Salta fuori un codice binario dal caso di Rendlesham Forest

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Narrastorie
00giovedì 17 novembre 2011 12:03
RENDLESHAM FOREST: IL MISTERIOSO CODICE BINARIO

Articolo di Roberto La Paglia
Fonte: ufosigns.byethost14.com/index.php?mod=read&id=1321440504




Qualcuno forse ricorderà alcuni miei interventi sul caso Rendlesham, forse uno tra i più documentati e allo stesso tempo intricati casi Ufo.
Alcune notizie provenienti da oltre oceano mi riportano su questa strada, ma non senza prima aver brevemente ricordato i fatti.
Nel 1983, il ricercatore americano Robert Todd, documentò alcuni misteriosi fatti accaduti nella foresta di Rendlesham, in Gran Bretagna, dando inizio a un caso che, per importanza, è stato paragonato all’avvistamento di Kenneth Arnold oppure ai fatti che si svolsero a Roswell.

Il 27 dicembre del 1980, intorno alle 3 del mattino, due uomini del servizio di sicurezza, notarono delle luci fuori dal cancello della base di Woodbridge; sospettarono subito di un aereo precipitato oppure di un atterraggio forzato; chiesero il permesso di uscire e si avviarono verso il luogo dell’avvistamento.
Ritornati alla base riferirono di aver visto un oggetto di forma triangolare, luminoso e dall’apparente aspetto metallico; l’oggetto si trovava ad una distanza di due o tre metri dalla base e, al momento dell’osservazione, si librava a circa due metri da terra.
Un’ora più tardi lo tesso oggetto venne avvistato vicino al cancello posteriore.
Il giorno seguente, sul luogo dell’avvistamento, vennero osservate tre profonde depressioni nel terreno, un pollice e mezzo per sette di diametro; la stessa zona venne setacciata al fine di rilevare eventuali radiazioni, ma gli unici picchi vennero registrati nelle depressioni e al centro del triangolo formato dalle depressioni stesse.
Durante lo stesso giorno, una intensa luce rossa fu vista muoversi attraverso gli alberi pulsando, quindi si divise in cinque oggetti di luce bianca e sparì alla vista degli
osservatori.
Quasi contemporaneamente apparvero nel cielo tre oggetti molto simili a delle stelle, due a nord e uno a sud; si trovavano a circa 10 gradi sull’orizzonte e si muovevano rapidamente producendo movimenti angolari illuminati da luci verdi, rosse e blu.
I due oggetti avvistati a nord erano ellittici e rimasero visibili per più di un’ora, quello a sud venne osservato per ben tre ore.
In occasione della mia disamina sul caso Rendlesham riportai la testimonianza di James Penniston, uno dei due uomini della sicurezza, interrogato a lungo sull’accaduto, il quale disse che l’oggetto non assomigliava a nessun aereo convenzionale da lui conosciuto, e che tanto meno ricordava di averne visti di simili nella guida pubblicata dal Ministero della Difesa Britannico.
Si deve proprio a Penniston il riacutizzarsi dell’interesse rispetto a questo caso,
Durante il 2010, infatti, il militare statunitense ora in pensione, diffuse ulteriori informazioni sul caso, raccontando che quel 27 dicembre riusc’ ad avvicinarsi tanto all’oggetto da poterlo sfiorare con una mano; proprio in quell’istante l’uomo si sentì “investito” da una forza sconosciuta, una improvvisa ondata di calore e una immagine che si fissò in maniera indelebile nella sua mente.
Si trattava di una serie numerica formata esclusivamente da tanti 0 e 1, un classico codice binario.
Rientrato alla base Penniston avvertì l’esigenza di trascrivere su un taccuino la sequenza, ma non riuscì a decifrarla; il taccuino rimase nell’oblio per molti anni e comunque fino a quando l’uomo non andò in pensione e decise di affidare il misterioso messaggio a un perito informatico.
Dopo vari tentativi l’esperto riportò questa traduzione: “Esplorazione dell’umanità per l’avanzamento del pianeta”, mentre un’altra parte del messaggio conteneva una serie di coordinate: “53 gradi 15 primi N; 10 gradi 08 primi W”.
A questo punto della storia sarebbe opportuno porsi alcune domande: perché Penniston attese tanto tempo? Possibile pensare che non fosse in grado, visto anche il suo lavoro, di accedere a risorse, uomini o conoscenze, che lo aiutassero nella decifrazione? Perché proprio adesso salta fuori questa storia?
Domande sicuramente legittime alle quali tenteremo di rispondere in seguito, visto anche che i colpi di scena non sono ancora finiti.
Le coordinate in questione sembrano riferirsi all’isola Hy Brasil, ò’isola della bellezza, ma non provate a cercarla perché difficilmente riuscireste nel vostro intento; si tratta infatti di un’isola fantasma, che probabilmente dovrebbe trovarsi nell’Oceano Atlantico, ad ovest dell’Irlanda.
A parlarne diffusamente sono proprio i miti irlandesi che la descrivono, tranne per un giorno ogni sette anni, come perennemente ammantata di nebbia; forse proprio per la sua ubicazione e per l’alone di mistero che la circonda è stata spesso accostata alla mitica Atlantide, ma non è del tutto estranea alle carte nautiche.
Un’isola chiamata “Bracile” venne riportata in un portolano di Angelino Dulcert nel 1325, e più tardi (1436) in una mappa del veneziano Andrea Bianco.
Numerose anche le spedizioni, tutte senza successo, avvenute nel 1480, 1481, 1497, 1500, così come numerosi gli autori che si sono occupati dell’argomento, ultimo Graham Hancock.
Ancora una volta ritornano prepotenti le domande: perché gli alieni dovrebbero indicare le coordinate di un’isola fantasma?
Ovviamente a questo quesito molti hanno subito risposto tirando in ballo i vecchi miti irlandesi e l’ipotesi che vede nelle antiche mitologie l’espressione di presenze aliene sul nostro pianeta.
Idea allettante ma non certo facile da tenere in piedi; anche volendo rispolverare la teoria di Atlantide (come qualcuno ha già fatto) come “territorio” alieno, non dimentichiamo che Hy Brasil è stata accostata al mitico continente perduto ma di certo non lo è.
In ogni caso, anche volendo far combaciare antiche leggende, vetuste tradizioni e ipotesi care all’archeologia misteriosa, rimane ancora da capire quanto sia attendibile l’intera storia e, soprattutto, se è attendibile la decifrazione del codice; cerchiamo quindi di analizzare meglio la questione del messaggio nascosto.
Il codice binario, o comunque una parte di esso, è stato decodificato da Nick Ciske, utilizzando un software disponibile nel suo sito web (http://www.nickciske.com/); non risulta però chiaro se le coordinate geografiche corrispondano esattamente alla misteriosa isola, così come rimane senza risposta l’interrogativo in merito all’interpretazione del codice stesso.
Quante possibilità esistono che un codice binario, di presupposta natura aliena, si riveli un testo significativo e che ciò avvenga proprio nella lingua parlata dal proprio decifratore?
Esistono altre possibilità di interpretazione che non siano in lingua inglese?
Domande forse ancora premature visto che non abbiamo la decifrazione dell’intero codice.
Esiste anche un altro aspetto del problema; sotto quale forma è stato rilasciato questo codice?
Sappiamo tutti che una informazione binaria, per lavorare, ha bisogno di essere divisibile per 8; la prima pagina di quello che possiamo ormai definire come il “Codice Penniston” contiene 181 caratteri e non è divisibile per 8. Le prime tre righe sono composte da 16 caratteri, che arbitrariamente potremmo suddividere in quattro righe da 8, ma rimarrebbe comunque una operazione del tutto illegittima.
Il codice dovrebbe quindi essere modificato in linee di 16 oppure 8, lasciando cinque caratteri inutilizzati.
Pensare che un messaggio composto da una tale disordinata sequenza provenga da una civiltà altamente evoluta risulta a questo punto abbastanza difficile.
Considerando infine il fatto che Penniston venne ritenuto all’epoca testimone di indubbia credibilità e attendibilità, si apre un nuovo possibile scenario.
Atteso che qualcosa realmente accadde nella foresta di Rendlesham, il codice binario portato ultimamente all’attenzione dei ricercatori potrebbe in realtà nascondere un ben diverso messaggio, forse molto più importante, e la decifrazione effettuata da Ciske dovrebbe essere inquadrata nell’ottica della casualità.
In poche parole non abbiamo la chiave di decifrazione e non conosciamo l’ordine esatto della sequenza.
Abbiamo appena intaccato la superficie di un mistero che potrebbe (il condizionale rimane d’obbligo) rivelarsi molto più complicato, così come complicata continua ad essere l’interazione tra umani e razze aliene.
Narrastorie
00giovedì 17 novembre 2011 12:05
Non so voi...ma a me puzza un po il fatto che sia saltato fuori solo ora. E anche il fatto che va a collegarsi con questa misteriosa isola.
_INSIDER_
00giovedì 17 novembre 2011 12:17
Ne parlammo in altro precedente topic:

ufoonline.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd...

Puzzava tutto di truffa.

Narrastorie
00giovedì 17 novembre 2011 12:51
Grazie insider! ;)
Chiudete pure questo topic allora.
(richard)
00giovedì 17 novembre 2011 14:11
...ma come fate certe affermazioni....
La foresta di Rendlesham Incident è il nome dato ad una serie di avvistamenti di luci inspiegabili e il presunto atterraggio di un mestiere artigianale o multipli di origine sconosciuta in Rendlesham Foresta , Suffolk , in Inghilterra, alla fine di dicembre del 1980, appena fuori RAF Woodbridge, utilizzato a il tempo dalla US Air Force. Decine di personale USAF sono stati testimoni oculari vari eventi nel corso di un periodo di due o tre giorni. Alcuni ufologi credono che sia forse il più famoso UFO evento sia accaduto in Gran Bretagna, classificandosi tra i più noti eventi UFO in tutto il mondo. Insieme con l' incidente Berwyn Mountain UFO , è stato paragonato al caso Roswell UFO negli Stati Uniti, ed è a volte indicato come "Roswell della Gran Bretagna". [ 1 ]

Il Ministero della Difesa (MoD) ha negato che l'evento rappresentato una minaccia alla sicurezza nazionale, e ha dichiarato che non è mai stato quindi indagato per una questione di sicurezza. Dopo la prova ha indicato che c'era un file MoD sostanziale in materia, che ha portato ad affermazioni di cover-up, alcuni interpretato questo come parte di uno schema più ampio di soppressione informazioni riguardanti la vera natura di oggetti volanti non identificati, sia dagli Stati Uniti e dei governi britannico (vedi la teoria del complotto UFO ). Una di queste persone a prendere questo punto di vista è stato testimone oculare di base e il Vice Comandante Colonnello Charles Halt ( vedi sotto ). Quando il file è stato rilasciato nel 2001 si è rivelato composto per lo più di corrispondenza interna e le risposte alle domande del pubblico. La mancanza di qualsiasi approfondita nei documenti rilasciato pubblicamente è coerente con l'affermazione precedente il Ministero della Difesa che non hanno mai preso seriamente il caso. [ 2 ] [ 3 ] Incluso nel file rilasciato è una spiegazione data dal ministro della Difesa Signore Trefgarne da perché il Ministero della Difesa non indagare ulteriormente. [ 4 ] Gli scettici riguardo gli avvistamenti come errata interpretazione di una serie di luci notturne -. una palla di fuoco, il faro di Orford Ness e stelle luminose [ 5 ]


il seguito su

en.wikipedia.org/wiki/Rendlesham_Forest_incident
eone nero
00giovedì 17 novembre 2011 14:30
Le affermazioni le possiamo fare dato che quel codice binario è stato inventato anni dopo e questa è storia dimostrata ed inoppugnabile, controllati la discussione e verifica, non ci inventiamo nulla.

(richard)
00giovedì 17 novembre 2011 15:23
Re:
eone nero, 17/11/2011 14.30:

Le affermazioni le possiamo fare dato che quel codice binario è stato inventato anni dopo e questa è storia dimostrata ed inoppugnabile, controllati la discussione e verifica, non ci inventiamo nulla.





....tu puoi forse dimostrare che il codice binario è falso,da parte mia posso affermare che essendo saltato fuori dopo anni è stato fatto per creare disinformazione, discredito e mettere alla berlina tutto il caso che è vero.
Quindi non puoi dimostrare che è controinformazione......per te è verita' il faso codice, per me è verita' che il falso codice è vera controinformazione.
eone nero
00giovedì 17 novembre 2011 15:32
Re: Re:
(richard), 17/11/2011 15.23:




....tu puoi forse dimostrare che il codice binario è falso,da parte mia posso affermare che essendo saltato fuori dopo anni è stato fatto per creare disinformazione, discredito e mettere alla berlina tutto il caso che è vero.
Quindi non puoi dimostrare che è controinformazione......per te è verita' il faso codice, per me è verita' che il falso codice è vera controinformazione.



Lwe teorie complottistiche create parte in ambiente ufologico, parte dai preti evangelici, protestanti e pentecostali americani lasciano il tempo che trovano,.

E' impossibile che quel codice sia vero è falso qua non ci piove.

Poi puoi credere anche alla terra piatta o a Babbo Natale, ma non spacciarli per ufologia compreso quel codice farlocco e spacciato per vero dai fuffologi, a meno che non vogliamo riscrivere la storia dell'ufologia.

Siccome non siamo qua sopra a delirare come in altri lidi o a pettinare bambole cerchiamo la verità non i sogni, per quelli ci sono posti dove possiamo disquisire sui ponti arcobaleni, sul sesso degli alieni e chi più ne ha più ne metta.

Il codice è falso e non è stato creato da agenti segreti o uomini in nero, ma da chi ha pensato di lucrarci, questa è la disinformazione vera che infanga la ricerca.






(richard)
00giovedì 17 novembre 2011 15:34
Che il codice sia falso lo affermo anch'io ma questo non inficia la veridicita' del fatto accaduto nella foresta!
eone nero
00giovedì 17 novembre 2011 15:44
Re:
(richard), 17/11/2011 15.34:

Che il codice sia falso lo affermo anch'io ma questo non inficia la veridicita' del fatto accaduto nella foresta!



Hai le prove?

Portale le attendiamo trepidanti e non sta di certo a me portare prove contrarie dato che quelle date sono più che sufficienti.

Quindi una bella documentazione che provi il fatto è graditissima.




(richard)
00giovedì 17 novembre 2011 15:50
Re: Re:
eone nero, 17/11/2011 15.44:



Hai le prove?

Portale le attendiamo trepidanti e non sta di certo a me portare prove contrarie dato che quelle date sono più che sufficienti.

Quindi una bella documentazione che provi il fatto è graditissima.








Guarda che l'hai detto tu che è falso ed io ne sono pienamente convinto e ci credo,la cosa che non si puo' dimostrare è che dietro c'è tutto uno studio di controinformazione e cover up che ne io e ne te possiamo affermare con certezza o con certezza negare.
Narrastorie
00giovedì 17 novembre 2011 16:11
C'è da dire comunque che i vari rapporti si contraddicono. Ci sono quelli che ammettono qualcosa e quelli che invece affermano che non c'è stato nulla. Quindi già li significa che c'è confusione nel caso.
_INSIDER_
00giovedì 17 novembre 2011 16:17
(richard), 17/11/2011 15.50:


la cosa che non si puo' dimostrare è che dietro c'è tutto uno studio di controinformazione e cover up che ne io e ne te possiamo affermare con certezza o con certezza negare.


Quindi ti è sfuggito del tutto che i signori che hanno messo in atto questa truffa l'hanno fatto solo per puro interesse economico sponsorizzato anche dall'ufologa/ricercatrice Linda Mouton Howe.
Chissà perchè quando si rende chiaro un giochino teso a ricavare qualche genere di profitto si parla sempre di coverup, insabbiamento e boiate simili. E' davvero molto divertente.


eone nero
00giovedì 17 novembre 2011 16:23
Re:
_INSIDER_, 17/11/2011 16.17:


Quindi ti è sfuggito del tutto che i signori che hanno messo in atto questa truffa l'hanno fatto solo per puro interesse economico sponsorizzato anche dall'ufologa/ricercatrice Linda Mouton Howe.
Chissà perchè quando si rende chiaro un giochino teso a ricavare qualche genere di profitto si parla sempre di coverup, insabbiamento e boiate simili. E' davvero molto divertente.





Al punto che si è beccata la sala della vergogna dall'autorevole Ufowatchdog, altra vergogna per la ricerca ufologica.

www.ufowatchdog.com/linda_moulton_howe.htm

Bello chiamare coverup il mero mercimonio. [SM=g8245]



_INSIDER_
00giovedì 17 novembre 2011 16:27
eone nero, 17/11/2011 16.23:


Al punto che si è beccata la sala della vergogna dall'autorevole Ufowatchdog, altra vergogna per la ricerca ufologica.
www.ufowatchdog.com/linda_moulton_howe.htm


Figuriamoci, nemmeno lo sapevo... il che aggiunge un tocco di finezza all'intera vicenda ampiamente caldeggiata dalla tizia.


(richard)
00venerdì 18 novembre 2011 16:23
Re:
_INSIDER_, 17/11/2011 16.17:


Quindi ti è sfuggito del tutto che i signori che hanno messo in atto questa truffa l'hanno fatto solo per puro interesse economico sponsorizzato anche dall'ufologa/ricercatrice Linda Mouton Howe.
Chissà perchè quando si rende chiaro un giochino teso a ricavare qualche genere di profitto si parla sempre di coverup, insabbiamento e boiate simili. E' davvero molto divertente.






Ma lo puoi dimostrare che è coverup,.....non sono certo i fuffologi la prova che puo' indicare questa chiusura sull'argomento con i loro falsi!
eone nero
00venerdì 18 novembre 2011 16:43
Re: Re:
(richard), 18/11/2011 16.23:




Ma lo puoi dimostrare che è coverup,.....non sono certo i fuffologi la prova che puo' indicare questa chiusura sull'argomento con i loro falsi!



Dovresti dimostrarlo te che è coverup, per il momento è truffa dato che tutti gli elementi portano a quello dato che persone senza scrupoli ci si sono inventate la storia, quindi non spetta a noi dimostrare che è coverup, soprattutto se in mezzo ci sono persone che vivono anzichè lavorare di questi espedienti.

Questa è la realtà incontrovertibile.



Narrastorie
00venerdì 18 novembre 2011 17:53
Scusate, ma i documenti?
eone nero
00venerdì 18 novembre 2011 18:15
Re:
Narrastorie, 18/11/2011 17.53:

Scusate, ma i documenti?



Perdona quali documenti?

Quelli del coverup non esistono, le prove che quel codice è falso ci sono.


Narrastorie
00sabato 19 novembre 2011 08:23
No no, non mi riferisco al codice binario, ma al caso in se.
Li trovi qua (oltre ad altri 3 o 4 file inerenti):
www.megaupload.com/?d=G8I3OGAT

Mostrano praticamente che c'è confusione. Alcuni rapporti parlano di tracce di radioattività, altri di luci nel cielo, altri invece che non c'è stato niente. Insomma, si contraddicono a vicenda. Il che ovviamente fa riflettere.
AlessandroCacciatore
00domenica 25 dicembre 2011 14:33
Ma com'è che non vengono presentati i documenti ufficiali?

Ad esempio il memo del colonnello Halt



I fatti risalgono al dicembre del 1980 quando le tensioni per la guerra fredda erano ancora lontane dall’attenuarsi. In questo contesto si colloca la presenza americana sul suolo Inglese nella base della RAF a Bentwaters, tra le foreste di Rendlesham.
La notte del 28 dicembre, l’allora vice-comandante della base, colonello Halt fu testimone assieme ad una dozzina di altri membri della base, di quello che in seguito venne considerato il più attendibile episodio ufologico in cui siano stati coinvolti militari in servizio.
Due notti prima John Burroughs, aviere di prima classe, ed il sergemte Bud Steffens, avevano scorto delle luci anomale colorate sorvolare gli alberi ad est dell’entrata della base. Durante il tragitto per avvicinarle furono a loro volta avvicinati da un altro oggetto luminoso.
Tornati alla base riferirono del loro avvistamento al responsabile della sorveglianza che inviò altri due militari in supporto. Il sergente Jim Penniston e Ed Cabansag, assieme a Burroughs si recarono nuovamente sul luogo dell’avvistamento. A causa delle pessime condizioni della strada abbandonarono il mezzo e si diressero verso gli alberi al limitare del bosco.
Dapprima una luce si alzò sopra le cime degli alberi ed i militari si gettarono a terra per proteggersi poi proseguendo riuscirono a scorgere un veicolo di forma triangolare posato al suolo. Penniston fu quello che si avvicinò di più, fino a toccare l’oggetto che descrisse fatto di un materiale duro e vetroso. Su questa superficie vetrosa fu persino in grado di distinguere alcuni simboli, che si premurò di annotare su un taccuino. In realtà l’esperienza, che coinvolse sopratutto Penniston e Burroughs, ebbe molti altri risvolti che coinvolsero un periodo di missing time ed un apparente contatto telepatico.
Il 28 dicembre, dopo due giorni, le luci tornarono nella foresta di Rendlesham. Poiché il primo era confermato da molteplici ed affidabili testimoni, fu preso in seria considerazione e furono redatti rapporti ufficiali. Per questo motivo quando gli oggetti vennero nuovamente segnalati nelle vicinanze gli ufficiali della base vollero indagare personalmente. Tra questi il vice comandante Halt.
Il gruppo di militari si recò sul luogo dell’avvistamento ed anch’essi avvistarono quelle stesse misteriose luci. Il colonello Halt riportò di aver osservato, assieme agli altri militari, un oggetto luminoso di forma cangiante da quale si separarono altri cinque oggetti più piccoli. Uno degli oggetti inoltre proiettava un raggio di luce bianca coerente verso il terreno, nei pressi del area di stoccaggio delle armi. ( Non è mai stato confermato ma probabilmente la base conteneva testate nucleari ).
La dichiarazione che trovate all’inizio dell’articolo è stata rilasciata solamente quest’anno, 29 anni dopo grazie al lavoro del ricercatore inglese Gary Heseltine. Halt si alla fine convinto che era giunto il momento di prendere una posizione definita riguardo all’episodio del 1980. I due si erano conosciuti durante la realizzazione di un documentario.
L’incidente di Bentwaters assume quindi una ulteriore rilevanza poiché corroborato da dichiarazioni ufficiali di diversi testimoni militari.



"OSI has compiled a report on the LANDING OF A CRAFT OF UNKNOWN ORIGIN, crewed by SEVERAL ENTITIES

...Tape recording were made on which the ENTITIES are heard to speak in an electronically synthesized version of English...Similar transmission intercepted irregularly by KSA since 1975"

Fu Nick Pope poi ad analizzare di persona i file top-secret, constatando il depistaggio sul caso e tracce radioattive presenti sul luogo.

Conferma di radioattività presente sul luogo





La RAF conferma l'avvistamento, includendo data e ora dell'evento



Lettera del MOD al comandante Moreland dove si parla dell'avvistamento



Qui c'è anche la famosa registrazione audio fatta quella notte


Consiglio in oltre di visitare questo sito

www.ianridpath.com/ufo/rendlesham.htm

Qui ad esempio si parla delle tracce fisiche sul terreno, assolutamente confermate

www.ianridpath.com/ufo/rendlesham5.htm

eone nero
00domenica 25 dicembre 2011 15:18
Forse ti è sfuggito che qua non ho discusso il caso Rendlesham, bensi bensì il falso codice binario spacciato per vero.





AlessandroCacciatore
00domenica 25 dicembre 2011 15:52
Ne ho approfittato per riportare la documentazione del caso. Riguardo il codice binario la cosa è vaga, ma possiamo benissimo sorvolarla, meglio basarci su altro, decisamente più concreto!
eone nero
00domenica 25 dicembre 2011 17:01
AlessandroCacciatore, 25/12/2011 15.52:

Ne ho approfittato per riportare la documentazione del caso. Riguardo il codice binario la cosa è vaga, ma possiamo benissimo sorvolarla, meglio basarci su altro, decisamente più concreto!



Non mi sembra corretto sorvolare dato che ci hanno fatto oltreoceano documentari, conferenze logicamente tutto a pagamento, mica va bene che si creino le fakkettate per lucrarci sopra.

Qua si è approfondito il caso ancora poco conosciuto in Italia, e sono saltati nuovi elementi come l'atemporalità del codice binario, il che porta a due soluzioni una sensazionalistica alla John Titor di salti temporali, e una più pratica logica ed inconfutabile, FAKE.

Qui c'è poco di vago, c'è un Fake ufologico mal fatto pure, si poteva usare il codice morse se si voleva più credibilità.

Deontologicamente è corretto stare zitti?

Dovrebbe esistere il motto come ha ricordato RobertoL nel 3ad sui cerchi nel grano:

"Beware the bearers of false gifts and their broken promises. We oppose deception."

Non ci si pensa alla responsabilità che abbiamo nei confronti dei giovani, che si stanno appassionando alla materia e già sono stracolmi di oltre 60 anni di menzogne propinategli da 60 anni di caste di para-ufologi che hanno costruito un universo di fuffa?

Penso che principi simili siano alla base di qualsiasi ricerca seria.




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