Ttip una corsa verso l'abisso?

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Magese
00lunedì 2 maggio 2016 10:19
Da noi se ne parla poco, è il TTIP

Che cos’è il TTIP?
Il TTIP è un trattato di liberalizzazione commerciale transatlantico che ha l’intento dichiarato di modificare regolamentazioni e standard (le cosiddette “barriere non tariffarie”) e di abbattere dazi e dogane tra Europa e Stati Uniti rendendo il commercio più fluido e penetrante tra le due sponde dell’oceano.


VEDREMO il Chianti californiano e magari lo Champagne del Texas, compreremo bistecche piene di ormoni e mangeremo prodotti dell'ingegneria genetica. Lo scenario disegnato dal Trattato di libero scambio fra Stati Uniti e Unione Europea è a dir poco preoccupante: addio tutela della salute e tanti saluti alle protezione dell'ambiente, quello che conta è salvare il dogma del libero commercio e difendere solo gli interessi delle industrie, ad ogni costo. Il negoziato è aperto da tre anni e per ora le resistenze europee hanno tenuto il Ttip ancora lontano dall'approvazione.

Nei giorni scorsi il presidente Obama si è detto "fiducioso" sulla possibilità di raggiungere presto un accordo, ma per il momento le posizioni sembrano ancora molto lontane.

Le pressioni americane sono fortissime, denuncia Greenpeace Olanda, che ha ottenuto alcuni documenti riservati sulle trattative e li ha diffusi su un sito dedicato. L'organizzazione ambientalista ha curato addirittura di ri-digitare per intero i documenti, così da evitare che la pubblicazione di eventuali "marker" tradisca la fonte delle rivelazioni. In particolare le lobby di Washington premono per svuotare le norme che garantiscono i consumatori nel settore alimentare, minacciando di bloccare le facilitazioni sulle esportazioni per l'industria automobilistica europea.

Sul vino, per esempio, la battaglia è aperta: l'Europa vuole che nel Trattato siano incorporati gli accordi bilaterali esistenti, perché questi proteggono la denominazione di origine, gli Usa non ne vogliono sentire. In altre parole, i vignaioli americani vogliono poter chiamare i loro prodotti Retzina o Sauternes, Marsale o Chablis, la commissione Ue sembra decisa tener duro.

Le posizioni sono ancora lontane anche per il settore dei cosmetici, che in Europa è regolato da leggi molto severe sulla sperimentazione animale e sulla protezione dei consumatori. Al centro del dissidio è l'uso di sostanze di protezione anti-UV: le regole americane prevedono che siano messe sul mercato dopo test che ne escludano la capacità cancerogena. Ma questi test si possono fare solo sugli animali, cosa che le normative Ue escludono.

C'è disaccordo anche sulle regole di standardizzazione tecnica, per esempio quelle sulla sicurezza degli accendini o sulle prese elettriche: gli Usa pretendono che gli organismi europei coinvolgano esperti americani nell'individuazione degli standard, ma non sono disposti ad aprire a tecnici Ue le proprie procedure. E le due sponde atlantiche sono lontane anche nelle posizioni su temi delicatissimi come le regole dei servizi finanziari e degli appalti pubblici.

Sconvolgente è vedere come sul piatto delle trattative siano soltanto interessi industriali, con un meccanismo che di fatto rischia di mettere in discussione le sovranità nazionali dei paesi europei. Il riferimento a patti sovranazionali, basati su accordi tecnici o presunti tali, rischia di svuotare il meccanismo del controllo democratico, favorendo solo le multinazionali. Secondo Jorgo Riss, direttore di Greenpeace Europa, con il Ttip "si apre la strada a una corsa verso l'abisso in tema di standard ambientali, di tutela dei consumatori, di protezione della salute".

fonte
yuomino1982
00lunedì 2 maggio 2016 10:52
volevo aggiungere una cosa. La pressione americana oltre alle "agevolazioni" e ad altri "interessi" ha l'interesse principale di escludere il commercio europeo verso i paesi dell'est, in pratica vogliono che noi europei acquistiamo solo dagli americani, quasi che l'europa fosse una colonia americana....quando nella realtà dovrebbe essere il contrario...
Comunque quando chi al potere emana questi trattati lo fa sempre e solo per motivi "personali" mai per il mondo e per le persone
(richard)
00martedì 10 maggio 2016 13:58
Si parla tanto di globalizzazione....

ma mi sembra pero' palese che siamo sottoposti ad un vassallaggio USA e finche' i nostri politici non adotteranno metodologie politico-economiche volte allo sviluppo,all'arricchimento ed alla valorizzazione delle nostre produzioni verso altri mercati internazionali e non solamente USA si avranno sempre vantaggi limitati. [SM=g3061197]
F.Pernigotti
00mercoledì 11 maggio 2016 13:54
Se non hanno niente da nascondere perchè lo proteggono cosi in una cassaforte, con controlli da centrale nucleare [SM=g4413978]

Rove88
00giovedì 12 maggio 2016 19:17
Lo approveranno e poi si pentiranno dopo come il fiscal compact e la legge fornero, ci siamo già passati.
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