Stelle: la pulsar dalla doppia personalità

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papero16
00giovedì 19 luglio 2012 12:45



Scoperta una stella dalla doppia personalità. Si chiama Swift J1822.3-1606 e fa parte di una categoria che prende il nome di magnetar dalla fusione delle parole inglesi magnetic e star, ossia stella magnetica.



Si tratta di una stella di neutroni ibrida, un mix tra una stella magnetica ed una pulsar. La sua particolarità è che essa che emette improvvisi lampi di radiazione, delle esplosioni, che cambiano continuamente la sua luminosità. Secondo gli esperti, corpi celesti come questo potrebbero godere di tale iperattività grazie al loro smisurato campo magnetico, 100 mila miliardi di volte più intenso di quello terrestre e migliaia di volte superiore a quello delle altre stelle di neutroni.

Ma Swift J1822.3-1606 ha ancora una caratteristica che la rende diversa dai suoi simili: il suo campo magnetico risulta assolutamente in linea con quello delle altre pulsar ‘normali’. Lo ha scoperto uno studio realizzato da un team di scienziati guidati dall’italiana Nanda Rea del Consejo Superior de Investigaciones Cientificas (CSIC) di Barcellona e a cui hanno partecipato ricercatori dell’Inaf.

Gli studiosi avevano scoperto due anni fa una stella di neutroni simile, chiamata SGR 0418+5729, ipotizzando che il ritrovamento non era un'eccezione, ma che poteva trattarsi di una nuova famiglia di stelle di neutroni con tali caratteristiche. E la scoperta di Swift J1822.3-1606 non fa altro che confermarlo.

"Sappiamo da studi teorici che i campi magnetici interni delle stelle di neutroni possono essere molto più intensi rispetto a quelli che si trovano sulla superficie" ha detto Roberto Turolla dell’Università di Padova e associato INAF, coautore della scoperta. "Il campo magnetico interno, non misurabile direttamente, può decadere e/o modificare la propria configurazione (‘sbrogliandosi’) dando origine così all’emissione X persistente ed esplosiva, attraverso il riscaldamento della superficie della stella di neutroni e l’accelerazione di particelle".

"Il problema con queste magnetar dal campo magnetico esterno basso è che sono molto più elusive delle loro compagne di alto campo superficiale" ha aggiunto Paolo Esposito dell’INAF-IASF Milano, che ha partecipato allo studio. "Questo perché non solo la loro attività, grazie alla quale riusciamo ad identificarle, è molto più sporadica, ma anche perché misurare il loro campo magnetico attraverso il tasso di rallentamento della rotazione richiede tenacia e lunghe campagne osservative con satelliti per astronomia X".

Ma la scoperta di queste particolari stelle apre molti interrogativi, ancora senza risposta: da dove viene l’energia che alimenta l’emissione esplosiva della magnetar? Quante tra le stelle di neutroni non catalogate come magnetar potrebbero generare queste potenti esplosioni?

Fonte: www.nextme.it/scienza/universo/4020-stelle-swift-doppia-per...
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