Roberto Doz, ex pilota, testimone e studioso del fenomeno U.F.O.
(Dapprima pilota degli aerei antisom, "Atlantic", in seguito elicotterista della 1° A.B. dove ero anch'io in servizio).
Bassano - Singolare incontro alla libreria La Bassanese, nell’ambito della rassegna “Incontri senza censura”, con Roberto Doz, Colonnello pilota dell’Aeronautica in pensione, nonché testimone e studioso di ufologia. L’esperto ha coinvolto i presenti, intervenuti numerosi, in una particolare analisi di uno degli argomenti che maggiormente attraggono la curiosità dell’uomo fin dalla notte dei tempi: gli Unidentified Flying Object, comunemente noti come Ufo.
L’interesse di Doz è sorto nel 1985, quando uno strano oggetto volante, individuato nel cielo di Roma, gli ha aperto una finestra su un mondo che fino ad allora gli era sconosciuto. “I piloti sono spesso testimoni privilegiati di episodi o visioni anomali, ma in genere si decidono a parlarne solo dopo il pensionamento. I frequenti e rigidi test psichici a cui sono sottoposti, infatti, li trattengono dal riferire avvenimenti che potrebbero generare dubbi sulla loro sanità mentale, mettendo a rischio il loro posto di lavoro. Parlare di questi fenomeni in organizzazioni istituzionalizzate è estremamente rischioso”, ha spiegato lo studioso.
“Lo Stato pratica un controllo costante su quello che la gente sa o non sa. Le statistiche dicono che molte persone, dal settanta all’ottanta percento, credono nell’esistenza di qualche forma di vita extra-terrestre, ma manca un’autorità che confermi le risposte che già sentono dentro. C’è una tendenza a rimuovere la spontanea attitudine degli individui a pensare che quello in cui vivono è un cosmo vitale perché questo toglierebbe potere alle istituzioni che controllano e delineano i limiti di azione dell’uomo. Il Vaticano, però, dispone di un osservatorio a Roma e di uno in Arizona”, ha evidenziato il colonnello.
Il Freedom of Information Act, emesso negli anni sessanta negli Stati Uniti, ha dato accesso a numerosi documenti riservati e coperti da segreto di Stato. Tra questi sarebbero state rinvenute moltissime prove a favore dell’esistenza di esseri extra-terrestri ma, come ha evidenziato Doz, qualcuno ha provveduto a cancellare i dati salienti. Documenti alla mano, lo studioso ha apportato varie prove a conferma della sua tesi: un documento americano del 1947, fotografie di particolari oggetti volanti (tra cui uno scatto effettuato in Val di Fassa) e persino radiografie di mani umane contenenti microchip alieni.
Molti gli avvistamenti nel Nord Italia, soprattutto nelle nostre zone. “Si concentrano dove c’è un grande accumulo di energia. Non a caso sono frequenti nelle aree militari, vicino ai depositi nucleari e nei luoghi a rischio magnetico. La zona tra l’altopiano di Folgaria e il Monte Grappa è molto interessante da questo punto di vista. Famoso soprattutto l’avvistamento di Paderno, ma anche nei Colli Berici sono stati riferiti fatti anomali ed infatti in passato, a Nogare, c’era un deposito nucleare americano”, ha spiegato Doz.
Il colonnello non ha dubbi sul fatto che questi esseri si presentino solo alle persone dotate di una particolare sensibilità: “Gli Ufo non si fanno vedere spesso, ma non per questo possiamo credere di essere gli unici. Viviamo all’interno di una massa vitale, come in un condominio e, per il concetto stesso di condominio, per entrare a casa di una persona bisogna suonare il campanello, ma, se questa non risponde o non vuole aprire, non si entra”, ha spiegato.
Secondo Doz abbiamo ormai rotto i rapporti di buon vicinato, ma c’è ancora una soluzione: “Il terrore è l’elemento di manipolazione più potente che esista. La vera battaglia è rimanere liberi dalla paura degli extra-terrestri”.
Fonte: Il Gazzettino ed.Vicenza Domenica 17 Maggio 2009 pag.5
(http://www.baab.it/digdug/index.php)
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