Ustica, 30 anni di misteri ed ombre

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_Thomas88_
00domenica 27 giugno 2010 13:21
Napolitano: processi non hanno ancora fatto luce.

"Sono trascorsi trent'anni dalla strage di Ustica e, nonostante la memoria e il dolore siano immutati nelle coscienze di tutti gli italiani, il significato di un evento così terribile ci offre oggi la possibilità di una riflessione particolare". Così il Presidente del Senato, Renato Schifani, nel messaggio inviato al Presidente dell'Associazione Parenti delle Vittime della strage di Ustica, onorevole Daria Bonfietti. "Innanzitutto e come ogni anno, a nome dell'Assemblea di Palazzo Madama rivolgo un pensiero commosso alle 81 vittime innocenti di allora. Le vicende seguite alla loro morte violenta - prosegue il Presidente del Senato - ci invitano a riflettere sull'importanza della ricerca della verità come mezzo per rendere giustizia agli scomparsi ma anche quale valore fondante di una società libera e democratica. Esprimo un forte auspicio che i recenti sviluppi giudiziari possano fare finalmente emergere con completezza e chiarezza la verità su quanto realmente accaduto, nella certezza che conoscere le cause del disastro prima del verdetto della storia sarebbe una vittoria straordinaria per noi tutti: sapere cosa avvenne su quel cielo quella sera ci renderebbe migliori, dando alla nostra Repubblica - conclude il Presidente Schifani - una speranza in più di crescere sulla strada difficile della condivisione e della trasparenza".

A trenta anni esatti dalla strage del Dc9 Itavia, Giorgio Napolitano trae un nuovo amaro bilancio di uno dei più controversi "misteri" italiani, quello di Ustica. " Le indagini svolte e i processi sin qui celebrati non hanno consentito di fare luce sulla dinamica del drammatico evento e di individuarne i responsabili", sottolinea il Capo dello Stato rivolgendosi al Presidente della Associazione familiari vittime della strage, Daria Bonfietti. Napolitano celebra questo anniversario nell'unico modo possibile e cioé chiedendo "il contributo di tutte le istituzioni a un ulteriore sforzo per pervenire a una ricostruzione esauriente e veritiera di quanto accaduto, che rimuova le ambiguità e dipani i dubbi accumulati in questi anni". Nulla è chiaro per Ustica.
A trenta anni di distanza, una giornata, quella del 27 giugno, destinata ad entrare nelle cronache probabilmente solo per il concerto di Bob Marley a Milano, marca invece la nostra recente storia nel segno delle ombre, le stesse che ora cita il presidente della Repubblica. Rivolgersi alle istituzioni, allo Stato, dà infatti pienamente il senso di un "segreto" che a loro spetta affrontare nei suoi dettagli. L'Idv, con Leoluca Orlando, chiede alle istituzioni di seguire il monito di Napolitano: "Dopo trent'anni continua il comportamento eversivo di quanti si ostinano ad ostacolare l'accertamento della verità con "muri di gomma" e atteggiamenti che hanno trasformato l'interesse nazionale e il segreto di Stato in veri e propri attentati alla legalità costituzionale. Un oltraggio inaccettabile nei confronti dei familiari delle vittime e di tutti gli italiani". Tuttavia un elemento recente dà il segno di uno Stato che ancora ricerca risposte: una recentissima sentenza, depositata a Palermo il 14 giugno ha indicato con chiarezza che ad abbattere il Dc9 fu un missile. I due avvocati che hanno seguito la vicenda, Falllica e Osnato, spiegano: "la sentenza della Corte di Appello di Palermo ha chiuso ogni porta alle ulteriori fantasiose, infondate e depistatorie ipotesi di deflagrazione di una bomba all'interno del DC9, definitivamente accertando, in punto di fatto, le cause della deflagrazione per opera di un missile. La Corte, sul punto, ha vagliato le numerose perizie versate al fascicolo dibattimentale, valorizzando ogni aspetto ed elemento di prova ed escludendo che una bomba potesse aver lasciato quei segni ritrovati sul relitto". Una questione che fa dire al Pd di Bologna che non è più questione di verità, pur dovuta, ma "una questione di dignità nazionale" e cioé trovare ora la" bandierina" dei responsabili di quella aggressione.

Fonte: Ansa.It

Nella foto, una vittima della tragedia.
filovirus59
00domenica 27 giugno 2010 15:42
la verità la sanno tutti in via ufficiosa, in via ufficiale non si saprà mai.
(richard)
00domenica 27 giugno 2010 17:57
Re:
filovirus59, 27/06/2010 15.42:

la verità la sanno tutti in via ufficiosa, in via ufficiale non si saprà mai.




....poiche' sono piu' di una le ipotesi sul disastro,quale sarebbe per te la via ufficiosa?
filovirus59
00domenica 27 giugno 2010 18:37
quel giorno c'è stata una "scaramuccia" aerea tra americani e libici dove velivoli italiani hanno dato supporto. un aereo libico è ststo abbattuto ed è precipitato in calabria l'altro si è riparato dietro il volo itavia (che non doveva stare lì a quell'ora) il missile non è capace di distinguere il bersaglio e quindi è andato dal pesce più grande. per non creare una crisi internazionale, si è cercato di coprire tutto cadendo anche nel ridicolo (vedasi perizie di una bomba collocata all'interno dell'aereo di linea) se interessa vi posterò una lista di morti strane, non ultime dei piloti delle frecce tricolori morti a ramstein di stanza a grosseto che il giorno del disastro erano in volo.....
filovirus59
00domenica 27 giugno 2010 21:16
ecco un elenco di persone che sono "state suicidate" casualmente:
3 agosto 1980 - In un incidente stradale perde la vita il colonnello Pierangelo Tedoldi che doveva assumere il comando dell’aeroporto di Grosseto.
9 maggio 1981 - Stroncato da un infarto muore il giovane capitano Maurizio Gari, capocontrollore della sala operativa della Difesa aerea a Poggio Ballone. Era di servizio la sera del disastro.
23 gennaio 1983 - In un incidente stradale perde la vita Giovanni Battista Finetti, sindaco di Grosseto. Aveva ripetutamente chiesto informazioni ai militari del centro radar di Poggio Ballone.
31 marzo 1987 - Viene trovato impiccato (la polizia scientifica dirà «In modo innaturale») il maresciallo Mario Alberto Dettori, in servizio a Poggio Ballone la sera del 27 giugno 1980. «Aveva commesso l’imprudenza di rivelare ai familiari di aver assistito a uno scenario di guerra», ha detto Priore.
12 agosto 1988 - Muore in un incidente stradale il maresciallo Ugo Zammarelli. Era in servizio presso il SIOS (Servizio segreto dell’aeronautica) di Cagliari.
28 agosto 1988 - Durante una esibizione delle Frecce Tricolori a Ramstein (Germania) entrano in collisione e precipitano sulla folla i colonnelli Mario Naldini e Ivo Nutarelli. Quest’ultimo due giorni dopo doveva essere interrogato da Priore. La sera del 27 giugno 1980 si erano alzati in volo da Grosseto e avevano lanciato l’allarme di emergenza generale. Perché? Cosa avevano visto? I comandi dell’aeronautica militare e la Nato non lo hanno mai rivelato.
1° febbraio 1991 - Viene assassinato il maresciallo Antonio Muzio. Era in servizio alla torre di controllo di Lamezia Terme quando sulla Sila precipitò il misterioso Mig libico.
13 novembre 1992 - In un incidente stradale muore il maresciallo Antonio Pagliara, in servizio alla base radar di Otranto.
12 gennaio 1993 - A Bruxelles viene assassinato il generale Roberto Boemio. La sua testimonianza sarebbe stata di grande utilità per la sciagura del DC 9 e per la caduta del Mig libico sulla Sila. La magistratura belga non ha mai fatto luce sull’omicidio.
21 dicembre 1995 - È trovato impiccato il maresciallo Franco Parisi. Era di turno la mattina del 18 luglio 1980 (data ufficiale della caduta del Mig libico sulla Sila) al centro radar di Otranto. Doveva essere ascoltato come testimone da Priore.
Hammish
00domenica 27 giugno 2010 22:15
Re:
filovirus59, 27/06/2010 18.37:

quel giorno c'è stata una "scaramuccia" aerea tra americani e libici dove velivoli italiani hanno dato supporto. un aereo libico è ststo abbattuto ed è precipitato in calabria l'altro si è riparato dietro il volo itavia (che non doveva stare lì a quell'ora) il missile non è capace di distinguere il bersaglio e quindi è andato dal pesce più grande. per non creare una crisi internazionale, si è cercato di coprire tutto cadendo anche nel ridicolo (vedasi perizie di una bomba collocata all'interno dell'aereo di linea) se interessa vi posterò una lista di morti strane, non ultime dei piloti delle frecce tricolori morti a ramstein di stanza a grosseto che il giorno del disastro erano in volo.....





jane's weekly 25 anni fa propose una ricostruzione diversa e molto più fondata della vulgata che indica coem i coinvolti gli americani ..
il dc 9 diretto ad ustica sarebeb sato si coivolto in uno scontro aereo ma avvenuto tra aerei libici e un mig 23 flogger pilotato da un fuoriuscito libico destinato a tendere un'agguato all'aereo personale di gheddaffi..
organizzatori del'operazione sarebbero sati i servizi segreti francesi con l'appoggio di almeno un paese nato..
il mig23 defezionista ,dopo aver usato il dc coem scudo si schianto sulla sial ,sempre secondao la ricostruzione di jane's weekly..
cè da dire che le uniche due nazioni che non abbiano mai fornita alcuan rispsota neppure di ocmodo sui fatti di ustica sono al francia e libia..
probailmente dopo la morte di gheddaffi si verrà sapere qualcos adi più..
_Thomas88_
00lunedì 28 giugno 2010 09:46
Anche l'ipotesi suggerita da Hammish non è improbabile...tra la sua e quella detta da filovirus non saprei a quale credere,...tutte quelle morti sospette!
Un comune mortale come me in questi casi può fare ben poco...se non credere a quello che gli viene detto.
_Thomas88_
00lunedì 28 giugno 2010 10:00
Ustica, 30 anni di misteri ed ombre parte 2.

Sono arrivati nell'enorme e assolata piazza VIII Agosto, a pochi metri dalla stazione di Bologna, e hanno trovato la sagoma di un Dc9 distesa sull'asfalto con la scritta rossa 'Itavia' lungo la fusoliera. Avvicinandosi timidamente al telo che ricostruisce nelle dimensioni originali l'aereo partito 30 anni fa da Bologna e esploso al largo di Ustica, i familiari delle 81 vittime (in maggioranza siciliane) hanno 'cercato' chi non c'é più. L'allestimento dell'opera di Flavio Favelli (che si intitola 'Cerimonia') è stato uno dei momenti della commemorazione del trentennale della strage, cominciata alle 11 nel Comune di Bologna alla presenza delle autorità emiliane e siciliane, e conclusa al Museo della Memoria che dal 2007 ospita il relitto del 'mostro', sepolto per anni nel Tirreno.
Un ricordo intriso anche quest'anno di polemiche e speranze, tra una verità sentita oggi più vicina e le teorie contrapposte sul perché e come il Dc9 scomparve nel nulla la sera del 27 giugno 1980. Ricordando la sentenza del '99 scritta dal giudice Rosario Priore (l'aereo fu abbattuto "con un'azione di guerra militare, una guerra di fatto, non dichiarata") e la più recente (del 14 giugno) dei giudici civili di Palermo sul risarcimento dello Stato ai parenti di tre vittime, la presidente dell'associazione che li riunisce Daria Bonfietti ha osservato: "Mi pare che questa verità ci stia quasi assediando". E poi: "Bisogna smettere di fare polemiche. Ci mancano i nomi dei responsabili. Conquistiamoli!". Il riferimento è soprattutto alle parole del sottosegretario Carlo Giovanardi che due giorni fa ha ribadito la tesi della bomba esplosa in volo precisando di parlare a nome del governo.
"E' una menzogna - ha sentenziato la presidente a margine della cerimonia - Gli esperti della Nato ci hanno detto che c'erano altri aerei intorno al Dc9 abbattuto". E poi, in linea con il messaggio del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano reso noto ieri("I processi sin qui celebrati non hanno consentito di fare luce sulla dinamica del drammatico evento e di individuarne i responsabili"), la Bonfietti ha ribadito il suo appello alla politica per ricomporre il puzzle della strage: "Credo che arriveremo alla verità se il governo del mio Paese chiede agli altri Paesi con forza, con la voglia di sentirsi rispondere e non en-passant, cosa è successo quella sera".
Una verità che potrebbe cancellare "quell'ombra inquietante anche sul nostro presente" che il presidente della Camera Gianfranco Fini ha citato nel suo messaggio, e che sarebbe, secondo il presidente del Senato Renato Schifani, "una vittoria straordinaria per noi tutti". Bonfietti ha poi ringraziato anche la campagna informativa lanciata da una radio bolognese 'Radio Citta' del capò per chiedere la verità sulla strage attraverso i principali giornali on line francesi. Così "il governo francese ha espresso la sua disponibilità a collaborare nell'accertamento della verità", ha detto l'ex senatrice, aggiungendo: "Speriamo che la collaborazione annunciata sia una adeguata collaborazione". Tappa successiva in piazza VIII Agosto per l'opera di Favelli, tra curiosità ed emozione. Presente anche l'artista che nel 1980 aveva 13 anni. "Ricordo di aver visto su un giornale la foto di un cadavere ripescato dal mare. Mi impressionò tremendamente - ha raccontato - Quell'abisso nero era il mio in quel momento della mia vita, ma poi abbiamo scoperto che era l'abisso del nostro Paese".

Fonte: Ansa.It
filovirus59
00lunedì 28 giugno 2010 10:01
Re: Re:
Hammish, 27/06/2010 22.15:





jane's weekly 25 anni fa propose una ricostruzione diversa e molto più fondata della vulgata che indica coem i coinvolti gli americani ..
il dc 9 diretto ad ustica sarebeb sato si coivolto in uno scontro aereo ma avvenuto tra aerei libici e un mig 23 flogger pilotato da un fuoriuscito libico destinato a tendere un'agguato all'aereo personale di gheddaffi..
organizzatori del'operazione sarebbero sati i servizi segreti francesi con l'appoggio di almeno un paese nato..
il mig23 defezionista ,dopo aver usato il dc coem scudo si schianto sulla sial ,sempre secondao la ricostruzione di jane's weekly..
cè da dire che le uniche due nazioni che non abbiano mai fornita alcuan rispsota neppure di ocmodo sui fatti di ustica sono al francia e libia..
probailmente dopo la morte di gheddaffi si verrà sapere qualcos adi più..



quel giorno c'è stato un combattimento aereo. Il motivo per cui è accaduto poco importa, quello che importa è che alcune istituzioni dello stato hanno vergognosamente coperto tutto, depistato, mentito, fatto uccidere testimoni preziosi ed ancora oggi ci prendono per i fondelli dicendo che bisogna cercare la verità quella verità che loro con dolo hanno occultato e che non ci diranno mai.
- scusate lo sfogo personale -
(richard)
00lunedì 28 giugno 2010 12:44
Re: Re: Re:
filovirus59, 28/06/2010 10.01:



quel giorno c'è stato un combattimento aereo. Il motivo per cui è accaduto poco importa, quello che importa è che alcune istituzioni dello stato hanno vergognosamente coperto tutto, depistato, mentito, fatto uccidere testimoni preziosi ed ancora oggi ci prendono per i fondelli dicendo che bisogna cercare la verità quella verità che loro con dolo hanno occultato e che non ci diranno mai.
- scusate lo sfogo personale -




.....[SM=g27811] ,ma c'è anche una pista ufologica in ballo!!
filovirus59
00lunedì 28 giugno 2010 15:40
Re: Re: Re: Re:
(richard), 28/06/2010 12.44:




.....[SM=g27811] ,ma c'è anche una pista ufologica in ballo!!




più che un "oggetto volante non identificato"....direi oggetti volanti volutamente non identificati.
(richard)
00lunedì 28 giugno 2010 16:07
Re: Re: Re: Re: Re:
filovirus59, 28/06/2010 15.40:




più che un "oggetto volante non identificato"....direi oggetti volanti volutamente non identificati.



La probabile verità sulla strage di Ustica (Corrado Malanga)



prace
00lunedì 28 giugno 2010 16:36
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
(richard), 6/28/2010 4:07 PM:



La probabile verità sulla strage di Ustica (Corrado Malanga)




Quando vedo quest'uomo mi viene l'urticaria... [SM=g2201344]
Hammish
00lunedì 28 giugno 2010 19:31
Re: Re: Re:
filovirus59, 28/06/2010 10.01:



quel giorno c'è stato un combattimento aereo. Il motivo per cui è accaduto poco importa, quello che importa è che alcune istituzioni dello stato hanno vergognosamente coperto tutto, depistato, mentito, fatto uccidere testimoni preziosi ed ancora oggi ci prendono per i fondelli dicendo che bisogna cercare la verità quella verità che loro con dolo hanno occultato e che non ci diranno mai.
- scusate lo sfogo personale -



fosse la prima e l'utima volta..
però bastava che l'aereo partisse in orario..
comunque io credo che lo stato italiano come istituto e come apparati sulla verità circa ustica ne sappia molto meno di quello che si vorrebbe credere..
le colpe principale sono omissive..
gli italiani fecero quello che fecero gli altri paesi NATO quel giorno..chiusero gli occhi e turarono le orecchie ..
d'altronde se in quel periodo di guerra fredda tutti o quasi i radr militari della zona ,che er aocnsiderato uno dei "fronti" della NATO erano spenti per un periodo di un paio di ore un motivo preciso cè..
ed è quello di nonvoler sapere quello che succedeva..
se il colpo contro gheddaffi andava bene in quel momento veniva comodo a tutti ,se andava male tutti avevano scuse per non saperne niente..
tra l'altro in quel periodo la francia aveva una guerra in corso ocntro la libia..si svolgeva in chad ..

(richard)
00martedì 29 giugno 2010 12:26
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
prace, 28/06/2010 16.36:




Quando vedo quest'uomo mi viene l'urticaria... [SM=g2201344]




In farmacia vendono gli antistaminici per l'urticaria! [SM=g2201341]
UniversalMan
00domenica 4 luglio 2010 00:41
Io propendo per il razzo lanciato dai francesi.
Quando c'è qualche disastro i cugici di sicuro sono colpevoli di qualcosa.

Aspetto però fiducioso che Cossiga si svegli dal lungo sonno e ne dica un'altra delle sue.
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