00 18/06/2012 14:50
In realtà il caso è molto meno inusuale di quello che si potrebbe pensare. Wikipedia parla di ben 1000-3000 casi di peste all'anno, la maggior parte in Africa e Asia, e di alcuni focolai nelle regioni caucasiche e nord-americane (tra le quali sono inclusi anche gli USA occidentali). Per capire come sia possibile dovremmo prendere in considerazione sia il ciclo di Yersinia Pestis, sia quello dei suoi ospiti (per ospite in biologia si intende l'organismo che ospita l'agente patogeno, simbionte, parassita o quant'altro). Difatti lo sviluppo della peste è legato alle pulci, che sono i vettori di yersinia, e ai topi, che fungono in questo caso da "serbatoi".

Gli esseri umani possono contrarre l'infezione in due modi:
-inoculazione da parte della pulce
-per via aerea (es. in presenza di un altro malato...)

Ecco un'esemplificazione di questo ciclo:



Yersinia Pestis è un batterio, e come tutti i suoi simili non appena trova le condizioni favorevoli (che per yersinia, non a caso, sono costituite da una temperatura di 37°C!) inizia la sua fase esponenziale, durante la quale inizia a moltiplicarsi a dismisura e alla massima velocità, finchè la disponibilità di risorse lo permette. Questo fa comprendere come da una piccola colonia di batteri possa verificarsi in poco tempo un'epidemia. La fase esponenziale ha inizio spesso dopo solo alcune ora dall'infezione dell'ospite, per yersinia si parla di un periodo di incubazione che va da 2 a 12 giorni.

Come gia anticipato,la pulce del ratto è il vettore del batterio. Anche in questo caso parliamo di una vera e propria macchina sforna figli. Non appena la pulce si mette a suo agio su un bel topino iniziando a succhiare sangue, le bastano solo 24 ore perchè possa deporre le prime uova, ad un ritmo di 50 al giorno (può produrne 2000 nell'arco di vita). Alcune di queste rimangono attaccate al pelo dell'animale (una volta schiuse e cresciute, difficilmente una pulce adulta abbandona il suo ospite...), mentre altre verranno disperse nell'ambiente, e andranno potenzialmente a colonizzare altri individui dotati di pelliccia. Cioè vuol dire che tante piccole yersiniette vengono trasportate in giro per il mondo [SM=g1420769]



Passiamo ora al topo che, non essendo da meno, vanta anche lui una certa efficienza riproduttiva. Prendiamo per esempio il rattus rattus: è in grado di dare alla luce 5 nidiate all'anno, partorendo da 5 a 12 individui per volta, i quali raggiungono la maturità sessuale dopo appena 3-5 mesi. I topi sono infatti una specie infestante.



Alla luce di queste considerazioni, è ingenuo pensare che sia possibile debellare completamente una malattia di origine batterica, e sembrerebbe invece più strano presumere il contrario.

Fortunatamente il livello igienico sanitario raggiunto con gli anni (ahimè, solo nei paesi industrializzati) ha permesso di isolare questo batterio, che risulta molto poco resistente ai disinfettanti. E comunque, grazie all'innovazione medico-scientifica, se presa per tempo è curabile (come ha gia affermato Marvinfire).

Quindi niente paura [SM=g1950684]

Fonti: wikipedia