Scoperto ossigeno molecolare nella nebulosa di Orione

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fabik
00martedì 2 agosto 2011 09:37
ssenziale è stato l'uso dello spettrometro HIFI, uno strumento alla cui progettazione e costruzione hanno preso parte ASI e INAF
Molecole di ossigeno sono stati rilevate dall'osservatorio spaziale Herschel nella nebulosa di Orione, una regione in cui vi è una buona attività di formazione stellare. A scoprirlo è stato un gruppo di ricerca dell'ESA e della NASA, che ne dà comunicazione in un articolo su The Astrophysical Journal.

La presenza di ossigeno atomico nelle regioni più "calde" dello spazio è nota da tempo, ma finora la caccia all'ossigeno molecolare era rimasta infruttuosa. La quantità di ossigeno atomico rilevata risulta infatti molto è più bassa di quella attesa, e questo ha posto il problema della "contabilità dell'ossigeno" nello spazio: dove si trova l'ossigeno mancante?

Una possibile spiegazione del fenomeno è che gli atomi di ossigeno restino intrappolati sui minuscoli granelli di polvere interstellare per poi legarsi con altri atomi a formare molecole d'acqua ghiacciata che ne impediscono l'osservazione. In tal caso, nelle regioni più calde del cosmo l'acqua dovrebbe evaporare offrendo la possibilità di rilevare la presenza di ossigeno molecolare.
Per cercare di confermare l'ipotesi, un gruppo internazionale di astronomi ha intrapreso la ricerca di ossigeno molecolare sfruttando lo strumento HIFI (Heterodyne Instrument for the Far Infrared) a bordo del telescopio spaziale Herschel, uno spettrometro ad alta risoluzione spettrale in grado di lavorare nell'infrarosso lontano, e puntandolo verso Orione, dove i processi di formazione stellare riscaldano i gas e le polveri presenti. (Alla progettazione e alla costruzione di HIFI hanno preso parte l'Agenzia Spaziale Italiana, l'INAF-IFSI e l'INAF-Osservatorio Astrofisico di Arcetri.)

In questo modo i ricercatori hanno scoperto l'esistenza di una molecola di ossigeno per ogni milione di molecole di idrogeno.

"Questo spiega dove potrebbe essere nascosta una parte dell'ossigeno, ma non ne abbiamo comunque trovato quantità notevoli, e dobbiamo ancora comprendere che cosa abbiano di speciale i punti in cui lo troviamo. L'universo ha ancora molti segreti", ha osservato Paul Goldsmith, primo firmatario dell'articolo.

Fonte: Le Scienze"
lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/titolo/1348941
eone nero
00martedì 2 agosto 2011 10:09
KOSLINE
00martedì 2 agosto 2011 16:33
E' la prima conferma in assoluto della presenza di molecole di ossigeno nello spazio esterno. Questa è la grande conclusione a cui

gli scienziati sono arrivati grazie ai dati raccolti dal Telescopio Spaziale Europeo Herscel studiando alcune regioni della Nebulosa di

Orione.Gli atomi di ossigeno sono una cosa "abbastanza comune" nello spazio, specialmente intorno a stelle massive. Ma non è così per

l'ossigeno in forma molecolare, mai scoperto fino ad ora.Le parole di Paul Goldsmith, project scientist NASA per Herscel al JPL di

Pasadena: "Il gas ossigeno venne scoperto negli anni 1770, ma ci sono voluti più di 230 anni per poter affermare definitivamente con

certezza che questa molecola semplicissima esiste nello spazio
Goldsmith è l'autore di un articolo che descrive la scoperta

pubblicato nella rivista Astrophysical.Da decenni gli scienziati andavano cercando molecole di ossigeno nello spazio usando

palloni aerostatici, telescopi sia a Terra che nello spazio. Il Telescopio Svedese ODINO le aveva individuate nel 2007 ma non fu

possibile darne conferma.Goldsmith ed i suoi colleghi credono che l'ossigeno sia intrappolato all'interno di ghiaccio d'acqua che

circonda piccoli granelli di polvere. Essi ritengono che l'ossigeno individuato dal Telescopio Spaziale Herscel all'interno della

Nebulosa di Orione si sia formato dopo che la luce stellare ha riscaldato queste particelle ghiacciate. Il calore ha prodotto la

trasformazione del ghiaccio in acqua la quale poi si è subito convertita in gas, in ossigeno molecolare (ed idrogeno).Ancora

Goldsmith: "Questo spiega dove potrebbe essere nascosto parte dell'ossigeno. Ma non ne abbiamo trovato grosse quantità ed ancora

non comprendiamo cosa c'è di speciale nei punti che abbiamo scoperto. L'Universo ci nasconde ancora parecchi segreti".Il gruppo di studio

ha utilizzato lo strumento HIFI far-infrared (Heterodyne Instrument for the Far-Infrared) di Herscel puntandolo sulla regione di Orione,

dove la radiazione delle nuove stelle in formazione avrebbe dovuto scaldare il gas e la polvere circostante.Usando tre frequenze agli

infrarossi dello strumento il team (Herschel Oxygen Project team) ha effettivamente individuato l'ossigeno, nella quantità di 1 molecola

ogni milione di molecole di idrogeno."L'ossigeno è il terzo elemento più comune nell'Universo e la sua forma molecolare deve essere

abbondante nello spazio", ha detto Bill Danchi, Herschel program scientist alla sede centrale NASA di Washington.L'ossigeno è anche un

ingrediente fondamentale del nostro Pianeta, almeno ad oggi. Lo troviamo nell'atmosfera, negli oceani e nelle rocce, e la sua forma

molecolare è critica per la presenza di vita. Un esempio fra tutti, noi respiriamo - appunto - ossigeno in forma molecolare.

Danchi: "Herschel si sta dimostrando uno strumento potente per indagare su questo mistero irrisolto. L'osservatorio fornisce agli

astronomi uno strumento innovativo per guardare ad un nuovo insieme di lunghezze d'onda in cui potrebbe nascondersi la firma

dell'ossigeno".La ricerca delle molecole di ossigeno continua, anche in altre regioni di formazione stellare.Questa importante scoperta si

aggiunge ad un altra scoperta quella di una riserva gigantesca d' acqua trovata dal gruppo di ricerca di Bradford iniziarono nel 2008

al Submillimeter Observatory del California Institute of Technology (Caltech), utilizzando uno strumento chiamato "Z-Spec", un telescopio

di 10 metri a Mauna Kea (Hawaii).che ci confermano sempre di piu' che i tasselli della vita sono sparsi in tutto L'universo Infinito .

aromento gia' trattato in questo forum ufoonline.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd...



Immagini, credit ESA/NASA/JPL-Caltech.


Fonte dati, NASA, ESA. [SM=g1950684]

KOSLINE
00martedì 2 agosto 2011 16:36
in questa foto possiamo vedere il diagramma spettrometrico che ci certifica la scoperta


Immagini, credit ESA/NASA/JPL-Caltech.


Fonte dati, NASA, ESA [SM=g1950684]







KOSLINE
00martedì 2 agosto 2011 17:42
SCUSA [SM=g2201355] FABIK ho aperto un nuovo post e' non mi ero accorto che avevi dato gia' tu' la notizia
vediamo se UFOONLINE la incorpora a questa [SM=g1950677]

e si EONE hai perfettamente ragione gia' si erano ipotizzate e minimamente tracciate , ma all epoca purtroppo mancavano gli strumanti di oggi che praticamente certificano la scoperta [SM=g1950677]
UniversalMan
00martedì 2 agosto 2011 19:05
Discussioni unite, seguendo la priorità alla prima in ordine di tempo.
fabik
00martedì 2 agosto 2011 22:56
E che bisogno c'è di scusarsi, Ossigeno! Vita!
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