Allora..sono contento dello speciale che faranno a
Voyager e lo seguiro' sicuramente.
Ma la domanda che mi sono posto io e che si sono posti in tanti e'(seondo me') come mai i nostri enti spaziali non sono stati in grado di prevedere l'arrivo di questo "sassolino" girovagante nello spazio?
Secondo me' dobbiamo partire dal presupposto che il sistema solare è pieno di asteroidi, ne contiamo migliaia, e gli urti cosmici fra questi e i pianeti sono all'ordine del giorno.
Basta alzare gli occhi al cielo e guardare la Luna, butterata di crateri di tutte le dimensioni, per rendersi conto come dal cielo piovono continuamente sassi di tutte le dimensioni, residui della formazione del sistema solare, 5 miliardi di anni fa.
Gli asteroidi più grandi sono ben conosciuti e tenuti d'occhio da vari centri, come quello Nasa, e osservatori astronomici, quelli più piccoli in dimensioni sono visibili solo all'ultimo momento o addirittura, come nel caso di ieri in Russia, non sono prevedibili.
Questo purtroppo è un limite sia operativo che tecnologico: non riusciamo a vederli dato che non emettono luce ma la riflettono, magari poco a causa del materiale roccioso di cui sono composti. Bisogna migliorare le tecnologie che ci servono per scoprirli e investire di più nell'operazione di sorveglianza del cielo.
A questo proposito capita perfettamente a tempo un convegno di specialisti del settore sia dalla parte ricerca, CNR e Università di Tor Vergata – Roma, che da quella industriale e tecnologica, l'italiana Telespazio in testa. Al centro dei lavori sarà il Progetto europeo SPARC, SPace AwaReness for Critical Infrastructures, della Direzione Generale Home Affairs della Commissione Europea.
L'Europa ha appena avviato anche un progetto per capire come deviare eventuali asteroidi molto grandi che ci capitassero fra capo e collo, problema affrontato anche negli USA, dove però c'è anche qualcuno che pensa di sfruttarli come miniere di metalli preziosi, due ditte private in concorrenza fra loro e con gli immancabili cinesi, che nello spazio stanno facendo faville, per un mercato che si stima di centinaia e centinaia di miliardi di dollari.
Prevenzione, difesa e sfruttamento, tre aspetti diversi dello stesso problema. Per il momento siamo al punto che si è visto ieri, ma miglioreremo presto.
Il cielo sa comunque avere anche aspetti molto belli, Nasa, forse per consolarci, ha rilasciato ieri il primo breve e stupendo filmato di Mercurio a colori, ripreso dalla sonda USA che da mesi lo sta studiando.
Speriamo in un fine settimana tranquillo .
[Modificato da IRONMAN.75 16/02/2013 14:11]