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Leggendo il bellissimo libro Il Mistero di Orione di Robert Bauval, questi scrive a pagina 99 a proposito dei Testi sulle Piramidi

Uno dei problemi comuni nello studio dei testi antichi deriva dall'atteggiamento degli "esperti" ufficiali, poco disposti a lasciar parlare gli scritti da soli. Questi esegeti trascorrono ore interminabili a studiarne il contenuto e setacciare minuziosamente il materiale, ma alla fine paiono più interessati a servirsene solo per analisi e dibattiti filologici. Nel corso del processo eliminano le lacune, sostituiscono parole semplici con parole complesse. Le spiegazioni, se ci sono, sono date fra parentesi o relegate in note a piè di pagina che affondano via via il lettore nella palude delle scaramucce accademiche. La pratica di spulciare le argomentazioni di questo o quel collega, alla ricerca di pecche ed errori tecnici, rende più confusi i problemi, anziché chiarirli, e costituisce un'enorme distrazione. I Testi delle Piramidi non sono scampati a questo destino, sommersi da una massa di disquisizioni accademiche sotto forma di discussioni filosofiche e filologiche. I dibattiti teologici ed etimologici hanno reso il loro contenuto ancora più esoterico del necessario. Un decennio dopo l'altro di simile trattamento li ha ridotti allo stato di un materiale noioso che è meglio lasciare agli studiosi e agli "esperti".

E' proprio quanto è accaduto con la Bibbia eh.
[Modificato da Ale-95 06/12/2014 14:53]