00 13/11/2011 19:14
Re:
IRONMAN.75, 12/11/2011 14.28:

Quello che mi affascine del professore è che lo stesso era dubbioso sul fenomeno ...anzi non ci credeva per nulla.
Ma dopo numerose analisi che ebbe con i suoi pazienti incominciò a unire il mosaico e ad avere qualche perplessità, quasi tutte le sedute dei suoi pazienti che nè si conoscevano, anzi venivano da posti differenti; erano pressochè uguali.
Stessi esseri stesse visioni, per il professore diventò evidente che non si trattava di una questione mentale ma moto di più.



John Mack era molto amico di Budd Hopkins. Il primo, cresciuto in un ambiente ateo e razionale, ha frequentato la facoltà di Medicina diventando poi psichiatra. Il secondo, affermato artista e pittore, ha iniziato ad interessarsi agl'ufo dopo un avvistamento che ebbe nel 1964. Poi, a seguito di un indagine su un presunto atteraggio ufo, nel 1975, divenne a tutti gli effetti un investigatore su questo fenomeno. I due cominciarono a coltivare la loro amicizia dal 1990. Sebbene Mack inizialmente fosse molto razionale, cambiò direzione durante lo svolgimento delle indagini sui rapimenti alieni. La sua visione dei contatti/rapimenti alieni divenne così benevola. Era convinto che gli addotti, dopo l'esperienza di rapimento, si trasformassero spiritualmente, diventando così più sensibili all'ambiente, all'arte e ad una visione new age della vita.

Budd Hopkins, invece, fece il percorso inverso. Da artista creativo e fantasioso, cominciò a seguire gli addotti facendo foto alle cicatrici che essi postavano sul corpo, raccogliendo campioni di terreno per le analisi ecc. A quanto dice Hopkins, John Mack non fece mai una foto ad una cicatrice che gli addotti portavano sul corpo e non condusse mai una ricerca scientifica, ma era più interessato all'aspetto filosofico-spirituale della realtà aliena.

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