00 22/12/2011 17:48
Come dicevo nel precedente post il culto e la celebrazione del Solstizio d'Inverno risale alla notte dei tempi, forse retaggio atavico del terrore che l'uomo ha vissuto durante l'ultima glaciazione, ed insegnarlo nelle scuole porterebbe alla disintegrazione della religione che ha distrutto gli antichi culti dove l'uomo era in simbiosi con la Natura.

Quando ero piccolo le paure che ci trasmettevano erano 2 ed erano le paure del Mondo, l'Orologio dell'Apocalisse la cui mezzanotte simboleggia la fine del mondo, causata da una guerra atomica.

E l'inquinamento e lo sfruttamento selvaggio della Terra, oggi non se ne parla più i problemi sembrano unicamente oltre a quelli consumistici, il calcio e le fakketate degli alieni che a seconda dei ladri ciarlatani sono benevoli o malevoli.

Un tentativo di ritorno alla natura lo diedero i primi movimenti new-age, la Wicca inventata da Gerald Gardner e da Aleister Crowley, e la new-age degli anni 60 creata tramite la comunità di Findhorn ad opera di alcuni adepti della neo Teosofa Alice Bailey.

Purtroppo come sappiamo il tutto è stato distrutto in nome del dio danaro in una follia che vediamo tuttora.

Questi movimenti neo-pagani in un discutibilissimo e spesso aberrante soprattutto ai nostri giorni sincretismo, attinsero a piene mani dalle vecchie tradizioni naturali distrutte dal cristianesimo con la spada e con i roghi, e riniziarono a festeggiare anche i solstizi, ma questo lo vedremo in un successivo articolo dedicato ai culti moderni.



Tornando ai solstizi si sono trovate tracce del culto in tutto il mondo, l'uomo scandiva il tempo da sempre, ne abbiamo prove con i trattati astronomici induisti, nelle raffigurazioni babilonesi, nei calendari Maya, nelle strutture megalitiche del neolitico.

Il 21 dicembre (nostra datazione) o il 22 (quest'anno il solstizio cade il 22 e ne approfitto per fare i più sentiti auguri a tutti [SM=g8320] ), il giorno inizia a diventare più lungo e quindi da la speranza che il gelo inverno con la sua neve che ammanta la terra sparirà, per poter far sì che il verde torni con l'Equinozio di Primavera, quindi veniva festeggiata la rinascita del sole contro il buio delle tenebre, per meglio dire la rinascita o se preferiamo resurrezione comune a tante divinità tradizionali.



Durante i mesi invernali la natura decade e la terra si spoglia di vita, il lavoro nei campi termina e quindi c'è più tempo per riordinare gli attrezzi, ripararli, costruirne nuovi, fare progetti per il futuro e perseguirli dato che è possibile pensare più chiaramente, perché quando la natura appassisce, allora lo spirito umano completamente desto può affermarsi e rafforzarsi.

Durante l’estate, avvolto dal calore del sole, lo spirito umano sognava, ora lo spirito umano si sveglia ed agisce.

Quando si avvicina l’inverno l’uomo che segue il percorso spirituale e non è perso nel becero consumismo e materialismo si concentra su ciò che deve compiere, su ciò che può imparare, su ciò che deve migliorare dentro di sé e intorno a sé. Non impegnato nel lavorare la terra pensa a stabilire i piani d'azione e crea le basi per realizzarli. Mancando il calore del sole rinasce il calore della volontà diventando luce interiore, luce che illumina il mondo del Se, mentre fuori calano le tenebre del gelido inverno.



Mentre l’uomo intensifica la sua azione e dà più energia al suo pensiero, la luce solare dell’inverno penetra nelle profondità della terra e trasmette fin lì le forze che alimentano la vita che si manifesterà nella futura primavera con il relativo equinozio.

La terra diviene spoglia di vegetazione, e la forza vitale si concentra alle radici delle piante, nell’humus della Madre Terra. Secondo le antiche tradizioni gli spiriti di natura riposano in pace nel suo grembo tessendo la Trama della Vita per il nuovo anno.

Proprio nel più profondo inverno la Terra assume il volto della Madre che sta per generare la Vita futura. Il volto della Terra ricoperta di neve diventa candido e purissimo: somiglia al volto chiaro, pallido e roseo di una donna che sta per diventare madre. Chi si sofferma a contemplare il volto beato di una donna che sta per partorire scorge in esso l’incanto della Dea Luna.

Chi cammina su un paesaggio innevato sotto la luna piena si accorge come la terra ricoperta di neve assuma essa stessa una purezza lunare, manifesti in sé quelle stesse forze divine – lunari che si legano alla generazione, alla riproduzione delle forme viventi.

Quando poi si cammina su un paesaggio innevato baciato dal Sole meridiano ci si accorge che il fondo di neve e ghiaccio crea sulla terra una sorta di specchio cosmico che riflette i raggi e gli influssi spirituali del Sole.

La donna quando sta per diventare madre acquista una bellezza purissima di tipo lunare.

Anche la terra quando sta per giungere il Sacro Solstizio d’Inverno mostra il suo volto lunare, e la sua superficie ricoperta di ghiaccio si impregna della luce del Sole.

La candida coltre di neve attira i raggi del Sole: questi raggi nei giorni del Solstizio discendono sulla terra: la forza divina del Sole discende nella materia terrestre.

Al Solstizio d’Inverno la Terra diventa Madre: la Grande Madre Terra a Natale genera nell’Universo il Fanciullo Solare.

L’immaginazione che si lega al Solstizio d’Inverno: nella volta scura del cosmo, la Dea Madre genera il Fanciullo Solare.



Questa immagine carica delle più sublimi forze spirituali accompagna l’uomo dagli albori della sua incarnazione terrena, quando egli stesso era fanciullo sul grembo della Madre Terra. Come Iside, come Demetra, come la Madonna dei pittori italiani del Trecento, l’immagine della Dea Madre col Fanciullo Solare attraversa i secoli e le religioni.



La Madre Divina con il capo irradiato da una corona stellare.

Il Fanciullo in braccio alla madre, come un piccolo Sole che splende nell’atmosfera celeste. Il "Bambino" che nasce a Natale è il Sole Invincibile, che scende sulla Terra e si incarna nell’Io degli Uomini: la forza solare agisce nella intelligenza degli uomini, nel loro nobile sentimento, nella forza d’azione.

Troviamo questa figura nelle antiche Madri, ma questo farà parte di un prossimo tread.

Nei prossimi posts, analizzerò altri aspetti simbolici dell'antichissimo culto, il Natale Solare mitraico e romano, e gli aspetti tradizionali e neo-pagani scopriremo anche da dove arriva l'aberrazione dei 3 giorni di buio legata al solstizio, sempre se il discorso interessi.

Fonti:

Tradizione Solare

Centro Studi la Runa

http://it.wikipedia.org/wiki/Orologio_dell'apocalisse