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Da Repubblica.it... [SM=g8180]

www.repubblica.it/scienze/2013/02/25/news/meteorite_russo_traiettoria_fino_roma-53393967/?ref...

Pioggia di meteoriti in Russia: "Sarebbe potuta arrivare anche da noi"

Il professor Giuseppe Longo, dell'università di Bologna, ha studiato la traiettoria del corpo di Chelyabinsk disintegratosi sopra gli Urali. "Con leggerissime variazioni, sarebbe caduto dritto su Roma". E rivela che gli sciami di meteore erano due: le tracce luminose rilevate dall'osservatorio di San Giovanni in Persiceto

Lo sciame di meteoriti caduto sulla regione di Chelyabinsk, alle pendici degli Urali orientali, il 15 febbraio ha provocato 1.200 feriti e danni per 22 milioni di euro. E se invece di finire sulla Russia fosse arrivato vicino, molto vicino a noi? L'ipotesi non è così remota: se la traiettoria fosse stata leggermente più elevata o se fosse arrivato qualche ora dopo, avrebbe rischiato di bucare l'atmosfera proprio sopra Roma.

"L'Italia non ha corso alcun rischio", si affretta a chiarire il professor Giuseppe Longo, del dipartimento di Fisica dell'Università di Bologna. Ma studiando attentamente la traiettoria del corpo di Chelyabinsk, come ha fatto l'esperto, che da decenni si occupa di asteroidi, si vede una bella linea rossa che dagli Urali porta dritta a Roma.

Non solo: gli sciami di meteoriti erano due, rivela il professore. Nel momento in cui il corpo cosmico si è disintegrato sopra gli Urali una parte è caduta sopra Chelyabinsk. Ma se n'è staccata anche un'altra che si è riflessa verso l'alto, ed ha dato origine a fenomeni luminosi captati dall'osservatorio astronomico di San Giovanni in Persiceto, che, proprio in corrispondenza dell'evento russo, alla stessa ora - le tre e venti del mattino in Italia - ha registrato un picco di meteore sfrecciate sopra l'Europa.

Riguardo al frammento caduto sugli Urali, Pavel Spurny e collaboratori dell'Astronomical Institute of the Academy of Sciences, di Ondrejov, nella Repubblica Ceca ne hanno appena calcolato la traiettoria finale per un tratto di 254 km. Hanno trovato che da un'altezza di 92 km fino a 26 km l'oggetto si muoveva con una velocità di 17 km/s, a 21 km la velocità era scesa a 12 km/s e alla fine della registrazione, 15 km di altezza, la velocità era di 4,3 km/s, con un'inclinazione di 16.5 gradi rispetto all'orizzonte.

L'oggetto, relativamente fragile, ha cominciato a frammentarsi a un'altezza di 32 km. L'onda d'urto che ha causato i danni di Chelyabinsk è stata generata tra i 25 e i 30 km di altezza. E i frammenti caduti nel lago di Cherbakul sono stati stimati in 200-500 kg.
[Modificato da _INSIDER_ 26/02/2013 16:47]