00 17/04/2016 13:22
Re: Re:
yuomino1982, 17/04/2016 12.11:




Non credo abbiamo la conoscenza necessaria per sapere realmente l'energia cos'è anche perhè quella che riusciamo a riprodurre non è neanche lontana all'energia prodotta da un singolo fulmine. ci sono elementi in natura che se combinati creano energia, il fatto che noi non siamo in grado di sfruttarla non significa che non si potrebbe. Magari c'è un modo per annullare la gravità molto più semplice che bruciare carburante,e vedo estremamente insensato avere un universo cosi immenso e non poterlo sfruttare quindi qualcosa stiamo sbagliando.




forse qualcosa sull'energia sfugge ancora alla scienza.
Il fulmine nella sua "perfezione" non sfugge alla legge "reale" che gli "impone" di perdere parte della sua energia dissipandola sotto forma di calore. Come tutte le energie presenti in natura. Tutte fanno il conto con la situazione reale, la quale è diversa da quella ideale.

Nessun elemento crea energia. Casomai utilizzato in un certo modo, trasforma qualcosa in qualcos'altro, perdendo parte del principio attivo nel processo reale. Le cose che "creano" energia sono quel tipo di argomentazioni che potrebbero fare facile presa sulle menti inerudite come la mia, e che gettano l'ufologia al primo posto delle fandonie.

Avere qualcosa che non si può sfruttare non significa che si sta sbagliando qualcosa.
Non potere mettere piede fisicamente su una stella (proprio la stella, non il sistema planetario che si porta dietro) non vuol dire che sicuramente esiste un modo per costruire degli stivali speciali che lo consentano.
Questo non significa che non bisogna studiare e cercare un modo per riuscirci.
Io ho una grossa fiducia nelle potenzialità della mente umana (e non sto parlando di parapsicologia) intese come la capacità di trovare soluzioni ai problemi che si pone, sfruttando le risorse fisiche che ha a disposizione.
Confido anch'io sul cercare un modo per sconfiggere la gravità, che non si affidi esclusivamente sulla propulsione. Ma un conto è parlarne come se fosse un'ovvietà, un conto è formularlo come concetto ipotetico di sicuro molto lontano dalle soluzioni contemplate attualmente dettate da verifiche sperimentali e non da chiacchiere da bar.