Una nuova ipotesi sui megalitici del mistero di Stonehenge

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papero16
00lunedì 18 giugno 2012 10:56
Un nuovo studio sui megaliti più enigmatici del mondo rivelano che potrebbe essere stato un auditorium progettato per eliminare le distorsioni acustiche.



Su Stonehenge se ne sono dette tante, ma nonostante le numerose e continue teorie legate all’origine e alla funzione di questo sito, sembra quasi impossibile svelare i suoi misteri. “Quasi”, perché proprio di recente un nuovo studio ha tentato di fare luce sulle ombre legate a questi megaliti trovandone una possibile spiegazione, forse meno fantascientifica di altre, ma altrettanto affascinante. Tutto è nato dalle teorie dello studioso americano Steven Waller, esperto in archeologia acustica, il quale, applicando le sue conoscenze alla struttura architettonica di Stonehenge, si è reso conto che la sua forma potrebbe essere funzionale a risolvere un piccolo problema di distorsione acustica.

Lo studioso spiega, infatti, che muovendosi in cerchio intorno a due flautisti che suonano all’aperto si crea uneffetto distorsivo per cui in alcune zone del perimetro l’audio risulta quasi amplificato, mentre in altre quasinon si sente nulla, come se vi fosse qualche oggetto a schermare il suono. La struttura di Stonehenge, secondo lo studioso, favorirebbe, invece, il corretto propagarsi delle onde sonore evitando che si creino queste zone silenziose. Detto in parole povere, Stonehenge, per Steven Waller, altro non era che una sorta di auditorium dove gli antichi Britanni potevano ascoltare le esibizioni dei musicisti senza distorsioni del suono. La disposizione delle pietre era, dunque, un semplice espediente per evitare che si formassero delle zone silenziose.

A supporto della sua tesi, S. Waller ha presentato alla conferenza annuale dell’American Association for the Advancement of Science (AAS) uno studio condotto sul sito archeologico che ne dimostrerebbel’attendibilità. La sua ricerca, infatti, è basata innanzitutto su un esperimento pratico condotto con la partecipazione di persone, ignare dello scopo del progetto, a cui è stato chiesto di rappresentare graficamentel’andamento della loro percezione del suono mentre camminavano in cerchio intorno ad una fonte sonora. Il grafico assumeva una forma simile a quella dei raggi di una ruota nei cui coni d’ombra il suono risultava schermato, con una struttura del tutto simile a quella di Stonehenge. Secondo lo studio, infatti, le pietre sorgerebbero in corrispondenza delle zone silenziose e sarebbero potute servire a impedirne la formazione.Il mistero avrà trovato la sua soluzione? O è soltanto una delle migliaia di teorie legate al sito che non troveranno mai conferma?




Su Stonehenge se ne sono dette tante, ma nonostante le numerose e continue teorie legate all’origine e alla funzione di questo sito, sembra quasi impossibile svelare i suoi misteri. “Quasi”, perché proprio di recente un nuovo studio ha tentato di fare luce sulle ombre legate a questi megaliti trovandone una possibile spiegazione, forse meno fantascientifica di altre, ma altrettanto affascinante



Tutto è nato dalle teorie dello studioso americano Steven Waller, esperto in archeologia acustica, il quale, applicando le sue conoscenze alla struttura architettonica di Stonehenge, si è reso conto che la sua forma potrebbe essere funzionale a risolvere un piccolo problema di distorsione acustica



Lo studioso spiega, infatti, che muovendosi in cerchio intorno a due flautisti che suonano all’aperto si crea un effetto distorsivo per cui in alcune zone del perimetro l’audio risulta quasi amplificato, mentre in altre quasi non si sente nulla, come se vi fosse qualche oggetto a schermare il suono. La struttura di Stonehenge, favorirebbe il corretto propagarsi delle onde sonoreFonte



Detto in parole povere, Stonehenge, per Steven Waller, altro non era che una sorta di auditorium dove gli antichi Britanni potevano ascoltare le esibizioni dei musicisti senza distorsioni del suono. La disposizione delle pietre era, dunque, un semplice espediente per evitare che si formassero delle zone silenziose.



La sua teoria è basata su un esperimento pratico condotto con la partecipazione di persone ignare dello scopo del progetto, a cui è stato chiesto di rappresentare graficamente l’andamento della loro percezione del suono mentre camminavano in cerchio intorno ad una fonte sonora. I risultati dimostrerebbero che le pietre sorgono in corrispondenza delle zone silenziose per evitarne la formazione.
Fonte: ©Thinkstock

Di Eleonora Autilio – Nexta

Fonte: viaggi.libero.it/news/49765930/stonehenge-la-teoria-dell-auditorium?re...


ufologo 555
00lunedì 18 giugno 2012 11:05
Io direi che serve ANCHE a quello ...


papero16
00lunedì 18 giugno 2012 12:09
Re:
ufologo 555, 18/06/2012 11.05:

Io direi che serve ANCHE a quello ...






Bhè io ne ho sentite di MOLTO fantasiose, almeno questa è più convincente [SM=g1420769]
eone nero
00lunedì 18 giugno 2012 14:47
Non mi pare che abbia tenuto in considerazione che Stonenghe è stato ricostruito ad inizi 900, quindi spesi soldi inutilmente per la ricerca, gli metterei a lucidare le pietre. [SM=g6794]

Stonehenge, falsa leggenda. "E' stato tutto ricostruito"

www.repubblica.it/online/cultura_scienze/stonehenge/stonehenge/stonehe...

STONEHENGE...IL CROLLO DI UN MITO !




www.tanogabo.it/Stonehenge_crollo_mito.htm
RobertoL
00lunedì 9 luglio 2012 21:18
Caro "eone nero" avevo già citato quell'articolo in un altro forum, in tema di fuffa

ufologando.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=...


La "strabiliante" notizia fu bollata come bufala attraverso l'ufficio stampa dell'English Heritage già all'indomani della pubblicazione originale sulla stampa britannica e in date ben precedenti alla pubblicazione dell'articoletto più scandalistico che altro a firma Antonio Polito.

Una semplice osservazione delle immagini del complessa megalitico o delle più antiche mappe del sito, senza considerare le fantasie "Blakiane" di Inigo Jones ma considerando gli antichi schizzi realizzati da W.Stukeley, le piante risalenti al 1845 nonchè tutta una serie di immagini a partire dalle prime foto aeree risalenti ai primissimi anni del '900 (credo le prime foto aeree risalgano al 1906 se la memoria non m'inganna), queste immagini coincidono alla perfezione con quanto si presenta al giorno d'oggi agli occhi dell'osservatore aereotrasportato.

Gli interventi di cui si parla in quell'articolo altro non furono in realtà che riposizionamenti di pietre nella fossa di origine (il tutto è documentato e documentabile) o di raddrizzamento di pietre pericolosamente inclinate ma sempre nella propria sede di origine.

Solo il monolite sarsen N.56 subì nel corso dei primi lavori di ristrutturazione (intervento ritenuto necessario e urgente dopo la caduta la suolo nel 1900 delle pietra 22 e 122 anch'esse fino ad allora analogamente pericolanti) nel 1901 a uno spostamento rispetto al posizionamento in cui fu trovato.

Trattavasi di una pietra pericolosamente inclinata (così come si vede piuttosto fedelmente riprodotta nel citato dipinto di Constable) e che nel suo scivolamento subì anche una rotazione sull'asse verticale. Tale posizionamento (inclinato e "torto" è facilmente intuibile nel Constable, in alcuni schizzi di Stukeley oltre ad alcune immagini della metà dell'800).

In pratica lo spostamento di tale pietra fu effettuato nei termini di un raddrizzamento dalla sua inclinazione che aveva pericolosamente raggiunto i 60°. Questa risultava pressochè appoggiata su un'altra pietra, nonchè una rotazione sull'asse verticale di circa 50 cm di arco. Tale rotazione fu praticata sulla base delle misurazioni delle distanze fra i tenoni e la misura dell'architrave che originariamente era posta sulla sarsen 56 e sulla sua "compagna" 55, nonchè delle fosse ritrovate al suolo.

Di tale bufala (la ricostruzione di stonehenge) vi fu poi un rigurgito alla fine del 2009 arricchita di altri spassosi retroscena a cura di un gruppo di allegri bloggers di lingua spagnola.

La cosa che più mi ha incuriosito di tutta questa storia è che si sia dato credito da parte di tutti alla notizia "Boom", bypassando completamente le fonti ufficiali ed evidentemente non verificando alcunchè (o quasi) di quanto veniva in quell'articolo (del 2001) scritto. Mi pare che l'autore di quell'aborto di articolo abbia fatto pure carriera.

Il dilemma principale sta in definitiva non tanto nella presunta "ripianificazione" del monumento quanto nel fatto che nelle guide ufficiali non se ne faccia cenno.

Le pietre che erano presenti agli occhi dei pionieri dello scavo di Stonehenge sono tutte lì e per di più nello stesso punto dove si travavano tre secoli fa. Il solo fatto di averle rimesse in piedi nelle prorie buche non è così sconvolgente.
Si potrebbe obiettare circa il fatto che ne potrebbero mancare come indubbiamente è, rispetto a quelle di 4 millenni fa, oppure si potrebbe obiettare circa il fatto che le innumerevoli buche ritrovate e inserite nelle mappe non hanno tutte una cronologia sufficentemente chiara ma da qui a lasciar passare il messaggio che il complesso megalitico sia stato nei suoi elementi principali e più evidenti completamente riprogettato e di conseguenza ricostruito ci corre come fra il giorno e la notte.

Di seguito alcuni riferimenti alle fonti (in ordine sparso e ahime solo alcune) sopravvissute al massacro del mio supporto di backup ma di cui ho ritrovato miracolosamente conservati.
Le fonti web sono a tutt'oggi raggiungibili per i testi ... non saprei [SM=g1950679]

Non mi resta che riscaricare tutto lo scaricabile ... e oltre [SM=g2201336]

- www.ufos-aliens.co.uk/cosmicstonehenge.htm
- www.trussel.com/prehist/news243.htm
- curiosona.tumblr.com/post/721852461/solstizio-destate-la-bufala-di-stonehenge
- descubrelamagia.ning.com/group/noticiasnovedadesysorpresas/forum/topics/el-fraude-de-stonehenge?commentId=2649861%3AComment%3A95042&groupId=2649861%3AGroup%3A60032
- www.fogonazos.es/2009/12/national-geographic-destapa-el-fraude...
- www.megalithic.co.uk/article.php?sid=2146413825
- www.mediaite.com/online/the-other-big-media-hoax-of-the-day-stonehenge-built-in-...
- twitter.com/#!/NGmag/status/7129608950
- digilander.libero.it/maryjack/interessi/stonehenge.htm
- www.english-heritage.org.uk/daysout/properties/stonehenge/history-and-research/research/1-the-first-excavat...
- old.britarch.ac.uk/stonehenge/stone23.html
- www.cicap.org/new/articolo.php?id=271765
- www.cicap.org/new/articolo.php?id=101450
- www.cicap.org/piemonte/interlaken/main.php?c=4
- www.queryonline.it/2010/06/21/il-mystero-di-stonehenge/
- www.newscientist.com/article/dn310-concrete-evidence.html
- “Stonehenge and Other British Stone Monuments Astronomically Considered” di Norman Lockyer
- “OLD ENGLAND” A pictorial museum di Charles Knight
- “STUKELEY ILLUSTRATED” di Neil Mortimer
- “Stonehenge, a temple restor’d to the British Druids” di William Stukeley
- “Stonehenge today and yesterday” di Frank Stevens
- "L'enigma di Stonehenge" di Mike Pitts


Sottotitolerei un articolo inerente la "ricostruzione" di Stonehenge: "The hoax of the hoax"
RobertoL
00lunedì 9 luglio 2012 21:33
Ovviamente quanto sopra scritto non è teso ad avvalorare l'ipotesi "sonora" dato che in realtà nessuno ancora sa in realtà quale fosse la pianta reale di Stonehenge e a quali utilizzi fosse effettivamente destinato il sito.
Fatto certo è che probabilmente non ebbe mai una disposizione di pietre fissa, per ogni periodo esiste una pianta differente (almeno nove sembrano essere le fasi di costruzione, aggiunta, spostamento).

Non si sa se mai le "bluestone" nel corso delle varie fasi di costruzione fossero state spostate o aggiunte e a riguardo di alcune buche che per definizione si intendono come fosse per le blue stones, queste ci fossero effettivamente mai state inserite oppure se fossero semplicemente buche ... questi credo che debba essere considerati elementi importanti per definire la diffusione del suono attraverso le pietre.

L'unica cosa certa è che sia stato usato per cerimonie funebri e che l'orientamento della Avenue (Heel Stone) e le due Sarsen 55 e 56 è allineato con il sorgere e il tramontare del Sole al solstizio e a all'equinozio ... tutto il resto è ipotesi non supportata da alcun elemento.
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