non ad una macchina fotografica. Dopo aver visionato i filmati è stata avanzata l'ipotesi di un esperimento riguardante il volo magnetico, poiché il fenomeno sembra avvenga anche in altre basi dell'alleanza atlantica. Ad aumentare tale sospetto la visita del ministro della difesa americano William Cohen. Quale il vero scopo della visita di Cohen ad Aviano il 6 marzo, giorno in cui il radar segnalò decine di oggetti volanti non identificati sopra la base? Cosa c'è dietro la notizia, successivamente dichiarata falsa, che segnalava mesi fa un disco volante in un hangar della Base Nato di Aviano?
    Secondo il Prof. Chiumiento "non si trattava di una normale attività di volo, né di rifrazione atmosferica come dichiarato dalle autorità militari. La serata era bellissima, il cielo terso al 100%, la visibilità ottima". Quindi chiede alla base NATO di Aviano e al Ministro della Difesa di fornire una risposta esauriente e veritiera. È suo punto di vista personale che una forma intelligente aliena svolgerebbe un controllo sistematico del territorio nazionale.
    Intorno ad Aviano avvengono, quindi, episodi che si aggiungono a quelli segnalati a Fregene e Tarquinia. Il fatto che obbiettivi militari o zone adibite ad esercitazioni, siano, per dire, "sotto osservazione", ci spingono a pensare, al di là del "fenomeno ufo" sempre difficoltoso da accertare o accettare, a "veicoli sperimentali" più che a un evento stile "Independence Day". La ripetitività del fenomeno nella stessa fascia oraria e nello stesso giorno settimanale supporterebbero questa ipotesi, perché sempre di ipotesi si tratta.
    D'altra parte dobbiamo anche ritenere come improbabile che la base di Aviano non sia al corrente di eventuali sperimentazioni.
    Qui di seguito un elenco di titoli dei quotidiani in merito al fenomeno sopra descritto:

    "Numerosi avvistamenti nel Friuli Mobilitati gli F16 USA"
    "Battaglia aerea tra F16 e Ufo in Pedemontana - La Base Usaf smentisce"
    "Caccia all'UFO sui cieli Avianesi"
    "Battaglia aerea Usaf con gli UFO"
    "Testimonianze a Zoppola Caneva Cordenons"
    "Jet USA all'inseguimento di UFO luminosi"

    Nella zona, secondo alcuni testimoni, si sono verificati molti curiosi fenomeni.

    Il signor Carlo Lecci, di 23 anni, istruttore di arti marziali di Vicenza, ha raccontato che il 22 luglio 1996 alle 21,30, si trovava in compagnia della sua ragazza in un campo delimitato da un bosco, in località Gonia (Vicenza), per osservare le stelle. Alle 22,00 un silenzio totale sull'intera zona e pochi secondi dopo gli uccelli si alzano in volo fuggendo dal bosco. Trovando strano il fatto i due si guardano sospettosi mentre un gruppo di lepri attraversa il campo correndo verso la valle.
    - Prima abbiamo pensato a una volpe o ad un tasso che poteva aver spaventato gli animali, - dichiara il Lecci - poi, in un silenzio irreale, ci arriva un "botta e risposta" di voci modulate, gracchianti, metalliche. Non siamo riusciti a comprendere come facessero ma è stato chiaro che i suoni erano distinti.
    Stupiti per non sapere di cosa si trattasse, la ragazza indica un punto del bosco:
    - C'è qualcuno che ci osserva da quel lato - dice.
    Il ragazzo si alza per andare a vedere pensando ad un malintenzionato e si dirige verso il bosco. Giunto al limitare vi scruta dentro, ma non vede niente; quindi si gira verso la ragazza per dirglielo. La ragazza vede in quell'attimo il primo essere dietro al ragazzo, che lo descriverà "alto sul metro e venti, testa grossa, occhi ovali, molto magro".
    - Non ricordo di esser tornato verso la mia ragazza - dirà il Lecci - e la distanza era di 15 metri circa. Ricordo che le ho detto "Andiamo Via"...
    Dietro la ragazza, a 50, 60 metri, si staglia la mole di un grosso albero scuro. Lei si china per raccogliere la coperta precedentemente stesa a terra.
    - Si era alzato un vento gelido - aggiunge il ragazzo - e in quel momento ho visto un ombra scura che ho scambiato per dei rami mossi, staccarsi dall'albero e venire giù per il campo. Un attimo ed era dietro di lei, non proprio nero, ma più scuro della notte, più largo di me due volte, due metri di altezza, due occhi circolari rossi. Ho temuto volesse la mia ragazza e l'ho afferrata mantenendo le distanze. Siamo entrati in scontro visivo. In quel momento ho creduto di aver a che fare con un predatore che volesse farmi del male. Mi è sembrato di stare davanti ad un animale che mi stesse cacciando. Una sensazione bruttissima. Siamo rimasti così per un istante poi ci ha lasciato andare. Sono sicuro che ha interagito qualcosa perché rimango convinto che voleva farci del male…
    In tutta questa faccenda c'è qualcosa che non quadra: il tempo. Dal momento in cui il ragazzo si alza e va verso il boschetto, per poi tornare indietro dovrebbero essere trascorsi al massimo, così è stato stimato nelle distanze sul posto, cinque minuti, invece in effetti ne sono trascorsi ben trentacinque.
    Nei giorni successivi Carlo Lecci fa dei sogni dai quali emerge la possibilità che sia stato vittima, con la sua ragazza di un rapimento e sia stato trattenuto all'interno di un'astronave come aveva egli stesso dichiarato:
    "Sogno di essere dentro una stanza, sollevato su di un letto, mentre quattro paia di occhi mi indicano di stare tranquillo. La mia ragazza è sollevata sul soffitto, voglio tornare da lei, ma loro vogliono che stia lì. Mi sento catapultato verso il fondo della stanza e torno sul prato dove poi mi ritrovo".
    Si sta studiando cosa sia effettivamente accaduto.
    Tutto porta ad un rapimento e si pensa di ricorrere all’ipnosi regressiva.


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    L'annuncio di una serie di documenti fotografici senza precedenti:
    Ci sono le prove di basi aliene nei pressi di Aviano.

    Questo non può essere un approfondimento, ma solo un resoconto di quanto annunciato dal professor Chiumiento e apparso su vari quotidiani del Nord-Est, su RaiNet ed anche su "La Nazione" (all'interno di un dossier su crop e ufo).
    Concluderemo riportando testi di Chiumiento pubblicati su "Notiziario Ufo" di Marzo-Aprile e Settembre-Ottobre 1997, intitolati "Allarme ad Aviano", "Il caso Victor Alert" e "Un Nighthawk e...", interessanti da leggere, visto quanto ci sta annunciando adesso il professore.

    A tenere i contatti con gli alieni e a fotografarli, un giovane operaio di 30 anni, della provincia di Pordenone. Il professor Antonio Chiumiento annuncia immagini "uniche al mondo", che ritraggono extraterrestri della razza "grigia", scattate all'interno della loro astronave.

    Nella provincia di Pordenone, a poca distanza dalla base Usaf di Aviano, gli alieni avrebbero un vero e proprio quartier generale sotterraneo. Per la precisione due basi, realizzate prima dell'arrivo dei militari statunitensi, lontane pochi chilometri una dall'altra e nascoste da un boschetto.

    Il professor Chiumiento, che in 25 anni di ricerche nella sua lunga caccia agli ufo ha indagato su oltre 1.200 episodi, per la maggior parte verificatisi nel Nord-Est, assicura che il testimone oculare (sulla cui identità ha preferito mantenere il massimo riserbo) dal febbraio 1997, quando aveva 24 anni, frequenta gli alieni "residenti" nelle basi, ma provenienti da un pianeta che non fa parte del sistema solare.
    Il giovane decise subito di mettere al corrente il professor Chiumiento, insegnante della sorella.
    Chiumiento ha raccontato di essersi avvicinato al caso cautamente, come è solito fare prima di completare le sue indagini. Con il passare del tempo si rese conto che il giovane meritava credibilità, soprattutto per le testimonianze fotografiche. Immagini uniche al mondo, la cui autenticità è stata provata dalla perizia sui negativi effettuata dallo specialista, ingegner Uliano Monti.

    Per poter vedere le foto, dove gli alieni appaiono con la pelle grigia, scavata da rughe profonde, e con una testa grande e ovaleggiante e due enormi occhi scuri, una bocca sottilissima e un naso appena riconoscibile, si dovrà attendere l'uscita del primo volume della collana di libri sugli ufo che il professor Chiumiento sta per ultimare.
    Le foto sono state scattate in parte nelle basi sotterranee dove il giovane ha detto di avere visto tante gallerie e un hangar pieno di navicelle spaziali e in parte dall'astronave a forma triangolare, che lo avrebbe portato a zonzo tra Marte, Giove e Saturno.

    "Le fotografie - ha spiegato Chiumiento - ritraggono esseri extraterrestri, appartenenti alla razza dei cosiddetti 'grigi' e sono state scattate all'interno di una loro astronave. Altre, poi, ritraggono astronavi, appartenenti a diverse razze, scattate nello spazio dall'interno di un mezzo alieno. Fra queste ultime, ve ne è una in cui si vedono la Luna, la Terra e un'astronave extraterrestre."

    Durante uno dei viaggi nello spazio il testimone avrebbe assistito al rapimento di un giovane uomo ad opera di un altro ufo triangolare.

    "Di questo episodio - ha affermato il professore - esiste anche una documentazione fotografica. Ma non la inserirò nel mio libro, perché gli alieni non vogliono che sia divulgata: hanno paura che possa succedermi qualcosa. Posso solo dire che il fatto è avvenuto in Europa."

    Di cose fuori dall'ordinario da raccontare Chiumiento ne ha molte, come il progetto secondo il quale, secondo quanto afferma il testimone, gli alieni vorrebbero creare una razza ibrida combinando il loro Dna con quello umano.

    "Gli esperimenti sono già cominciati. - si è limitato a dire il professore - Gli alieni hanno prelevato dei campioni di sperma al ragazzo. Inoltre, non escludo che lo stiano controllando. Tempo fa, dopo uno starnuto, dal naso gli è uscito un corpo estraneo che abbiamo fatto analizzare al Centro Ricerche Aerospaziali di Pomigliano d'Arco. Una cosa stranissima, ci è stato risposto. Forse, aggiungo io, un impianto alieno".

    Non ci resta che attendere l'uscita del libro. Nel frattempo è interessante leggere il resoconto su alcune foto scattate nella zona 25 anni fa.

    Una nota mia personale.
    IMPORTANTE
    Le foto raffigurante il grigio, alla fine si sono rivelate dei falsi, in quanto era identico ad un fotogramma di un film non ancora uscito in Italia.



    ALLARME AD AVIANO
    Le sensazionali foto scattate da Claudio Gallet

    di Antonio Chiumiento

    Era il 1977 o il 1978, la domenica dell'"Open Day" di luglio (tradizionale festa americana durante la quale parte della struttura militare si apre al pubblico).

    "È passato molto tempo e non ricordo l'anno esatto, anche perché ero giovanissimo. Scattai almeno una decina di fotografie in diverse ore del giorno. L'obiettivo? Aerei, soldati e piste. Credo che la pellicola fosse una normalissima Kodak da 100 ASA. Qualche giorno dopo, su due delle foto sviluppate notai qualcosa di molto curioso campeggiare sullo sfondo. Tra un clic e l'altro erano trascorse diverse ore. Pensai a un possibile problema tecnico, ma la curiosità rimase latente, anche perché le altre foto erano normali o, se vogliamo, senza i 'difetti'. Ora, a venti anni di distanza ho voluto provare a togliermi la curiosità".

    Questa è la testimonianza di Claudio Gallet, l'autore delle due sensazionali fotografie che riproduciamo. Nato nel 1964, Gallet oggi ha 32 anni ed è a capo del nucleo dell'Associazione Arma Aeronautica di Oderzo. Ha sempre nutrito una forte passione per il volo, ed è stato ufficiale di complemento in Aeronautica, ricoprendo il ruolo di assistente di volo. Attualmente lavora nel settore dell'informatica. Ha conservato i documenti per venti anni, da quando fotografò accidentalmente gli UFO su Aviano. Ha deciso di consegnarci i negativi delle foto dopo i recenti eventi "ufologici" che hanno caratterizzato la base NATO.

    "La mia decisione - ci ha dichiarato Gallet - nasce dal fatto che non sono un esperto di fotografia e mi piacerebbe capire. Cosa sono quei segni? Un difetto di pellicola o tutt'altro?"

    Abbiamo inoltrato i negativi al laboratorio fotografico dell'lngegner Uliano Monti, per farli analizzare. l risultati escludono difetti tecnici quali tagli, macchie o altro, e/o una manomissione della pellicola stessa. Monti ha spiegato che la pellicola in questione è di quelle fuori standard, utilizzate nelle macchie fotografiche di piccole dimensioni, quindi sviluppabile solo con particolari attrezzature, e che il negativo risulta originale. Scartate queste possibilità, la nostra conclusione preliminare è che siamo di fronte ad un evento non nuovo in campo ufologico, cioè alla possibilità che gli UFO possano risultare invisibili all'occhio umano, ma non ad una pellicola fotografica. Considerato inoltre l'elevato coefficiente di credibilità del testimone, il materiale fotografico in questione viene a supportare la mia teoria sulla correlazione fra installazioni militari e oggetti non identificati.

    La Testimonianza del Col. Rolwes
    Jerry Rolwes, congedatosi nel 1993 dall'Esercito USA con il grado di colonnello, nel gennaio di quest'anno ha confermato che su Aviano scattò l'allarme il 1° luglio 1977 in presenza di un UFO.
    L'oggetto poteva avere un diametro di 30-35 metri, ha dichiarato Rolwes, citando la testimonianza di un sergente ancora in servizio presso la base NATO. (da: "Notiziario Ufo" - Marzo-Aprile 1997).

    IL CASO "VICTOR ALERT"
    La zona della Base di Aviano, chiamata nel 1977 "Victor Alert", dove stazionò l'oggetto volante

    di Antonio Chiumiento

    La storia dell'accaduto, pervenuta da fonte attendibile, fu confermata da testimoni indiretti, tra i quali figurava un sottufficiale dell'Aviazione italiana, di cui continuiamo a non fornire, per evidenti ragioni, le generalità. Questo militare raccolse l'indomani dell'avvenimento, attraverso colloqui con il personale della Base USAF (NATO) di Aviano (PN), il racconto che riassumiamo di seguito.

    Il 30 giugno 1977, la Base USAF (NATO) di Aviano fu interdetta al traffico aereo al fine di poter eseguire i lavori preparatori concernenti la parata aerea che doveva avere luogo domenica 3 luglio.
    L'episodio accadde la notte tra giovedì 30 giugno e venerdì 1 luglio. Intorno alle tre (comunque, già del 1 luglio) James Blake, un militare statunitense, avvistò sopra la "Victor Alert" - era, nel 1977, una zona di massima riservatezza dell'aeroporto; negli hangar della quale si trovavano degli aerei - una "luce" di dimensioni notevoli, ad un centinaio di metri d'altezza. I primi gruppi militari accorsero dopo che il comandante della base era stato informato dell'evento. Il radarista, che non era di servizio quella notte - l'aeroporto era chiuso e non era previsto alcun traffico aereo - fu subito chiamato. Il radar, in seguito, rilevò la presenza del presunto UFO sopra la Base, ma si deve sottolineare che tutte le installazioni dell'aeroporto rimasero senza luce durante un certo periodo di tempo e che probabilmente ciò si verificò anche per quelle della torre di controllo. L'oggetto fu osservato da un certo numero di militari, accorsi immediatamente dopo l'allarme. Essi rispettarono una distanza di sicurezza attorno alla zona illuminata dalla "cosa". Il presunto UFO aveva un diametro di circa 50 metri: assomigliava a una "trottola" o a un "disco". L'oggetto, sormontato da una cupola, roteava su se stesso ed emetteva diverse luci colorate che andavano dal bianco al rosso, passando per il verde. Contemporaneamente, si sentiva un ronzio simile a quello di uno sciame d'api. La "cosa" rimase circa un'ora sulla verticale degli hangars della "Victor Alert".

    Altre fonti ci precisarono che quella stessa notte la base operativa NATO di Bruxelles era stata informata del fatto. In ogni caso, anche se questa informazione ci fu confermata da personale militare degno della massima fiducia, è opportuno sottolineare il fatto che essa, purtroppo, non ha mai trovato un riscontro a livello ufficiale.

    Fu data questa spiegazione "ufficiale" all'insolito avvenimento (diffusa quanto meno all'interno della Base): "Il fenomeno doveva essere attribuito al riflesso della Luna su alcuni bassi strati nuvolosi".
    Ecco, di seguito, i dati meteorologici reali della zona in questione (forniti da un nostro informatore militare).

    1. Temperature: massima 26°, minima 15°
    2. Vento moderato da Ovest
    3. Cielo poco nuvoloso
    4. Umidità: circa 75%
    La temperatura minima (15°) era dunque troppo elevata in rapporto alla percentuale di umidità (circa 75%), perché si verificassero le condizioni favorevoli alla formazione di nuvole a così bassa quota (circa 100 metri!). Per quanto concerne la Luna, segnaliamo che, fra le 3 e le 4,30 circa, era già bassa sull'orizzonte e non poteva trovarsi circa sulla verticale degli osservatori. Di conseguenza, disapproviamo fermamente la dichiarazione "ufficiale" che fu fornita, basandoci rigorosamente sui dati meteorologici ed astronomici.

    Fu nel corso delle nostre indagini che ci pervennero ulteriori informazioni, da considerarsi comunque marginali. Il 3 luglio, giorno della parata aerea, la moglie di un nostro informatore prese parte alla visita all'aeroporto a bordo di un pullman militare, in cui si trovavano alcune famiglie del personale della Base, oltre a diverse personalità. In quell'occasione apprese che altre persone furono testimoni di quello strano episodio. Nei giorni seguenti, il caso fu oggetto di numerose discussioni, anche nello stesso paese di Aviano. Nonostante ciò, il caso non fu mai reso pubblico. È certo dunque, a nostro avviso, che un oggetto volante non identificato interessò quella notte la Base di Aviano e ciò, fra l'altro, fu provato da testimonianze collaterali, raccolte da persone estranee al personale della Base.

    Riferiamo ora la testimonianza che ci sembrò la più importante. Benito Manfré, nato nel 1940 (e deceduto non molto tempo fa), di professione guardiano notturno, abitava a Castello d'Aviano (non lontano dalla Base) quando avvenne il fatto. Egli non era di servizio quella notte e si trovava a casa. Malgrado il sonno profondo, fu svegliato dall'improvviso e intenso abbaiare di un cane, un pastore belga. Ecco, di seguito, la dichiarazione del signor Manfré: "Abbaiava così rabbiosamente che pensai ci fosse qualcuno nella strada, forse dei ladri. Così, per precauzione, non accesi la luce, ed andai sul terrazzino con la pistola in mano. La prima cosa che notai fu che l'aeroporto della Base, che dista alcune centinaia di metri in linea d'aria dalla mia casa, era completamente al buio. Oltre a ciò, bisogna aggiungere che non c'era nessuno sulla strada. Non mi era mai capitato di vedere l'aeroporto completamente senza luce, ma ciò che attirò completamente la mia attenzione fu la presenza di una 'massa' di luce immobile, ad una quota bassissima, sopra un certo punto della Base (facendo uno schizzo, il testimone collocò il fenomeno sopra una zona che corrispondeva in definitiva alla 'Victor Alert', nda). Dopo aver visto quella 'cosa' misteriosa, chiamai mia moglie affinché venisse a vederla. Sfortunatamente mi rispose che aveva sonno e che voleva riaddormentarsi. Così restai solo ad osservare quell'oggetto che assomigliava anche ad un 'disco' luminoso. Dopo circa cinque minuti, la 'cosa' si alzò gradualmente senza emettere rumori al punto di superare le montagne vicine. Una decina di secondi più tardi, le luci della Base si riaccesero. Devo aggiungere che il mio cane non cessò di abbaiare finché l'oggetto non abbandonò la zona. Per concludere, devo confessare che l'evento che mi colpì al punto che non ritornai a dormire immediatamente dopo. Ho potuto così constatare, dopo circa trenta minuti, un certo movimento di macchine della polizia militare statunitense". (da: "Notiziario Ufo" - Settembre-Ottobre 1997).

    UN NIGHTHAWK E...
    7 luglio 1996: una foto e due filmati testimoniano manovre UFO sulla base di Aviano

    di Antonio Chiumiento

    Nuovi elementi documentali vanno ad aggiungersi ad un certo numero di immagini riguardanti la Base USAF (NATO) di Aviano (PN) e dintorni, aventi come oggetto avvenimenti aerei anomali. Innanzitutto una foto, scattata da un funzionario (italiano) della Base Nato di Vicenza, appassionato di aerei - che solo per problemi di lavoro ha ritenuto opportuno di non rendere pubblico il proprio nome - durante la parata aerea di Aviano del 7 luglio 1996. Questi ci ha assicurato che quando l'ha scattata, oltre all'aereo fermo sulla pista (in primo piano) e all'F117 "Nighthawk" in volo, non ha notato altro. Fece sviluppare il rullino in questione soltanto pochi mesi fa. Quando andò a prendere la foto, la sorpresa. Soltanto su una fotografia, ad una certa distanza dall'F117, apparivano due oggetti misteriosi. Egli, rimasto stupito, ritenendo che si trattasse di un problema sul negativo, tornò al laboratorio fotografico. Ebbene, gli fu dichiarato che la pellicola non presentava alcun difetto e che quelle due macchie risultavano, senza ombra di dubbio, impresse sul negativo. Il funzionario non era ancora persuaso e allora decise di portare quest'ultimo in un laboratorio fotografico della vicina caserma vicentina "Ederle". Gli esperti fotografici statunitensi gli diedero una spiegazione abbastanza stravagante: "Saranno gabbiani..."; tagliando corto, chiedendo comunque il negativo. Quest'ultimo, invece, è stato consegnato a noi per le opportune verifiche. L'abbiamo fatto analizzare dall'ingegner Uliano Monti, esperto fotografico, che possiede un attrezzatissimo laboratorio fotografico a Pordenone. Ecco la sua risposta: "Non appare alcun difetto della pellicola. I due oggetti sono nettamente impressi sul fotogramma".

    Subito dopo la divulgazione da parte nostra della fotografia in questione sulla stampa locale, un giovane appassionato di aeronautica, Walter Pilat, andò a riguardare le riprese effettuate con la sua telecamera quello stesso giorno del 1996. Esaminando le immagini al rallentatore, si accorse della presenza delle stesse due "cose" poste ad una certa distanza dall'F117 (e in rapidissimo movimento).

    Un altro appassionato di aeronautica, Luciano Poletto, guardando al rallentatore le immagini realizzate con la sua videocamera quello stesso giorno del 1996, osservò quelle stesse due "cose" nei pressi dell'F117. Poletto ci consegnò anche dei "fermo-immagine" tratti dal suo filmato, da cui si può notare la notevole somiglianza dei due presunti UFO con i due fotografati (lo sottolineiamo: senza accorgersi della loro presenza) dal funzionario della Base Nato di Vicenza.
    Evidenziamo questa circostanza emersa dalla visione dei due filmati: è necessario rallentare fortemente le immagini per vedere i due oggetti misteriosi.
    Ciò significa che si trattava di due "cose" che procedevano ad altissima velocità, tanto da sfuggire alla normale osservazione umana. In altre parole, verrebbe da escludere la presenza nelle vicinanze del "Nighthawk" (altro nome dello Stealth) di aerei "convenzionali", data la velocità dei due presunti UFO.
    Questo può chiarire come mai un fatto di questo genere sia passato inosservato nonostante trecentomila (e forse più) testimoni.

    Un UFO sigariforme sull'Open Day della NATO
    Diego Cal, appassionato di aerei, residente a Porcia, (PN), era presente all'Open Day, svoltosi alla Base USAF (NATO) di Aviano (PN) domenica 7 luglio 1996. Dopo la comparsa di alcuni articoli sulla stampa locale che parlavano della foto scattata da un funzionario italiano della Base Nato di Vicenza e dei filmati realizzati da Walter Pilar e da Luciano Poletto (tre persone presenti alla parata aerea in questione) Diego Cal ha controllato, rallentando fortemente il filmato da lui girato quello stesso giorno. Come risultato, ha constatato la presenza di uno strano oggetto volante (visibile in 4 fotogrammi) che si muoveva a velocità elevatissima, praticamente non percepibile dall'occhio umano e ciò in momenti diversi della giornata. (da: "Notiziario Ufo" - Settembre-Ottobre 1997).

    a cura di Francesco Di Blasi




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    00 01/03/2017 23:57
    Quanta legna caro MAESTRO [SM=g1950677] [SM=g2201355] confermo quanto riporti. A questa legna gente come noi appiccica il fuoco che immancabilmente viene spento da chi da sempre ha il potere di farlo. A noi non resta che portare fascine al falò, per alimentarlo, per tenerlo vivo, per non farlo spegnere. E' quasi una lotta impari, ne convengo. Tirem innanz... [SM=g1950677]
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    00 02/03/2017 12:11
    Poi avevo vari colleghi ad Aviano ... [SM=g3061180]


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    Re:
    ZarzacoDranae, 01/03/2017 23.57:

    Quanta legna caro MAESTRO [SM=g1950677] [SM=g2201355] confermo quanto riporti. A questa legna gente come noi appiccica il fuoco che immancabilmente viene spento da chi da sempre ha il potere di farlo. A noi non resta che portare fascine al falò, per alimentarlo, per tenerlo vivo, per non farlo spegnere. E' quasi una lotta impari, ne convengo. Tirem innanz... [SM=g1950677]




    Sai che non ho nulla contro di te ma analogamente avviene anche l'inverso;

    teorie del complotto, falsi ufo, teorie sui falsi allunaggi, sulle scie chimiche, sulla terra piatta, sul bigfoot, sullo yeti, sui fantasmi, sui superpoteri, sui viaggi nel tempo, e veramente chi più ne ha più ne metta, scoppiano come focolai in internet e sono davvero pochi i disgraziati che provano a spegnere questi falò di ignoranza.
    Come chi viene deriso e insultato come voi (noi?) perchè ritiene gli ufo un fenomeno possibile, analogamente questi vengono attaccati spesso in massa e la massa ha un potere che non è sempre razionale, ma spesso è solo la forza del branco o la forza dell'anonimato. Sai che brutti episodi di aggressioni verbali gratuitesono successi anche quì giorni fa e ti garantisco che non è un caso isolato.
    A quei poveracci che provano a far valere il buonsenso e il ragionamento costruito su fatti universalmente comprovabili resta solo il provare a spegnere il più possibile quei focolai affinchè non dilaghino. E' SICURAMENTE una lotta impari.
    Cerca video su uno degli argomenti che ti ho citato sopra; il rapporto ostentatori/sotenitori è sempre 1/10 o meno.
    Comunque in qualche modo, tirano avanti anche loro...
    [Modificato da Hybrid1973 02/03/2017 12:54]
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    Re:
    Ufologo-555, 02/03/2017 12.11:

    Poi avevo vari colleghi ad Aviano ... [SM=g3061180]






    Hanno confermato gli avvistamenti?
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    Re: Re:
    Hybrid1973, 02/03/2017 12:49:




    Sai che non ho nulla contro di te ma analogamente avviene anche l'inverso;

    teorie del complotto, falsi ufo, teorie sui falsi allunaggi, sulle scie chimiche, sulla terra piatta, sul bigfoot, sullo yeti, sui fantasmi, sui superpoteri, sui viaggi nel tempo, e veramente chi più ne ha più ne metta, scoppiano come focolai in internet e sono davvero pochi i disgraziati che provano a spegnere questi falò di ignoranza.
    Come chi viene deriso e insultato come voi (noi?) perchè ritiene gli ufo un fenomeno possibile, analogamente questi vengono attaccati spesso in massa e la massa ha un potere che non è sempre razionale, ma spesso è solo la forza del branco o la forza dell'anonimato. Sai che brutti episodi di aggressioni verbali gratuitesono successi anche quì giorni fa e ti garantisco che non è un caso isolato.
    A quei poveracci che provano a far valere il buonsenso e il ragionamento costruito su fatti universalmente comprovabili resta solo il provare a spegnere il più possibile quei focolai affinchè non dilaghino. E' SICURAMENTE una lotta impari.
    Cerca video su uno degli argomenti che ti ho citato sopra; il rapporto ostentatori/sotenitori è sempre 1/10 o meno.
    Comunque in qualche modo, tirano avanti anche loro...



    Ciao Hybrid, ritengo ogni tuo intervento degno di attenzione e di conseguenza questi non possono che far piacere. Ad ognuno il suo come da sempre auspico, con le proprie raggiunte convinzioni date dalle tempistiche delle proprie informazioni. I falò andrebbero considerati non da chi li appiccica (spesso malamente) e nemmeno da chi senza interessarsi se il legno che ha attecchito è rovere o semplicemente fuffa di pioppo non trova di meglio che la sua volontà di spegnerlo...

    Non penso nè mi interessa parlare, insistendo qui sul complotto, ora e nello specifico. anche se...Giudica tu. Andiamo ai fatti, a quel 27 febbraio 1997: La spiegazione dei militari non risultò affatto convincente, in quanto i RADAR italiani avevano effettivamente rilevato in momenti diversi più presenze anomale. Questo è un dato di fatto. Una parte della stampa credette d'intuire la causa degli avvistamenti, e cioè che i fenomeni luminosi erano causati da un nuovo caccia sperimentale made in USA, di un velivolo piatto e invisibile ai radar (invisibile ai radar?? Ma se così fosse stato, perchè dunque l'hanno rilevato senza fatica? Vabbè...) e dalla velocità di 6 mila Km orari. Il carburante, poi, dalla composizione sconosciuta, non avrebbe generato calore al momento dell'espulsione, ma sarebbe esploso al contatto con l'aria, dopo alcuni secondi dal passaggio dell'aereo, dando così origine a dei globi luminosi i quali potevano assumere movimenti anomali a seconda delle correnti atmosferiche...

    Ora, caro Hybrid, qui il mio amico Eone Nero senza tante perifrasi mi avrebbe dato del bimbominkia. Perchè secondo lui era sicuramente questo l'inghippo. Faccio appello alla tua intelligenza per seguirmi... Questa ipotesi, spavaldamente presentata da stampa pro usa come l'ovvia spiegazione del caso, è insostenibile. Innanzi tutto è sempre comodo, risultando troppo facile pretendere di spiegare un fenomeno misterioso con un qualcosa di cui si sapeva ancora MENO. E' del tutto inverosimile che il passaggio di un aereo possa provocare la presenza di globi luminosi per TRE ORE E QUARANTACINQUE MINUTI, e che dette luci possano raggiungere velocità "SUPERSONICHE", come risulta dalle dichiarazioni testimoniali, con la SOLA SPINTA delle correnti atmosferiche.

    Vedi bene caro amico Hybrid che se uno parte con buone intenzioni e lo fanno passare per uno sfrolucchialone costipato... quello poi diventa suo malgrado complottista. E te credo [SM=g1950687]