00 30/05/2012 15:24

Parata, i pompieri non vogliono sfilare
E Alemanno contesta il sì di Napolitano

L'Usb: «Mandate i vigili del fuoco fra i terremotati. Evitiamo manifestazioni carnevalesche». Il sindaco di Roma: spero sia cancellata per dare i soldi alle vittime

ROMA - Continuano le polemiche sullo svolgimento della parata delle Forze Armate il prossimo 2 giugno ai Fori Imperiali. La tradizionale manifestazione nel cuore archeologico della Capitale viene da giorni contestata da politici e associazioni: il Popolo Viola ha raccolto sul web 60 mila firme per chiedere che venga sospesa anche in segno di lutto per le vittime del terremoto in Emilia e adesso anche i vigili del fuoco (o parte del corpo) chiedono di non eser chiamati a partecipare. Intanto il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha lanciato una campagna - insolita per il Pdl, specie se paragonata ad analoghe polemiche quando era ministro della Difesa Ignazio La Russa - contro la sfilata di mezzi militari. In polemica indiretta con le dichiarazioni del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano che, invece, ha confermato lo svolgimento della manifestazione pur con toni più sobri.

IL NO DEI POMPIERI - Secondo l'Unione sindacale di base (Usb) la «parata del 2 giugno va sospesa». Usb chiede che i lavoratori del Corpo nazionale dei vigili del fuoco non vengano mandati ad esibirsi in una sfilata, bensì a prestare la loro opera di soccorso tecnico urgente alla popolazione delle zone terremotate». Secondo il sindacato di base i pompieri sono un ente sociale, «che non ha mai avuto alcun motivo di partecipare a parate militari o carnevalesche: ancora più incomprensibile ed inaccettabile in questo momento la scelta di impegnare un folto gruppo di lavoratori per la sfilata del 2 giugno, lasciando al contempo alcune zone terremotate prive di operatori».

IL NO DEL PRIMO CITTADINO - «Ho visto le immagini scioccanti del terremoto- aveva detto Alemanno martedì -. Spero che la parata del 2 giugno sia annullata per destinare quei soldi ai terremotati», ha detto il sindaco di Roma Gianni Alemanno, pubblicando un commento su Twitter. «La parata militare - ha aggiunto Alemanno - non è uno sfoggio di potenza, ma il ricordo delle persone cadute e che oggi si sacrificano per le missioni militari di pace». E da Modena, mercoledì, ha ribadito: «Sono ancora più convinto che siano in tempo per annullare la sfilata. Non è solo il problema del risparmio, che ancora ci sarebbe, ma è il segnale che la gente si attende».

MOSTRARE I MUSCOLI - Anche i 2 mila vigili del fuoco aderenti all'Usb sottolineano che non si può «mettere a tacere la coscienza sulla tragedia che sta colpendo l’Emilia». E ribadiscono: «Non serve mostrare i muscoli con una parata, quando il nostro Paese viene messo in ginocchio dai debiti ed il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco subisce continui tagli lineari. Oggi, il soccorso tecnico urgente alla popolazione è assicurato solo ed esclusivamente con il raddoppio dei turni del personale dei pompieri e con la certezza che i lavoratori non saranno retribuiti, perché il Dipartimento non ha fondi e si appresta a nuovi tagli».

STOP AGLI SCIOPERI - Nell'esprimere poi «vicinanza e solidarietà alla popolazione colpita dal sisma», Usb ha deciso , «per evitare ulteriori disagi», di sospendere in tutta Italia lo sciopero dell'8 giugno nei trasporti e nel pubblico impiego, «trasformando l'agitazione in una giornata di solidarietà verso le popolazioni colpite dal terremoto». L'Unione sindacale di base ha aperto un conto corrente bancario attraverso il quale raccogliere fondi destinati ad aiuti diretti alla popolazione e alle famiglie dei lavoratori deceduti a seguito del terremoto mentre erano a lavoro.

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