TrackingPoint XS1, il fucile con le app.

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Regulus83
00sabato 25 maggio 2013 02:45
Con un laser segue il bersaglio, mentre i sensori calcolano il tiro perfetto. Fino a un chilometro di distanza. [SM=g1950684]

TrackingPoint XS1 è un fucile che fa tutto da solo, eliminando le variabili legate all'esperienza di chi spara.
Il fucile infatti è in grado di seguire il movimento del bersaglio e decidere autonomamente quando è giunto il momento di sparare, ovvero quando ha la certezza matematica di colpire. E tutto ciò avviene fino un chilometro di distanza. In pratica basta scegliere la preda e l'arma inizia a fare i suoi calcoli. Un raggio laser si blocca sul bersaglio e lo segue in tutti i suoi spostamenti, la bussola tiene traccia della direzione, i sensori ambientali rilevano velocità e direzione del vento, misuratori d'inerzia e processori balistici calcolano la traiettoria del proiettile poi il processore centrale elabora le informazioni e preme il grilletto. Colpito!!!
L'uomo così non deve far altro che scegliere la preda e l'unico limite diventa la morale. Anche il prezzo infatti non è esagerato: 22mila dollari, una cifra più che abbordabile anche per un folle che voglia fare una strage e senza tutte le complicazioni che comporta il creare una bomba o sparare da vicino. Se un animale braccato da un cacciatore in una foresta non ha più scampo, anche un umano in città potrebbe essere colpito da una distanza enorme senza neanche accorgersi che qualcuno gli sta sparando.
“Con TrackingPoint perfino una persona inesperta può diventare un tiratore scelto in un minuto”, scrive con orgoglio la casa produttrice. “Pensatelo come uno smart rifle, un fucile intelligente. Hai già una smart car e uno smartphone, ora abbiamo anche uno smart rifle”.
Ma non è finita: l'arma si connette all'iPad, fornito in regalo nella versione Mini, per conquistare un'aria social e permettendo di condividere su Facebook, YouTube o Twitter, i filmati e le foto scattati con la fotocamera di bordo. Incluse nel pacchetto poi ci sono anche le app TrackingPoint e ShotView, che aiutano a settare il fucile e a connettersi con tutti i dispositivi compatibili.
Non tutti però vedono in questa arma tutta nera, lunga poco più di un metro e dal calibro .338 Lapua Magnum, uno strumento di morte. C'è chi lo interpreta come un fucile etico. “Quando l'ho visto la prima volta, ho subito saputo che ne avrei avuto uno”, racconta il primo acquirente del TrackingPoint. Ha un'aria simile a quella di tanti utenti delle pubblicità d'oltremanica, che hanno acquistato balsami miracolosi e pellicole sciogli-cellulite. “Come cacciatore e tiratore scelto, vedo nella tecnologia del TrackingPoint, un modo eccellente per assicurare una caccia etica e per condividerne il brivido con chiunque”. L'etica starebbe nel colpire con precisione assicurando la morte immediata dell'animale, evitando quindi che tiri sbagliati gli causino solo ferite e sofferenza.
Le prime consegne partiranno in settimana e già si registra il tutto esaurito. L'azienda è stata costretta perfino a sviluppare un'applicazione web per gestire le lunghe file di ordini e creare una lista ordinata di acquirenti, che si spera saranno più intelligenti del loro fucile.


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Fonte: wired.it

Che dire: strepitoso!!! [SM=g1420770]
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