KOSLINE
00mercoledì 11 aprile 2012 03:04
Il caso Zanfretta torna alla ribalta, grazie alle telecamere di Mistero, la trasmissione di Italia Uno riprende la nuova serie la 6°, e fra le altre cose si occuperà delle Abduction dichiarate da Pier Fortunato Zanfretta, incominciate nel lontano 1978 e proseguite fino al 1981 , in un numero complessivo di 11 rapimenti , nell ultimo rapimento gli Alieni dichiararono e promisero a Zanfretta che sarebbero ritornati nel 2012, lo dichiara lo stesso Zanfretta, alle telecamere di Mistero, che in questi giorni stanno registrando la sua nuova testimonianza, quindi spero almeno questa volta che il sig Zanfretta possa farli un intervista filmata, tanto ormai diciamo e' di casa .!!!
fonte dati :
www.mistero.tv/
Quando sento parlare di determinate Abduction dove si dichiara di interagire con gli Alieni sono sempre perplesso ,mi soffermo a pensare una cosa, se fossero vere denoterebbero un atteggiamento da parte degli Alieni che dire ambiguo e' dire poco , penso che paradossale all limite del patologico sia la definizione migliore di quello che penso ....
Ma mi domando se gli Alieni fanno decine, centinai o addirittura migliaia di anni luce di viaggio, possono poi decidere di incontrare pochissime persone ???
per me la risposta e' No
non ci vedo un filo logico in questo
Ho tenti di rimananere nascosto .
Ho ti mostri a tutti .
Ma rimanendo in attesa che i tanti Eletti che hanno il piacere di incontrare gli Alieni, mostrino finalmente le prove di quello che affermano, io li consiglierei non avendo mai uno stralcio di prova di quello che affermano, di incominciare a pensare che forse gli Alieni li vedono solo nella loro testa , magari quando dormono
Che ne pensate ?
Dyd 666.
00mercoledì 11 aprile 2012 12:58
Mio parere, io non ci credo! Gli elementi che descrive mi fanno pensare ai tanti film di fantascienza anni 60.
Mi sono imbattuto in quest'intervista, del 2010, allo stesso Zanfretta.
Già per quell'anno prevedeva qualcosa. Sin troppo facile tornare alla carica per il 2012. I Maya, comunque vada, ne hanno già fatti parecchi di danni.
Un dubbio, anche nell'ipotesi che questi alieni abbiano scelto degli "eletti", non avrebbero dovuto scegliere qualcuno che fosse credibile in questo ruolo? Perchè dovrebbero affidare dei messaggi a chi non viene creduto?
Linko l'intervista. Leggendola, l'unica domanda che mi viene in mente è "ma come fa ad essere vero?". Poi sarò io ad essere limitato...
"....
Sulla mirabolante vicenda e sul suo protagonista si stanno riaccendendo i riflettori in quanto, dai più recenti contatti con la “scatola”, Zanfretta avrebbe percepito che entro il presente anno 2010 avverrà qualcosa di particolare nel rapporto tra l’umanità e gli esseri provenienti da altri mondi.
Oggi l’ex metronotte è un attempato signore che ha definitivamente smesso la divisa e la rivoltella ritenendo più appagante lavorare al servizio di una cooperativa sociale impegnata nel dare sostegno a persone malate e bisognose.
E qualche giorno fa, reduce dall’ennesima nottata (tra le ore 23,00 della sera e le 4,00 del mattino) trascorsa accanto alla “scatola extraterrestre”, è arrivato a Riposto per prendere parte all’interessante convegno che gli ha dedicato il “Centro Ufologico Siciliano” (C.U.S.) guidato dal presidente Salvatore Giusa, il quale è ancora una volta riuscito a trascinare in Sicilia una presenza “vip” del panorama ufologico nazionale (nei mesi scorsi il Cus ripostese aveva ospitato il famoso ricercatore Corrado Malanga ed ancor prima la nota scrittrice Valentina Gebbia, autrice di un romanzo-inchiesta sui fenomeni di Caronia).
“Una storia vera” era l’intitolazione che il presidente Giusa e l’impeccabile giornalista moderatore Stefano Famà hanno voluto dare alla conferenza, proprio a rimarcare l’attendibilità di quanto riferito in questi anni da Zanfretta, un uomo che non avrebbe avuto certo alcun interesse a raccontare frottole visto che, alla fine, tale vicenda si è ritorta contro di lui, procurandogli un certo dileggio da parte dell’opinione pubblica, l’allontanamento della famiglia e difficoltà nell’ambito del suo lavoro («Se avessi saputo tanto – ripete spesso visibilmente rammaricato e denotando una sincera buona fede – mi sarei tenuto tutto dentro, senza parlarne con nessuno»).
Così anche noi ne abbiamo approfittato per rivolgere a Fortunato Zanfretta alcune domande, aggiungendoci alla sfilza di famosissimi giornalisti ed anchorman che in questi anni hanno fatto a gara per intervistarlo o averlo ospite nelle più popolari trasmissioni televisive.
- Signor Zanfretta, da cosa derivano le sue recenti preoccupazioni per il corrente anno 2010?
«Dal sistema di luci di cui è corredata la “scatola”: in questi ultimi mesi, ed a cadenza regolare, undici su dodici si sono accese, ma l’ultima continua a rimanere spenta. Lo ritengo un particolare inquietante. Sulla base dei segnali che mi giungono, qualcosa dovrebbe accadere al massimo entro il mese di luglio di quest’anno. Se dovessi avere intuizioni più precise informerò per tempo l’amico Salvatore Giusa, presidente del “Centro Ufologico Siciliano” ed organizzatore di questo convegno, affinché lui possa comunicarle anche voi ed a tutte le persone a lui care».
- Ma ci faccia meglio capire cosa succede quando lei si reca dalla “scatola”…
«Intanto, dato il luogo in cui si trova, mentre per qualsiasi altro uomo sarebbe un’impresa, io ci arrivo sempre con estrema facilità, quasi aiutato da una forza che mi spinge verso di essa; ed anche se piove o nevica arrivo lì completamente asciutto. Quando sono nelle immediate adiacenze si accende una luce che via via s’ingrossa fino ad inghiottirmi. Vengo, dunque, proiettato in un’altra dimensione e mi ritrovo in un lungo corridoio che mi conduce alla grande stanza in cui si trova la “scatola”. Mi seggo accanto a quest’ultima (un cubo di un metro per un metro di probabile metallo) ed appoggiandovi la mano ne provoco automaticamente l’apertura. Quindi la piramide a tre facce contenuta nella sfera di vetro inizia a roteare su se stessa generando delle scosse elettriche luminose».
- Ed a cosa conduce tutto ciò?
«Non saprei. So solo che quando da quella sorta di “chip” che gli alieni mi installarono nella zona del cranio ricevo l’ordine di andare lì, non posso esimermi dal farlo; e che quando vado via dalla “scatola” avverto nella testa un po’ di confusione. Suppongo di venire utilizzato come una “memoria esterna” di un computer, il cui contenuto la “scatola” provvede a “scaricare” per acquisire informazioni su noi umani. Chissà…: forse la prossima volta che andrò lì giungeranno su qualche altra galassia anche i volti di voi che ho incontrato stasera qui a Riposto ed i discorsi che abbiamo fatto…».
- Perché non porta mai nessuno con sé quando si reca in visita alla “scatola”?
«Perché non voglio che si distruggano vite umane. Una volta da tale apparato vidi partire un raggio ed un istante dopo sentii un urlo lancinante: mi voltai e vidi una lepre che evidentemente mi aveva seguito e che era stata fulminata. La stessa sorte potrebbe toccare ad un uomo. Tanti amici ed ex colleghi di lavoro si dicono pronti ad accompagnarmi armati, ma penso proprio che nessun mezzo di offesa-difesa in possesso di noi umani possa sortire effetti in un tale contesto. Diverse volte ho anche tentato di fotografare la “scatola” per portare una prova della sua esistenza, ma si ottenevano solo scatti dal contenuto confuso ed indecifrabile».
- Pare, comunque, che la “scatola” non fosse destinata propriamente a lei, bensì ad un eminente scienziato americano, guarda caso piuttosto scettico riguardo agli avvistamenti Ufo, sui quali lo stesso stava indagando su preciso mandato delle autorità governative statunitensi…
«E’ vero: gli alieni, in realtà, mi affidarono il compito di farla pervenire all’astronomo Josef Allen Hynek, deceduto nel 1986 per un tumore al cervello. Mi misi subito in contatto con lui invitandolo a venire in Italia per ritirarla in quanto io non mi sarei potuto permettere un viaggio alla volta degli Stati Uniti. Ma lui mi mandò un suo collaboratore ed io mi rifiutai di consegnargliela».
- Ma perché le entità extraterrestri avrebbero scelto lei come interlocutore o “cavia”?“
«Non sono mai riuscito a spiegarmelo. Probabilmente avrebbero sortito effetti migliori con una persona più colta ed altolocata; ed, invece, hanno preso di mira uno semplice e sconosciuto come me che, a causa di questa vicenda, ho avuto stravolta la vita. Credetemi: ho tanta paura, perché ho a che fare con esseri a noi ignoti ed, in ogni caso, diversi dall’uomo. Non riesco a capire se vogliono il bene o il male dell’umanità. Ultimamente, quando mi reco dalla “scatola”, avverto il seguente imperativo: “Prepàrati”. Ma a che cosa dovrei prepararmi?!… ».
- Lei è a tutt’oggi “corteggiato” dalle televisioni, da studiosi e ricercatori e, probabilmente, anche da uomini dell’“intelligence”: non ha mai tratto profitti economici da ciò?
«Assolutamente! Mi sono state offerte valigette piene di banconote, ma le ho sempre rifiutate».
- Lei si interessa di ufologia e di esperienze extraterrestri di altre persone?
«Per niente! Di esperienza mi basta la mia. E’ l’esperienza che mi limito a testimoniare nelle varie conferenze e trasmissioni televisive cui vengo invitato. Avendola vissuta sulla mia pelle, so di dire la verità e, pertanto, la mia coscienza è tranquilla. Si è liberissimi di non crederci, ma non me ne frega niente!».
- Il compianto Enzo Tortora, Baudo, Costanzo, Fazio, Magalli ed altri popolarissimi anchorman televisivi si sono occupati del suo caso e l’hanno voluto ospite nelle rispettive trasmissioni. Ma i grandi mass media nazionali che approccio hanno con le tematiche extraterrestri?
«C’è la tendenza a spettacolarizzare e, di conseguenza, a banalizzare tali questioni. Al “Bivio” di Enrico Ruggeri, ad esempio, è stata realizzata e mandata in onda una molto suggestiva ricostruzione sceneggiata di quanto mi è accaduto, ma parecchio lontana dalla realtà dei fatti. Nei cosiddetti “salotti” o “talk-show”, poi, si rischia di perdere la reputazione in una manciata di minuti: tutto si trasforma in “trash” perché, onde fare “audience”, ti mettono sempre accanto il “fenomeno da baraccone” che sfrutta l’ufologia per acquisire facile popolarità o quello che deve, a priori, recitare la parte del “contraddittore”, anche se non ne è affatto convinto. Ricordo, ad esempio, il falso scetticismo nei miei riguardi di un “tal” Alessandro Cecchi Paone il quale, invece, ha pubblicamente ammesso di aver avuto esperienze extraterrestri».
- Lei crede in Dio?
«Eccome! Sono un credente, frequento la Chiesa ed amo aiutare la gente che soffre nell’ambito del mio nuovo lavoro di dipendente di una cooperativa socioassistenziale. La fede, anzi, mi ha aiutato a superare i momenti critici che ho vissuto in ambito familiare e lavorativo a seguito delle note vicende occorsemi. E penso proprio che la Chiesa, anche se non lo vuol dare a vedere, si interessi al mio caso. Dico questo perché, tempo addietro, i dirigenti della mia cooperativa mi mandarono in missione alla Città del Vaticano per consegnare un plico ad un alto prelato. Ebbene: mi accorsi che era tutto un pretesto per dare modo alle autorità ecclesiastiche di venire in contatto con me. Non appena consegnato quel plico, infatti, era mia intenzione riprendere subito la via del ritorno, ma fui con insistenza pressato per rimanere a pranzo: alla fine mi ritrovai circondato da diverse decine di religiosi che, un po’ come avete fatto voi questa sera in questa conferenza, mi rivolgevano domande sui fenomeni di cui sono stato e sono protagonista».
- Quando si parla di ufologia in Sicilia, non si può non pensare al famoso contattista catanese Eugenio Siragusa, deceduto alcuni anni fa. Ha mai avuto rapporti con lui?
«Altro che! Di Siragusa ho, anzi, un particolarissimo e significativo ricordo. Ci conoscemmo da queste parti in occasione di una trasmissione televisiva, e mi rivolse lo “strano” invito a recarmi con lui sull’Etna alle… quattro del mattino! Io accettai e, dopo ben tre ore di cammino, giungemmo dinnanzi ad una grotta lavica dove, a suo dire, abitavano dei suoi “amici”. Ebbene: davanti ai nostri occhi si materializzarono dal nulla quattro figure simili ad esseri umani, ma altissime (quasi tre metri), con lunghi capelli biondi e vestite con tuniche bianche. Alcuni anni dopo, nel corso di un convegno al Nord Italia in cui si parlò pure di Siragusa, vidi proiettato su uno schermo il disegno di quelle quattro figure. Come dicevo prima, l’ufologia e le persone che ruotano attorno ad essa non mi appassionano più di tanto, ma ho sempre sentito dire che degli esseri che Eugenio Siragusa diceva di incontrare sono rimasti solo i suoi schizzi; per quanto mi riguarda posso, invece, testimoniare che quel disegno rispondeva perfettamente alla realtà».
Intervista effettuata dal giornalista RODOLFO AMODEO"
Fonte centroufologicotaranto.wordpress.com
lachiusaristorante
00mercoledì 5 dicembre 2012 02:45
Lasciamo perdere gli addotti !,
Zero_72, 11/04/2012 06:18:
non concordo....nel senso che anche io sono molto (tanto) scettico su abduction e similari, ma questo non vieta che possano effettivamente accadere ai disgraziati, o fortunati a seconda delle situazioni, a cui capita; quindi non farei del sarcasmo tanto per fare.
Inoltre tu dici
"Ma mi domando se gli Alieni fanno decine, centinai o addirittura migliaia di anni luce di viaggio, possono poi decidere di incontrare pochissime persone ???"
Questo rimane sempre un nostro punto di vista, nel senso che per qualunque civilta' evoluta in grado di raggiungerci (o addirittura convivere con noi sulla terra) questi anni luce di viaggio potrebbero essere molto meno, magari nessuno se si applicano le teorie della curvatura, ecc.
Come al solito noi ci spelliamo le dita sulle tastiere e speranzosamente puntiamo il naso al cielo appena possibile, ma la verita' difficilmente ci verra' rivelata. Sempre che ce ne sia una da rivelare.
Ciao ragazzi,sono nuovo del sito,ma vorrei che ascoltaste questa cosa:
Lasciamo perdere i vari zanfretta,nel senso degli addotti,perchè sono ancora meno credibili degli avvistamenti !!
Ma se volete conoscere per filo e per segno,la descrizione di un avvistamento,del 17 agosto 2007,alle due di notte,circa,raccontato da una donna di 60 anni,che fino al giorno prima,non aveva mai sentito nominare la parola UFO,per motivi che vi spiegherò,oppure,meglio ancora,potrete CAPIRLO dal suo racconto,non esitate a contattarmi,perchè queste cose vanno raccontate a voce,e dal diretto interessato!!
Questa signora è una mia dipendente,lavora da nove anni con me,nel mio ristorante,e vi assicuro,che il mattino dopo il suo avvistamento,fui il primo al quale lo raccontò,e ne rimasi sbalordito !!
Se doveste conoscere questa donna di persona,capireste il perchè sostengo questa cosa!!!
Il mio numero è
3298326455
eone nero
00mercoledì 5 dicembre 2012 08:41
Re: Re: Lasciamo perdere gli addotti !,
lachiusaristorante, 05/12/2012 02:58:
Dimenticavo,il racconto questa signora,è servito per togliermi i dubbi che avevo,che fino al momento prima,offuscavano la mia curiosità,nonché la mia passione per queste cose!!!!
Magari,fosse successo a me!!!
Ben conosciuto.
Riguardo gli addotti, i canalizzati che dagli antichi sciamani ad oggi sono onnipresenti, ci sarebbe da aprire un dibattito multidisciplinare che richiederebbe anni di studi ed approfondimenti, soprattutto per gli aspetti sociologici, religiosi, rituali e perchè no anche fakettari.
E' doveroso specificare e ricordare che quando si ricerca non si va avanti per fedi, quelle vengono lasciate ai fedeli ed ai luoghi di culto.
In ambito ufologico e paranormale si esaminano i dati, si ascoltano i testimoni, si verifica quanto si ha in mano, si cercano riscontri e servono prove, le testimonianze non hanno valore se non per le casistiche e per ricostruire le vicende supportate da prove verificabili da più ricercatori.
Il resto non è ricerca e non è ufologia.
Tra l'altro non averne a male il forum non è una bacheca annunci, ma un luogo di confronto, quindi se hai voglia e tempo anzichè chiedere che ti si telefoni, prova ad esporre in un topic apposito la cronaca dell'avvistamento, la o le testimonianze, eventualmente cerca di far partecipare la signora, è questione di correttezza sia per il forum, sia per il testimone, sia per la ricerca corretta che oggi è sempre più la vera aliena.