Viaggi nel tempo

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(richard)
00sabato 5 dicembre 2009 23:19
filovirus59
00domenica 6 dicembre 2009 09:14
viaggiare nel tempo credo solo a ritroso sarebbe possibile solo se si supera la velocità dela luce (velocità tachionica)...se si eguaglia, il tempo si ferma (credo) ma si avrebbero problemi con la massa corporea. la nostra scienza e tecnologia attuale nn credo ci diano molte speranze al riguardo ma se ipoteticamente un giorno fosse possibile un viaggio a ritroso nel tempo andrei subito a sparare ad eva dicendo ad adamo resta solo che è meglio. (scherzo ovviamente)
(richard)
00domenica 6 dicembre 2009 09:35
Re:
filovirus59, 06/12/2009 9.14:

viaggiare nel tempo credo solo a ritroso sarebbe possibile solo se si supera la velocità dela luce (velocità tachionica)...se si eguaglia, il tempo si ferma (credo) ma si avrebbero problemi con la massa corporea. la nostra scienza e tecnologia attuale nn credo ci diano molte speranze al riguardo ma se ipoteticamente un giorno fosse possibile un viaggio a ritroso nel tempo andrei subito a sparare ad eva dicendo ad adamo resta solo che è meglio. (scherzo ovviamente)



......ed un attimo dopo,da disperato,faresti un viaggio nel futuro per riaverla!!!! [SM=x708804]

filovirus59
00domenica 6 dicembre 2009 12:13
Re: Re:
(richard), 06/12/2009 9.35:



......ed un attimo dopo,da disperato,faresti un viaggio nel futuro per riaverla!!!! [SM=x708804]





forse si ...forse no...se uno ripensa a come è diventato il mondo... [SM=g1950693]
(richard)
00domenica 6 dicembre 2009 13:30
Re: Re: Re:
filovirus59, 06/12/2009 12.13:




forse si ...forse no...se uno ripensa a come è diventato il mondo... [SM=g1950693]



....ma senza donna questo mondo sarebbe comunque invivibile per l'uomo! [SM=x708804]

NeKo89
00domenica 6 dicembre 2009 13:57
Re: Re: Re: Re:
(richard), 06/12/2009 13.30:



....ma senza donna questo mondo sarebbe comunque invivibile per l'uomo! [SM=x708804]





d'accordissimo!! [SM=x708802]
sindaco_74
00domenica 6 dicembre 2009 14:48
Non avete mai sentito parlare dell'esperimento Philadelfia? [SM=g27832]
°Menelao°
00domenica 6 dicembre 2009 14:50
Re:
sindaco_74, 06/12/2009 14.48:

Non avete mai sentito parlare dell'esperimento Philadelfia? [SM=g27832]




E' conosciuto come “Philadelphia Experiment” o “Rainbow Project”. Tengo a precisare che non si è ancora giunti ad una sua fondatezza certa ed alcune speculazioni sorte sul caso, lasciano alquanto imbarazzati.

La storia in questione pare avere inizio nel ’55 con la pubblicazione del libro “The case for the Ufo’s” (il primo di quattro volumi) ad opera di Morris K. Jessup. In questo volume si parlava di fenomeni misteriosi nel campo dell’astronomia, meteorologia e problematiche varie dei viaggi spaziali. Ma il 13 gennaio del ’56 al professor Jessup arrivò una lettera di un certo Carl M. Allen, spedita dal Texas. Egli commentava in modo confuso su vari argomenti che il professore aveva trattato nel suo libro, lasciando frasi interrotte a metà e scritte con un misto di minuscole e maiuscole. Ad un certo punto veniva menzionato un presunto esperimento segreto avvenuto nell’ottobre del 1943 ad opera della Marina militare Usa, durante il quale una nave ed il suo equipaggio sarebbe stata resa invisibile. Carl M. Allen (che si scoprì in seguito chiamarsi Carlos Miguel Allende) affermò di aver fatto parte di quello sfortunato equipaggio, ma in modo “indiretto e distaccato”. Jessup inviò una richiesta di maggior informazioni al mittente, che peraltro aveva fornito un indirizzo della Pensylvania; quattro mesi dopo arrivò una seconda lettera in cui Allende (o Allen) si diceva disposto a sottoporsi al siero della verità per garantire la genuinità delle sue affermazioni. Nel ?56 il professore, con sua grande meraviglia, venne convocato nientemeno che dall’ONR (Office of Naval Research), Ufficio delle Ricerche Navali; quest’ultimo è un centro di ricerca in cui vengono studiate e testate nuove tecnologie navali militari. Qui il dottor Jessup incontrò alcuni alti ufficiali, tra cui il capitano Sidney Sherby ed il comandante G. Hoover che gli mostrarono una copia del suo libro, in formato economico, che sarebbe stata inviata da persone anonime all’ammiraglio Furth. Se la storia fin qui risultasse vera bisognerebbe chiedersi il motivo di tanto interesse della Marina Usa per un libro che tratta di argomenti dal contenuto alquanto spinosi. In effetti, sarebbe stato molto più normale venisse cestinato, o quantomeno apparentemente snobbato. Da una prima analisi veloce, Jessup si rese conto che il libro era passato attraverso le mani di tre persone diverse: ai margini delle pagine vi si trovavano molte annotazioni scritte con colori diversi, rivolte a particolari passi del libro. L’esterrefatto dottore, decise di approfondire il mistero collaborando con la Marina militare, fino ad arrivare alla conclusione che uno dei tre stili usati per le annotazioni era uguale a quello di Allende (Allen) nelle lettere speditegli l’anno precedente. Questa conclusione divenne certezza, quando ci si accorse che una delle note a margine accennava ad un presunto esperimento segreto effettuato dalla Marina Usa nel ’43. In altri riferimenti si affermava che la nave era stata resa invisibile per alcuni minuti, con effetti drastici per l’equipaggio a bordo. Jessup confidò così agli ufficiali di essere in possesso delle due lettere ricevute da Allende/Allen; questi ne richiesero immediatamente le copie.

Che dire? Se l’interesse della Marina militare Usa per questa storia aumentava di giorno in giorno, un motivo doveva pur esserci… Voleva tentare un esperimento simile? Oppure nascondere le tracce di un “errore storico”? Certo è che le spese sostenute per le indagini al caso, furono elevate e molti si chiesero il motivo. Evidentemente ne valeva la pena ….

Poco tempo dopo, Jessup spedì le due lettere all’ONR. D’accordo con la Marina militare, la “VARO Manufacturing Company” di Garland (TEXAS), riprodusse in tiratura limitata il libro “The Case for the Ufo’s” con le annotazioni e le due lettere come appendice, distribuendone le poche copie ( si dice circa 25, secondo altri 127) ciclostilate di 200 pagine agli alti ufficiali che si occupavano del caso. Da notare che la prima stesura, estremamente difficoltosa a causa del modo di scrivere dei tre individui, fece perdere molto tempo e portò ad una spesa di denaro non indifferente.

Ancora una volta l’ostinazione della Marina Usa lasciava sconcertati! E perché una tiratura limitata e distribuita ad una ristretta cerchia di ufficiali?

Una copia di esso fu consegnata anche al dottor Jessup. Nel 1958 egli si recò per un viaggio di lavoro a New York ed approfittò per andare a trovare il suo amico e scrittore I.T. Sanderson, un zoologo interessato di UFO. Qui Jessup volle consegnare il libro originale (quello con le annotazioni a margine …) al suo amico pregandolo di tenerlo al sicuro nel qual caso gli fosse accaduto qualche cosa. In quel periodo a detta degli amici a lui più vicini, Jessup appariva nervoso e stranamente preoccupato; ma proprio per questo il modo di fare del dottore appariva esagerato ed inutile. Ma a sentire Sanderson, dopo la lettura dell’originale, lui stesso si sentì sopraffatto da un sentimento piuttosto sgradevole. Poco tempo dopo, il 20 aprile 1952, il dottor Jessup venne trovato morto nella sua automobile, in Dade Conty Park, presso Coral Gaves, in Florida. Un tubo di gomma collegava lo scappamento con l’interno dell’abitacolo: morì per avvelenamento di monossido di carbonio. In poche parole, stando al certificato di morte, si trattò di suicidio! Secondo “persone ben informate”, il dottor Jessup avrebbe compiuto questo insano gesto a fronte di problemi famigliare e a causa del diminuito credito all’interno della comunità scientifica. Ma non tutti la pensano così, anzi la maggioranza crede che Jessup sia stato “eliminato” dal governo. Fra questi un certo G. Barker, che raccolse per primo gli scritti del dottore nel volume “The strange case of Dr. M.K.Jessup” (Lo strano caso del Dr. M.K.Jessup); egli cita Richard Ogden, il quale è convinto che in realtà il suicidio sia un omicidio. Jessup sarebbe stato ipnotizzato da onde sonore; gli sarebbe stato recapitato un nastro musicale che conteneva suggestioni ipnotiche, inducendolo così al suicidio.

sindaco_74
00domenica 6 dicembre 2009 15:08
Esatto infatti la nave non divenne invisibile ma fece un viaggio nel tempo finendo nel 1985 purtoppo molti marinai morirono in globati nella struttura della nave, quindi in maiera teorica che pratica il viaggio nel tempo si può fare.
filovirus59
00domenica 6 dicembre 2009 16:58
se nn ricordo male l'esperimento era per rendere invisibili mezzi militari, ma ebbe effetti devastanti sul personale che partecipò all'esperimento. nn credo che siano andati a ritroso nel tempo fino al 1895 visto che se nn ricordo male l'esperimento fu fatto nel 1943.
_Thomas88_
00domenica 6 dicembre 2009 17:08
...l'esperimento coinvolse una nave dragamine e serviva per creare un modo per far spostare una nave da un posto ad un altro evintando i pericoli dovuti alle mine, almeno questo mi ricordo io dal post di Ufologo di qualche tempo fa...spero di non sbagliarmi...
filovirus59
00domenica 6 dicembre 2009 17:37
recentemente a maggio in un laboratorio dell'università berkley lo scienziato x.zhang è riuscito a creare un "cappotto" che indossato rende invisibili. Se noi vediamo un oggetto è perché la luce lo colpisce e viene riflessa fino alla retina. Per nascondere oggetti ai nostri occhi il mantello invisibile di Zhang si serve di una sorta di inganno. Fisicamente ha la forma di una microscopica cupola, ma quando le onde luminose lo colpiscono vengono riflesse come se la sua superficie fosse assolutamente piatta. Com'è possibile? Il merito è della particolare struttura molecolare del mantello (composto da un wafer di silice e silicio) realizzata appositamente perché imiti alla perfezione la capacità di rifrazione di una superficie piatta. In questo modo il mantello riesce a sparire (e a nascondere qualsiasi cosa ci venga messa sotto) ai rilevatori sintonizzati su una certa frequenza. sarà il primo passo verso traguardi più ambiti..c'è solo l'estenuante attesa di qualche anno.
sindaco_74
00domenica 6 dicembre 2009 18:26
Io so che nell'esperimento partecipo anche Albert Einstein con altri scienziati che non ramento i loro nomi lo scopo era di rendere la nave invisibile per poter colpire le navi giapponesi durante il coflitto Oceanico ma il fato non fu benevolo invece divientare invisibile scomparve alla vista dei militari che rimasero a terra se una nave non si vede si dovrebbe notare la conca se così si può definire dello scafo sull'acqua la forma della nave non c'era dunque possiamo supporre che la nave ando a ristroso nel tempo come c'è scritto sul libro "Esperimento Philadelfia" [SM=x708812]
(richard)
00domenica 6 dicembre 2009 22:18
....qui tante notizie particolari sull'esperimento:

ufoonline.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd...
filovirus59
00lunedì 7 dicembre 2009 10:56
pare strano che con l'attuale tecnologia molto più avanzata rispetto ad allora nn si sia ripetuto l'esperimento magari mettendo a bordo dei robot per evitare conseguenze agli uomini. oppure l'hanno ripetuto?
(richard)
00lunedì 7 dicembre 2009 11:58
....quien sabe?!
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