Robot - Le bestie mitologiche del futuro sono già qui

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(richard)
00giovedì 31 luglio 2008 19:10
Colonizzeranno il mondo, i "mostri" della tecnologia? Vedremo androidi con teste umane scorrazzare per le città o zampe robotiche muoversi grazie agli impulsi elettrici del cervello di una scimmia? Ci crediate o no, le nuove creature mitologiche sono già in mezzo a noi.

Teste parlanti capaci di conversare e di comunicare con le espressioni del volto: ecco i mostri della tecnologia, bestie della mitologia contemporanea.

Lion la testa, il petto capra e drago la coda, e dalla bocca orrende vampe vomitava di foco... Così Omero descrive nell'Iliade la chimera, mostruosa belva nata dalla folle unione di due creature altrettanto mostruose.

Ibridi, "creature", bestie immaginarie di ogni genere popolano la storia della cultura non solo occidentale. Secondo alcuni sono archetipi, cioè immagini simboliche che ricorrono, anche in forme diverse, in vari momenti della civiltà: oggi nessuno racconta più di unicorni o cerberi, eppure di creature "mitiche" ne esistono ancora.

Non abitano più nei racconti popolari o nelle leggende, ma nella scienza e nella tecnologia. E sono molto più reali e concreti di qualunque chimera.

Le nuove creature
Negli ultimi anni la scienza ha sfornato creature incredibili: dagli umanoidi che copiano dall'uomo (o almeno tentano) sembianze e intelligenza agli animali impiegati negli esperimenti sul sistema nervoso, in un territorio dove elettronica e biologia si fondono. Qualche esempio?

Un ricercatore della Duke University (Usa) ha collegato arti robotici al cervello di una scimmia che può così muovere zampe d'acciaio come se fossero sue.

Un altro studioso americano è invece riuscito a creare teste quasi-umane che interagiscono con gli umani: ascoltano, capiscono, rispondono, addirittura adeguando al contesto l'espressione del volto.

C'è anche chi progetta muscoli robotici sulla falsariga di quelli umani e pelli sintetiche che riproducono le rughe (d'espressione e non) di un volto vero.

Ma l'uomo non è l'unico modello: nei laboratori si studiano la vista notturna delle falene, gli occhi delle mosche, il sistema di orientamento dei pipistrelli, il senso dell'orientamento delle vespe...

Tutto per carpire qualche segreto a "Madre Natura" e creare organismi cibernetici, i cyborg, un po' animali e un po' macchine, che possano rendere più facile la nostra vita.focus.it

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