00 06/07/2014 13:45
Vi bevete proprio tutto [SM=g1420771] Come fa la Cia a sostenere che gli avvistamenti sono riconducibili agli aerei che riflettavano i raggi del sole, deve avere altri dati per affermare queste cose e pretendere di essere creduta. Oltre gli U2 inseriscono il jet fantasma F-117.

Nell'articolo del corriere da leggere questa parte:
www.corriere.it/esteri/14_luglio_06/gli-ufo-eravamo-noi-confessioni-misteri-cia-f6f532ba-04e1-11e4-915b-77c91b2dfa...

Prendiamo la «Bestia di Kandahar». Progetto top secret, prestazioni sofisticate, il drone RQ 170 Sentinel lo hanno usato nella fase finale delle ricerche di Bin Laden, sorvolando diverse volte la palazzina di Abbottabad, in Pakistan. Un intervento scoperto grazie a una foto sfocata. Quindi è stato mandato a sorvegliare i siti nucleari in Iran e i bunker scavati nelle montagne. Già, l’Iran. Uno dei posti al mondo dove in questi anni più volte hanno visto oggetti non identificati sfrecciare ad alta quota. E uno di questi - in realtà era la Bestia - è proprio caduto nel deserto iraniano finendo nelle mani dei pasdaran che sostengono di averlo riprodotto.
L’altro punto di contatto tra gli Ufo, gli U2 e i suoi «fratelli» è il deserto del Nevada. La zona a Nordovest di Las Vegas che ospita l’Area 51, contigua ad altri settori militari riservati. Poligoni dove l’aviazione, insieme ai giganti dell’industria militare statunitense, elabora le armi del futuro. Non è un caso che una delle rare vie di comunicazioni, la route SR 375, sia stata ribattezzata l’autostrada degli extraterrestri dopo gli avvistamenti di globi luminosi o altro. Non una ma mille volte. Presenze sostenute anche da ragioni di cassetta. I turisti e gli appassionati - ma anche gli scettici - si spingono lungo la striscia d’asfalto nel deserto sperando di diventare testimoni di cose al confine della realtà. Altrimenti non vi sarebbe alcuna ragione di arrivare fin qui. Si cammina avendo da un lato la concretezza di una base militare e dall’altro l’immaginazione e i molti sospetti di presenze inspiegabili.
In fondo nel mondo dell’intelligence vale la regola del «tutto e il contrario di tutto». Simulazione, manovre, depistaggi. Così ogni mattina dall’aeroporto di Las Vegas, davanti alla piramide nera dell’Hotel Luxor, decollano dei B-737. I jet non hanno insegne sul timone, solo una striscia rossa ai lati della carlinga. Appartengono alla Janet, che non è il nome della compagnia ma il codice radio usato dai piloti della «compagnia che non esiste». Gli aerei sono operativi dal lunedì al venerdì, pausa nel weekend e nei giorni festivi. Nelle stive caricano casse di materiale e ricambi, spesso trasferiscono dei tecnici e degli scienziati. Tutti diretti all’Area 51, la culla di tanti misteri.



Non parlando del drone RQ 170 Sentinel a caso, il tentativo è chiaro erano aerei spia prima sono tutti droni adesso... bravissima la cia [SM=g3061197]