Maggiordomi deviati, minacce di morte (a me) e legge Basaglia
non credo, non ho mai creduto, che esistano i “servizi segreti deviati”. Per una ragione molto semplice: a capo di queste strutture parallele i geni dell’intrigo hanno sempre collocato mediaticamente i capi dei servizi “istituzionali”. Mi spiego meglio. Per esempio, negli anni settanta Vito Miceli, capo del Sid, era “gossippato” anche come ispiratore e numero uno di un servizio segreto parallelo; nei primi anni duemila, invece, Nicolo’ Pollari, al vertice del servizio segreto militare italiano, il Sismi, era ritenuto il fondatore di una struttura deviata. Dunque: o i servizi “ufficiali” e quelli “deviati” sono ed erano la stessa cosa, oppure i secondi non esistono e sono piuttosto una invenzione di comodo quando le istituzioni non possono operare in modo “istituzionale”. Ma sono consapevoli e informate di cio’ che accade.
Questo preambolo ho voluto farlo perché oggi, sei gennaio 2014, ho vissuto una giornata “cinematografica” che, se fosse davvero stata un film, avrei potuto vantarmi di essere stato vittima attenzionata e minacciata dai servizi deviati. Il momento di gloria me lo ha regalato quel Leo (che ora ha aggiunto anche Lyon, roar!!!) Zagami che mi ha più volte telefonato (avendo ricevuto il mio numero in donazione dal pirotecnico e sgusciante suo amico Gilberto Di Benedetto, titolare di uno studio a Roma, prospiciente l’Ambasciata americana, dove si incontrano “esperti” di fonti aperte, studiosi di simbologie sacre, gruppi religiosi, uscieri del Vaticano, maghi, cartomanti, amministratori di condominio, ex giornalisti dei colli romani, massoni che professano l’antimassoneria, titolari di corsi di investigazione, docenti di ipnosi, pittori, registi noir, depositari di verità su padre Pio, amici del Diavolo, fans dei Forconi di Danilo Calvani, Leo Lyon Zagami in una delle sue mille attribuzioni e altro ancora). Zagami ha messo in rete e postato sulla sua pagina di Facebook una delirante ricostruzione del mio excursus professionale sostenendo perfino che io negli anni in cui lavoravo a Panorama sarei stato un agente provocatore comunista come dimostrerebbe la mia vecchia amicizia con Piero Fassino, attualmente sindaco di Torino. Io penso che Fassino non provi nei miei confronti propriamente un sentimento definibile “amicizia” e a me non è particolarmente simpatico. Certamente preferisco lui, il suo impegno democratico e pacifico a un rompiballe che mi telefona perché avrebbe voluto che io fossi andato in Vaticano il 25 dicembre a raccontare il Colpo di Stato fatto dai Forconi, “con tecnologie aliene, l’appoggio del Papa e il benestare di Putin, di cui io, Leo Lyon Zagami, sono un fedele agente in organico al Fsb, con tanto di ufficio a Mosca, alla Lubianka, minacciato dagli uomini dei servizi segreti inglesi che mi vogliono uccidere. Gregoretti, lei è l’unico giornalista indipendente… Due Forconi sono stati ammazzati ma nessun giornale ne parla. Le dico anche i mandanti: Alfano e Renzi”. E allora, visto che io in Vaticano col cavolo che ci sono andato, che neanche dopo le altre sue telefonate l’ho preso molto sul serio (pur senza nascondere una certa inquieta preoccupazione in relazione al fatto che ancora nessuno avesse provveduto al suo arresto o quantomeno alla sua denuncia in virtù’ della sue dichiarazioni di atti violenti contro le istituzioni), che in un articolo su questo sito ho raccontato la kafkiana telefonata che ha fatto a Gaetano Saya, lui ha pensato bene di trasformarmi da giornalista corretto, a falso giornalista perdipiu corrotto. Questo ha scritto di me Zagami:”…la posizione del giornalista investigativo e “Busta Gialla” dell’intelligence Marco Gregoretti ex membro del Partito Comunista e amico di Fassino attuale Sindaco Torino. Con questa manovra e con lo scandalo della cosidetta “polizia parallela” il PD e il SIS (I servizi segreti Britannici al servizio di sua Maestà Britannica) volevano incastrare il Presidente Silvio Berlusconi all’accusa infamante di essere un Fascista e una figura antidemocratica. Gregoretti che per anni ha lavorato con il settimanale Panorama (quindi una spia nella casa del padrone),…”. A questo poi ha aggiunto farneticazioni su Massoneria deviata (e ridaje), improbabili amicizie, eccetera, eccetera. Ma io ho una curiosità e uno stupore. La curiosità: che cosa vuol dire Busta Gialla? Lo stupore: povero Putin, se questo davvero è un suo collaboratore, capace che vada a pallino anche Gazprom. Il bello, pero’, è altro: il maldestro e rabbioso tentativo di delegittimazione della mia persona e del mio faticoso percorso professionale da parte di questo fiero golpista, trova l’apoteosi nella motivazione di tanta fatica scribacchina :”DAL 18 GENNAIO 2014 A MORTE I TRADITORI DELLA RIVOLUZIONE DEL 9 DICEMBRE INCLUSO I FRATELLI MARCO GREGORETTI E RICCARDO SINDOCA”. Dunque il 18 gennaio io verro’ ucciso insieme a Riccardo Sindoca in quanto traditore della rivoluzione del nove dicembre. Rivoluzione? Ma smettila… Io penso e sostengo che all’interno del Movimento nove dicembre ci siano molte (se non tutte) persone e motivazioni serie. E, che aldilà del proprio convincimento, vadano ascoltate le prime ed elaborate le seconde. E credo anche che personaggi come Zagami siano strumenti usati per mettere in cattiva luce quel Movimento, per infiltrarlo e farlo passare per quel che non è: un agglomerato fascista o parafascista. Sono convinto che alla fine la follia sarà giudicata per quel che è: follia appunto. E che, finalmente, si rimetterà mano anche alla legge Basaglia, nata con intenti illuminati e gestita con strumenti demenziali. Insomma Zagami, che mette in giro anche la voce di essere stato un collaboratore contrattualizzato di una trasmissione Mediaset (dove se lo nomini si sganasciano dalle risate), è infastidito dal binomio Gregoretti-Sindoca. Per via del fatto che hanno pubblicato un libro serio e storicamente documentato (Bocche chiuse) che smonta certe sue farneticazioni a proposito di argomenti importanti che ha ridicolizzato per la ricerca di quattro monete? Oppure perché i due sono noti come cacciatori di SS, nel senso di nemici totali e senza quartiere delle Sette Sataniche? O ancora perché ambedue hanno fondato il Movimento europeo contro la pedofilia? Io non lo so, ma è evidente che se dovesse capitarmi qualche cosa, beh, finanza cattiva, satanisti e pedofili mi hanno sempre avuto nel mirino… Comunque, voglio qui proporre anche la risposta-denuncia che Riccardo Sindoca ha inviato a Zagami e alle autorità pubbliche:
“Sig. Zagami Leopoldo : Le Sue minacce di morte pubblicate minuti or sono con
la mia foto in uniforme Co.S.int e le medesime minacce rivolte anche al Dott Marco Gregoretti mi lusingano perché io con gli eversori come Lei non ho proprio nulla a che fare e che vedere . Io sono e rimango dalla Parte dell’Ordine Costituito ed auspico che le Forze Sane della Patria , Le propinino un buon TSO.
Riccardo Sindoca
PS io non sono suo fratello perché
mia madre per mia fortuna mi ha risparmiato questa disgrazia”.
Pazzesco? Inquietante? Pericoloso? Buffo? C’è da ridere, da preoccuparsi o da aver paura? E chi lo sa… Quel che ho capito, ancora una volta, è che l’abito non fa il monaco. Per esempio: centrale in questa vicenda è il ruolo di Gilberto Di Benedetto. Diciamo così’: Zagami è il dito, Di Benedetto sembra essere il cielo. Zagami lo strumento, Di Benedetto il manovratore del pollo, il manipolatore, l’ipnotizzatore. Gilbé (come ogni tanto lo chiamo quando mi fa “scorrettezze” informatiche :-) )vl’ho conosciuto quando mi occupai, nel 2005,della vicenda Dssa (la cosiddetta Polizia parallela, ma che non era ne Polizia, ne parallela…) e dei risvolti legati alla morte di Fabrizio Quattrocchi. Si propose come insignificante fisioterapista che voleva vendicarsi delle ingiustizie subite nella clinica privata del professor Faroni, vicino a Roma. Mi disse che per questo si era iscritto al Dssa. Ma già allora mi chiesi: perché, allora, mi racconta che un’intera ala di quella clinica era riservata al Sismi? Che Faroni era amico del generale Pollari? Che in quelle stanze riservate ai servizi segreti era stato nascosto un ufficiale nazista ricercato?. Perché mi diede queste notizie scottanti e altre ancora (come, con grande anticipo, tutto cio’ che riguardava lo scandalo di lady asl e cio’ che succedeva nei teatri di guerra mediorientali, terrorismo e sequestri compresi) se era solo un semplice fisioterapista incazzato? Pensai che voleva strumentalizzarmi cosi’ non diedi mai molto seguito alle sue clamorose rivelazioni e non approfondii certe sue “corsie preferenziali” come quelle che lo portavano con facilità al cospetto dei massimi vertici del Vaticano. Anzi, più di una volta ci ho scherzato su con lui avendo la netta impressione che anche per telefono mi volesse usare. E questo, perdonatemi, è un mio punto debole: se ho il sospetto che mi si usi mi incazzo. Come un riccio
Marco Gregoretti
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