00 24/02/2017 16:38
Re:
uando, 24/02/2017 10:11:

Io torno di nuovo a ripetere il mio modesto pensiero: Ma perchè dovete leggere su un libro quello che è giusto o quello che è ingiusto fare? Io lo so perfettamente che se rubo, uccido o semplicemente tratto male qualcuno faccio qualcosa che non va fatto , "pecco", non c'è bisogno che me lo dica il sacerdote. A me non piacciono quelli che io definisco "intermediari religiosi", credo in Dio, prego ma non vado spesso in chiesa, la mia spiritualità è una cosa privata e riservata. Una volta parlando con il parroco lui stesso mi disse: " il paradiso o Dio è come se stesse in cima ad una montagna, io ho scelto questa via qui (il cattolicesimo) per raggiungerlo, altri ne scelgono altre, l'importante è arrivare fin lassù".... [SM=g2201342]
Comunque quella del porgere l'altra guancia non la condivido proprio a pieno! [SM=g1420769]




Ciao Uando. Il bailamme di ogni epoca riguardante il proprio credo, sta all'insufficienza di ogni religione, NON proposta, ma maturata da disquisizioni (vedi per noi cristiani i vari concili) del tutto umani, Non si può negare che, fin dai tempi preistorici, o almeno fino dai tempi cui possono risalire le ricerche moderne, non c'è stato popolo che non abbia avuto un qualche tipo di religione. Perfino dagli scavi risalenti all'età della pietra, si è potuto rilevare che anche i primitivi credevano alla sopravvivenza, e le loro tombe e necropoli forniscono una evidente prova che essi consideravano la natura dell'anima come un'entità ben distinta e separata dal corpo.

Dallo studio delle religioni e dei culti primitivi è apparso evidente che il culto era basato sulle superstizioni, miti e riti che non di rado assumevano aspetti orribili e fantastici. In tal guisa ebbe vita facile colui che noi chiamiamo YHWH, nome che questo DIO non si è mai sognato di dare, autonominandosi "io sono quel che sono". Erano tempi di sacrifici umani, orgie sessuali e mostruose forme di autolesionismo, erano spesso il fattore comune nelle celebrazioni del culto rituale dell'epopea del nostro Dio-distruttore, il quale non si è MAI sognato di parlare di aldilà e di Paradiso. Il suo regno era del tutto basato sul qui e adesso, sulla materialità più evidente come sacrifici di intere popolazioni a favore di altre (vedi Ebrei da una parte e egiziani e popolazioni già installate nei territori di loro competenza che, per un vero PADRE, dovevano essere considerati tutti alla stessa stregua essendo TUTTI figli suoi). Un Dio che non aveva pietà per i vinti, che detronizzò Saul perchè si rifiutò di uccidere altri prigionieri inermi.

Ritengo quindi che sia doveroso caro Uando leggere per documentarsi, per farsi un'idea non preconcetta, di chi era Gesù e chi era il Dio geloso dell'A.T. Un Dio che in tanti passaggi risulta molto vicino alla mentalità (la più detestabile) dell'uomo . Un dio ben lontano da un vero potere divino, onniscente ed onnipresente.