È cretino fare le vignette su Maometto. Così come di Buddha o di altre divinità. Non è questa è la nostra libertà d’espressione: la storia ci rivela che le insegne degli eserciti vittoriosi si fermavano davanti alle statue delle divinità. Durante le guerre donne e bambini si rifugiavano nei templi perché erano territori intangibili. C’era il rispetto del trascendente, del sacro
Maometto ha copiato dal Pentateuco, cioè i primi cinque libri della Bibbia, e su quelli fonda la sua rivelazione. L’Europa e l’Occidente non hanno mai analizzato la parte più antica della Bibbia che risale a ottomila anni prima di Cristo. È lì che si ritrova quella forma di giustizia primitiva che è la legge del taglione. Abbiamo abbandonato quei comportamenti, ma i testi sacri sono rimasti tali benché non ci crediamo più e siamo in contraddizione con noi stessi. Ecco perché ci si trova poi in difficoltà a contestare i musulmani che seguono quelle stesse regole.
Mettere delle donne a fare la politica estera è la cosa più cretina del mondo. Perché i nostri problemi sono con l’India e i Paesi arabi, dove le donne non contano niente.